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Presentazione della collana I Grani
Presentazione della collana «I Grani» edita da Polistampa e diretta dal direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domani, martedì 22 gennaio alle ore 17.30 la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux ospiterà la presentazione della collana «I Grani» edita da Polistampa e diretta dal direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali. Gianni Venturi, direttore dell'Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, presenterà in particolare l'ultimo libro, appena pubblicato, Dipingere farfalle (pp. 104, euro 12), discutendone con l'autore, il professor Vincenzo Farinella.
Giovanni Luteri, detto Dosso Dossi, dipinge, verso il 1524, un quadro apparentemente misterioso, nel quale il dio Mercurio, riconoscibile dai suoi attributi (copricapo alato, ali ai piedi, caduceo) sta seduto tra una figura femminile e una maschile. Vincenzo Farinella ha condotto un'indagine scientifica per spiegare quali contenuti siano celati all'interno della celebre opera. Già il sottotitolo "Giove, Mercurio e la Virtù di Dosso Dossi: un elogio dell'otium e della pittura per Alfonso I d'Este" fornisce indizi per comprendere chi siano i personaggi rappresentati e il committente del dipinto. Il lettore è così ricondotto nel ducato estense, al tempo in cui si stava costruendo nel Po una delizia sull'isola di Boschetto, di fronte a Castel Tedaldo. Tale locus amoenus verrà chiamato Belvedere non solo per la magnifica vista di Ferrara che vi si poteva cogliere, ma anche per le bellezze naturali enfatizzate dai tesori d'arte commissionati per abbellire quella sorta di Paradiso terrestre, creato per lo svago del principe. Era questo infatti il luogo dove egli si ritirava quando voleva ritemprarsi l'animo senza essere disturbato: doveva perciò contenere opere prestigiose, ricche di significati simbolici ricavati da antiche fonti, quali gli scrittori antichi greci e latini. Importante chiave di lettura dell'intera opera è il termine greco psyché che poteva avere una duplice interpretazione, alludendo tanto all'anima quanto alla farfalla.
"La collana de «I Grani» - scrive Antonio Natali nell'introduzione al volume - è nata con l'intento d'offrire libri di formato agile, di lettura piacevole e al contempo educativa, dedicati ciascuno a un'opera sola. L'auspicio sotteso è stato fin da subito quello d'annoverarvi indagini sempre improntate da un piglio critico non conformistico e da una scrittura non convenzionale. Propositi di qualche ambizione; e dunque ardui da perseguire. Risulterà calzante agli obiettivi questo lavoro di Vincenzo Farinella, che ho fortemente voluto, per essere testo esemplare d'un approccio all'opera figurativa senza preclusioni metodologiche. Uno dei quadri più affascinanti e poetici d'ogni stagione - Giove pittore di farfalle di Dosso Dossi - viene ora interpretato con argomentazioni persuasive; cólte, e però proposte con levità di tocco".
L'incontro di domani sarà una rara occasione per ascoltare Antonio Natali e Vincenzo Farinella e per scoprire i molteplici significati che Dosso Dossi nascose nella sua originalissima e affascinante opera. (Irene Gherardotti)
Giovanni Luteri, detto Dosso Dossi, dipinge, verso il 1524, un quadro apparentemente misterioso, nel quale il dio Mercurio, riconoscibile dai suoi attributi (copricapo alato, ali ai piedi, caduceo) sta seduto tra una figura femminile e una maschile. Vincenzo Farinella ha condotto un'indagine scientifica per spiegare quali contenuti siano celati all'interno della celebre opera. Già il sottotitolo "Giove, Mercurio e la Virtù di Dosso Dossi: un elogio dell'otium e della pittura per Alfonso I d'Este" fornisce indizi per comprendere chi siano i personaggi rappresentati e il committente del dipinto. Il lettore è così ricondotto nel ducato estense, al tempo in cui si stava costruendo nel Po una delizia sull'isola di Boschetto, di fronte a Castel Tedaldo. Tale locus amoenus verrà chiamato Belvedere non solo per la magnifica vista di Ferrara che vi si poteva cogliere, ma anche per le bellezze naturali enfatizzate dai tesori d'arte commissionati per abbellire quella sorta di Paradiso terrestre, creato per lo svago del principe. Era questo infatti il luogo dove egli si ritirava quando voleva ritemprarsi l'animo senza essere disturbato: doveva perciò contenere opere prestigiose, ricche di significati simbolici ricavati da antiche fonti, quali gli scrittori antichi greci e latini. Importante chiave di lettura dell'intera opera è il termine greco psyché che poteva avere una duplice interpretazione, alludendo tanto all'anima quanto alla farfalla.
"La collana de «I Grani» - scrive Antonio Natali nell'introduzione al volume - è nata con l'intento d'offrire libri di formato agile, di lettura piacevole e al contempo educativa, dedicati ciascuno a un'opera sola. L'auspicio sotteso è stato fin da subito quello d'annoverarvi indagini sempre improntate da un piglio critico non conformistico e da una scrittura non convenzionale. Propositi di qualche ambizione; e dunque ardui da perseguire. Risulterà calzante agli obiettivi questo lavoro di Vincenzo Farinella, che ho fortemente voluto, per essere testo esemplare d'un approccio all'opera figurativa senza preclusioni metodologiche. Uno dei quadri più affascinanti e poetici d'ogni stagione - Giove pittore di farfalle di Dosso Dossi - viene ora interpretato con argomentazioni persuasive; cólte, e però proposte con levità di tocco".
L'incontro di domani sarà una rara occasione per ascoltare Antonio Natali e Vincenzo Farinella e per scoprire i molteplici significati che Dosso Dossi nascose nella sua originalissima e affascinante opera. (Irene Gherardotti)
22
gennaio 2008
Presentazione della collana I Grani
22 gennaio 2008
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
GABINETTO VIEUSSEUX
Firenze, Piazza Degli Strozzi, (Firenze)
Firenze, Piazza Degli Strozzi, (Firenze)
Vernissage
22 Gennaio 2008, ore 17.30
Editore
POLISTAMPA