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Presenze nell’arte contemporanea – emergenti del XXI secolo e maestri del XX secolo: Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso, Annigoni
Agli artisti contemporanei è stato chiesto di mostrare con una o più opere la propria concezione dell’arte sapendo che sarebbero stati accostati, nella cripta della Basilica di San Lorenzo, ad alcuni dei maestri del XX secolo
Comunicato stampa
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La NAG Art Gallery di Pietrasanta è lieta di presentare una mostra internazionale di arte contemporanea con 130 opere di pittura e scultura, che saranno esposte dal 2 al 24 giugno nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo a Firenze lungo un percorso allestito nei luoghi che un tempo diedero sepoltura a grandi personaggi della Firenze rinascimentale, fra i tanti lo scultore Donatello e Cosimo de’Medici, ricordato come pater patriae, che lo volle sepolto accanto.
Agli artisti del XXI secolo in questa esposizione internazionale è stato richiesto di mostrare con una o più opere la propria concezione dell’arte, una selezione hic et nunc della propria poetica artistica sapendo che sarebbero stati accostati nella cripta della Basilica di San Lorenzo, ad alcuni dei maestri del XX secolo: Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso, Annigoni.
Scrive Adolfo Lippi: “Si ha un esaustivo catalogo di diversità a far vedere quanti e quali siano i richiami che ispirano gli artisti di oggi. Si va dalle solite figure, uomini, paesaggi, nature morte, disegnati, scolpiti, in varie maniere, alle schizzate fantasie dell’astratto. Merita richiamare personalità quali Sauro Cavallini, Raffaella Robustelli, Lorenzo D’Andrea, Roberto Bricalli, Sylvia Loew, Cecilia Birsa, dai quali la figura, o con sculture o disegni e pitture, esce determinata, forte, museale, riconoscibile, più che progetto vero e proprio oggetto fruibile e narrante l’uomo nelle sue vicende materiali o spirituali. Poi, con altri, si accede semmai ad una produzione sperimentale, a tentativi di ricerca. Si espongono opere di Yasmina Barbet, Ana Farid, Anca Stefanescu, Sebnem Akyldiz, Esin Cakir, Ozlem Baser, Dulce Luna, Luisella Traversi Guerra, Enrico Mantovani, Sarah Danays, Alessandra Binini, John Shelton, It Mondo, Natalia Ohar, Helen Abbas dove gli autori tentano varie imprese, dal collage alla grafica, dalla terracotta al filo di ferro, mostrando quanto sia stata e sia vivacissima la creatività ed il divertissement, la provocazione e la voglia al proprio gusto privato. Facendo arte senza fare filosofia o religione, come, servilmente, l’arte per tante epoche fece. Per ciò che riguarda l’astratto, cioè l’uso del colore per il colore, meritano attenzione i lavori di Caterina Ruggeri che usa gesso e pigmenti su tela, Arnaldo Marini, paesaggista incantato e sognante, Lorenzo D’Angiolo, sensibilissimo ai giochi di luce, Mladen Karan, espressionista magico, Federico Montaresi, che coniuga arte a scoperte della fisica. Di fronte alle più spericolate esibizioni dell’arte contemporanea, che oramai sconfina nel teatro, nella danza, nel cinema, gli autori che qui mostrano le loro fruttate esperienze, si mantengono, castamente, al di qua dell’evento scandaloso. Seguono i maestri che nel Novecento resistettero alla distruzione dell’arte figurativa. E allora sono tutti pertinenti al richiamo di Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso, Annigoni, che mai abbandonarono le gloriose testimonianze del genio rinascimentale, toscano e umbro, geni che si mantennero tutti, anche per ragioni di committenza, dentro schemi del finito. Cioè dell’utile ai bisogni della civiltà umana”.
La mostra inaugurerà nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo di Firenze il 2 giugno alle ore 11.00 e rimarrà aperta al pubblico fino al 24 giugno 2018 con i seguenti orari: tutti i giorni 10.00-17.00 e domenica 13.30-17.00.
Agli artisti del XXI secolo in questa esposizione internazionale è stato richiesto di mostrare con una o più opere la propria concezione dell’arte, una selezione hic et nunc della propria poetica artistica sapendo che sarebbero stati accostati nella cripta della Basilica di San Lorenzo, ad alcuni dei maestri del XX secolo: Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso, Annigoni.
Scrive Adolfo Lippi: “Si ha un esaustivo catalogo di diversità a far vedere quanti e quali siano i richiami che ispirano gli artisti di oggi. Si va dalle solite figure, uomini, paesaggi, nature morte, disegnati, scolpiti, in varie maniere, alle schizzate fantasie dell’astratto. Merita richiamare personalità quali Sauro Cavallini, Raffaella Robustelli, Lorenzo D’Andrea, Roberto Bricalli, Sylvia Loew, Cecilia Birsa, dai quali la figura, o con sculture o disegni e pitture, esce determinata, forte, museale, riconoscibile, più che progetto vero e proprio oggetto fruibile e narrante l’uomo nelle sue vicende materiali o spirituali. Poi, con altri, si accede semmai ad una produzione sperimentale, a tentativi di ricerca. Si espongono opere di Yasmina Barbet, Ana Farid, Anca Stefanescu, Sebnem Akyldiz, Esin Cakir, Ozlem Baser, Dulce Luna, Luisella Traversi Guerra, Enrico Mantovani, Sarah Danays, Alessandra Binini, John Shelton, It Mondo, Natalia Ohar, Helen Abbas dove gli autori tentano varie imprese, dal collage alla grafica, dalla terracotta al filo di ferro, mostrando quanto sia stata e sia vivacissima la creatività ed il divertissement, la provocazione e la voglia al proprio gusto privato. Facendo arte senza fare filosofia o religione, come, servilmente, l’arte per tante epoche fece. Per ciò che riguarda l’astratto, cioè l’uso del colore per il colore, meritano attenzione i lavori di Caterina Ruggeri che usa gesso e pigmenti su tela, Arnaldo Marini, paesaggista incantato e sognante, Lorenzo D’Angiolo, sensibilissimo ai giochi di luce, Mladen Karan, espressionista magico, Federico Montaresi, che coniuga arte a scoperte della fisica. Di fronte alle più spericolate esibizioni dell’arte contemporanea, che oramai sconfina nel teatro, nella danza, nel cinema, gli autori che qui mostrano le loro fruttate esperienze, si mantengono, castamente, al di qua dell’evento scandaloso. Seguono i maestri che nel Novecento resistettero alla distruzione dell’arte figurativa. E allora sono tutti pertinenti al richiamo di Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso, Annigoni, che mai abbandonarono le gloriose testimonianze del genio rinascimentale, toscano e umbro, geni che si mantennero tutti, anche per ragioni di committenza, dentro schemi del finito. Cioè dell’utile ai bisogni della civiltà umana”.
La mostra inaugurerà nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo di Firenze il 2 giugno alle ore 11.00 e rimarrà aperta al pubblico fino al 24 giugno 2018 con i seguenti orari: tutti i giorni 10.00-17.00 e domenica 13.30-17.00.
02
giugno 2018
Presenze nell’arte contemporanea – emergenti del XXI secolo e maestri del XX secolo: Carrà, Sironi, Rosai, Guttuso, Annigoni
Dal 02 al 24 giugno 2018
arte contemporanea
Location
BASILICA DI SAN LORENZO
Firenze, Piazza Di San Lorenzo, 9, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Lorenzo, 9, (Firenze)
Orario di apertura
Tutti i giorni 10.00-17.00. Domenica 13.30-17.00
Vernissage
2 Giugno 2018, ore 11