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Prière de toucher
Un progetto di Ermanno Cristini in conversazione con Luca Scarabelli e Giulia Brivio
Comunicato stampa
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Prière de Toucher è un ciclo di mostre, costruito in un dialogo continuo tra me e Giulia Brivio, dove si mettono in atto pratiche di nascondimento. Ogni mostra coinvolge artisti diversi e sviluppa una particolare modalità del nascondere.
La prima è stata fatta ad Imola a Novella Guerra nell’ottobre 2013 insieme a Patrizia Giambi e a Microcollection;
la seconda a Something Like This a Firenze nel maggio 2014 insieme a Oppy De Bernardo e Aldo Mozzini , la terza
a Milano a MARS nell’ottobre 2014 coinvolgendo una quarantina di artisti che in tempi diversi hanno esposto in questo spazio; la quarta nelle Langhe all’interno dell’Alcova d’Acciaio di Umberto Cavenago e con Alessandro Castiglioni e Barbara De Ponti, la quinta a Milano nello Spazio C.O.S.M.O. di Luca Pancrazzi, insieme ad altri tredici artisti.
Il n°12 della rivista Boite dedicato all’”opera nascosta” ha presentato l’operazione.
Prière de Toucher è un “dispositivo” in funzione grazie al lavoro di tutti gli artisti che fino ad ora vi hanno partecipato, consentendogli di “prendere corpo”. Sì, perché Prière de Toucher ha a che fare con il corpo e, saccheggiando il titolo del noto lavoro di Marcel Duchamp, rimanda inevitabilmente al mostrare. In breve Prière de Toucher si interroga sui confini del corpo e sulla natura dell’esibizione, e, forse, è una modalità del mostrare nonostante si preoccupi solo di nascondere.
Questa sesta tappa di Prière de Toucher è concepita per lo spazio della Fondazione Bandera, un contesto espositivo contraddistinto dall’essere dentro un sistema di luoghi che hanno e hanno avuto funzioni diverse. Lo stare dietro/dentro a qualcosa o la fuga di uno spazio dentro l’altro, quasi alla maniera delle scatole cinesi o delle Matrioske, costituisce una pratica di nascondimento, un modo di essere che si alimenta del proprio celarsi in una sorta di inafferrabilità in quanto modalità di fruizione.
Ermanno Cristini
Il n°12 della rivista Boite dedicato all’”opera nascosta” ha presentato l’operazione.
Prière de Toucher è un “dispositivo” in funzione grazie al lavoro di tutti gli artisti che fino ad ora vi hanno partecipato, consentendogli di “prendere corpo”. Sì, perché Prière de Toucher ha a che fare con il corpo e, saccheggiando il titolo del noto lavoro di Marcel Duchamp, rimanda inevitabilmente al mostrare. In breve Prière de Toucher si interroga sui confini del corpo e sulla natura dell’esibizione, e, forse, è una modalità del mostrare nonostante si preoccupi solo di nascondere.
Questa sesta tappa di Prière de Toucher è concepita per lo spazio della Fondazione Bandera, un contesto espositivo contraddistinto dall’essere dentro un sistema di luoghi che hanno e hanno avuto funzioni diverse. Lo stare dietro/dentro a qualcosa o la fuga di uno spazio dentro l’altro, quasi alla maniera delle scatole cinesi o delle Matrioske, costituisce una pratica di nascondimento, un modo di essere che si alimenta del proprio celarsi in una sorta di inafferrabilità in quanto modalità di fruizione.
Ermanno Cristini
13
maggio 2018
Prière de toucher
Dal 13 maggio al 24 giugno 2018
arte moderna
Location
FONDAZIONE BANDERA
Busto Arsizio, Via Andrea Costa, 29, (Varese)
Busto Arsizio, Via Andrea Costa, 29, (Varese)
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 16-19
Vernissage
13 Maggio 2018, ore 18
Autore
Curatore