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Prima Visione
rassegna di tre video degli artisti Andrea Aquilanti, Myriam Laplante e Giuseppe Salvatori. I tre video inediti sono i primi lavori in cui questi artisti utilizzano il video come mezzo d’espressione
Comunicato stampa
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La scatola, la pallina, la brocca, l’orologio dalle 14.30 alle 18.30 di Andrea Aquilanti consiste nella ripresa fissa della proiezione in bianco e nero di questi oggetti su di una tela. E’ con un osservazione più attenta, come spesso accade nel lavoro di Aquilanti, che lo spettatore si rende conto della magia dell’immagine: quella che inizialmente sembra essere una fotografia svela la sua reale identità di immagine proiettata e ritoccata su tela con il colore che definisce come unici elementi colorati gli oggetti. La telecamera riprende questa realtà sottratta al quotidiano per alcune ore, così che il passare del tempo determini dei cambiamenti di luce fino alla scomparsa della proiezione, lasciando che siano gli oggetti ad emergere privati del loro contesto.E’ la riflessione sul tempo e sui cambiamenti che porta sugli oggetti fermati sulla tela ad essere il motivo centrale del video. Un gioco di rimandi tra è immobilità e movimento, tra il tempo di ripresa degli oggetti e la loro sottrazione prolungata.
Nel video Nei boschi Myriam Laplante con la consueta ironia si fa interprete di una passeggiata nei boschi. L’artista cammina trascinando con se un cane di peluche, uno dei cani che aveva precedentemente utilizzato nelle “Scene di caccia”, che le rimane attaccato alla caviglia rendendole difficoltoso il passo. Myriam Laplante ci porta in una realtà onirica in cui il peluche, oggetto ludico dell’infanzia, diviene la causa di un impedimento al movimento libero mentre, l’assenza di suoni contribuisce al senso di inquietudine.
L’idea di Passo d’addio di Giuseppe Salvatori nasce dall’attenzione ai movimenti e alle mani dei fiorai. Il video è un’azione reiterata di mani che compongono mazzi di fiori. Attraverso un montaggio che sovrappone le scene girate in presa diretta, i movimenti delle mani si succedono e s’incrociano, mentre l’elegia di Puccini fa da sottofondo e crea l’atmosfera per questa riflessione sulla morte e sulla sopravvivenza dell’anima. Per esorcizzare ed ironizzare su un tema tanto impegnativo, al video vero e proprio viene fatto seguire Spurio, montaggio dei fuori scena accompagnata dalla festosa Danza Ungherese di Brahms.
Nel video Nei boschi Myriam Laplante con la consueta ironia si fa interprete di una passeggiata nei boschi. L’artista cammina trascinando con se un cane di peluche, uno dei cani che aveva precedentemente utilizzato nelle “Scene di caccia”, che le rimane attaccato alla caviglia rendendole difficoltoso il passo. Myriam Laplante ci porta in una realtà onirica in cui il peluche, oggetto ludico dell’infanzia, diviene la causa di un impedimento al movimento libero mentre, l’assenza di suoni contribuisce al senso di inquietudine.
L’idea di Passo d’addio di Giuseppe Salvatori nasce dall’attenzione ai movimenti e alle mani dei fiorai. Il video è un’azione reiterata di mani che compongono mazzi di fiori. Attraverso un montaggio che sovrappone le scene girate in presa diretta, i movimenti delle mani si succedono e s’incrociano, mentre l’elegia di Puccini fa da sottofondo e crea l’atmosfera per questa riflessione sulla morte e sulla sopravvivenza dell’anima. Per esorcizzare ed ironizzare su un tema tanto impegnativo, al video vero e proprio viene fatto seguire Spurio, montaggio dei fuori scena accompagnata dalla festosa Danza Ungherese di Brahms.
09
febbraio 2004
Prima Visione
Dal 09 al 13 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
STUDIO LIPOLI & LOPEZ
Roma, Via Della Penitenza, 5, (Roma)
Roma, Via Della Penitenza, 5, (Roma)
Orario di apertura
dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
9 Febbraio 2004, ore 19