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Prime Time – Beatrice Favaretto
Magic Lantern Film Festival e Fondazione smART – polo per l’arte presentano Prime Time: un programma di screening ed eventi sulla videoarte e i suoi protagonisti.
Il secondo appuntamento è fissato per mercoledì 23 giugno con Beatrice Favaretto in conversazione con Michele Bertolino.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Magic Lantern Film Festival, in collaborazione con Fondazione smART – polo per l’arte, presenta Prime Time: un programma di screening ed eventi che intende approfondire le modalità e le diverse espressioni attraverso cui l’immagine in movimento è adottata dalle poetiche di alcuni protagonisti dell’arte emergente italiana, con l’intento di dare visibilità agli immaginari e alle metodologie degli artisti e filmmaker coinvolti.
Il ciclo di presentazioni mira a investigare e portare alla luce le variazioni linguistiche ed estetiche del video da parte di artisti provenienti da una generazione cresciuta nel pieno della rivoluzione digitale, andando ad analizzare le modalità con le quali si usa, si studia, si interpreta il materiale a disposizione, ci si rapporta con il pubblico e ci si relaziona ai contesti diversi.
Prime Time si propone di ragionare sulle rapide trasformazioni a cui è sottoposto il mezzo filmico, in grado di adattarsi ai mutamenti sociali e tecnologici e al contempo capace di plasmarne i contenuti instancabilmente. Ogni appuntamento consiste in una proiezione di una selezione di film seguita da un talk in cui l'artista, affiancato da un interlocutore appartenente alla stessa generazione, introduce la propria poetica e metodologia a partire dalle sue influenze culturali: artisti, registi, punti di riferimento che sono stati fondamentali per l'evoluzione della propria ricerca.
Il ciclo di presentazioni vuole porsi come un momento di dibattito critico e di confronto tra l’artista e il pubblico, con l’obiettivo di mettere in luce le variazioni linguistiche ed estetiche inerenti la dimensione del video che emergono nei lavori di artisti cresciuti con la rete, ove l’acceso all’informazione, sul presente e del passato, sembra essere infinito.
Andando ad analizzare le modalità con le quali l’immagine in movimento viene prima percepita e appropriata, poi elaborata e interpretata, Prime Time si addentra nelle ricerche, nelle visioni, negli sguardi e nei desideri dei protagonisti delle arti visive del futuro che hanno scelto di lavorare con il mezzo video, spesso in modo sperimentale e interdisciplinare.
Il secondo appuntamento di Prime Time è mercoledì 23 giugno con Beatrice Favaretto, dalle ore 17.00 proiezione video e alle 19.00 conversazione tra l’artista e Michele Bertolino.
Beatrice Favaretto è nata a Venezia nel 1992. Nel 2015 si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2018 ottiene una laurea specialistica in Nuove Tecnologie per l’arte - Cinema e Video Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2020 ha vinto con The Pornographer il premio Artists’ Film Italia Recovery Fund promosso dallo Schermo dell’Arte; l’opera entrerà a far parte della collezione della Gamec di Bergamo. E’ stata finalista al Ducato Prize 2020 e borsista a Castro Projects a Roma. Tra le mostre recenti: Art City Bologna 2021, Cassero LGTBI+, Bologna (2021); Indistinti Confini, Cinema Giorgione, Venezia (2019); Premio Francesco Fabbri per l'arte contemporanea, Villa Brandolini, Pieve di Soligo (2018); Diaspora, Chiesa di San Carlo, Reggio Emilia (2018). Attualmente vive e lavora a Roma.
Pur utilizzando il video come primario strumento d’indagine, Beatrice Favaretto sviluppa le sue ricerche attraversando diversi linguaggi al fine di esplorare concetti fondamentali per l'essere umano. Immagini d'archivio e differenti formati video vengono esasperati fino a diventare strumenti di riflessione su tematiche come amore, memoria, morte e sessualità. I suoi lavori vogliono essere un rito collettivo, inclusivo, di azione e di pensiero.
Michele Bertolino (1992) è curatore indipendente e ricercatore. Nel 2016 fonda Il Colorificio, collettivo curatoriale e spazio progetto, con Bernardo Follini, Giulia Gregnanin e Sebastiano Pala, con cui a partire dal 2019 cura il progetto L'Ano Solare, un programma di esplorazione della sessualità come dispositivo politico e del corpo come spazio di resistenza. È assistente curatore e social media editor della Quadriennale d’arte 2020 FUORI, attualmente in corso a Palazzo delle Esposizioni, Roma. Collabora con The Institute of Things to Come, prima in qualità di Junior Curator, direttore dell’Associates Programme e curatore di Here Not Here (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino); poi in qualità di curatore di Guerrilla against the Unceasing Hostilities of the Livings, progetto di ricerca intorno alla figura dello zombie come equivalente simbolico dell’alterità. Nel 2020 è visiting lecturer nel corso LAB.ZONE PETROLIO, tenuto da Lili Reynaud Dewar presso HEAD Genève. I suoi testi sono apparsi su: NERO Magazine, Flash Art e in diverse pubblicazioni scientifiche internazionali. Le sue ricerche si concentrano intorno alle teorie queer, l’analisi del dispositivo della sessualità e le rappresentazioni del desiderio nelle produzioni visive post-porno.
Magic Lantern Film Festival è un'indagine tematica semestrale sull'interstizio tra arte visiva e cinema. Il festival aspira ad agire sia come strumento per la diffusione di linguaggi artistici che utilizzano il cinema come mezzo ideale con cui dare forma all'immaginazione, sia come momento di indagine critica di autori, idee e generi. Magic Lantern Film Festival è un progetto ideato e curato da Maria Alicata, Adrienne Drake e Ilaria Gianni.
Calendario appuntamenti
Mercoledì 16 giugno: Giulio Scalisi in conversazione con Maria Vittoria Di Sabatino
Mercoledì 23 giugno: Beatrice Favaretto in conversazione con Michele Bertolino
Mercoledì 30 giugno: Anouk Chambaz in conversazione con Giulia Mangoni
Mercoledì 22 settembre: Perla Sardella
Mercoledì 29 settembre: Stefania Carlotti
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Prenotazione obbligatoria
esposizioni@fondazionesmart.org
Per ulteriori informazioni:
info@magiclanternfilmfestival.org
www.magiclanternfilmfestivalrome.org
www.fondazionesmart.org
Il ciclo di presentazioni mira a investigare e portare alla luce le variazioni linguistiche ed estetiche del video da parte di artisti provenienti da una generazione cresciuta nel pieno della rivoluzione digitale, andando ad analizzare le modalità con le quali si usa, si studia, si interpreta il materiale a disposizione, ci si rapporta con il pubblico e ci si relaziona ai contesti diversi.
Prime Time si propone di ragionare sulle rapide trasformazioni a cui è sottoposto il mezzo filmico, in grado di adattarsi ai mutamenti sociali e tecnologici e al contempo capace di plasmarne i contenuti instancabilmente. Ogni appuntamento consiste in una proiezione di una selezione di film seguita da un talk in cui l'artista, affiancato da un interlocutore appartenente alla stessa generazione, introduce la propria poetica e metodologia a partire dalle sue influenze culturali: artisti, registi, punti di riferimento che sono stati fondamentali per l'evoluzione della propria ricerca.
Il ciclo di presentazioni vuole porsi come un momento di dibattito critico e di confronto tra l’artista e il pubblico, con l’obiettivo di mettere in luce le variazioni linguistiche ed estetiche inerenti la dimensione del video che emergono nei lavori di artisti cresciuti con la rete, ove l’acceso all’informazione, sul presente e del passato, sembra essere infinito.
Andando ad analizzare le modalità con le quali l’immagine in movimento viene prima percepita e appropriata, poi elaborata e interpretata, Prime Time si addentra nelle ricerche, nelle visioni, negli sguardi e nei desideri dei protagonisti delle arti visive del futuro che hanno scelto di lavorare con il mezzo video, spesso in modo sperimentale e interdisciplinare.
Il secondo appuntamento di Prime Time è mercoledì 23 giugno con Beatrice Favaretto, dalle ore 17.00 proiezione video e alle 19.00 conversazione tra l’artista e Michele Bertolino.
Beatrice Favaretto è nata a Venezia nel 1992. Nel 2015 si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2018 ottiene una laurea specialistica in Nuove Tecnologie per l’arte - Cinema e Video Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2020 ha vinto con The Pornographer il premio Artists’ Film Italia Recovery Fund promosso dallo Schermo dell’Arte; l’opera entrerà a far parte della collezione della Gamec di Bergamo. E’ stata finalista al Ducato Prize 2020 e borsista a Castro Projects a Roma. Tra le mostre recenti: Art City Bologna 2021, Cassero LGTBI+, Bologna (2021); Indistinti Confini, Cinema Giorgione, Venezia (2019); Premio Francesco Fabbri per l'arte contemporanea, Villa Brandolini, Pieve di Soligo (2018); Diaspora, Chiesa di San Carlo, Reggio Emilia (2018). Attualmente vive e lavora a Roma.
Pur utilizzando il video come primario strumento d’indagine, Beatrice Favaretto sviluppa le sue ricerche attraversando diversi linguaggi al fine di esplorare concetti fondamentali per l'essere umano. Immagini d'archivio e differenti formati video vengono esasperati fino a diventare strumenti di riflessione su tematiche come amore, memoria, morte e sessualità. I suoi lavori vogliono essere un rito collettivo, inclusivo, di azione e di pensiero.
Michele Bertolino (1992) è curatore indipendente e ricercatore. Nel 2016 fonda Il Colorificio, collettivo curatoriale e spazio progetto, con Bernardo Follini, Giulia Gregnanin e Sebastiano Pala, con cui a partire dal 2019 cura il progetto L'Ano Solare, un programma di esplorazione della sessualità come dispositivo politico e del corpo come spazio di resistenza. È assistente curatore e social media editor della Quadriennale d’arte 2020 FUORI, attualmente in corso a Palazzo delle Esposizioni, Roma. Collabora con The Institute of Things to Come, prima in qualità di Junior Curator, direttore dell’Associates Programme e curatore di Here Not Here (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino); poi in qualità di curatore di Guerrilla against the Unceasing Hostilities of the Livings, progetto di ricerca intorno alla figura dello zombie come equivalente simbolico dell’alterità. Nel 2020 è visiting lecturer nel corso LAB.ZONE PETROLIO, tenuto da Lili Reynaud Dewar presso HEAD Genève. I suoi testi sono apparsi su: NERO Magazine, Flash Art e in diverse pubblicazioni scientifiche internazionali. Le sue ricerche si concentrano intorno alle teorie queer, l’analisi del dispositivo della sessualità e le rappresentazioni del desiderio nelle produzioni visive post-porno.
Magic Lantern Film Festival è un'indagine tematica semestrale sull'interstizio tra arte visiva e cinema. Il festival aspira ad agire sia come strumento per la diffusione di linguaggi artistici che utilizzano il cinema come mezzo ideale con cui dare forma all'immaginazione, sia come momento di indagine critica di autori, idee e generi. Magic Lantern Film Festival è un progetto ideato e curato da Maria Alicata, Adrienne Drake e Ilaria Gianni.
Calendario appuntamenti
Mercoledì 16 giugno: Giulio Scalisi in conversazione con Maria Vittoria Di Sabatino
Mercoledì 23 giugno: Beatrice Favaretto in conversazione con Michele Bertolino
Mercoledì 30 giugno: Anouk Chambaz in conversazione con Giulia Mangoni
Mercoledì 22 settembre: Perla Sardella
Mercoledì 29 settembre: Stefania Carlotti
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Prenotazione obbligatoria
esposizioni@fondazionesmart.org
Per ulteriori informazioni:
info@magiclanternfilmfestival.org
www.magiclanternfilmfestivalrome.org
www.fondazionesmart.org
23
giugno 2021
Prime Time – Beatrice Favaretto
23 giugno 2021
arte contemporanea
cinema
incontri e conferenze
cinema
incontri e conferenze
Location
smART – POLO PER L’ARTE
Roma, Piazza Crati, 6/7, (Roma)
Roma, Piazza Crati, 6/7, (Roma)
Orario di apertura
ore 17.00 -19.00 screening
ore 19.00 - 20.00 conversazione
Vernissage
23 Giugno 2021, ore 17.00 -19.00 screening
ore 19.00 - 20.00 conversazione
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