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Primo Conti – L’arte in fumo
La mostra comprende un selezionata serie di disegni, eseguiti dall’artista su pacchetti di sigarette dai primi degli anni Venti fino agli anni Quaranta
Comunicato stampa
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Lo Studio San Giacomo continua la sua ricerca sull’arte del XIX e XX secolo presentando dal 22 aprile al 21 maggio 2005 la mostra Primo Conti. L’arte in fumo, a cura di Maria Cristina Funghini, catalogo a cura di Stefano De Rosa.
La mostra comprende un selezionata serie di disegni, eseguiti dall’artista su pacchetti di sigarette dai primi degli anni Venti fino agli anni Quaranta.
Quella del tabacco e delle sigarette è una storia popolata da curiosi personaggi, Regine e Ambasciatori, monaci, marinai, contrabbandieri. E’ una storia che ha inizio con le grandi scoperte geografiche e giunge sino a noi accompagnando i costumi dei tempi che attraversa. Sembra che la sua parabola, giunta al culmine della fama e della diffusione negli anni fra le due guerre mondiali, e subito dopo la seconda, sia ormai arrivata alla fine.
Ma le straordinarie immagini di Primo Conti, tracciate con cura sui cartoncini staccati dai pacchetti dell’epoca, come le mitiche “Macedonia” ormai non più in commercio, ci fanno ritornare ad un passato, non così lontano, in cui le sigarette non godevano dell’attuale cattiva fama, e la sigaretta, era considerata “la forma più perfetta di un piacere perfetto: è breve, intensa e lascia insoddisfatti”.
L’ originalità di questi lavori di Primo Conti consiste proprio nella scelta, non tanto casuale, del supporto su cui sono tracciati: i pacchetti di sigarette.
La cura con cui i cartoncini sono stati ritagliati, disegnati e gelosamente conservati come deliziosi ricordi privati, ci spinge ad indagare questa storia, costellata di curiosità ed eventi che si intrecciano con la Storia vera, quella con la S maiuscola.
Conti non è stato un fumatore sveviano. Fumava a intervalli regolari e il fumo si mischiava alla sua vita creativa. La pausa dedicata alla sigaretta non diventava fuga dalla realtà, ma la necessaria premessa per nuovi quadri o per nuovi versi. Estraeva dal pacchetto il cartoncino, che serviva da confezione e ci disegnava sopra. Non si trattava di linee svogliate, di schizzi distrattamente sfuggiti al controllo razionale: Conti ha disegnato con impegno e attenzione, dando a quei cartoncini, specchio del suo quotidiano vizio, la stessa dignità conferita ai carnets o ai fogli di grandi dimensioni, usando l’ironia con delicatezza, guardando la vita quotidiana con bonaria leggerezza, dando vita a dei personaggi caricaturali, nei quali sopravvive il ricordo di un estro antico.
I disegni, eseguiti dall’artista su pacchetti di sigarette, molti acquisiti dalla Fondazione Primo Conti, sono stati rinvenuti tra i manoscritti del Maestro.
Sarà presente all’inaugurazione della mostra Il Presidente della Fondazione Primo Conti Gloria Anichini Costa.
La mostra comprende un selezionata serie di disegni, eseguiti dall’artista su pacchetti di sigarette dai primi degli anni Venti fino agli anni Quaranta.
Quella del tabacco e delle sigarette è una storia popolata da curiosi personaggi, Regine e Ambasciatori, monaci, marinai, contrabbandieri. E’ una storia che ha inizio con le grandi scoperte geografiche e giunge sino a noi accompagnando i costumi dei tempi che attraversa. Sembra che la sua parabola, giunta al culmine della fama e della diffusione negli anni fra le due guerre mondiali, e subito dopo la seconda, sia ormai arrivata alla fine.
Ma le straordinarie immagini di Primo Conti, tracciate con cura sui cartoncini staccati dai pacchetti dell’epoca, come le mitiche “Macedonia” ormai non più in commercio, ci fanno ritornare ad un passato, non così lontano, in cui le sigarette non godevano dell’attuale cattiva fama, e la sigaretta, era considerata “la forma più perfetta di un piacere perfetto: è breve, intensa e lascia insoddisfatti”.
L’ originalità di questi lavori di Primo Conti consiste proprio nella scelta, non tanto casuale, del supporto su cui sono tracciati: i pacchetti di sigarette.
La cura con cui i cartoncini sono stati ritagliati, disegnati e gelosamente conservati come deliziosi ricordi privati, ci spinge ad indagare questa storia, costellata di curiosità ed eventi che si intrecciano con la Storia vera, quella con la S maiuscola.
Conti non è stato un fumatore sveviano. Fumava a intervalli regolari e il fumo si mischiava alla sua vita creativa. La pausa dedicata alla sigaretta non diventava fuga dalla realtà, ma la necessaria premessa per nuovi quadri o per nuovi versi. Estraeva dal pacchetto il cartoncino, che serviva da confezione e ci disegnava sopra. Non si trattava di linee svogliate, di schizzi distrattamente sfuggiti al controllo razionale: Conti ha disegnato con impegno e attenzione, dando a quei cartoncini, specchio del suo quotidiano vizio, la stessa dignità conferita ai carnets o ai fogli di grandi dimensioni, usando l’ironia con delicatezza, guardando la vita quotidiana con bonaria leggerezza, dando vita a dei personaggi caricaturali, nei quali sopravvive il ricordo di un estro antico.
I disegni, eseguiti dall’artista su pacchetti di sigarette, molti acquisiti dalla Fondazione Primo Conti, sono stati rinvenuti tra i manoscritti del Maestro.
Sarà presente all’inaugurazione della mostra Il Presidente della Fondazione Primo Conti Gloria Anichini Costa.
22
aprile 2005
Primo Conti – L’arte in fumo
Dal 22 aprile al 21 maggio 2005
disegno e grafica
Location
STUDIO SAN GIACOMO
Roma, Via Di San Giacomo, 14, (Roma)
Roma, Via Di San Giacomo, 14, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì pomeriggio al sabato mattina, dalle 11.00- 13.00 e 16.30-19.30
Autore
Curatore