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Primo distacco – Giuseppe La Leggia
Gli artisti Cristiano e Patrizio Alviti danno vita ad una serie di eventi espositivi che siano isole di suggestioni e di riflessioni
Comunicato stampa
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IL PROGETTO
Gli artisti Cristiano e Patrizio Alviti danno vita ad una serie di eventi
espositivi che siano isole di suggestioni e di riflessioni, e che possano
essere per un ognuno esperienza formativa, stimolo ad affinare la
consapevolezza del proprio sentire e agire secondo coscienza. Cercare di
proporre attraverso l¹arte un modello di vita alternativo, rispetto a quello
standardizzato dalla comunicazione di massa, anche quando si tratta di
mostre, segnalate come sensazionali, magari difficili da fruire, ma alle
quali si deve presidiare solo per essere alla moda o peggio acculturati.
³Primo Distacco² sarà aperto da quattro interessanti artisti, diversi per
età e formazione, Giorgio Manacorda, Igina Colabucci Balla, Giuseppe La
Leggia e Claudio Franchi, un solo spazio d¹ ascolto, un solo tema a più
voci. Per tutti al centro del loro racconto c¹è la figura umana, plasmata
con il colore o con il metallo, comunque solida, vibrante, deforme,
essenziale.
Quattro individui, quattro storie, nessuna storia, centomila storie.
LA 3^MOSTRA
³Si può andare a tempo con la pioggia², titolo della esposizione che
riassume esattamente il senso della ricerca di Giuseppe: essere fedeli ad
ogni nostro sentire attimo per attimo e la difficoltà di manifestarlo nella
realtà, che lo deforma.
Giuseppe La Leggia, nato a Roma nel 1967, laureato in antropologia, ricerca
da anni l¹espressione attraverso composizioni musicali. Incontra la
scultura, circa dieci anni fa, iniziando a modellare essenziali maschere, a
due dimensioni, delle quali cura in modo maniacale i dettagli.
E¹questa la sua prima esposizione,poiché ha sempre evitato di esporre in
mostre ufficiali, ritenendo ³private² le sue creazioni.
Gli artisti Cristiano e Patrizio Alviti danno vita ad una serie di eventi
espositivi che siano isole di suggestioni e di riflessioni, e che possano
essere per un ognuno esperienza formativa, stimolo ad affinare la
consapevolezza del proprio sentire e agire secondo coscienza. Cercare di
proporre attraverso l¹arte un modello di vita alternativo, rispetto a quello
standardizzato dalla comunicazione di massa, anche quando si tratta di
mostre, segnalate come sensazionali, magari difficili da fruire, ma alle
quali si deve presidiare solo per essere alla moda o peggio acculturati.
³Primo Distacco² sarà aperto da quattro interessanti artisti, diversi per
età e formazione, Giorgio Manacorda, Igina Colabucci Balla, Giuseppe La
Leggia e Claudio Franchi, un solo spazio d¹ ascolto, un solo tema a più
voci. Per tutti al centro del loro racconto c¹è la figura umana, plasmata
con il colore o con il metallo, comunque solida, vibrante, deforme,
essenziale.
Quattro individui, quattro storie, nessuna storia, centomila storie.
LA 3^MOSTRA
³Si può andare a tempo con la pioggia², titolo della esposizione che
riassume esattamente il senso della ricerca di Giuseppe: essere fedeli ad
ogni nostro sentire attimo per attimo e la difficoltà di manifestarlo nella
realtà, che lo deforma.
Giuseppe La Leggia, nato a Roma nel 1967, laureato in antropologia, ricerca
da anni l¹espressione attraverso composizioni musicali. Incontra la
scultura, circa dieci anni fa, iniziando a modellare essenziali maschere, a
due dimensioni, delle quali cura in modo maniacale i dettagli.
E¹questa la sua prima esposizione,poiché ha sempre evitato di esporre in
mostre ufficiali, ritenendo ³private² le sue creazioni.
06
giugno 2005
Primo distacco – Giuseppe La Leggia
Dal 06 al 26 giugno 2005
arte contemporanea
Location
MIC STUDIO
Roma, Via Dei Delfini, 35, (Roma)
Roma, Via Dei Delfini, 35, (Roma)
Orario di apertura
10-19, domenica chiuso
Vernissage
6 Giugno 2005, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore
Curatore