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Prizzonte-Sommo-Orizzonte
Presentando questa mostra Studio la Linea Verticale vuole farsi portavoce dell’ambivalenza tra opposti, bi-unità dell’Essere, avvalendosi del lavoro di due artiste, Giovanna Caimmi e Francesca Dondoglio, che ragionano proprio sulla morfologia di un orizzonte visivo che è totalmente spirituale.
Comunicato stampa
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Nonostante lo scarto che la caratterizza, la Linea Verticale non può esimersi dal confronto con quella orizzontale. Presentando questa mostra bipersonale, la galleria Studio la Linea Verticale vuole farsi portavoce dell’ambivalenza tra opposti, bi-unità dell’Essere, avvalendosi del lavoro di due artiste che ragionano proprio sulla morfologia di un orizzonte visivo che è totalmente spirituale.
I sottilissimi fendenti verticali ed orizzontali che sorgono naturalmente all’incontro tra l’alba carminia e il tramonto zaffireo di Francesca Dondoglio, sono soglie sublimi di altri altissimi mondi immateriali, veri e propri orizzonti lontani di passaggi ambivalenti. Il codice binario dell’artista torinese è l’esatto contrario di quello informatico; lontano dalla tecnologia riguarda i colori di maggiore impatto sull’Anima. Il Blu e il Rosso come Alto e Basso, Bianco e Nero, Vita e Morte, sono inscindibili fratelli. Rudolf Steiner afferma in una delle sue conferenze: La luce, vista attraverso l’oscurità, è rossa. e La tenebra, vista attraverso la luce, è blu. Se uniti, questi due colori primari costituiscono il magenta, tinta simbolica della coniunctio oppositorum, così, nelle sue bicromie a pastello incredibilmente sature, Francesca dimostra un equilibrio vicino alla saggezza orientale.
Il paesaggio astratto ed astrale regalatoci attraverso le finestre pittoriche, ci impregna del sentimento kantiano del Sublime che, incastratosi in quell’intercapedine violacea esistente tra il sotto (sub) ed il sopra, ci getta nel limitare (limen) della percezione. Si tratta di sublime dinamico o matematico? Una via di mezzo…
L’installazione site specific ritagliata nello spazio della galleria da Giovanna Caimmi ci scombussola e ci fa perdere sia il senso dello Spazio che il senso del Tempo. Questa feritoia immaginifica, che percorre orizzontalmente ed ininterrottamente i quattro punti cardinali, infatti, sfonda le pareti per permetterci di osservare, dal nostro piccolo mondo ordinario, la Realtà fatta di-segno. Divagando in un contesto tanto spaziale quanto temporale, ad ogni volgimento dello sguardo o ad ogni passo, ci ritroviamo tra passati attesi, presenti assenti e futuri perduti. I colori slavati di questi sottili ricordi collettivi del futuro, di cui l’artista si fa messaggera, vincono il bianco opalescente della carta e il nero fuligginoso del passato.
Nord, Est, Sud, Ovest…i 360 gradi d’orizzonte di Giovanna sottolineano, in realtà, la presenza di un quinto e fondamentale punto cardinale atemporale che si erige metaforicamente e verticalmente al centro della sala: La ≪via retta≫ qui non è divagare né verso est né verso ovest; è salire sulla vetta, ovvero tendere al centro, è l’ascensione al di fuori delle dimensioni cartografiche, la scoperta del mondo interiore (…).
L’una con il colore, l’altra con il segno, Francesca e Giovanna raggiungono le sommità dell’intento artistico, dimostrandoci che esiste un vertice orizzontale ed un orizzonte verticale e che, talvolta, un paesaggio può essere un passaggio oltre la nostra dimensione.
I sottilissimi fendenti verticali ed orizzontali che sorgono naturalmente all’incontro tra l’alba carminia e il tramonto zaffireo di Francesca Dondoglio, sono soglie sublimi di altri altissimi mondi immateriali, veri e propri orizzonti lontani di passaggi ambivalenti. Il codice binario dell’artista torinese è l’esatto contrario di quello informatico; lontano dalla tecnologia riguarda i colori di maggiore impatto sull’Anima. Il Blu e il Rosso come Alto e Basso, Bianco e Nero, Vita e Morte, sono inscindibili fratelli. Rudolf Steiner afferma in una delle sue conferenze: La luce, vista attraverso l’oscurità, è rossa. e La tenebra, vista attraverso la luce, è blu. Se uniti, questi due colori primari costituiscono il magenta, tinta simbolica della coniunctio oppositorum, così, nelle sue bicromie a pastello incredibilmente sature, Francesca dimostra un equilibrio vicino alla saggezza orientale.
Il paesaggio astratto ed astrale regalatoci attraverso le finestre pittoriche, ci impregna del sentimento kantiano del Sublime che, incastratosi in quell’intercapedine violacea esistente tra il sotto (sub) ed il sopra, ci getta nel limitare (limen) della percezione. Si tratta di sublime dinamico o matematico? Una via di mezzo…
L’installazione site specific ritagliata nello spazio della galleria da Giovanna Caimmi ci scombussola e ci fa perdere sia il senso dello Spazio che il senso del Tempo. Questa feritoia immaginifica, che percorre orizzontalmente ed ininterrottamente i quattro punti cardinali, infatti, sfonda le pareti per permetterci di osservare, dal nostro piccolo mondo ordinario, la Realtà fatta di-segno. Divagando in un contesto tanto spaziale quanto temporale, ad ogni volgimento dello sguardo o ad ogni passo, ci ritroviamo tra passati attesi, presenti assenti e futuri perduti. I colori slavati di questi sottili ricordi collettivi del futuro, di cui l’artista si fa messaggera, vincono il bianco opalescente della carta e il nero fuligginoso del passato.
Nord, Est, Sud, Ovest…i 360 gradi d’orizzonte di Giovanna sottolineano, in realtà, la presenza di un quinto e fondamentale punto cardinale atemporale che si erige metaforicamente e verticalmente al centro della sala: La ≪via retta≫ qui non è divagare né verso est né verso ovest; è salire sulla vetta, ovvero tendere al centro, è l’ascensione al di fuori delle dimensioni cartografiche, la scoperta del mondo interiore (…).
L’una con il colore, l’altra con il segno, Francesca e Giovanna raggiungono le sommità dell’intento artistico, dimostrandoci che esiste un vertice orizzontale ed un orizzonte verticale e che, talvolta, un paesaggio può essere un passaggio oltre la nostra dimensione.
21
aprile 2023
Prizzonte-Sommo-Orizzonte
Dal 21 aprile al 03 giugno 2023
arte contemporanea
doppia personale
doppia personale
Location
Studio la Linea Verticale
Bologna, Via dell'Oro, 4, (BO)
Bologna, Via dell'Oro, 4, (BO)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15:30-19
Vernissage
22 Aprile 2023, 18-21
Sito web
Autore
Autore testo critico