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Profezie
collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Profezie:
alzando lo sguardo al cielo
Scegliere per una mostra d'arte contemporanea un tema legato alle profezie
può apparire, ad una prima impressione, sicuramente pretenzioso. Il
termine “profezia” ci proietta nelle sfere della religione, della filosofia, della
letteratura oltre che dell'arte, rinviando immediatamente il nostro pensiero
innanzitutto al mondo biblico, o alle potenti immagini degli affreschi
michelangioleschi, quindi ai testi di Nietzsche, in particolare al suo Così parlò
Zarathustra, o, ben che vada, a film di carattere apocalittico.
Un ricchissimo patrimonio di immagini derivanti dall'Antico Testamento o dai
poemi omerici, da tradizioni orientali e occidentali antiche e moderne, può
mescolarsi difronte ai nostri occhi richiamandoci alla memoria veri o finti
profeti, veri o falsi oracoli, storie di segnali inequivocabili riguardanti il futuro
rimasti inascoltati. Restringendo il campo e pensando all'ambito che più
da vicino ci riguarda, ossia alla storia dell'arte, possiamo quindi facilmente
individuare alcuni protagonisti eccezionali che attraverso la loro opera hanno
indubbiamente anticipato aspetti, sensibilità, visioni del mondo di là da venire:
Leonardo, Picasso, Warhol, solo per fare i nomi a tutti più noti.
Ma la domanda è: è ancora possibile concepire l'arte in un'ottica profetica? E
in che termini ci possiamo porre attraverso l'arte nei confronti del destino, del
nostro essere, del tempo?
Ebbene, nonostante qualche inevitabile citazione all'arte del passato che può
comparire qua e là in qualche scultura, pittura o video installazione, nonostante
qualche ripresa di qualche divinità proveniente da mitologie sumere e babilonesi,
le opere raccolte in questo catalogo intendono offrirsi in primo luogo come
sguardo diverso, nuovo, specificatamente laico e personale, proiettato su un di là
da venire in forma molto concreta e assolutamente non velleitaria.
Uno sguardo capace di confrontarsi con il passato e nel presente per tentare di
indagare il futuro; per tentare di dare un senso ad una progettualità, di dare un
senso a ciò che ci circonda; cercando un indizio, una qualche indicazione.
Per provare, in fondo, a rispondere molto semplicemente all'eterna domanda: da
dove veniamo? chi siamo? dove andiamo?
Franca Marri
(dal testo in catalogo)
alzando lo sguardo al cielo
Scegliere per una mostra d'arte contemporanea un tema legato alle profezie
può apparire, ad una prima impressione, sicuramente pretenzioso. Il
termine “profezia” ci proietta nelle sfere della religione, della filosofia, della
letteratura oltre che dell'arte, rinviando immediatamente il nostro pensiero
innanzitutto al mondo biblico, o alle potenti immagini degli affreschi
michelangioleschi, quindi ai testi di Nietzsche, in particolare al suo Così parlò
Zarathustra, o, ben che vada, a film di carattere apocalittico.
Un ricchissimo patrimonio di immagini derivanti dall'Antico Testamento o dai
poemi omerici, da tradizioni orientali e occidentali antiche e moderne, può
mescolarsi difronte ai nostri occhi richiamandoci alla memoria veri o finti
profeti, veri o falsi oracoli, storie di segnali inequivocabili riguardanti il futuro
rimasti inascoltati. Restringendo il campo e pensando all'ambito che più
da vicino ci riguarda, ossia alla storia dell'arte, possiamo quindi facilmente
individuare alcuni protagonisti eccezionali che attraverso la loro opera hanno
indubbiamente anticipato aspetti, sensibilità, visioni del mondo di là da venire:
Leonardo, Picasso, Warhol, solo per fare i nomi a tutti più noti.
Ma la domanda è: è ancora possibile concepire l'arte in un'ottica profetica? E
in che termini ci possiamo porre attraverso l'arte nei confronti del destino, del
nostro essere, del tempo?
Ebbene, nonostante qualche inevitabile citazione all'arte del passato che può
comparire qua e là in qualche scultura, pittura o video installazione, nonostante
qualche ripresa di qualche divinità proveniente da mitologie sumere e babilonesi,
le opere raccolte in questo catalogo intendono offrirsi in primo luogo come
sguardo diverso, nuovo, specificatamente laico e personale, proiettato su un di là
da venire in forma molto concreta e assolutamente non velleitaria.
Uno sguardo capace di confrontarsi con il passato e nel presente per tentare di
indagare il futuro; per tentare di dare un senso ad una progettualità, di dare un
senso a ciò che ci circonda; cercando un indizio, una qualche indicazione.
Per provare, in fondo, a rispondere molto semplicemente all'eterna domanda: da
dove veniamo? chi siamo? dove andiamo?
Franca Marri
(dal testo in catalogo)
24
novembre 2012
Profezie
Dal 24 novembre 2012 al 06 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
PALAZZO ATTEMS-PETZENSTEIN
Gorizia, Piazza Edmondo De Amicis, 2, (Gorizia)
Gorizia, Piazza Edmondo De Amicis, 2, (Gorizia)
Orario di apertura
10 - 17
lunedì chiuso
25 dicembre: chiuso
1 gennaio: 13.30 -17
Vernissage
24 Novembre 2012, ore 18.00
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