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Profumi d’Oriente
In mostra preziosi oggetti provenienti da diverse aree del Medio ed Estremo Oriente, oggetti collezionati dall’artista in epoche e circostanze diverse
Comunicato stampa
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Famoso come scultore e allo stesso tempo musicista e pittore, Pietro Canonica è stato
uno dei pochi italiani che ebbe modo di osservare l’oriente islamico dell’Asia centrale nei
primi anni del Ventesimo secolo. I preziosi oggetti esposti nella mostra Profumi d’Oriente,
al Museo Pietro Canonica di Villa Borghese dal 4 dicembre all’8 gennaio 2016,
provengono proprio da diverse aree del Medio ed Estremo Oriente e sono state
collezionate dall’artista in epoche e circostanze diverse.
Allo scopo di approfondire questo intenso rapporto con l’Oriente, è stato predisposto un
percorso che si snoda in tre sale del piano terra del Museo per mettere in evidenza
preziosi manufatti come antichi piatti persiani, brocche turche, acquamanili e il
pugnale d’oro di re Faysal I. Oggetti avuti in dono o acquistati nei viaggi, come i costumi
arabi, i caftani, le armi islamiche e giapponesi, che parlano di mondi e civiltà diverse,
amate e apprezzate da Pietro Canonica al punto da collezionare quadri a soggetto
orientalista, come quelli di Alberto Pasini, qui esposti.
I rapporti di Canonica con l’Oriente sono ulteriormente documentati da numerose
fotografie scattate durante i suoi lunghi viaggi di lavoro e in occasione delle inaugurazioni
dei suoi monumenti.
Profumi d’Oriente è la seconda mostra di un ciclo, iniziato nel 2015, curato dallo staff del
Museo, finalizzato alla valorizzazione della collezione conservata nella casa museo dello
scultore. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita
culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Nei suoi settanta anni di attività artistica, Pietro Canonica (Moncalieri 1869 - Roma 1959)
ha attraversato un periodo storico travagliato ma ricco di eventi, restando sempre fedele
alla sua concezione dell’arte in un momento di grandi cambiamenti in cui si facevano
strada gusti e tendenze artistiche innovative: Simbolismo, Futurismo, Astrattismo.
Nel 1927, la comittenza ottenuta dalla Turchia per l’esecuzione di un busto (perduto), di
una statua e di un monumento equestre al presidente della nuova Repubblica, Kemal
Atatürk, per la città di Ankara, portò Canonica nel vicino paese islamico, dove diversi artisti
italiani avevano lavorato anni prima e dove erano ancora attivi architetti di origine italiana
come Giulio Mongeri. A questa prima fortunata esperienza seguì quella del 1928, per cui
gli venne commissionato il Monumento alla Repubblica Turca per piazza Taksim ad
Istanbul e quella del 1932 per il Monumento equestre ad Atatürk per la piazza centrale di
Smirne. Presso il Museo Canonica si conservano modelli in gesso, bozzetti e
documentazione fotografica.
Fu in occasione di quei primi viaggi che Canonica cominciò a riportare manufatti
caratteristici dell’oriente islamico, come tappeti e suppellettili. Un secondo contatto diretto
col mondo islamico avvenne nel 1932-’33, quando gli fu commissionato un busto ed un
monumento equestre per Faysal I, re d’Iraq, rappresentato come cavaliere del deserto, in
costume arabo, da collocarsi a Baghdad.
Sempre nel 1932 venne commissionata all’artista anche la statua dedicata a ʻAbd al-
Muḥsin Saʻdūn (1879-1929), primo ministro iracheno di Faysal. Tale opera è nota però
soltanto attraverso alcune foto e per il modello della testa che si trova conservata in
questo Museo. Tra i committenti dell’artista anche l’oriente a noi più vicino: l’Egitto, amato
e frequentato dagli italiani a partire dall’apertura del Canale di Suez (1869). Il Museo
possiede un modello raffigurante il busto di re Fuad d’Egitto e un bozzetto per il
monumento a Khedive Ismail Pascià finanziato dalla Colonia italiana di Alessandria nel
1929, ma inaugurato solo più tardi nel 1938.
I ritratti e i monumenti celebrativi realizzati da Pietro Canonica in Turchia, Iraq ed Egitto
hanno consentito all’artista di viaggiare molto in Oriente, agli inizi del Novecento, su tratte
spesso difficili dove pochi all’epoca si avventuravano. Nel corso di questi lunghi viaggi è
facile immaginare lo scultore piemontese affascinato dall’abbagliante bellezza dell’Oriente.
E’ molto probabile che dai bazar affollati di quelle città lontane Pietro Canonica abbia
voluto portare con sé, come ricordo, oggetti e tessuti preziosi che avevano acceso la sua
fantasia artistica. Si pensi allo splendido caffettano di seta broccata e al gilet femminile di
velluto di seta verde ornato di applicazioni d’oro, oppure alla piccola coperta da sella di
velluto rosso ricamata con fili d’oro, caratteristici manufatti di quell’area islamica che va
dalla Turchia fino a tutto il Nordafrica.
Com’era d’uso negli atelier d’artista a cavallo tra Otto e Novecento, non potevano mancare
testimonianze dell’Estremo Oriente, e Canonica possedeva una splendida armatura di
samurai giapponese del XVII secolo, oltre ad alcune lance “yari” che possiamo ancora
ammirare in questa sede.
INFO
Museo Pietro Canonica a Villa Borghese
Viale Pietro Canonica, 2 - Roma
Ingresso gratuito
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museocanonica.it;
www.museiincomune.it, www.zetema.it
uno dei pochi italiani che ebbe modo di osservare l’oriente islamico dell’Asia centrale nei
primi anni del Ventesimo secolo. I preziosi oggetti esposti nella mostra Profumi d’Oriente,
al Museo Pietro Canonica di Villa Borghese dal 4 dicembre all’8 gennaio 2016,
provengono proprio da diverse aree del Medio ed Estremo Oriente e sono state
collezionate dall’artista in epoche e circostanze diverse.
Allo scopo di approfondire questo intenso rapporto con l’Oriente, è stato predisposto un
percorso che si snoda in tre sale del piano terra del Museo per mettere in evidenza
preziosi manufatti come antichi piatti persiani, brocche turche, acquamanili e il
pugnale d’oro di re Faysal I. Oggetti avuti in dono o acquistati nei viaggi, come i costumi
arabi, i caftani, le armi islamiche e giapponesi, che parlano di mondi e civiltà diverse,
amate e apprezzate da Pietro Canonica al punto da collezionare quadri a soggetto
orientalista, come quelli di Alberto Pasini, qui esposti.
I rapporti di Canonica con l’Oriente sono ulteriormente documentati da numerose
fotografie scattate durante i suoi lunghi viaggi di lavoro e in occasione delle inaugurazioni
dei suoi monumenti.
Profumi d’Oriente è la seconda mostra di un ciclo, iniziato nel 2015, curato dallo staff del
Museo, finalizzato alla valorizzazione della collezione conservata nella casa museo dello
scultore. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita
culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Nei suoi settanta anni di attività artistica, Pietro Canonica (Moncalieri 1869 - Roma 1959)
ha attraversato un periodo storico travagliato ma ricco di eventi, restando sempre fedele
alla sua concezione dell’arte in un momento di grandi cambiamenti in cui si facevano
strada gusti e tendenze artistiche innovative: Simbolismo, Futurismo, Astrattismo.
Nel 1927, la comittenza ottenuta dalla Turchia per l’esecuzione di un busto (perduto), di
una statua e di un monumento equestre al presidente della nuova Repubblica, Kemal
Atatürk, per la città di Ankara, portò Canonica nel vicino paese islamico, dove diversi artisti
italiani avevano lavorato anni prima e dove erano ancora attivi architetti di origine italiana
come Giulio Mongeri. A questa prima fortunata esperienza seguì quella del 1928, per cui
gli venne commissionato il Monumento alla Repubblica Turca per piazza Taksim ad
Istanbul e quella del 1932 per il Monumento equestre ad Atatürk per la piazza centrale di
Smirne. Presso il Museo Canonica si conservano modelli in gesso, bozzetti e
documentazione fotografica.
Fu in occasione di quei primi viaggi che Canonica cominciò a riportare manufatti
caratteristici dell’oriente islamico, come tappeti e suppellettili. Un secondo contatto diretto
col mondo islamico avvenne nel 1932-’33, quando gli fu commissionato un busto ed un
monumento equestre per Faysal I, re d’Iraq, rappresentato come cavaliere del deserto, in
costume arabo, da collocarsi a Baghdad.
Sempre nel 1932 venne commissionata all’artista anche la statua dedicata a ʻAbd al-
Muḥsin Saʻdūn (1879-1929), primo ministro iracheno di Faysal. Tale opera è nota però
soltanto attraverso alcune foto e per il modello della testa che si trova conservata in
questo Museo. Tra i committenti dell’artista anche l’oriente a noi più vicino: l’Egitto, amato
e frequentato dagli italiani a partire dall’apertura del Canale di Suez (1869). Il Museo
possiede un modello raffigurante il busto di re Fuad d’Egitto e un bozzetto per il
monumento a Khedive Ismail Pascià finanziato dalla Colonia italiana di Alessandria nel
1929, ma inaugurato solo più tardi nel 1938.
I ritratti e i monumenti celebrativi realizzati da Pietro Canonica in Turchia, Iraq ed Egitto
hanno consentito all’artista di viaggiare molto in Oriente, agli inizi del Novecento, su tratte
spesso difficili dove pochi all’epoca si avventuravano. Nel corso di questi lunghi viaggi è
facile immaginare lo scultore piemontese affascinato dall’abbagliante bellezza dell’Oriente.
E’ molto probabile che dai bazar affollati di quelle città lontane Pietro Canonica abbia
voluto portare con sé, come ricordo, oggetti e tessuti preziosi che avevano acceso la sua
fantasia artistica. Si pensi allo splendido caffettano di seta broccata e al gilet femminile di
velluto di seta verde ornato di applicazioni d’oro, oppure alla piccola coperta da sella di
velluto rosso ricamata con fili d’oro, caratteristici manufatti di quell’area islamica che va
dalla Turchia fino a tutto il Nordafrica.
Com’era d’uso negli atelier d’artista a cavallo tra Otto e Novecento, non potevano mancare
testimonianze dell’Estremo Oriente, e Canonica possedeva una splendida armatura di
samurai giapponese del XVII secolo, oltre ad alcune lance “yari” che possiamo ancora
ammirare in questa sede.
INFO
Museo Pietro Canonica a Villa Borghese
Viale Pietro Canonica, 2 - Roma
Ingresso gratuito
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museocanonica.it;
www.museiincomune.it, www.zetema.it
03
dicembre 2016
Profumi d’Oriente
Dal 03 dicembre 2016 all'otto gennaio 2017
arte antica
arte etnica
arte etnica
Location
MUSEO PIETRO CANONICA
Roma, Viale Pietro Canonica, 2, (Roma)
Roma, Viale Pietro Canonica, 2, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 9.00 – 21.00
Vernissage
3 Dicembre 2016, h 12
Ufficio stampa
ZETEMA