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Progetto Cafè des Arts
Il tutto è incentrato sul numero 8. Il civico del locale, il giorno di inizio dell’esposizione e il numero delle opere. Ma 8 è anche multiplo di 4, gli artisti.
Comunicato stampa
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Il luogo è sempre lo stesso, il civico 8 di via Regina Elena, ad Acri, sede del Milonga Cafè il quale accoglie, questa volta, un progetto ancora più ambizioso fatto di immagini e parole. Il tutto è incentrato sul numero 8. Il civico del locale, il giorno di inizio dell’esposizione e il numero delle opere. Ma 8 è anche multiplo di 4, gli artisti. Un tema non si è dato, ma un tema c’è stato, ognuno, nella tipicità del proprio linguaggio, ha affrontato autonomamente il concetto dell’universo, del mondo e quindi dell’uomo. Maria Pia Fiore (Acri) lo ha fatto porgendo lo sguardo alla natura in un viaggio che dal cosmo si sposta in luoghi che paiono boschi incantati, quasi da fiaba, infondendo una personale cifra stilistica al suo lavoro, che si presenta, a tratti, come la manifestazione più vera del suo essere artista. Luca Cofone (Acri) mediante la precisione e la cura che si presta alle creature preziose utilizza le sabbie con mirabile maestria, creando immagini complesse e ricche di elementi, una sorta di scatole chimeriche che contengono una dimensione altra in cui entrare a curiosare, un po’ come Alice nel paese delle meraviglie. Gianluca Faletti (Torino) mediante l’occhio prestato al mezzo fotografico, cattura immagini che sanno di storia, di luoghi evocati. L’oggi è ciò che compare nelle foto, ma è anche ieri, in un incontro di elementi, visti o solo avvertiti, che sa di postmoderno. Natale Tumeo (Vibo Valentia) da vita ad un’arte che nasce come alternativa alla realtà di tutti i giorni, quasi uno sfogo, mediante un’attenzione ai materiali nell’intrico di forme fantastiche che si disegnano come ammassi di linee in un circuito libero.
Alla simbologia dei numeri si affianca la magia dei versi scritti dai poeti ispirandosi alle opere figurative. Nei suoi versi Angelo Sposato (Acri) esprime sensazioni e concetti in uno scrivere che nel tempo si è evoluto verso una ritmica “caotica ma compatta” come nella musica jazz, fino a giungere ad una sorta di prosa poetica alla maniera della beat generation. Una poetica fatta dunque di “incontri” colti, a partire da quello con Baudelaire e i poeti maledetti nella prima adolescenza, ma che trova comunque terreno fertile nel mondo di tutti i giorni. Un giovane poeta che porta in se l’energia della ribellione ed il bisogno della libertà nella gabbia del vivere quotidiano. Giuseppina Aiello (Acri) trasforma in versi ciò che il suo occhio e la sua mente colgono nel trascorrere dei giorni, nei momenti più certi della vita di ognuno. Parole che sovente sono ricordi, sensazioni, ma che si fanno denuncia di quello che sta dietro, dell’ambiguità del fare o del parlare, manifesto, talora, della natura feroce dell’essere umano.
Dunque parole e immagini che si legano e si inseguono, fino a fare di un luogo una cassa di risonanza per la mente e per lo spirito.
Loredana Barillaro
Alla simbologia dei numeri si affianca la magia dei versi scritti dai poeti ispirandosi alle opere figurative. Nei suoi versi Angelo Sposato (Acri) esprime sensazioni e concetti in uno scrivere che nel tempo si è evoluto verso una ritmica “caotica ma compatta” come nella musica jazz, fino a giungere ad una sorta di prosa poetica alla maniera della beat generation. Una poetica fatta dunque di “incontri” colti, a partire da quello con Baudelaire e i poeti maledetti nella prima adolescenza, ma che trova comunque terreno fertile nel mondo di tutti i giorni. Un giovane poeta che porta in se l’energia della ribellione ed il bisogno della libertà nella gabbia del vivere quotidiano. Giuseppina Aiello (Acri) trasforma in versi ciò che il suo occhio e la sua mente colgono nel trascorrere dei giorni, nei momenti più certi della vita di ognuno. Parole che sovente sono ricordi, sensazioni, ma che si fanno denuncia di quello che sta dietro, dell’ambiguità del fare o del parlare, manifesto, talora, della natura feroce dell’essere umano.
Dunque parole e immagini che si legano e si inseguono, fino a fare di un luogo una cassa di risonanza per la mente e per lo spirito.
Loredana Barillaro
08
marzo 2008
Progetto Cafè des Arts
Dall'otto marzo all'undici aprile 2008
arte contemporanea
Location
MILONGA CAFFE’
Acri, Via Regina Elena, 8, (Cosenza)
Acri, Via Regina Elena, 8, (Cosenza)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 2:00
Vernissage
8 Marzo 2008, ore 18.30
Autore
Curatore