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Proiezioni-Incontri sull’arte contemporanea – Valeria Ciotti
VideoPerformance, arte contemporanea
Comunicato stampa
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Proiezioni-Incontri sull’arte contemporanea
Willy Darko presenta
Valeria Ciotti
ANIMA MUNDI
Video della mostra
presso la Promotrice Belle Arti - Torino
dal 15 dicembre 2006 al 15 gennaio 2007
martedì 3 marzo 2009 ore 18.30
Curatori Willy Darko e martinArte
Ingresso libero
VideoPerformance
arte contemporanea
«ANIMA MUNDI» è uno straordinario quadro che interpreta l’elemento salvifico e generatore della donna-madre che si unisce alla Terra, omaggiando la grandezza della Natura. I nudi della Ciotti sono icone della donna interpretata come generatrice del mondo. Le rappresentazioni del corpo svelato fungono alla pari di forme trascendentali del materno, quasi tutte legate ad uno stato di dorminanza, o al limite di abbandono agli elementi come l’acqua, l’aria, la terra o il fuoco (sole). Questi soggetti, intrisi di uno stato di sospensione/ meditazione profonda, assumono pose plastiche che alimentano l’archetipo della grande Madre, mentre sottendono atmosfericamente all’esistenza di un Essere supremo. Intorno a questa rappresentazione del femminile sta la Nascita, la Morte, la Madre, Dio, la Terra. Per Valeria Ciotti, l’autopossedersi, ovvero il riprendere la propria identità, passa attraverso la rilettura del corpo, interpretato più e più volte.
I TEMI PORTANTI della Ciotti sono: l’imponente e silenziosa potenza del femminile, la solida radice degli alberi e della terra, l’evanescente bellezza di fiori e uccelli, la riproduzione straordinaria del doppio attraverso l’acqua, il calore energizzante della casa, la mirabolante possenza del sole e dei pianeti, la saggezza antichissima delle pietre, il lirismo della musica che sottende ad ogni aspetto dell’armonia della natura. Il pathos spirituale viene trasposto su tela con segno sinuoso e sicuro, impregnato di quella consapevolezza volumetrica che le ha dato l’esperienza della scultura. Il segno è carico su ben tre piani linguistici: quello figurativo (i ritratti, i nudi, i paesaggi) ove risalta il ruolo preponderante della donna-terra che genera la vita, quello allegorico-zoomorfo (le fiamme-vele, gli angeli) e quello lirico-musicale (l’astratto) che pare attivarsi su partiture cromatiche vicine alla sfera introspettiva dell’inconscio.
CENNI BIOGRAFICI
Fu Torino il 24 luglio 1931 ad accogliere i natali di Valeria Ciotti, un’adozione felice che ella coltivò alla luce della vocazione artistica, mai dimentica della romagnola terra di origine a cui Valeria venne restituita il 24 aprile 1995.
Negli anni 1945-48 frequenta il Liceo artistico e quindi si iscrive al corso di Scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti, che termina nel 1952. Dopo il forzato abbandono di questa disciplina e un decennio dedicato al disegno d’antiquariato e all’insegnamento nelle scuole medie, nel 1965 riprende l’attività artistica autonomamente, frequentando il corso di Enrico Paulucci. Durante la mai interrotta attività pittorica si dedica intensamente anche all’acquarello e all’incisione, quest’ultima sotto la guida dell’amico Mario Calandri. Organizza numerose personali e partecipa a mostre collettive a Torino e in ambito nazionale. È stata recentemente ricordata con opere esposte a «La Scultura Segreta 3» e a varie mostre della Società Promotrice delle Belle Arti. La Monografia e il Catalogo generale dell’opera, entrambi editi nel 2004, vengono presentati in occasione della mostra «ANIMA MUNDI».
Angelo Ciotti
TRA FIGURAZIONE ED ASTRAZIONE
L’amore perduto della scultura, quel fare in grande libertà di gesto e movimento senza correzioni, esplode in molta della produzione della Ciotti come nel caso dei due grandi nudi disegnati nel 1967 (nn. 21-22) per perdere via via in apporto materico e caricarsi di segno astratto. Si pensi agli esempi di rarefazione della forma a favore del colore e del suo gocciolamento in alcune figure femminili o in alcuni paesaggi già a partire dagli anni 1975 (olio 078). Per ben due volte Valeria affidò alla realtà della carta il livello raggiunto della propria ricerca prima nel 1952 con il disegno poi tra il 1982 e il 1984 con l’acquarello. In entrambi i casi seppe fronteggiare un percorso vietato o comunque reso difficile da contingenze autobiografiche con un segno più libero, più astratto suggeritole sicuramente anche dalla natura stessa del materiale. La produzione su carta del biennio 1982-84 era già in qualche modo stata preannunciata negli anni ’80 dalla rarefazione della precedente produzione pittorica ancora interessata al colore e alla forma. A poco a poco il colore puro, la linea, gli spazi bianchi dei fondi si imporranno. L’olio verrà usato come un acquarello con colature, sciabolate e stasi improvvise (oli 130-132-133 del 1985), mentre gli acquarelli, quali opere compiute, presenteranno colori e linea quali protagonisti assoluti della nuova composizione. Se da una parte l’esplosione della produzione grafica ha permesso il superamento della materia scultorea verso una pittura più astratta, dall’altra la produzione ad olio intorno agli anni ’80, particolarmente vicina a suggestioni liquide, ha spinto la produzione ad acquarello verso una sintesi di puro astrattismo. Un percorso che ha condotto l’artista sapientemente dalla materia alla comprensione degli stati più rarefatti con cui questa si manifesta. Dall’aria alla luce, fino alla trasparenza, all’ineffabile. Una visione a 360 gradi del reale: il panta rei.
Manuela Cusino
Willy Darko, regista d’origine croata, è noto per i video documentativi sui percorsi di ricerca dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana. Ha sviluppato in parallelo una personale poetica d’artista che utilizza in prevalenza le immagini fotografiche sul tema del corpo. E’ ideatore delle numerose rassegne del festival “Video Dia Loghi”, finalizzato alla diffusione e alla promozione del linguaggio della videoarte in Italia, mentre sono da segnalare le sue collaborazioni con istituzioni museali di prestigio, Castello di Rivoli e Gam per l’area torinese, e per istituzioni nazionali e internazionali per le quali egli realizza, con tratto originale e sensibile, la documentazione video delle manifestazioni espositive.
Willy Darko presenta
Valeria Ciotti
ANIMA MUNDI
Video della mostra
presso la Promotrice Belle Arti - Torino
dal 15 dicembre 2006 al 15 gennaio 2007
martedì 3 marzo 2009 ore 18.30
Curatori Willy Darko e martinArte
Ingresso libero
VideoPerformance
arte contemporanea
«ANIMA MUNDI» è uno straordinario quadro che interpreta l’elemento salvifico e generatore della donna-madre che si unisce alla Terra, omaggiando la grandezza della Natura. I nudi della Ciotti sono icone della donna interpretata come generatrice del mondo. Le rappresentazioni del corpo svelato fungono alla pari di forme trascendentali del materno, quasi tutte legate ad uno stato di dorminanza, o al limite di abbandono agli elementi come l’acqua, l’aria, la terra o il fuoco (sole). Questi soggetti, intrisi di uno stato di sospensione/ meditazione profonda, assumono pose plastiche che alimentano l’archetipo della grande Madre, mentre sottendono atmosfericamente all’esistenza di un Essere supremo. Intorno a questa rappresentazione del femminile sta la Nascita, la Morte, la Madre, Dio, la Terra. Per Valeria Ciotti, l’autopossedersi, ovvero il riprendere la propria identità, passa attraverso la rilettura del corpo, interpretato più e più volte.
I TEMI PORTANTI della Ciotti sono: l’imponente e silenziosa potenza del femminile, la solida radice degli alberi e della terra, l’evanescente bellezza di fiori e uccelli, la riproduzione straordinaria del doppio attraverso l’acqua, il calore energizzante della casa, la mirabolante possenza del sole e dei pianeti, la saggezza antichissima delle pietre, il lirismo della musica che sottende ad ogni aspetto dell’armonia della natura. Il pathos spirituale viene trasposto su tela con segno sinuoso e sicuro, impregnato di quella consapevolezza volumetrica che le ha dato l’esperienza della scultura. Il segno è carico su ben tre piani linguistici: quello figurativo (i ritratti, i nudi, i paesaggi) ove risalta il ruolo preponderante della donna-terra che genera la vita, quello allegorico-zoomorfo (le fiamme-vele, gli angeli) e quello lirico-musicale (l’astratto) che pare attivarsi su partiture cromatiche vicine alla sfera introspettiva dell’inconscio.
CENNI BIOGRAFICI
Fu Torino il 24 luglio 1931 ad accogliere i natali di Valeria Ciotti, un’adozione felice che ella coltivò alla luce della vocazione artistica, mai dimentica della romagnola terra di origine a cui Valeria venne restituita il 24 aprile 1995.
Negli anni 1945-48 frequenta il Liceo artistico e quindi si iscrive al corso di Scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti, che termina nel 1952. Dopo il forzato abbandono di questa disciplina e un decennio dedicato al disegno d’antiquariato e all’insegnamento nelle scuole medie, nel 1965 riprende l’attività artistica autonomamente, frequentando il corso di Enrico Paulucci. Durante la mai interrotta attività pittorica si dedica intensamente anche all’acquarello e all’incisione, quest’ultima sotto la guida dell’amico Mario Calandri. Organizza numerose personali e partecipa a mostre collettive a Torino e in ambito nazionale. È stata recentemente ricordata con opere esposte a «La Scultura Segreta 3» e a varie mostre della Società Promotrice delle Belle Arti. La Monografia e il Catalogo generale dell’opera, entrambi editi nel 2004, vengono presentati in occasione della mostra «ANIMA MUNDI».
Angelo Ciotti
TRA FIGURAZIONE ED ASTRAZIONE
L’amore perduto della scultura, quel fare in grande libertà di gesto e movimento senza correzioni, esplode in molta della produzione della Ciotti come nel caso dei due grandi nudi disegnati nel 1967 (nn. 21-22) per perdere via via in apporto materico e caricarsi di segno astratto. Si pensi agli esempi di rarefazione della forma a favore del colore e del suo gocciolamento in alcune figure femminili o in alcuni paesaggi già a partire dagli anni 1975 (olio 078). Per ben due volte Valeria affidò alla realtà della carta il livello raggiunto della propria ricerca prima nel 1952 con il disegno poi tra il 1982 e il 1984 con l’acquarello. In entrambi i casi seppe fronteggiare un percorso vietato o comunque reso difficile da contingenze autobiografiche con un segno più libero, più astratto suggeritole sicuramente anche dalla natura stessa del materiale. La produzione su carta del biennio 1982-84 era già in qualche modo stata preannunciata negli anni ’80 dalla rarefazione della precedente produzione pittorica ancora interessata al colore e alla forma. A poco a poco il colore puro, la linea, gli spazi bianchi dei fondi si imporranno. L’olio verrà usato come un acquarello con colature, sciabolate e stasi improvvise (oli 130-132-133 del 1985), mentre gli acquarelli, quali opere compiute, presenteranno colori e linea quali protagonisti assoluti della nuova composizione. Se da una parte l’esplosione della produzione grafica ha permesso il superamento della materia scultorea verso una pittura più astratta, dall’altra la produzione ad olio intorno agli anni ’80, particolarmente vicina a suggestioni liquide, ha spinto la produzione ad acquarello verso una sintesi di puro astrattismo. Un percorso che ha condotto l’artista sapientemente dalla materia alla comprensione degli stati più rarefatti con cui questa si manifesta. Dall’aria alla luce, fino alla trasparenza, all’ineffabile. Una visione a 360 gradi del reale: il panta rei.
Manuela Cusino
Willy Darko, regista d’origine croata, è noto per i video documentativi sui percorsi di ricerca dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana. Ha sviluppato in parallelo una personale poetica d’artista che utilizza in prevalenza le immagini fotografiche sul tema del corpo. E’ ideatore delle numerose rassegne del festival “Video Dia Loghi”, finalizzato alla diffusione e alla promozione del linguaggio della videoarte in Italia, mentre sono da segnalare le sue collaborazioni con istituzioni museali di prestigio, Castello di Rivoli e Gam per l’area torinese, e per istituzioni nazionali e internazionali per le quali egli realizza, con tratto originale e sensibile, la documentazione video delle manifestazioni espositive.
03
marzo 2009
Proiezioni-Incontri sull’arte contemporanea – Valeria Ciotti
03 marzo 2009
arte contemporanea
performance - happening
incontro - conferenza
serata - evento
performance - happening
incontro - conferenza
serata - evento
Location
MARTINARTE
Torino, Corso Siracusa, 24a, (Torino)
Torino, Corso Siracusa, 24a, (Torino)
Vernissage
3 Marzo 2009, ore 18,30
Autore
Curatore