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Project Room #2: Giulio Squillacciotti
Giulio Squillacciotti, accompagnato da Bert Van Rossem, ha girato un film ad Anversa nei luoghi frequentati da Pharaildis Van den Broeck negli anni Settanta, costruendo così un ponte immaginario tra Milano la città in cui Phara ha studiato e vissuto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck
presenta
Project Room #2 - Giulio Squillacciotti
dal 26 maggio al 21 luglio 2019 (su appuntamento)
Opening
sabato 25 maggio dalle 15 alle 19
Via Marco Antonio Bragadino, 2 - Milano
L’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck è lieto di presentare la Project Room #2 del 2019. L’artista invitato è Giulio Squillacciotti, che presenterà il nuovo progetto video Vrijdag, Antwerpern (Venerdì, Anversa), pensato appositamente per dialogare con alcuni episodi della storia di Pharailidis Van den Broeck. La ricerca di Squillacciotti si concentra sugli esordi creativi di Phara ad Anversa, creando un ponte simbolico tra Milano, luogo d’adozione dell’artista belga, e Anversa, città in cui si è formata presso il dipartimento di Fashion Design della Royal Academy of Fine Arts e dove ha presentato per la prima volta i suoi abiti presso l’African Pavilion.
“Come fare a tradurre una giornata con qualcuno che non si conosce, ma con cui ci si trova immediatamente e con cui si deve fare qualcosa per parlare di qualcun’altro che non c’è più?”, si interroga Giulio Squillacciotti, ripercorrendo i luoghi di Anversa insieme a P. B. Van Rossem, amico di lunga data di Pharaildis Van den Broeck. L’intento è di raccontare lo spazio e il tempo in cui ha preso forma l’identità artistica e creativa di Phara.
La frapposizione di una complessa stratificazione di filtri di lettura tra lo spettatore e il soggetto trattato, peculiare del lavoro di Squillacciotti, porta a prendere coscienza della distanza tra l’occhio osservante e la realtà di quanto accaduto, producendo per contrasto un senso di estraniazione critica: in questo modo attraverso la funzione metaforica del racconto si riattiva un’originaria dimensione immateriale della storia.
In occasione della Project Room #2 sarà pubblicato il secondo numero del poster-pieghevole a cura di Emiliano Biondelli, un oggetto autonomo e complementare alla Project Room.
Pharaildis Van den Broeck (Opwijk, 1952 - Milano, 2014)
Si è diplomata presso il Dipartimento Moda della Royal Academy of Fine Arts di Anversa. È stata la prima stilista belga a collaborare con una casa di moda italiana, nel 1978 con Versace. Da quel momento fino all'inizio degli anni novanta ha lavorato come stilista (in alcuni casi con lo pseudonimo di Phara Vanden) sia per conto proprio che per importanti firme italiane (oltre a Versace, Trussardi e Missoni). Nel 1994 ha smesso di lavorare nel campo della moda e si è dedicata alla pittura, sebbene nella sua produzione arte e moda siano sempre state integrate.
Dal 1994 al maggio 2014 ha realizzato più di duemila opere e altrettanti disegni e schizzi. Il suo lavoro di artista si sviluppa su temi e soggetti specifici e ricorrenti durante l'intero periodo. L'insieme di opere - mai mostrato prima al pubblico - è un corpus unico in continua trasformazione che prende forma al di fuori del sistema dell'arte. Pharaildis Van den Broeck è una vera outsider, ma la sua arte non è affatto naif, le opere sono il risultato di una grande padronanza del mezzo pittorico e l'archivio è testimone di una cultura visiva molto ricca che spazia dalla haute couture all'etnoantropologia, dalle arti applicate antiche all'arte contemporanea. Nella sua pittura, segni e simboli sono composti e ricomposti nella narrazione profondamente intima di un immaginario onirico, psicologico e affettivo. Osservare l'intera collezione equivale a sfogliare le pagine di un diario privato in cui stati d'animo, pensieri e tormenti vengono registrati giorno per giorno.
L’evoluzione della sua ricerca nel corso dei venti anni di produzione segue delle traiettorie molto precise, la costanza e l’esuberanza con cui alcuni elementi sono ripetuti, la serialità e la velocità d'esecuzione lasciano intendere una pulsione espressiva totalizzante.
Giulio Squillacciotti (Roma, 1982)
Giulio Squillacciotti è un artista, regista e ricercatore nato a Roma nel 1982.
È 2018/2019 Fellow Resident presso la Van Eyck Academie di Maastricht ed è stato uno degli artisti del Padiglione Olandese della 16ma Biennale di Architettura di Venezia. Ha studiato la Storia dell’Arte Medievale a Barcellona e a Roma. Ha poi studiato Arti Visive presso l’Università di Architettura IUAV di Venezia. Nel 2010 è stato selezionato per il Corso Superiore in Arti Visive della FAR con Walid Raad. È stato borsista presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Il suo lavoro si basa sull’indagine di narrative possibili, la sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica, gli apici culturali e la maniera in cui le tradizioni prendono nuove forme cambiando contesto. Usando il film, il documentario, l’audio e la scenografia, Squillacciotti produce indagini, frutto di una ricerca accademica, che rivisitano la Storia, costruendo nuove narrative a partire da prospettive soggettive, racconti, reperti, credenze religiose e cultura popolare.
Archivio Atelier Pharaildis Van den Breock
L’Archivio Atelier dal 2015 si occupa di valorizzare e promuovere l’opera di Pharaildis Van den Broeck attraverso attività di studio e favorendo la conoscenza della figura dell’artista e la promozione di ricerche e iniziative.
A questo fine la produzione autentica e tutti i materiali relativi alle attività dell’artista sono stati catalogati nella massima trasparenza di metodo e rapporti tenendo conto dei principi promossi dall’Associazione Italiana Archivi d’Artista.
L’Archivio si trova in quello che dal 2008 al 2014 è stato il suo atelier e dove lei ha lavorato incessantemente fino agli ultimi anni.
Dal febbraio 2019 l’Archivio Atelier presenta una serie di Project Room che permettono ad alcuni artisti contemporanei di fare ricerca sui materiali dell’archivio e sulla figura di Pharailidis Van den Broeck. In occasione di ogni Project Room sarà presentato al pubblico un nuovo lavoro degli artisti invitati - Alessandro Roma, Giulio Squillacciotti e Andrea Kvas - e una pubblicazione a cura di Emiliano Biondelli.
E’ in programma la pubblicazione della prima monografia dedicata all’artista, su cui Michele Sagramoso sta lavorando da qualche anno con l’aiuto di P.B. Van Rossem, artista e miglior amico di Phara, per la selezione delle opere e l’impostazione grafica. La monografia includerà testi di Nicoletta Pallini Clemente, Giulia Niccolai, Linda Loppa e altri.
Le attività dell’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck sono rese possibili grazie al supporto di Michele Sagramoso, marito dell'artista, e Barbara Garatti, studio manager e curatrice dell’archivio.
L’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck è consultabile su appuntamento all’indirizzo aa.pharaildis.vandenbroeck@gmail.com.
Info e contatti:
Via Marco Antonio Bragadino, 2
20123 Milano
E. aa.pharaildis.vandenbroeck@gmail.com
T. +393487097090
IG. @archivioatelier_pvdb
presenta
Project Room #2 - Giulio Squillacciotti
dal 26 maggio al 21 luglio 2019 (su appuntamento)
Opening
sabato 25 maggio dalle 15 alle 19
Via Marco Antonio Bragadino, 2 - Milano
L’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck è lieto di presentare la Project Room #2 del 2019. L’artista invitato è Giulio Squillacciotti, che presenterà il nuovo progetto video Vrijdag, Antwerpern (Venerdì, Anversa), pensato appositamente per dialogare con alcuni episodi della storia di Pharailidis Van den Broeck. La ricerca di Squillacciotti si concentra sugli esordi creativi di Phara ad Anversa, creando un ponte simbolico tra Milano, luogo d’adozione dell’artista belga, e Anversa, città in cui si è formata presso il dipartimento di Fashion Design della Royal Academy of Fine Arts e dove ha presentato per la prima volta i suoi abiti presso l’African Pavilion.
“Come fare a tradurre una giornata con qualcuno che non si conosce, ma con cui ci si trova immediatamente e con cui si deve fare qualcosa per parlare di qualcun’altro che non c’è più?”, si interroga Giulio Squillacciotti, ripercorrendo i luoghi di Anversa insieme a P. B. Van Rossem, amico di lunga data di Pharaildis Van den Broeck. L’intento è di raccontare lo spazio e il tempo in cui ha preso forma l’identità artistica e creativa di Phara.
La frapposizione di una complessa stratificazione di filtri di lettura tra lo spettatore e il soggetto trattato, peculiare del lavoro di Squillacciotti, porta a prendere coscienza della distanza tra l’occhio osservante e la realtà di quanto accaduto, producendo per contrasto un senso di estraniazione critica: in questo modo attraverso la funzione metaforica del racconto si riattiva un’originaria dimensione immateriale della storia.
In occasione della Project Room #2 sarà pubblicato il secondo numero del poster-pieghevole a cura di Emiliano Biondelli, un oggetto autonomo e complementare alla Project Room.
Pharaildis Van den Broeck (Opwijk, 1952 - Milano, 2014)
Si è diplomata presso il Dipartimento Moda della Royal Academy of Fine Arts di Anversa. È stata la prima stilista belga a collaborare con una casa di moda italiana, nel 1978 con Versace. Da quel momento fino all'inizio degli anni novanta ha lavorato come stilista (in alcuni casi con lo pseudonimo di Phara Vanden) sia per conto proprio che per importanti firme italiane (oltre a Versace, Trussardi e Missoni). Nel 1994 ha smesso di lavorare nel campo della moda e si è dedicata alla pittura, sebbene nella sua produzione arte e moda siano sempre state integrate.
Dal 1994 al maggio 2014 ha realizzato più di duemila opere e altrettanti disegni e schizzi. Il suo lavoro di artista si sviluppa su temi e soggetti specifici e ricorrenti durante l'intero periodo. L'insieme di opere - mai mostrato prima al pubblico - è un corpus unico in continua trasformazione che prende forma al di fuori del sistema dell'arte. Pharaildis Van den Broeck è una vera outsider, ma la sua arte non è affatto naif, le opere sono il risultato di una grande padronanza del mezzo pittorico e l'archivio è testimone di una cultura visiva molto ricca che spazia dalla haute couture all'etnoantropologia, dalle arti applicate antiche all'arte contemporanea. Nella sua pittura, segni e simboli sono composti e ricomposti nella narrazione profondamente intima di un immaginario onirico, psicologico e affettivo. Osservare l'intera collezione equivale a sfogliare le pagine di un diario privato in cui stati d'animo, pensieri e tormenti vengono registrati giorno per giorno.
L’evoluzione della sua ricerca nel corso dei venti anni di produzione segue delle traiettorie molto precise, la costanza e l’esuberanza con cui alcuni elementi sono ripetuti, la serialità e la velocità d'esecuzione lasciano intendere una pulsione espressiva totalizzante.
Giulio Squillacciotti (Roma, 1982)
Giulio Squillacciotti è un artista, regista e ricercatore nato a Roma nel 1982.
È 2018/2019 Fellow Resident presso la Van Eyck Academie di Maastricht ed è stato uno degli artisti del Padiglione Olandese della 16ma Biennale di Architettura di Venezia. Ha studiato la Storia dell’Arte Medievale a Barcellona e a Roma. Ha poi studiato Arti Visive presso l’Università di Architettura IUAV di Venezia. Nel 2010 è stato selezionato per il Corso Superiore in Arti Visive della FAR con Walid Raad. È stato borsista presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Il suo lavoro si basa sull’indagine di narrative possibili, la sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica, gli apici culturali e la maniera in cui le tradizioni prendono nuove forme cambiando contesto. Usando il film, il documentario, l’audio e la scenografia, Squillacciotti produce indagini, frutto di una ricerca accademica, che rivisitano la Storia, costruendo nuove narrative a partire da prospettive soggettive, racconti, reperti, credenze religiose e cultura popolare.
Archivio Atelier Pharaildis Van den Breock
L’Archivio Atelier dal 2015 si occupa di valorizzare e promuovere l’opera di Pharaildis Van den Broeck attraverso attività di studio e favorendo la conoscenza della figura dell’artista e la promozione di ricerche e iniziative.
A questo fine la produzione autentica e tutti i materiali relativi alle attività dell’artista sono stati catalogati nella massima trasparenza di metodo e rapporti tenendo conto dei principi promossi dall’Associazione Italiana Archivi d’Artista.
L’Archivio si trova in quello che dal 2008 al 2014 è stato il suo atelier e dove lei ha lavorato incessantemente fino agli ultimi anni.
Dal febbraio 2019 l’Archivio Atelier presenta una serie di Project Room che permettono ad alcuni artisti contemporanei di fare ricerca sui materiali dell’archivio e sulla figura di Pharailidis Van den Broeck. In occasione di ogni Project Room sarà presentato al pubblico un nuovo lavoro degli artisti invitati - Alessandro Roma, Giulio Squillacciotti e Andrea Kvas - e una pubblicazione a cura di Emiliano Biondelli.
E’ in programma la pubblicazione della prima monografia dedicata all’artista, su cui Michele Sagramoso sta lavorando da qualche anno con l’aiuto di P.B. Van Rossem, artista e miglior amico di Phara, per la selezione delle opere e l’impostazione grafica. La monografia includerà testi di Nicoletta Pallini Clemente, Giulia Niccolai, Linda Loppa e altri.
Le attività dell’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck sono rese possibili grazie al supporto di Michele Sagramoso, marito dell'artista, e Barbara Garatti, studio manager e curatrice dell’archivio.
L’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck è consultabile su appuntamento all’indirizzo aa.pharaildis.vandenbroeck@gmail.com.
Info e contatti:
Via Marco Antonio Bragadino, 2
20123 Milano
E. aa.pharaildis.vandenbroeck@gmail.com
T. +393487097090
IG. @archivioatelier_pvdb
25
maggio 2019
Project Room #2: Giulio Squillacciotti
Dal 25 maggio al 21 luglio 2019
arte contemporanea
Location
Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck
Milano, Via Marco Antonio Bragadino, 2, (Milano)
Milano, Via Marco Antonio Bragadino, 2, (Milano)
Orario di apertura
dal giovedì al sabato su appuntamento
Vernissage
25 Maggio 2019, dalle 15 alle 19
Autore