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Project Room #6: Bruno Botella
Caratterizzato da uno spirito fortemente sperimentale – sia per l’utilizzo di materiali e tecniche inediti, sia per l’attenzione spesso dedicata più al processo che al risultato – il lavoro di Botella è uno dei più originali emersi sulla scena francese negli ultimi anni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 15 novembre al 20 dicembre 2017, la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano ospita la prima personale in Italia dell’artista francese Bruno Botella.
L’iniziativa chiude il ciclo delle tre Project Room 2017, il cui progetto scientifico è curato da Simone Menegoi.
Per l’occasione, Bruno Botella (1976, vive a Parigi) presenterà una selezione di opere realizzate tra il 2012 e il 2017.
Caratterizzato da uno spirito fortemente sperimentale - sia per l'utilizzo di materiali e tecniche inediti, sia per l'attenzione spesso dedicata più al processo che al risultato - il lavoro di Botella è uno dei più originali emersi sulla scena francese negli ultimi anni.
Focalizzato sulla scultura, Botella ne sovverte e reinventa i processi tradizionali, con risultati in cui entrano in egual misura provocazione, humour e una sottile vena di crudeltà.
Fra le opere esposte, si segnalano Qotrob (2012), una plastilina mescolata a sostanze psicotrope, in grado di dare allucinazioni a chi tentasse di plasmarla; Prognosticator (2017), una scultura immersa in un acquario pieno di sanguisughe, che Botella ha modellato nutrendo al tempo stesso gli animali con il proprio sangue; Oborot (2012), ovvero un calco in silicone della testa dell'artista a cui sono rimasti attaccati i suoi stessi capelli, sorta di bizzarro e incruento "scalpo".
Note biografiche
Bruno Botella (1976) vive e lavora a Parigi. Fra le mostre recenti, si ricordano Scénario fantôme, Frac Normandie Caen (2017); Your memories are our future, Palais de Tokyo hors-les-murs, Zurigo; En haine nue débâchée (et si cons mes deux lits huent ce jet) e le personali Dormir à l’envers (chugging along with a funnel of steam), Galerie Samy Abraham, Parigi (2017); Bruno Botella, CAN, Neuchâtel (2017); Palais de Tokyo, Parigi (2015).
L’iniziativa chiude il ciclo delle tre Project Room 2017, il cui progetto scientifico è curato da Simone Menegoi.
Per l’occasione, Bruno Botella (1976, vive a Parigi) presenterà una selezione di opere realizzate tra il 2012 e il 2017.
Caratterizzato da uno spirito fortemente sperimentale - sia per l'utilizzo di materiali e tecniche inediti, sia per l'attenzione spesso dedicata più al processo che al risultato - il lavoro di Botella è uno dei più originali emersi sulla scena francese negli ultimi anni.
Focalizzato sulla scultura, Botella ne sovverte e reinventa i processi tradizionali, con risultati in cui entrano in egual misura provocazione, humour e una sottile vena di crudeltà.
Fra le opere esposte, si segnalano Qotrob (2012), una plastilina mescolata a sostanze psicotrope, in grado di dare allucinazioni a chi tentasse di plasmarla; Prognosticator (2017), una scultura immersa in un acquario pieno di sanguisughe, che Botella ha modellato nutrendo al tempo stesso gli animali con il proprio sangue; Oborot (2012), ovvero un calco in silicone della testa dell'artista a cui sono rimasti attaccati i suoi stessi capelli, sorta di bizzarro e incruento "scalpo".
Note biografiche
Bruno Botella (1976) vive e lavora a Parigi. Fra le mostre recenti, si ricordano Scénario fantôme, Frac Normandie Caen (2017); Your memories are our future, Palais de Tokyo hors-les-murs, Zurigo; En haine nue débâchée (et si cons mes deux lits huent ce jet) e le personali Dormir à l’envers (chugging along with a funnel of steam), Galerie Samy Abraham, Parigi (2017); Bruno Botella, CAN, Neuchâtel (2017); Palais de Tokyo, Parigi (2015).
14
novembre 2017
Project Room #6: Bruno Botella
Dal 14 novembre al 20 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00
Vernissage
14 Novembre 2017, h 18
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore