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Prospettive Animali
Prospettive Animali è una tavola rotonda aperta per esplorare il ruolo della creatività nello stimolare un cambio di prospettiva nel rapporto con gli altri animali coinvolgendo trasversalmente artisti, biologi, imprenditori della moda e culturali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prospettive animali / Animot
Parte del ciclo:
Conversazioni domestiche per azioni pubbliche
Mercoledì 25 settembre 2024
H. 18.30
c/o Quartiere Intelligente
Scala Montesanto, 3
80135 - Napoli
L’incontro Prospettive Animali parte dalla volontà e necessità di presentare a Napoli il lavoro di Animot. Dal 2017 infatti, la rivista semestrale, diretta da Valentina Avanzini e Gabi Scardi, attiva un dialogo che coinvolge practicioners e teorici di diverse discipline umanistiche e scientifiche per ricollocare noi animali umani all’interno di una prospettiva animale più amplia e ripensare la nostra posizione nel mondo.
In linea con questo approccio, l’incontro si struttura come una tavola rotonda aperta per esplorare il ruolo della creatività nello stimolare questo cambio di prospettiva coinvolgendo trasversalmente artisti, biologi, imprenditori della moda e culturali. L’incontro si sviluppa a partire da Animot XIV, DIRITTI E VISIONI. ANIMALI NON UMANI E DIRITTO, curato da Monica Gazzola.
Oltre a Valentina Avanzini e Gabi Scardi, all’incontro saranno presenti: Simona Da Pozzo (artista), Igor Grubic (artista), Francesca Cocco e Marco Abbro (fondatori Scobyskin), Maria Battistino (fondatrice Le cose belle), Simona Segre-Reinach (docente di Cultura della Moda), Maria Cristina Di Stasio (fondatrice Quartiere Intelligente). L’incontro sarà moderato da Nicola Ciancio.
Prospettive Animali è il quarto appuntamento del ciclo di incontri a scadenza libera Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche, curato da Nicola Ciancio e promosso da Ex-Voto con la collaborazione speciale di Animot e Quartiere Intelligente per questo appuntamento.
Per maggiori informazioni potete contattarci via mail all'indirizzo info@ex-voto.org
Simona Segre-Reinach è professoressa associata nell’Università di Bologna, dove insegna Cultura della moda. Ha scritto saggi e volumi sulla globalizzazione della moda e sulla curatela di moda. Ha curato mostre e allestimenti. La sua più recente pubblicazione si intitola: Per un vestire gentile. Moda e liberazione animale (Pearson, 2022). Dirige la rivista scientifica «Zonemoda Journal».
Simona Da Pozzo è artista visiva interdisciplinare con una pratica in video e performance. Attraverso conversazioni, oggetti e azioni connettive, indaga la sfera pubblica e i rapporti gerarchici. Ha presentato i suoi progetti sia in contesti underground che istituzionali, come il Museo d’Arte contemporanea di Caracas, il Museo d’Arte moderna di Mosca, l’Ybca di San Francisco, l’Hong Kong Space Museum e l’Empac di New York. Tra i progetti più recenti: Hacking Monuments, Triennale di Milano, 2020; Sbucciare il Marmo, Palazzo Fondi e Castelnuovo di Napoli, 2022; It’s Raining Gods (& Goddesses), Museo archeologico nazionale di Napoli, 2023.
Igor Grubic (Zagabria, Croazia, 1969) è attivo come artista multimediale dall'inizio degli anni Novanta. Il suo lavoro si muove tra interventi site-specific in spazi pubblici, fotografia e film. Ha rappresentato la Croazia alla 58a Biennale di Venezia. La sua pratica critica e socio-politica è caratterizzata da progetti a lungo termine e il suo lavoro si concentra su situazioni politiche passate e presenti, dall'esplorazione approfondita del destino dei monumenti storici e della scomparsa dell'industria, all'esame della situazione delle comunità minoritarie. Sebbene si basi sulla tradizione documentaristica, il lavoro fotografico e cinematografico di Grubic è caratterizzato da un approccio affettivo ed empatico, profondamente umano e spesso poetico.
Gabi Scardi è storica dell’arte e curatrice di arte contemporanea. La sua ricerca si focalizza sulle ultime tendenze artistiche e sulle relazioni tra arte e discipline limitrofe. Si interessa di politiche culturali e da anni è impegnata nell’ambito di progetti pubblici. È presidente di NAHR, Nature, Art & Habitat Residency, Val Taleggio, Bergamo. Ha lavorato con istituzioni e musei in Italia e all’estero. Tra gli altri: Pac, Milano; Museo del Novecento, Milano; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; MAXXI, Roma; Biennale di Venezia; Royal Academy, Londra; Louisiana Museum, Copenhagen. Suoi contributi compaiono regolarmente su pubblicazioni nazionali e internazionali. Tra gli esiti principali della sua ricerca sul tema del rapporto tra animale umano e non-umano nell’arte si ricorda il Padiglione Greco della Biennale di Venezia del 2015, con il progetto Why Look at Animals? Agrimiká dell’artista Maria Papadimitriou. Suoi contributi sul tema hanno preso la forma di mostre e partecipazione a convegni, e sono stati pubblicati su giornali e riviste.
La ricerca di Valentina Avanzini (1995) verte da sempre su ritualità e (nuovi) spazi pubblici.
Muovendosi tra scrittura, saggistica e poesia, studia camere da letto, ninne nanne, e narrazioni femminili. La sua ricerca è stata pubblicata e presentata in simposi, riviste e mostre nazionali e internazionali. Scrive per riviste culturali e soprattutto per sé. Lavora come educatrice dopo aver coordinato eventi, mostre e residenze di arte contemporanea.
Dal 2021 codirige la rivista antispecista Animot.
Nicola Ciancio è autore e curatore di progetti culturali e ibridi con un passato come direttore creativo di eventi. Con la sua ricerca mira a creare “ambienti”, dove il fruitore diventi parte integrante del processo creativo. Nicola sviluppa progetti o insieme di azioni “lenti” ed interdisciplinari (fra cultura, arte, mercato, sociale, creatività, politica e intrattenimento) che si stratificano e si ramificano nei territori e nel tempo in cui operano coinvolgendo le comunità creative, gli innovatori sociali e culturali, gli abitanti e new comers.
Ideatore e attivatore del progetto Non Riservato a Milano, rete a vocazione produttiva per azioni creative nello spazio pubblico, sviluppato con l'associazione Ex-Voto di cui è socio fondatore. Attualmente prosegue il suo percorso di ibridazione dei contesti attraverso SuperOtium, progetto di residenza d'artista e ospitalità a Napoli di cui è direttore artistico, e continua la sua ricerca attraverso programmi di scambio di pratiche, come il ciclo Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche, finalizzati allo sviluppo di ulteriori progetti.
Lecosebelle un giovanissimo brand di moda responsabile, nato in una piccola sartoria nel centro di Napoli, che continuando a rispettare la tradizione dell'antica arte sartoriale punta ad innovarla mettendo l'etica al primo posto. Una moda che ritorni alle sue origini di arte e cultura, rappresentando l'unicità di ognuno ma anche una moda che rispetti la nostra salute, la nostra pelle e quella del nostro pianeta.
Questo si rifletterà principalmente nel processo produttivo, caratterizzato da un approccio artigianale lento, un modello di produzione on demand e su misura che limita il più possibile gli scarti di produzione e l’invenduto e utilizza tessuti sostenibili, bio o riciclati e packaging plastic-free, tutto in una ottica cruelty-free.
“Il brand ha una presenza online ma soprattutto fisica perché vogliamo concepire il nostro laboratorio non solo come un punto destinato alla produzione e alla vendita, ma come un vero e proprio open space nel cuore della città di Napoli, strumento di coinvolgimento, integrazione e educazione al rispetto e al riciclo della popolazione locale.”
Skobyskin è un nuovo materiale generato da pool batterici, senza abbattere alberi: nutriti con zuccheri che possono anche essere estratti dalla frutta, i batteri filano una cellulosa con una trama fittissima, creando un biofilm elastico, resistente, modellabile. Una nuova materia prima, 100% naturale, biodegradabile e compostabile con numerosi campi di applicazione, dalla moda alla cosmetica, dal biomedicale al design.
Una rivoluzione completamente verde, che ricorre a nuovi materiali generati seguendo le leggi della biologia, senza ricorrere all’estrazione e allo sfruttamento delle risorse naturali.
Una tecnologia brevettata di proprietà della Knowledge for Business e della startup TecUp che portano avanti una linea di ricerca sulla Nanocellulosa Batterica (BNC), combinandola con processi di upcycling di scarti agroalimentari, che ha permesso di realizzare prototipi e prodotti per la cosmetica, il design, la moda e l’arredo.
Animot L’animalità è l’entità teorica su cui si giocano tutte le grandi sfide culturali e filosofiche del nostro tempo. A partire dall’animalità abbiamo costruito, in opposizione, la nostra idea di umanità: un’opposizione distorta da una stereotipata immagine degli animali non umani e dall’idea, assurda, che gli animali siano entità generiche e non singolari. Animot, come suggerisce la parola coniata da Jacques Derrida per pluralizzare e ridare volto agli animali, è una rivista semestrale codiretta da Valentina Avanzini e Gabi Scardi che da ormai dieci anni esplora il tema dell’animalità alla luce degli Animal Studies, in un dialogo tra filosofia e architettura, scienze naturali e storia dell’arte, teoria politica e letteratura. L’animalità diventa, dunque, chiave di lettura di un’infinita gamma di questioni teoriche che assumono una luce nuova e inaspettata. Non si tratta di ripensare, attraverso le diverse angolazioni da cui osservare l’animalità, il nostro rapporto con gli animali non umani ma, innanzitutto, la nostra idea di umanità e la nostra essenza animale; da questa prospettiva, tutta la filosofia e la cultura, assumono un diverso aspetto, crocevia essenziale per la vita che verrà e che siamo in grado di immaginare.
La stampa e la diffusione di Animot dal 2017 sono state rese possibile dalla ONLUS LAV grazie alle dichiarazioni del 5×1000 ad essa donate
Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche è un ciclo di incontri a scadenza libera, curato da Nicola Ciancio, promosso da Ex-Voto, che coinvolge ospiti nazionali ed internazionali per stimolare nuove prospettive sulla creatività, sull’arte, sulla cultura e sulla società.
Un dialogo domestico che coinvolga relatori ed ascoltatori in uno scambio orizzontale dove condividere le proprie esperienze e visioni per immaginare e costruire insieme nuovi mondi.
Ex-Voto – Radical Public Culture Realizza progetti complessi incentrati su socializzazione attiva, co-creazione e networking come strumenti di valorizzazione delle attività e risorse del territorio e delle comunità. È il caso di Rooms’ Contest (concorso per abitanti di appartamenti in condivisione che indaga il rapporto fra spazio privato e pubblico), i talk Non Riservato (tavoli di confronto fra abitanti, operatori culturali e istituzione) che danno vita a Non Riservato (progetto di rete a vocazione produttiva delle realtà che agiscono a Milano nello spazio pubblico con modalità creative), il progetto di screening Action Frame che anticipa il progetto di residenza internazionale di video arte Camouflage, oltre ai progetti in ambito curatoriale e artistico come Atlas dei Corpi, Borderlight, Hacking Monuments, A New Hymn 4 New Neapolis, Glocary e altri ancora.
Quartiere Intelligente è un centro culturale e laboratorio urbano di pratiche innovative con 1000mq coperti e un grande giardino, il Quartiere Intelligente apre alla città nel 2013 per contribuire alla costruzione della metropoli ecologica e digitale, per implementare nuovi modelli di sviluppo sostenibile e sperimentare le più avanzate forme d’arte che si generano nella relazione con la sfera urbana. È uno spazio attivatore di microdinamiche progettuali, sociali ed economiche che guardano alla nuova ecologia urbana. Un progetto pensato per trasformare un’angolo di città degradato, ma strategico e centrale, in avamposto della città intelligente, inclusiva e sostenibile del futuro. Il Quartiere Intelligente è il posto dove sperimentare le diverse declinazioni della città ecologica, operando tra cittadini, aziende e istituzioni, divulgando una nuova cultura ambientale e tecnologica, sensibile alle tematiche del riciclo, del risparmio energetico, della sharing economy, della ricerca artistica contemporanea.
Parte del ciclo:
Conversazioni domestiche per azioni pubbliche
Mercoledì 25 settembre 2024
H. 18.30
c/o Quartiere Intelligente
Scala Montesanto, 3
80135 - Napoli
L’incontro Prospettive Animali parte dalla volontà e necessità di presentare a Napoli il lavoro di Animot. Dal 2017 infatti, la rivista semestrale, diretta da Valentina Avanzini e Gabi Scardi, attiva un dialogo che coinvolge practicioners e teorici di diverse discipline umanistiche e scientifiche per ricollocare noi animali umani all’interno di una prospettiva animale più amplia e ripensare la nostra posizione nel mondo.
In linea con questo approccio, l’incontro si struttura come una tavola rotonda aperta per esplorare il ruolo della creatività nello stimolare questo cambio di prospettiva coinvolgendo trasversalmente artisti, biologi, imprenditori della moda e culturali. L’incontro si sviluppa a partire da Animot XIV, DIRITTI E VISIONI. ANIMALI NON UMANI E DIRITTO, curato da Monica Gazzola.
Oltre a Valentina Avanzini e Gabi Scardi, all’incontro saranno presenti: Simona Da Pozzo (artista), Igor Grubic (artista), Francesca Cocco e Marco Abbro (fondatori Scobyskin), Maria Battistino (fondatrice Le cose belle), Simona Segre-Reinach (docente di Cultura della Moda), Maria Cristina Di Stasio (fondatrice Quartiere Intelligente). L’incontro sarà moderato da Nicola Ciancio.
Prospettive Animali è il quarto appuntamento del ciclo di incontri a scadenza libera Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche, curato da Nicola Ciancio e promosso da Ex-Voto con la collaborazione speciale di Animot e Quartiere Intelligente per questo appuntamento.
Per maggiori informazioni potete contattarci via mail all'indirizzo info@ex-voto.org
Simona Segre-Reinach è professoressa associata nell’Università di Bologna, dove insegna Cultura della moda. Ha scritto saggi e volumi sulla globalizzazione della moda e sulla curatela di moda. Ha curato mostre e allestimenti. La sua più recente pubblicazione si intitola: Per un vestire gentile. Moda e liberazione animale (Pearson, 2022). Dirige la rivista scientifica «Zonemoda Journal».
Simona Da Pozzo è artista visiva interdisciplinare con una pratica in video e performance. Attraverso conversazioni, oggetti e azioni connettive, indaga la sfera pubblica e i rapporti gerarchici. Ha presentato i suoi progetti sia in contesti underground che istituzionali, come il Museo d’Arte contemporanea di Caracas, il Museo d’Arte moderna di Mosca, l’Ybca di San Francisco, l’Hong Kong Space Museum e l’Empac di New York. Tra i progetti più recenti: Hacking Monuments, Triennale di Milano, 2020; Sbucciare il Marmo, Palazzo Fondi e Castelnuovo di Napoli, 2022; It’s Raining Gods (& Goddesses), Museo archeologico nazionale di Napoli, 2023.
Igor Grubic (Zagabria, Croazia, 1969) è attivo come artista multimediale dall'inizio degli anni Novanta. Il suo lavoro si muove tra interventi site-specific in spazi pubblici, fotografia e film. Ha rappresentato la Croazia alla 58a Biennale di Venezia. La sua pratica critica e socio-politica è caratterizzata da progetti a lungo termine e il suo lavoro si concentra su situazioni politiche passate e presenti, dall'esplorazione approfondita del destino dei monumenti storici e della scomparsa dell'industria, all'esame della situazione delle comunità minoritarie. Sebbene si basi sulla tradizione documentaristica, il lavoro fotografico e cinematografico di Grubic è caratterizzato da un approccio affettivo ed empatico, profondamente umano e spesso poetico.
Gabi Scardi è storica dell’arte e curatrice di arte contemporanea. La sua ricerca si focalizza sulle ultime tendenze artistiche e sulle relazioni tra arte e discipline limitrofe. Si interessa di politiche culturali e da anni è impegnata nell’ambito di progetti pubblici. È presidente di NAHR, Nature, Art & Habitat Residency, Val Taleggio, Bergamo. Ha lavorato con istituzioni e musei in Italia e all’estero. Tra gli altri: Pac, Milano; Museo del Novecento, Milano; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; MAXXI, Roma; Biennale di Venezia; Royal Academy, Londra; Louisiana Museum, Copenhagen. Suoi contributi compaiono regolarmente su pubblicazioni nazionali e internazionali. Tra gli esiti principali della sua ricerca sul tema del rapporto tra animale umano e non-umano nell’arte si ricorda il Padiglione Greco della Biennale di Venezia del 2015, con il progetto Why Look at Animals? Agrimiká dell’artista Maria Papadimitriou. Suoi contributi sul tema hanno preso la forma di mostre e partecipazione a convegni, e sono stati pubblicati su giornali e riviste.
La ricerca di Valentina Avanzini (1995) verte da sempre su ritualità e (nuovi) spazi pubblici.
Muovendosi tra scrittura, saggistica e poesia, studia camere da letto, ninne nanne, e narrazioni femminili. La sua ricerca è stata pubblicata e presentata in simposi, riviste e mostre nazionali e internazionali. Scrive per riviste culturali e soprattutto per sé. Lavora come educatrice dopo aver coordinato eventi, mostre e residenze di arte contemporanea.
Dal 2021 codirige la rivista antispecista Animot.
Nicola Ciancio è autore e curatore di progetti culturali e ibridi con un passato come direttore creativo di eventi. Con la sua ricerca mira a creare “ambienti”, dove il fruitore diventi parte integrante del processo creativo. Nicola sviluppa progetti o insieme di azioni “lenti” ed interdisciplinari (fra cultura, arte, mercato, sociale, creatività, politica e intrattenimento) che si stratificano e si ramificano nei territori e nel tempo in cui operano coinvolgendo le comunità creative, gli innovatori sociali e culturali, gli abitanti e new comers.
Ideatore e attivatore del progetto Non Riservato a Milano, rete a vocazione produttiva per azioni creative nello spazio pubblico, sviluppato con l'associazione Ex-Voto di cui è socio fondatore. Attualmente prosegue il suo percorso di ibridazione dei contesti attraverso SuperOtium, progetto di residenza d'artista e ospitalità a Napoli di cui è direttore artistico, e continua la sua ricerca attraverso programmi di scambio di pratiche, come il ciclo Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche, finalizzati allo sviluppo di ulteriori progetti.
Lecosebelle un giovanissimo brand di moda responsabile, nato in una piccola sartoria nel centro di Napoli, che continuando a rispettare la tradizione dell'antica arte sartoriale punta ad innovarla mettendo l'etica al primo posto. Una moda che ritorni alle sue origini di arte e cultura, rappresentando l'unicità di ognuno ma anche una moda che rispetti la nostra salute, la nostra pelle e quella del nostro pianeta.
Questo si rifletterà principalmente nel processo produttivo, caratterizzato da un approccio artigianale lento, un modello di produzione on demand e su misura che limita il più possibile gli scarti di produzione e l’invenduto e utilizza tessuti sostenibili, bio o riciclati e packaging plastic-free, tutto in una ottica cruelty-free.
“Il brand ha una presenza online ma soprattutto fisica perché vogliamo concepire il nostro laboratorio non solo come un punto destinato alla produzione e alla vendita, ma come un vero e proprio open space nel cuore della città di Napoli, strumento di coinvolgimento, integrazione e educazione al rispetto e al riciclo della popolazione locale.”
Skobyskin è un nuovo materiale generato da pool batterici, senza abbattere alberi: nutriti con zuccheri che possono anche essere estratti dalla frutta, i batteri filano una cellulosa con una trama fittissima, creando un biofilm elastico, resistente, modellabile. Una nuova materia prima, 100% naturale, biodegradabile e compostabile con numerosi campi di applicazione, dalla moda alla cosmetica, dal biomedicale al design.
Una rivoluzione completamente verde, che ricorre a nuovi materiali generati seguendo le leggi della biologia, senza ricorrere all’estrazione e allo sfruttamento delle risorse naturali.
Una tecnologia brevettata di proprietà della Knowledge for Business e della startup TecUp che portano avanti una linea di ricerca sulla Nanocellulosa Batterica (BNC), combinandola con processi di upcycling di scarti agroalimentari, che ha permesso di realizzare prototipi e prodotti per la cosmetica, il design, la moda e l’arredo.
Animot L’animalità è l’entità teorica su cui si giocano tutte le grandi sfide culturali e filosofiche del nostro tempo. A partire dall’animalità abbiamo costruito, in opposizione, la nostra idea di umanità: un’opposizione distorta da una stereotipata immagine degli animali non umani e dall’idea, assurda, che gli animali siano entità generiche e non singolari. Animot, come suggerisce la parola coniata da Jacques Derrida per pluralizzare e ridare volto agli animali, è una rivista semestrale codiretta da Valentina Avanzini e Gabi Scardi che da ormai dieci anni esplora il tema dell’animalità alla luce degli Animal Studies, in un dialogo tra filosofia e architettura, scienze naturali e storia dell’arte, teoria politica e letteratura. L’animalità diventa, dunque, chiave di lettura di un’infinita gamma di questioni teoriche che assumono una luce nuova e inaspettata. Non si tratta di ripensare, attraverso le diverse angolazioni da cui osservare l’animalità, il nostro rapporto con gli animali non umani ma, innanzitutto, la nostra idea di umanità e la nostra essenza animale; da questa prospettiva, tutta la filosofia e la cultura, assumono un diverso aspetto, crocevia essenziale per la vita che verrà e che siamo in grado di immaginare.
La stampa e la diffusione di Animot dal 2017 sono state rese possibile dalla ONLUS LAV grazie alle dichiarazioni del 5×1000 ad essa donate
Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche è un ciclo di incontri a scadenza libera, curato da Nicola Ciancio, promosso da Ex-Voto, che coinvolge ospiti nazionali ed internazionali per stimolare nuove prospettive sulla creatività, sull’arte, sulla cultura e sulla società.
Un dialogo domestico che coinvolga relatori ed ascoltatori in uno scambio orizzontale dove condividere le proprie esperienze e visioni per immaginare e costruire insieme nuovi mondi.
Ex-Voto – Radical Public Culture Realizza progetti complessi incentrati su socializzazione attiva, co-creazione e networking come strumenti di valorizzazione delle attività e risorse del territorio e delle comunità. È il caso di Rooms’ Contest (concorso per abitanti di appartamenti in condivisione che indaga il rapporto fra spazio privato e pubblico), i talk Non Riservato (tavoli di confronto fra abitanti, operatori culturali e istituzione) che danno vita a Non Riservato (progetto di rete a vocazione produttiva delle realtà che agiscono a Milano nello spazio pubblico con modalità creative), il progetto di screening Action Frame che anticipa il progetto di residenza internazionale di video arte Camouflage, oltre ai progetti in ambito curatoriale e artistico come Atlas dei Corpi, Borderlight, Hacking Monuments, A New Hymn 4 New Neapolis, Glocary e altri ancora.
Quartiere Intelligente è un centro culturale e laboratorio urbano di pratiche innovative con 1000mq coperti e un grande giardino, il Quartiere Intelligente apre alla città nel 2013 per contribuire alla costruzione della metropoli ecologica e digitale, per implementare nuovi modelli di sviluppo sostenibile e sperimentare le più avanzate forme d’arte che si generano nella relazione con la sfera urbana. È uno spazio attivatore di microdinamiche progettuali, sociali ed economiche che guardano alla nuova ecologia urbana. Un progetto pensato per trasformare un’angolo di città degradato, ma strategico e centrale, in avamposto della città intelligente, inclusiva e sostenibile del futuro. Il Quartiere Intelligente è il posto dove sperimentare le diverse declinazioni della città ecologica, operando tra cittadini, aziende e istituzioni, divulgando una nuova cultura ambientale e tecnologica, sensibile alle tematiche del riciclo, del risparmio energetico, della sharing economy, della ricerca artistica contemporanea.
25
settembre 2024
Prospettive Animali
25 settembre 2024
incontri e conferenze
Location
QUARTIERE INTELLIGENTE
Napoli, Scala Montesanto, 3, (Napoli)
Napoli, Scala Montesanto, 3, (Napoli)
Orario di apertura
18.30 - 21.00
Sito web
Autore
Produzione organizzazione