Eccoci giunti al quinto ed ultimo appuntamento del ciclo “Prospettive Contemporanee”-L'Arte dell'architettura e l'Architettura dell'arte”.Con CAPITOLO CINQUE si chiude infatti la rassegna che per tutto il 2009 ha animato gli spazi dello Studio Art Gallery La Contemporanea. Un progetto ambizioso e ben riuscito che gli Architetti Cristiana Pecile e Marzia Altaira Grazzini hanno seguito e portato a termine con passione ed entusiasmo. Un brillante primo anno di attività che si conclude con la quinta degli artisti scelti, Karina Chechik , che porta sulla piazza dell'Arte Contemporanea di Torino la sua interessante visione delle città contemporanee e ci regala una ventata di internazionalità grazie al suo ricchissimo percorso artististico. In ultimo, non a caso una donna a chiudere il cerchio, per ricordare che La Contemporanea è un progetto tutto al femminile e che proprio in questo risiede la sua peculiarità e la sua forza.

CAPITOLO CINQUE
Personale di KARINA CHECHIK

La mostra Capitolo 5 raccoglie la personale visione dell'artista argentina Karina Chechik la quale contribuisce al progetto “Prospettive Contemporanee” attraverso una serie di opere che ritraggono le metropoli di Buenos Aires, New York, Parigi, Roma, Barcellona, Milano, Miami e non ultimo Torino. La scelta ricade su città che sono importanti per l'artista, non solo perchè in esse ha vissuto e pertanto ha potuto coglierne e viverne l'atmosfera, ma anche e soprattutto per l'importanza culturale ed espressiva che esse rivestono nel panorama internazionale. La Chechik ci regala una lettura particolare di questi scorci metropolitani, guardando loro come attraverso un filtro con il quale si stacca dalla concretezza delle ambientazioni per raggiungere un piano di analisi superiore, simbolico, in cui la luce ed il tempo acquistano un valore predominante. Si avverte la necessità profonda dell'artista di trascendere la realtà per ritrovare una dimensione di maggior sacralità, di realizzare un contatto intimo con gli aspetti più spirituali dell'esistenza. Gli edifici e le architetture che si innalzano verso il cielo diventano quindi canale privilegiato e strumento di collegamento fra l'uomo ed un livello superiore.
I toni pastello e le atmosfere ovattate sono dunque il risultato di un più elevato processo di ricerca verso una condizione ideale di contesto di vita oltre che frutto della raffinata sensibilità dell'artista che in queste tele ci regala tutta la delicatezza del suo animo femminile.



Catalogo: Zeta Scorpii Editore
Mostra a cura di: Roberto Milani (gallerista, curatore) Cristiana Pecile (architetto, gallerista)