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Prospettive del Terzo Millennio
Operatori e operatrici si sono dati convegno, di nuovo, per
incrociarsi in Calabria, dopo la rassegna “Periscopio sull’arte in Italia 2016“, allestita al Castello Ducale di Corigliano Calabro (CS), e oggi, a inizio dicembre 2017, si ritrovano al MACA, per la rassegna “Prospettive del Terzo Millennio”, a cura di Giorgio Di Genova ed Enzo Le Pera,
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Operatori e operatrici si sono dati convegno, di nuovo, per incrociarsi in Calabria, dopo la rassegna “Periscopio sull’arte in Italia
2016“, allestita al Castello Ducale di Corigliano Calabro (CS), e oggi, a inizio dicembre 2017, si ritrovano al MACA, per la
rassegna “Prospettive del Terzo Millennio”, a cura di Giorgio Di Genova ed Enzo Le Pera,
Pittori, scultori, designers, fotografi, grafici, … convenuti in Calabria con diverse opere si propongono, senza problemi; e ciò ci fa
intendere che si ha voglia di un confronto aperto, senza questioni inespresse. Il lusso dell'incontro e la consistenza dello scontro
motivano presenze di rispetto. L'importante, per chi opera nel mondo delle arti visive, è profilare nei nuovi segmenti interpretativi
centralità di ricerca e d'indagine. Le opere d’arte sono veri e propri strumenti, nonché utili dispositivi visivi, per esplorare “l’identità
del mondo”, per cribrare le cognizioni del sé e, inoltre, classificano secoli; le più qualificate immagini diventano icone del tempo e
del pensiero umano.
Una giuria, costituita da Giorgio Di Genova, Enzo Le Pera, Tiziana Todi e Maurizio Vitiello, sceglierà due artisti meritevoli per la
realizzazione di due personali, una a Roma, nella storica galleria “Vittoria”, in via Margutta, e l'altra a Cosenza, alla galleria “Il
Triangolo”, nonché l’assegnazione di quattro targhe e attestazioni di merito.
°°°
Acri è una città in provincia di Cosenza situata a 720 metri ai piedi della Sila, ricca di storia, che va dagli Enotri ai Bruzi. Il suo nome
deriva da akra (sommità). Nella zona della città vecchia si erge, spiccando tra piccoli edifici, Palazzo Sanseverino, edificato nel ‘700
per iniziativa di Giuseppe Leopoldo Sanseverino. Abbandonato alla metà del ‘900, il Comune di Acri decise di recuperare il Palazzo
Sanseverino, che aveva subìto alcune lesioni per crolli, avviando nel 1986 i necessari lavori, che si sono conclusi nel 2000. Dotato di
30 sale per un totale di 3.000 metri quadri, distribuiti su quattro piani. Nel giugno 2006 venne inaugurato come MACA (Museo
d’Arte Contemporanea di Acri) - Collezione Permanente Silvio Vigliaturo -, in quanto sono conservate oltre 200 opere donate
dall’artista calabrese alla Città di Acri. Da allora, il MACA s’è fatto conoscere per le sue attività, che hanno richiamato dalla Calabria
e dall’Italia appassionati, galleristi, collezionisti, nonché visitatori dall’Europa e dagli Stati Uniti.
Un accenno merita la “location”: il Palazzo Sanseverino Falcone appartenne alla potente famiglia calabrese dei Sanseverino principi
di Bisignano e feudatari di Acri, edificato nel XVII secolo venne ristrutturato nel 1720 dal maestro Vangerio di Rogliano su
commissione di Leopoldo Sanseverino. Si erge su quattro livelli, in pianta quadrangolare con un grande cortile centrale, i primi due
piani erano utilizzati dalla guardie, mentre l'ultimo dalla servitù e dalle cucine, solo il secondo piano era residenza della nobile
famiglia e si componeva di diverse sale. Nella sala d'ingresso sono visibili affreschi di significato criptico e alchemico, probabilmente
legati alla storia personale dei committenti, tra i maggiori si evidenziano quelli realizzati tra il 1714 e il 1718 dall'artista napoletano
Donato Vitale: l'Allegoria del tempo e il Ratto di Proserpina.
Il MACA annovera nella sua collezione permanente, inoltre, una serie di 66 opere grafiche di grandi nomi del '900 italiano (tra gli
altri: De Chirico, Schifano, Morlotti, Scanavino e Nespolo), frutto della donazione del collezionista Germano Patrito, un'opera
dello scultore Dorino Ouvrier e un'opera pittorica di alcuni artisti: Luigi Le Voci, Francesco Guerrieri, Fritz Baungartner.
Queste ultime opere sono state donate al museo dagli artisti stessi o dai loro eredi.
2016“, allestita al Castello Ducale di Corigliano Calabro (CS), e oggi, a inizio dicembre 2017, si ritrovano al MACA, per la
rassegna “Prospettive del Terzo Millennio”, a cura di Giorgio Di Genova ed Enzo Le Pera,
Pittori, scultori, designers, fotografi, grafici, … convenuti in Calabria con diverse opere si propongono, senza problemi; e ciò ci fa
intendere che si ha voglia di un confronto aperto, senza questioni inespresse. Il lusso dell'incontro e la consistenza dello scontro
motivano presenze di rispetto. L'importante, per chi opera nel mondo delle arti visive, è profilare nei nuovi segmenti interpretativi
centralità di ricerca e d'indagine. Le opere d’arte sono veri e propri strumenti, nonché utili dispositivi visivi, per esplorare “l’identità
del mondo”, per cribrare le cognizioni del sé e, inoltre, classificano secoli; le più qualificate immagini diventano icone del tempo e
del pensiero umano.
Una giuria, costituita da Giorgio Di Genova, Enzo Le Pera, Tiziana Todi e Maurizio Vitiello, sceglierà due artisti meritevoli per la
realizzazione di due personali, una a Roma, nella storica galleria “Vittoria”, in via Margutta, e l'altra a Cosenza, alla galleria “Il
Triangolo”, nonché l’assegnazione di quattro targhe e attestazioni di merito.
°°°
Acri è una città in provincia di Cosenza situata a 720 metri ai piedi della Sila, ricca di storia, che va dagli Enotri ai Bruzi. Il suo nome
deriva da akra (sommità). Nella zona della città vecchia si erge, spiccando tra piccoli edifici, Palazzo Sanseverino, edificato nel ‘700
per iniziativa di Giuseppe Leopoldo Sanseverino. Abbandonato alla metà del ‘900, il Comune di Acri decise di recuperare il Palazzo
Sanseverino, che aveva subìto alcune lesioni per crolli, avviando nel 1986 i necessari lavori, che si sono conclusi nel 2000. Dotato di
30 sale per un totale di 3.000 metri quadri, distribuiti su quattro piani. Nel giugno 2006 venne inaugurato come MACA (Museo
d’Arte Contemporanea di Acri) - Collezione Permanente Silvio Vigliaturo -, in quanto sono conservate oltre 200 opere donate
dall’artista calabrese alla Città di Acri. Da allora, il MACA s’è fatto conoscere per le sue attività, che hanno richiamato dalla Calabria
e dall’Italia appassionati, galleristi, collezionisti, nonché visitatori dall’Europa e dagli Stati Uniti.
Un accenno merita la “location”: il Palazzo Sanseverino Falcone appartenne alla potente famiglia calabrese dei Sanseverino principi
di Bisignano e feudatari di Acri, edificato nel XVII secolo venne ristrutturato nel 1720 dal maestro Vangerio di Rogliano su
commissione di Leopoldo Sanseverino. Si erge su quattro livelli, in pianta quadrangolare con un grande cortile centrale, i primi due
piani erano utilizzati dalla guardie, mentre l'ultimo dalla servitù e dalle cucine, solo il secondo piano era residenza della nobile
famiglia e si componeva di diverse sale. Nella sala d'ingresso sono visibili affreschi di significato criptico e alchemico, probabilmente
legati alla storia personale dei committenti, tra i maggiori si evidenziano quelli realizzati tra il 1714 e il 1718 dall'artista napoletano
Donato Vitale: l'Allegoria del tempo e il Ratto di Proserpina.
Il MACA annovera nella sua collezione permanente, inoltre, una serie di 66 opere grafiche di grandi nomi del '900 italiano (tra gli
altri: De Chirico, Schifano, Morlotti, Scanavino e Nespolo), frutto della donazione del collezionista Germano Patrito, un'opera
dello scultore Dorino Ouvrier e un'opera pittorica di alcuni artisti: Luigi Le Voci, Francesco Guerrieri, Fritz Baungartner.
Queste ultime opere sono state donate al museo dagli artisti stessi o dai loro eredi.
09
dicembre 2017
Prospettive del Terzo Millennio
Dal 09 dicembre 2017 al 25 febbraio 2018
arte contemporanea
Location
MACA – MUSEO CIVICO D’ARTE CONTEMPORANEA SILVIO VIGLIATURO
Acri, Piazza Giovanni Falcone, 1, (Cosenza)
Acri, Piazza Giovanni Falcone, 1, (Cosenza)
Orario di apertura
da martedì a domenica, 09.00-13.00/16.00- 20.00.
Vernissage
9 Dicembre 2017, h 17.30
Curatore