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Prospettive figurative
Mostra collettiva di opere arte moderna e contemporanea relative a diverse prospettive della figura.
Comunicato stampa
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Country House Gallery, location di campagna nel delta del Po, presenta una collettiva di artisti italiani, a cavallo tra secondo novecento e terzo millennio, le cui opere esposte sono rappresentative del loro tipico stile.
Si tratta di un compendio di opere che danno l'idea della evoluzione della figura e, allo stesso tempo, della percezione del soggetto figurativo secondo una pluralità di prospettive.
Si va dal realismo fotografico alla manipolazione iconica che sfuma nell'informale. Tra questi due estremi, esiste una ampia variabilità di concetti, prima che di tecniche, che mettono in luce gli aspetti ora più rassicuranti ora più inquietanti della figura intesa come elemento centrale dell'opera.
Sul versante più "misterioso" si collocano le opere di Giorgio Penzo, artista chioggiotto operante negli anni ’50 e ’60. Il suo stile è inconfondibile per la gestualità sofferta all’interno di un contesto animato da venature di matrice espressionistica, nonché per i tratti scuri e profondi che delineano le sue figure femminili e i suoi paesaggi come scavati sulla tela. Di questo grande artista, che meriterebbe di essere rivalutato, sono esposti alcuni olii su tela.
La figura la si può intendere però anche come una evoluzione del segno inteso come principio informale. In questa accezione sono da menzionare le opere di Luigi Profeta, artista milanese, la cui presenza a livello nazionale, e non solo, è ormai una realtà nell'ambito dell'arte astratta.
Claudio Malacarne è un artista mantovano che attinge forza creativa nell’uso stupefacente della luce e del colore dalla tradizione degli Espressionisti germanici e mitteleuropei, ma anche dalla lezione di Cezanne e di Picasso.
Ugo Nespolo, o artista che non ha bisogno di presentazione, è presente con una opera che ha per tema una visione surreale: un occhio che introietta la propria percezione del mondo.
Di Alberto Sughi, artista romagnolo famoso per la rappresentazione delle atmosfere rarefatte e suggestive dei locali degli anni della dolce vita, è esposta una serigrafia che ha per oggetto un uomo riflesso, in stile carta da gioco.
Altro artista molto noto, attivo nella seconda metà del novecento è Enotrio Pugliese di cui è esposta un'opera che raffigura uno dei suoi classici soggetti, una barca abbandonata sulla battigia.
Di Paolo Avanzi sono esposti alcuni acrilici su tela tipici del suo inconfondibile stile di frammentazione e distorsione della figura umana, nonché alcune sue opere del periodo Pop Art.
Michele Sliepcevich ci offre della figura maschile una dimensione ieratica esaltata da una suggestiva contrapposizione cromatica figura sfondo.
Di Giampaolo Ziglio, affermato fotografo padovano, in esposizione una opera in bianco e nero che dimostra la sua attenzione per le atmosfere raccolte e intimiste della provincia veneta.
E’ il senso della memoria a guidare l’opera di Enzo Malazzi. Una ricerca di ombre, luci e colori che guida il suo subconscio, il suo stato irrazionale, verso intime rievocazioni. Sensazioni e frammenti di ricordi appaiono fantasiosi all’interno della sua opera.
Claudio Semino è un artista genovese noto per i suoi accostamenti tra figura umana e figura animale. Nell’opera esposta la figura femminile, rappresentata con un’espressione enigmatica, è accostata a quella di un’oca bianca che suscita un senso quasi metafisico e surreale.
Franca Doriguzzi
Si tratta di un compendio di opere che danno l'idea della evoluzione della figura e, allo stesso tempo, della percezione del soggetto figurativo secondo una pluralità di prospettive.
Si va dal realismo fotografico alla manipolazione iconica che sfuma nell'informale. Tra questi due estremi, esiste una ampia variabilità di concetti, prima che di tecniche, che mettono in luce gli aspetti ora più rassicuranti ora più inquietanti della figura intesa come elemento centrale dell'opera.
Sul versante più "misterioso" si collocano le opere di Giorgio Penzo, artista chioggiotto operante negli anni ’50 e ’60. Il suo stile è inconfondibile per la gestualità sofferta all’interno di un contesto animato da venature di matrice espressionistica, nonché per i tratti scuri e profondi che delineano le sue figure femminili e i suoi paesaggi come scavati sulla tela. Di questo grande artista, che meriterebbe di essere rivalutato, sono esposti alcuni olii su tela.
La figura la si può intendere però anche come una evoluzione del segno inteso come principio informale. In questa accezione sono da menzionare le opere di Luigi Profeta, artista milanese, la cui presenza a livello nazionale, e non solo, è ormai una realtà nell'ambito dell'arte astratta.
Claudio Malacarne è un artista mantovano che attinge forza creativa nell’uso stupefacente della luce e del colore dalla tradizione degli Espressionisti germanici e mitteleuropei, ma anche dalla lezione di Cezanne e di Picasso.
Ugo Nespolo, o artista che non ha bisogno di presentazione, è presente con una opera che ha per tema una visione surreale: un occhio che introietta la propria percezione del mondo.
Di Alberto Sughi, artista romagnolo famoso per la rappresentazione delle atmosfere rarefatte e suggestive dei locali degli anni della dolce vita, è esposta una serigrafia che ha per oggetto un uomo riflesso, in stile carta da gioco.
Altro artista molto noto, attivo nella seconda metà del novecento è Enotrio Pugliese di cui è esposta un'opera che raffigura uno dei suoi classici soggetti, una barca abbandonata sulla battigia.
Di Paolo Avanzi sono esposti alcuni acrilici su tela tipici del suo inconfondibile stile di frammentazione e distorsione della figura umana, nonché alcune sue opere del periodo Pop Art.
Michele Sliepcevich ci offre della figura maschile una dimensione ieratica esaltata da una suggestiva contrapposizione cromatica figura sfondo.
Di Giampaolo Ziglio, affermato fotografo padovano, in esposizione una opera in bianco e nero che dimostra la sua attenzione per le atmosfere raccolte e intimiste della provincia veneta.
E’ il senso della memoria a guidare l’opera di Enzo Malazzi. Una ricerca di ombre, luci e colori che guida il suo subconscio, il suo stato irrazionale, verso intime rievocazioni. Sensazioni e frammenti di ricordi appaiono fantasiosi all’interno della sua opera.
Claudio Semino è un artista genovese noto per i suoi accostamenti tra figura umana e figura animale. Nell’opera esposta la figura femminile, rappresentata con un’espressione enigmatica, è accostata a quella di un’oca bianca che suscita un senso quasi metafisico e surreale.
Franca Doriguzzi
27
agosto 2023
Prospettive figurative
Dal 27 agosto al 03 settembre 2023
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
COUNTRY HOUSE GALLERY
Rosolina, Viale Guglielmo Marconi, (RO)
Rosolina, Viale Guglielmo Marconi, (RO)
Orario di apertura
ore 16 - 19
Autore
Curatore
Autore testo critico