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Prospettive introverse. Linguaggi a confronto
Prospettive introverse, a cura di Antonella Nigro e Gerardo Fiore, è un percorso tra pittura, fotografia e scultura in cui 15 artisti – tra maestri storici ed artisti emergenti – si confrontano sul tema dello spazio naturale ed urbano inteso come metafora di una personale condizione psicologica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata sabato 19 novembre alle 19,00, presso il Convento di S. Maria degli Angeli a Torchiati di Montoro, PROSPETTIVE INTROVERSE, mostra di linguaggi a confronto a cura di Antonella Nigro.
La mostra chiude il secondo ciclo di MONTORO CONTEMPORANEA, rassegna ideata e diretta da Gerardo Fiore e patrocinata dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Montoro, rivolta agli artisti professionisti che si sono distinti nel panorama nazionale, e che intendono donare il proprio contributo alla crescita della collettività verso i linguaggi dell’Arte Contemporanea.
In mostra le opere di ANGELO MAISTO, ANTONIO PETTI, ANTONIO SERRAPICA, EDOARDO IACCHEO, ELEONORA LO CONTE, GIOVANNI CUOFANO, GIUSEPPE RESCIGNO, LUIGI PAGANO, MIMMO FUSCO, RAFFAELE SORRENTINO, SARA CANCELLIERI, M. SARA PISTILLI, SERGIO VECCHIO, SILVIO D’ANTONIO, TTOZOI, UGO CORDASCO.
Alla serata interverranno, oltre agli artisti: il sindaco Mario Bianchino, l’assessore alla Cultura Raffaele Guariniello, Antonella Nigro, critica d’arte; il direttore della rassegna Gerardo Fiore.
La mostra è visitabile fino al 3 dicembre dal martedì al sabato dalle 19,00 alle 21,00, e su appuntamento.
Contatti: 389 1629853
Scrive Antonella Nigro: ‘La mostra PROSPETTIVE INTROVERSE presenta una rosa di artisti che si sono confrontati, con talento e creatività, su temi cari alla loro riposta sensibilità e alla loro personale indagine. Tale percorso ha prodotto un’esposizione molto curata e di gran pregio, nella quale l’introspezione e la profonda riflessione, diventano il trait d’union delle opere.
Le tecniche utilizzate vanno dalle tradizionali olio e acrilico, acquaforte, acquarello e grafite, su tela, carta e tavola, per abbracciare sperimentazioni miste nelle quali, l’estro artistico ha coraggiosamente saggiato come supporto e, a volte sposato tra loro, antichi e nuovi materiali: terrecotte e ferro, carta e legno, lamiera.
Le tematiche affrontate offrono un ampio spettro di considerazioni, poiché l’incoerenza della nostra tormentata contemporaneità colpisce, indubbiamente, l’emotività degli artisti e dirige la ricerca di molti. Compaiono, dunque, barriere e grate, simbolo di dolorosa incomunicabilità; presenze inquietanti e indefinite nella loro evanescenza, metafore di un’infelice, pericolosa e perduta identità; peccati capitali, l’eterno perseverare in consapevoli colpe e insanabili cadute, che solcano, come violente ferite, i nostri giorni.
L’anelito sembra essere quello della serenità, derivante dalla silenziosa meditazione che, allontanando dal contingente, salva: ecco che compaiono, dunque, orizzonti sfumati, città sognate, mari sconosciuti confusi con cieli ignoti, riverberi appena accennati. La contemplazione che libera si ritrova anche negli scorci di paesaggi, privi di figure umane, nei quali è il silenzio a parlare e nella memoria, nel ricordo, sua culla e futuro: la solennità di un tramonto che trafigge celebrando, nuovamente, i fasti della classicità e, in ogni accezione, la terra natale.
L’uomo è, comunque, sempre protagonista dell’analisi artistica: attraversato dal blu con una vela al posto del cuore o su una cometa tra stelle e scie baluginanti, è l’eterno viaggiatore che non si arrende al limite, ma vuole incontrare, intendere ed unire se stesso con l’infinito.’
La mostra chiude il secondo ciclo di MONTORO CONTEMPORANEA, rassegna ideata e diretta da Gerardo Fiore e patrocinata dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Montoro, rivolta agli artisti professionisti che si sono distinti nel panorama nazionale, e che intendono donare il proprio contributo alla crescita della collettività verso i linguaggi dell’Arte Contemporanea.
In mostra le opere di ANGELO MAISTO, ANTONIO PETTI, ANTONIO SERRAPICA, EDOARDO IACCHEO, ELEONORA LO CONTE, GIOVANNI CUOFANO, GIUSEPPE RESCIGNO, LUIGI PAGANO, MIMMO FUSCO, RAFFAELE SORRENTINO, SARA CANCELLIERI, M. SARA PISTILLI, SERGIO VECCHIO, SILVIO D’ANTONIO, TTOZOI, UGO CORDASCO.
Alla serata interverranno, oltre agli artisti: il sindaco Mario Bianchino, l’assessore alla Cultura Raffaele Guariniello, Antonella Nigro, critica d’arte; il direttore della rassegna Gerardo Fiore.
La mostra è visitabile fino al 3 dicembre dal martedì al sabato dalle 19,00 alle 21,00, e su appuntamento.
Contatti: 389 1629853
Scrive Antonella Nigro: ‘La mostra PROSPETTIVE INTROVERSE presenta una rosa di artisti che si sono confrontati, con talento e creatività, su temi cari alla loro riposta sensibilità e alla loro personale indagine. Tale percorso ha prodotto un’esposizione molto curata e di gran pregio, nella quale l’introspezione e la profonda riflessione, diventano il trait d’union delle opere.
Le tecniche utilizzate vanno dalle tradizionali olio e acrilico, acquaforte, acquarello e grafite, su tela, carta e tavola, per abbracciare sperimentazioni miste nelle quali, l’estro artistico ha coraggiosamente saggiato come supporto e, a volte sposato tra loro, antichi e nuovi materiali: terrecotte e ferro, carta e legno, lamiera.
Le tematiche affrontate offrono un ampio spettro di considerazioni, poiché l’incoerenza della nostra tormentata contemporaneità colpisce, indubbiamente, l’emotività degli artisti e dirige la ricerca di molti. Compaiono, dunque, barriere e grate, simbolo di dolorosa incomunicabilità; presenze inquietanti e indefinite nella loro evanescenza, metafore di un’infelice, pericolosa e perduta identità; peccati capitali, l’eterno perseverare in consapevoli colpe e insanabili cadute, che solcano, come violente ferite, i nostri giorni.
L’anelito sembra essere quello della serenità, derivante dalla silenziosa meditazione che, allontanando dal contingente, salva: ecco che compaiono, dunque, orizzonti sfumati, città sognate, mari sconosciuti confusi con cieli ignoti, riverberi appena accennati. La contemplazione che libera si ritrova anche negli scorci di paesaggi, privi di figure umane, nei quali è il silenzio a parlare e nella memoria, nel ricordo, sua culla e futuro: la solennità di un tramonto che trafigge celebrando, nuovamente, i fasti della classicità e, in ogni accezione, la terra natale.
L’uomo è, comunque, sempre protagonista dell’analisi artistica: attraversato dal blu con una vela al posto del cuore o su una cometa tra stelle e scie baluginanti, è l’eterno viaggiatore che non si arrende al limite, ma vuole incontrare, intendere ed unire se stesso con l’infinito.’
19
novembre 2016
Prospettive introverse. Linguaggi a confronto
Dal 19 novembre al 03 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
COMPLESSO MONUMENTALE SANTA MARIA DEGLI ANGELI
Montoro Superiore, Via Municipio, (Avellino)
Montoro Superiore, Via Municipio, (Avellino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 19-21
Vernissage
19 Novembre 2016, 19,00
Autore
Curatore