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Protocollo Lovelock. Equilibri molesti
cinque artisti presentano con le proprie opere uno spazio di confine, un luogo dove le rotte della storia e della cultura di ognuno di loro si intersecano
Comunicato stampa
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I greci concepivano la terra come una divinità: Gaia. Nella “Teogonia”, il poema sulla “nascita degli dei” di Esiodo, l’autore racconta di Gaia come la dea che, dopo il Caos iniziale, dà vita alla cosmogonia, alla stirpe degli dei dell'Olimpo.
Più vicino a noi, nell’ultimo ventennio del secolo appena trascorso, lo scienziato inglese James Lovelock elabora “la Teoria Gaia” in cui riconsidera metaforicamente la Terra come dea-madre. Facendo leva su un sentimento diffuso e profondo, Lovelock illustra il pianeta terra come un organismo vivente autoregolato. Una “entità” sui generis con proprie regole e strategie di vita dove (con)vivono organismi, ossia l’insieme delle specie animali e vegetali che hanno stabilito con Gaia un rapporto simbiotico e di
interazione.
Ma a differenza di come avviene tra due partner, qui l’equilibrio dare-avere è messo in crisi da uno dei componenti del gruppo: l’uomo. Attualmente l’essere umano si sta appropriando di più del 41% delle energie che Gaia produce. Nell’incapacità dell’uomo d’imporsi dei limiti per conservare l’equilibrio fra cultura e natura, assistiamo oggi ad un ecosistema seriamente sbilanciato e compromesso.
E mentre Lovelock ci aggiorna, con un nuovo testo, sull’imminente “Vendetta di Gaia”, l’arte, che in una visione apolitica non cambia la società, è certamente in grado di stimolare ulteriori riflessioni. Attraverso “Protocollo Lovelock - equilibri molesti”, cinque artisti presentano con le proprie opere uno spazio di confine, un luogo dove le rotte della storia e della cultura di ognuno di loro si intersecano.
Più vicino a noi, nell’ultimo ventennio del secolo appena trascorso, lo scienziato inglese James Lovelock elabora “la Teoria Gaia” in cui riconsidera metaforicamente la Terra come dea-madre. Facendo leva su un sentimento diffuso e profondo, Lovelock illustra il pianeta terra come un organismo vivente autoregolato. Una “entità” sui generis con proprie regole e strategie di vita dove (con)vivono organismi, ossia l’insieme delle specie animali e vegetali che hanno stabilito con Gaia un rapporto simbiotico e di
interazione.
Ma a differenza di come avviene tra due partner, qui l’equilibrio dare-avere è messo in crisi da uno dei componenti del gruppo: l’uomo. Attualmente l’essere umano si sta appropriando di più del 41% delle energie che Gaia produce. Nell’incapacità dell’uomo d’imporsi dei limiti per conservare l’equilibrio fra cultura e natura, assistiamo oggi ad un ecosistema seriamente sbilanciato e compromesso.
E mentre Lovelock ci aggiorna, con un nuovo testo, sull’imminente “Vendetta di Gaia”, l’arte, che in una visione apolitica non cambia la società, è certamente in grado di stimolare ulteriori riflessioni. Attraverso “Protocollo Lovelock - equilibri molesti”, cinque artisti presentano con le proprie opere uno spazio di confine, un luogo dove le rotte della storia e della cultura di ognuno di loro si intersecano.
01
novembre 2007
Protocollo Lovelock. Equilibri molesti
Dal primo all'undici novembre 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA PROVINCIA
Cuneo, Corso Nizza, 23, (Cuneo)
Cuneo, Corso Nizza, 23, (Cuneo)
Orario di apertura
dal Martedì alla Domenica dalle ore 17 alle 19
Vernissage
1 Novembre 2007, ore 18,00
Sito web
blog.libero.it/TeoriaGaia
Autore
Curatore