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Punctum. In-visibili ritratti
“Punctum” è un progetto nato dall’incontro tra un fotografo ed un’operatrice sociale e promosso dalla cooperativa sociale Borgorete di Perugia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mostra di opere fotografiche PUNCTUM, In-visibili ritratti
“Punctum” è un progetto nato dall’incontro tra un fotografo ed un’operatrice sociale e promosso dalla cooperativa sociale Borgorete di Perugia.
Un intreccio tra fotografia e salute mentale, tra cultura e sociale, che ha reso possibile un laboratorio in cui ospiti di strutture riabilitative hanno osservato, fotografato, comunicato differenti umanità, storie, emozioni e vite.
Ne sono nati una mostra e un libro visionabili dal 10 al 26 settembre presso lo spazio espositivo Combo a Perugia.
Gli autori sono Cecilia, Debora, Franco, Giacomo, Rita P., Rita T. e Simone, sono ospiti delle Comunità Terapeutiche della Asl2 di Perugia gestite dalla Cooperativa sociale BorgoRete. Poi c’è Corinna, una ragazza curiosa di fotografia e vicina ai temi del sociale.
Il curatore, Antonello Turchetti è fotografo free lance che ama occuparsi di progetti fotografici che si rivolgono al sociale. Antonello riassume così la sua esperienza:
“Negli ultimi anni a livello professionale ho avuto la possibilità di entrare in contatto con la malattia mentale. Ricordo che all’inizio non sapevo cosa dire, come comportarmi, mi sentivo imbarazzato dinanzi alla “malattia”, avevo paura di incrociare sguardi “assenti”. Provavo disagio. Poi lentamente una umanità e una gestualità quotidiana hanno fatto crollare ogni mio pregiudizio. Intrecciando la fotografia e la salute mentale ho elaborato e strutturato il progetto di un laboratorio fotografico rivolto a chi, per esperienze di vita, ha difficoltà a comunicare la propria condizione di essere umano.”
Cristina Nuñez, artista e fotografa spagnola, definisce “Punctum” “.. il limpido risultato di una di quelle esperienze estreme che ti rivoltano come un calzino, di cui io non posso e non voglio più fare a meno. Come Antonello Turchetti.
Ed è questo approccio viscerale, questo amore per l’umanità pura e grezza che emanano le persone più emarginate dalla società, questo sguardo nella propria interiorità come assoluta priorità nella relazione con l’altro, che ci permettono di diventare artisti facilitatori del processo creativo altrui. “
Silvia, che da più di dieci anni lavora nel campo della salute mentale nelle strutture della Cooperativa sociale BorgoRete, ha assistito, dice “ allo schiudersi di anime che attraverso la fotografia parlavano di sé e mi hanno regalato grandi emozioni. Conclusa quest’esperienza molti di loro continuano a scattare foto e chiedermi quando rifacciamo un altro “corso” perché, per dirla con le parole di Giacomo Abbiamo passato ore liete e felici accanto alle foto e tutto ciò è meraviglioso. Più chiaro di così…..”
Meglio di tutti è forse la psicoterapeuta Rosella De Leonibus a descrivere la valenza ed il fascino del progetto:
“Dalle fotografie raccolte in questo libro emergono con potenza chiara gli occhi di chi le ha prodotte. Il punto di vista di Cecilia, Debora, Franco, Giacomo, Rita P., Rita T. e Simone.
Non sempre esistono le condizioni per cui si riesca ad essere visti. A volte lo sguardo collettivo trasforma le persone in un esso, e appiattisce così l’unicità e la verità degli esseri umani. Il risultato sono scatti che si impongono con forza pittorica, inquadrature che attraversano la narrazione personale e diventano, in un click, racconto universale.
Immagini che si propongono come spunti per meditare, perchè ogni volta che un occhio umano guarda ancora una volta la realtà di sempre, nello stesso istante la ricrea, la rigenera e la fa rivivere da una angolatura nuova, sconosciuta eppure familiare.
Gli autori di queste foto hanno compiuto questo piccolo grande prodigio: narrare di sé ad un mondo che forse li ha persi di vista, e attraverso questo offrire un quadro originale della realtà che tutti condividiamo.
Per mezzo delle loro diverse sensibilità personali, si apre una via per rinnovare lo sguardo della città e dei suoi abitanti su se stessi, e forse si potrebbe riavviare un po’ di quell’ ”esserci” reciproco che ci fa esistere come persone umane”
Mostra di opere fotografiche PUNCTUM, In-visibili ritratti
dal 10 al 26 settembre 2010 allo spazio Combo Via cartolari 1/a Perugia, dal lunedì al sabato orario: 11-15 / 18-24
10 settembre, ore 18:30: vernissage
11 settembre, ore 10:30: tavola rotonda “Fotografie: altri punti di vista” con l’intervento dell’ Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi, dell’antropologo Tullio Seppilli, del Docente di psicologia dell’Arte dell’università di Bologna Stefano Ferrari, del Responsabile del DSM Asl 3 di Terni Alberto Antonini, del Responsabile del Coordinamento Strutture intermedie DSM Asl 2 di Perugia Marco Grignani, del fotografo e curatore del progetto Antonello Turchetti e dell’operatrice della riabilitazione in salute mentale della cooperativa Borgorete Silvia Fedon.
“AUTUNNO. Foglie multicolore ricoprono i viali….CLICK!...e il tappeto di foglie diventa con la fantasia un tappeto volante che mi porta sulle sponde del mio lago.
Piccole folaghe nere nuotano come note su un pentagramma invisibile…..CLICK!...Ritorno alla realtà e mi ritrovo alla stazione ferroviaria.
Grigio il selciato, grigio un piccione che sta bevendo da un tombino…..ma ecco che prende il volo…CLICK!....e penso che anche Iris prenderà il volo un giorno, volerà lontano,
me lo sento.
Ora sono a casa; amati volti familiari che sorridono….CLICK!
E fermo il tempo semplicemente scattando foto!!!”
Rita T.
una delle autrici
“Punctum” è un progetto nato dall’incontro tra un fotografo ed un’operatrice sociale e promosso dalla cooperativa sociale Borgorete di Perugia.
Un intreccio tra fotografia e salute mentale, tra cultura e sociale, che ha reso possibile un laboratorio in cui ospiti di strutture riabilitative hanno osservato, fotografato, comunicato differenti umanità, storie, emozioni e vite.
Ne sono nati una mostra e un libro visionabili dal 10 al 26 settembre presso lo spazio espositivo Combo a Perugia.
Gli autori sono Cecilia, Debora, Franco, Giacomo, Rita P., Rita T. e Simone, sono ospiti delle Comunità Terapeutiche della Asl2 di Perugia gestite dalla Cooperativa sociale BorgoRete. Poi c’è Corinna, una ragazza curiosa di fotografia e vicina ai temi del sociale.
Il curatore, Antonello Turchetti è fotografo free lance che ama occuparsi di progetti fotografici che si rivolgono al sociale. Antonello riassume così la sua esperienza:
“Negli ultimi anni a livello professionale ho avuto la possibilità di entrare in contatto con la malattia mentale. Ricordo che all’inizio non sapevo cosa dire, come comportarmi, mi sentivo imbarazzato dinanzi alla “malattia”, avevo paura di incrociare sguardi “assenti”. Provavo disagio. Poi lentamente una umanità e una gestualità quotidiana hanno fatto crollare ogni mio pregiudizio. Intrecciando la fotografia e la salute mentale ho elaborato e strutturato il progetto di un laboratorio fotografico rivolto a chi, per esperienze di vita, ha difficoltà a comunicare la propria condizione di essere umano.”
Cristina Nuñez, artista e fotografa spagnola, definisce “Punctum” “.. il limpido risultato di una di quelle esperienze estreme che ti rivoltano come un calzino, di cui io non posso e non voglio più fare a meno. Come Antonello Turchetti.
Ed è questo approccio viscerale, questo amore per l’umanità pura e grezza che emanano le persone più emarginate dalla società, questo sguardo nella propria interiorità come assoluta priorità nella relazione con l’altro, che ci permettono di diventare artisti facilitatori del processo creativo altrui. “
Silvia, che da più di dieci anni lavora nel campo della salute mentale nelle strutture della Cooperativa sociale BorgoRete, ha assistito, dice “ allo schiudersi di anime che attraverso la fotografia parlavano di sé e mi hanno regalato grandi emozioni. Conclusa quest’esperienza molti di loro continuano a scattare foto e chiedermi quando rifacciamo un altro “corso” perché, per dirla con le parole di Giacomo Abbiamo passato ore liete e felici accanto alle foto e tutto ciò è meraviglioso. Più chiaro di così…..”
Meglio di tutti è forse la psicoterapeuta Rosella De Leonibus a descrivere la valenza ed il fascino del progetto:
“Dalle fotografie raccolte in questo libro emergono con potenza chiara gli occhi di chi le ha prodotte. Il punto di vista di Cecilia, Debora, Franco, Giacomo, Rita P., Rita T. e Simone.
Non sempre esistono le condizioni per cui si riesca ad essere visti. A volte lo sguardo collettivo trasforma le persone in un esso, e appiattisce così l’unicità e la verità degli esseri umani. Il risultato sono scatti che si impongono con forza pittorica, inquadrature che attraversano la narrazione personale e diventano, in un click, racconto universale.
Immagini che si propongono come spunti per meditare, perchè ogni volta che un occhio umano guarda ancora una volta la realtà di sempre, nello stesso istante la ricrea, la rigenera e la fa rivivere da una angolatura nuova, sconosciuta eppure familiare.
Gli autori di queste foto hanno compiuto questo piccolo grande prodigio: narrare di sé ad un mondo che forse li ha persi di vista, e attraverso questo offrire un quadro originale della realtà che tutti condividiamo.
Per mezzo delle loro diverse sensibilità personali, si apre una via per rinnovare lo sguardo della città e dei suoi abitanti su se stessi, e forse si potrebbe riavviare un po’ di quell’ ”esserci” reciproco che ci fa esistere come persone umane”
Mostra di opere fotografiche PUNCTUM, In-visibili ritratti
dal 10 al 26 settembre 2010 allo spazio Combo Via cartolari 1/a Perugia, dal lunedì al sabato orario: 11-15 / 18-24
10 settembre, ore 18:30: vernissage
11 settembre, ore 10:30: tavola rotonda “Fotografie: altri punti di vista” con l’intervento dell’ Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi, dell’antropologo Tullio Seppilli, del Docente di psicologia dell’Arte dell’università di Bologna Stefano Ferrari, del Responsabile del DSM Asl 3 di Terni Alberto Antonini, del Responsabile del Coordinamento Strutture intermedie DSM Asl 2 di Perugia Marco Grignani, del fotografo e curatore del progetto Antonello Turchetti e dell’operatrice della riabilitazione in salute mentale della cooperativa Borgorete Silvia Fedon.
“AUTUNNO. Foglie multicolore ricoprono i viali….CLICK!...e il tappeto di foglie diventa con la fantasia un tappeto volante che mi porta sulle sponde del mio lago.
Piccole folaghe nere nuotano come note su un pentagramma invisibile…..CLICK!...Ritorno alla realtà e mi ritrovo alla stazione ferroviaria.
Grigio il selciato, grigio un piccione che sta bevendo da un tombino…..ma ecco che prende il volo…CLICK!....e penso che anche Iris prenderà il volo un giorno, volerà lontano,
me lo sento.
Ora sono a casa; amati volti familiari che sorridono….CLICK!
E fermo il tempo semplicemente scattando foto!!!”
Rita T.
una delle autrici
10
settembre 2010
Punctum. In-visibili ritratti
Dal 10 al 26 settembre 2010
fotografia
Location
COMBO
Perugia, Via Cartolari, 1/a, (Perugia)
Perugia, Via Cartolari, 1/a, (Perugia)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato orario: 11-15 / 18-24
Vernissage
10 Settembre 2010, ore 18:30: vernissage
11 settembre, ore 10:30: tavola rotonda “Fotografie: altri punti di vista”
Curatore