PUNTI DI VISTA
Mostra di illustrazione di Erika De Pieri
dal 21 giugno al 28 settembre 2024
Punto Ottico Humaneyes di Vicenza


Guardare il prossimo indossando “lenti chiare” per riconoscersi e riconoscere l’altro.
Un messaggio di consapevolezza e positività che insegna a relazionarsi costruttivamente.


Punto Ottico Humaneyes di Contrà Santa Barbara a Vicenza torna a proporre l’arte all’interno dei suoi locali minimalisti vicino a Piazza dei Signori. Questa volta sceglie l’illustrazione di Erika De Pieri, in perfetta sintonia con il main event Illustri Festival, che animerà la città di Vicenza per tutta l’estate.

Originaria di Motta di Livenza (VE) Erika De Pieri si dedica da oltre vent’anni all’arte dell’illustrazione collaborando con le più importanti case editrici italiane come Becco Giallo, Mondadori, Gribaudo, Battello a Vapore, De Agostini per citarne solo alcuni.

La De Pieri arriva a Vicenza con Blue o del pescatore che la cacciò – albo illustrato edito da Lavieri - dal sapore poetico e profondo, tanto nel tema quanto nella sensibilità con cui le sue tavole illustrano la storia di un’amicizia, nata dalla capacità di attraversare un confine, quello che spesso ci separa dagli altri per la nostra inadeguatezza a comunicare.

Una balena di nome Blue che si sente incompresa, diversa perché emette il suo verso a una frequenza differente dalle altre. Un vecchio pescatore oramai a terra ma con ancora tanta voglia di sentirsi vivo nel fare quello che ha sempre fatto: essere libero in mare con il suo arpione.
Uno scontro tra due mondi diversi, separati dalla superficie dell’acqua - quale metafora del limite da oltrepassare per mettersi nei panni dell’altro e ritrovarci inaspettatamente un po’ di sé. Dall’iniziale incomunicabilità, passando per lo scontro, spesso costruttivo, il saper cogliere la ricchezza del diverso, porta quindi a un rovesciamento di prospettive che fa nascere un inaspettato e profondo legame.

Imparare a capovolgere il proprio guardare alla vita e agli altri, è il tema di riflessione che lega le tavole, con la convinzione che la chiave per sapersi relazionare con il mondo esterno sia una questione di punto di vista, aperto verso l’altro e capace di cogliere la complessità di cui siamo fatti.

Non è un caso, infatti, che la mostra sia proposta in un negozio di ottica che da sempre fa della ricerca dell’unicità, di prodotto e relazioni con tutti i suoi stakeholders, elemento di distinzione e marchio di fabbrica. Giocando attorno al concetto di “Punto di Vista”, si crea il pretesto per raccontare valori come la relazione, l’amicizia, l’inclusione e la capacità di cambiare approccio verso il prossimo.

L’essere diversi, come Blue, viene letto come punto di forza da far emergere, piuttosto che una zavorra che riduce all’isolamento e alla mancanza di comunicazione.
Ecco che aprire gli occhi, e insieme a questi, la propria mente e il proprio cuore consente di accogliere l’altro, colui che prima sembrava lontano, dissimile, da allontanare, persino uccidere se torniamo a riferirci alla storia del libro.
Ribaltare la prospettiva con cui si guarda l’altro, sarà la chiave che consentirà di cambiare le vite dei due protagonisti della storia che dalla solitudine faranno nascere un’amicizia.

Completano la mostra alcune illustrazioni, disegnate e stampate in fine art in pezzo unico appositamente per l’occasione, che la De Pieri dedica al tema della città, ambientazione con cui spesso si è misurata anche nell’ultimo volume che sarà dato alle stampe proprio questo mese.



Intesa spesso come luogo delle non relazioni, o delle relazioni superficiali, la città viene qui affiancata al soggetto del libro proprio per far riflettere sulla dimensione dove la complessità sociale in cui oggi abitiamo, possa portare all’isolamento e alla sensazione di disconnessione da chi vive vicino a noi.

La volontà di riconnettersi e di incontrare l’altro passa anche attraverso la scelta di indossare “lenti da vista chiare” per osservare l’altra persona con l’apertura mentale di chi è consapevole che solo dalla relazione, intesa come libera apertura e alleanza nelle differenze, si può definire la propria identità di individuo e cittadino.
È in questo confine, visto come limite – non come barriera – che ci definiamo e che esistiamo, in funzione di un esterno diverso con cui ci relazioniamo e da cui possiamo arricchirci per cambiare ed evolvere.
Anche in città possiamo scoprire il piacere della relazione con il vicino, lo straniero che abita il nostro quartiere, il semplice passante che incrociamo ogni giorno sulla via del lavoro, il senzatetto che suona all’angolo della strada, ciascuno con la sua storia e la sua complessità.
La mostra vuole aprire a uno sguardo assolutamente positivo e ottimista in cui dalle differenze si può trarre ricchezza.

Un appuntamento, questo, dedicato tanto ai bambini, per l’immediatezza delle illustrazioni e del racconto, quanto agli adulti, per offrirci la possibilità di lasciarci stupire e abbattere le barriere che le esperienze di vita vissuta a volte ci portano a costruire attorno a noi.

Il 12 luglio alle ore 18, l’autrice dedicherà un appuntamento speciale ai bambini, animando la storia con sketches, racconti e molto altro attorno al tema dell’amicizia e dell’inclusività.



Cenni biografici
Erika de Pieri, nasce con i piedi a Motta di Livenza e la testa tra le nuvole! Dopo aver frequentato il liceo artistico di Treviso e la scuola del fumetto di Milano, inizia a lavorare come caricaturista e fumettista. Le sue prime graphic novel sono edite da Becco Giallo. Da anni si dedica all'illustrazione, specializzandosi in character e ambient designer di alcune serie di successo come i Dinoamci (edito in Italia da De Agostini) e le Melowy (edito in Italia da Fabbri). Negli anni ha collaborato con le più importanti case editrici italiane come Battello a vapore, Mondadori, Gribaudo, Eli la spiga, Dami, Raffaello, Nuinui edition, Paoline…
Per l'editore Lavieri ha lavorato come art director e oltre ad essere illustratrice è autrice della serie l'Imprevisto tradotta anche all'estero. Quando non lavora passa il tempo con i suoi bambini occupandosi di un magico giardino pieno di animali ...e corre, per sentirsi di nuovo tra le nuvole!


Punto Ottico Humaneyes
Negozio che da anni ha fatto dell’arte uno strumento di comunicazione con i clienti e la città, proponendo mostre che rendono il suo spazio crocevia di relazioni che ruotano attorno al senso del bello, dell’eticità e qualità.
Da più di 30 anni opera nel settore dell’ottica, accompagnando le persone in un percorso completo, dalla personalizzazione della lente per un comfort incondizionato alla scelta della montatura più idonea.
Il suo staff di ottici optometristi, professionisti con specifica formazione, è esperto della visione e delle disfunzioni della funzione visiva in grado di misurare con precisione i difetti visivi, compensandoli con strumenti specifici. Investe in tecnologia e formazione continua con l’obiettivo realistico di mettere a disposizione un servizio altamente specializzato nel controllo optometrico. Sceglie produttori di eccellenza, che prediligono materiali di alta qualità e lavorano con gli artigiani migliori. Le collezioni sono esito di filiera produttiva certificata e riuniscono qualità tecniche, etiche ed estetiche imprescindibili per il suo progetto.

I servizi: Optometria | Ipovisione | Lenti a contatto | Contattologia avanzata | Ortocheratologia notturna | Lenti a contatto per cheratocono | Bambini e Training visivo | Occhiali da vista | Collezioni sole

Punto Ottico Humaneyes
21 giugno – 28 settembre 2024

Vernissage venerdì 21 giugno ore 18,00
Il volume Blue o del pescatore che la cacciò sarà disponibile per l’acquisto

Incontro con l’autrice per bambini di tutte le età: venerdì 12 luglio ore 18,00


Contrà Santa Barbara 25 - Vicenza
www.puntoottico.it
vicenza@puntoottico.it
+39 0444 235460

Orari di apertura:
Mart - Sab: 9.30 – 12.30 | 15.30 – 19.30