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Punto di fuga del pensiero
L’Associazione Immaginecolore.com è lieta di presentare la Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea “PUNTO DI FUGA DEL PENSIERO”, che nasce con lo scopo di valorizzare le espressioni artistiche regionali, delineando un suggestivo percorso di ricognizione nel labirinto immaginario dell’intelletto.
Comunicato stampa
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Senza dimenticare il debito verso i grandi maestri del passato, le opere di Carmelo Compare ricontestualizzano il presente con arguzia e un pizzico d’ironia.
La stilizzazione si accentua non soltanto nella sapiente ricerca artistica di Marco Romoli, che anticipa il corpus scultoreo di Marius Pop, ma s’imprime amabilmente nelle xilografie bicrome di Kiara Carbone e nelle pittosculture di Zeolites, che rievocano le note ambientazioni astratte di Joan Mirò.
Il colore, vivace e cangiante, imperversa nelle opere di Marialuisa Sabato e Manuela Nicolini (in arte Minù), si forgia con acceso fervore negli acquarelli di Domenico D’Urso, per poi affievolirsi in sfumature più tenui sia nelle tele dipinte ad olio da Clara Nicese sia in quelle realizzate dall’artista messicana Isabel Zuniga, la quale si orienta coscientemente ad una rigenerazione ecologica dell’esistenza. In tale ottica s’inserisce anche l’impiego di materiali da riciclo da parte dell’architetto romano Fulvio Biancatelli.
Torna ad esporre Paola Colleoni con "Le pont de Ponsonnas, luce imprigionata", un capolavoro fortemente simbolico, il cui paesaggio roccioso diviene metafora delle catene quotidiane, dove il ponte della comunicazione non serve più; si trae così un maggior giovamento dal salto nel vuoto: punto di fuga del pensiero, baia della libertà.
Uno spazio degno di nota è riservato all’arte digitale con le versatili elaborazioni di Silva Nironi, le brillanti creazioni artistico-musicali di Massimo Breda e i frammenti quotidiani di Donatella Davanzo, antropologa e fotografa documentarista. Nostalgie paesaggistiche rivelano gli scatti del genovese Simone Casadei Pastorino, illusioni mentali inseguono le immagini concettuali di Chiara Cerri e rivoluzioni compositive perpetra il fotografo siciliano Claudio Allia, in mostra con alcuni scatti tratti dalla serie "Androidi". Monopolizza la percezione l’indagine ottica di Riccardo Ricci Realogic, che crea “altri” luoghi mentali dove realtà e finzione si fondono.
Dal Portogallo proviene il pastello su carta intitolato “Atom 2” di Carla Carmo, che nella sua essenzialità scenica ritrova intime assonanze negli acrilici di Maria Cristina Remondi.
Nelle avvolgenti modulazioni del legno, la notevole produzione dello scultore rumeno Marius Pop suggella l’evasione delle idee verso nuovi orizzonti dell’arte, astraendosi sempre più dalla realtà.
Sabrina Falzone
La stilizzazione si accentua non soltanto nella sapiente ricerca artistica di Marco Romoli, che anticipa il corpus scultoreo di Marius Pop, ma s’imprime amabilmente nelle xilografie bicrome di Kiara Carbone e nelle pittosculture di Zeolites, che rievocano le note ambientazioni astratte di Joan Mirò.
Il colore, vivace e cangiante, imperversa nelle opere di Marialuisa Sabato e Manuela Nicolini (in arte Minù), si forgia con acceso fervore negli acquarelli di Domenico D’Urso, per poi affievolirsi in sfumature più tenui sia nelle tele dipinte ad olio da Clara Nicese sia in quelle realizzate dall’artista messicana Isabel Zuniga, la quale si orienta coscientemente ad una rigenerazione ecologica dell’esistenza. In tale ottica s’inserisce anche l’impiego di materiali da riciclo da parte dell’architetto romano Fulvio Biancatelli.
Torna ad esporre Paola Colleoni con "Le pont de Ponsonnas, luce imprigionata", un capolavoro fortemente simbolico, il cui paesaggio roccioso diviene metafora delle catene quotidiane, dove il ponte della comunicazione non serve più; si trae così un maggior giovamento dal salto nel vuoto: punto di fuga del pensiero, baia della libertà.
Uno spazio degno di nota è riservato all’arte digitale con le versatili elaborazioni di Silva Nironi, le brillanti creazioni artistico-musicali di Massimo Breda e i frammenti quotidiani di Donatella Davanzo, antropologa e fotografa documentarista. Nostalgie paesaggistiche rivelano gli scatti del genovese Simone Casadei Pastorino, illusioni mentali inseguono le immagini concettuali di Chiara Cerri e rivoluzioni compositive perpetra il fotografo siciliano Claudio Allia, in mostra con alcuni scatti tratti dalla serie "Androidi". Monopolizza la percezione l’indagine ottica di Riccardo Ricci Realogic, che crea “altri” luoghi mentali dove realtà e finzione si fondono.
Dal Portogallo proviene il pastello su carta intitolato “Atom 2” di Carla Carmo, che nella sua essenzialità scenica ritrova intime assonanze negli acrilici di Maria Cristina Remondi.
Nelle avvolgenti modulazioni del legno, la notevole produzione dello scultore rumeno Marius Pop suggella l’evasione delle idee verso nuovi orizzonti dell’arte, astraendosi sempre più dalla realtà.
Sabrina Falzone
01
marzo 2008
Punto di fuga del pensiero
Dal primo al 14 marzo 2008
arte contemporanea
Location
ARS HABITAT – PALAZZO RATTO-PICASSO
Genova, Via San Luca, 14/4, (Genova)
Genova, Via San Luca, 14/4, (Genova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 19.00
Vernissage
1 Marzo 2008, 18.00
Autore
Curatore