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Punto Gi – Una risata ci seppellirà
collettiva
Comunicato stampa
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Scrive Angelo Bertani: …l’uomo globalizzato è stato convinto a vendere la propria anima in cambio dell’illusione di poter consumare all’infinito e di non essere costretto a riflettere, a pensare, a porsi delle domande: da molto tempo i consumi esistenziali hanno preso il posto degli interrogativi esistenziali.
…Tale stringente problematica viene affrontata da Punto Gi in uno dei modi artistici più efficaci e convincenti, ovvero con ironia. La condizione dell’uomo d’oggi è espressa innanzi tutto dalla serie di fotografie in cui vediamo i tre artisti, Giuliano Marian, Gianni Pasotti e Giammarco Roccagli, con la testa infilata in un sacchetto di plastica che aderisce al volto e impedisce loro di respirare: ostaggi di un potere occulto, ciascuno di essi vede annullata la sua identità, tanto che al posto del volto vi è ora una sorta di maschera tragica, emblema del soffocamento di ogni vera individualità.
… Nel video, poi, ritroviamo ben rappresentata quella ricerca di sé che un tempo era il fulcro della filosofia e dell’arte occidentali.
…da una teca che contiene una protesi umana, una dentiera, giunge con cadenza inesorabile una risata sarcastica che ci costringe a considerare con vigile attenzione ciò che vediamo esposto.
…la messinscena di Punto Gi può essere vista anche come una pungente e amara rappresentazione del sistema dell’arte, oltre che del modus vivendi contemporaneo. L’ironia, si sa, può essere affilatissima: e a doppio taglio.
…Tale stringente problematica viene affrontata da Punto Gi in uno dei modi artistici più efficaci e convincenti, ovvero con ironia. La condizione dell’uomo d’oggi è espressa innanzi tutto dalla serie di fotografie in cui vediamo i tre artisti, Giuliano Marian, Gianni Pasotti e Giammarco Roccagli, con la testa infilata in un sacchetto di plastica che aderisce al volto e impedisce loro di respirare: ostaggi di un potere occulto, ciascuno di essi vede annullata la sua identità, tanto che al posto del volto vi è ora una sorta di maschera tragica, emblema del soffocamento di ogni vera individualità.
… Nel video, poi, ritroviamo ben rappresentata quella ricerca di sé che un tempo era il fulcro della filosofia e dell’arte occidentali.
…da una teca che contiene una protesi umana, una dentiera, giunge con cadenza inesorabile una risata sarcastica che ci costringe a considerare con vigile attenzione ciò che vediamo esposto.
…la messinscena di Punto Gi può essere vista anche come una pungente e amara rappresentazione del sistema dell’arte, oltre che del modus vivendi contemporaneo. L’ironia, si sa, può essere affilatissima: e a doppio taglio.
02
ottobre 2007
Punto Gi – Una risata ci seppellirà
Dal 02 al 19 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00
Vernissage
2 Ottobre 2007, ore 18,00
Autore
Curatore