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Punto Linea Superficie
Punto Linea Superficie è il titolo di questa mostra collettiva mutuato dall’omonimo libro di Wassily Kandinsky (1926). Un testo fondamentale che, nel suo contributo all’analisi degli elementi pittorici resta un libro attuale sia per la storia della pittura e sia per l’astrazione stessa
Comunicato stampa
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Punto Linea Superficie è il titolo di questa mostra collettiva mutuato dall’omonimo libro di Wassily Kandinsky (1926). Un testo fondamentale che, nel suo contributo all’analisi degli elementi pittorici resta un libro attuale sia per la storia della pittura e sia per l’astrazione stessa.
Nelle sue teorie precorritrici dove la forma, è tensione di forze e dove ogni forma vive, ha un suono ed ha un suo colore, rintracciamo gli elementi cardine per “leggere” i lavori degli artisti selezionati per questa mostra.
Ian Davenport (1966, Kent; vive e lavora a Londra) realizza linee multicolori; lo smalto vitreo e la vernice, sgocciolando, tracciano controllate e precise verticali su supporti pesanti e di spessa densità quali l’alluminio. Monique van Genderen (1965, Vancouver; vive e lavora a Los Angeles) nella sua lirica geometria biomorfa, fra profili e sagome fluttuanti, riafferma il punto in uno sferico giallo vinilico e trasparente. Terry Haggerty (1970, Londra, vive e lavora a New York) riformula composizioni seriali di linee attraverso strisce che s’infrangono sui bordi creando continue simmetrie interrotte armoniosamente da un oscillante e percettivo movimento ottico. Peter Zimmermann (1956, Freiburg, vive e lavora a Colonia) con le sue composite resine epossidiche riappropria la superficie, in declinazioni magmatiche e digitali, inglobando continue forme in espansione.
Un colloquio tra punti linee e superfici attraverso il caleidoscopio teorico e illuminante di Kandinsky, dove nel colore si riconfermano, rinnovandosi nelle tecniche e nei materiali, le qualità illusorie della pittura.
Nelle sue teorie precorritrici dove la forma, è tensione di forze e dove ogni forma vive, ha un suono ed ha un suo colore, rintracciamo gli elementi cardine per “leggere” i lavori degli artisti selezionati per questa mostra.
Ian Davenport (1966, Kent; vive e lavora a Londra) realizza linee multicolori; lo smalto vitreo e la vernice, sgocciolando, tracciano controllate e precise verticali su supporti pesanti e di spessa densità quali l’alluminio. Monique van Genderen (1965, Vancouver; vive e lavora a Los Angeles) nella sua lirica geometria biomorfa, fra profili e sagome fluttuanti, riafferma il punto in uno sferico giallo vinilico e trasparente. Terry Haggerty (1970, Londra, vive e lavora a New York) riformula composizioni seriali di linee attraverso strisce che s’infrangono sui bordi creando continue simmetrie interrotte armoniosamente da un oscillante e percettivo movimento ottico. Peter Zimmermann (1956, Freiburg, vive e lavora a Colonia) con le sue composite resine epossidiche riappropria la superficie, in declinazioni magmatiche e digitali, inglobando continue forme in espansione.
Un colloquio tra punti linee e superfici attraverso il caleidoscopio teorico e illuminante di Kandinsky, dove nel colore si riconfermano, rinnovandosi nelle tecniche e nei materiali, le qualità illusorie della pittura.
01
luglio 2008
Punto Linea Superficie
Dal primo luglio al 26 settembre 2008
arte contemporanea
Location
EFFEARTE
Milano, Via Ponte Vetero, 13, (Milano)
Milano, Via Ponte Vetero, 13, (Milano)
Autore