Qart, progetto ideato dall’Associazione Culturale zerouno3nove, fa parte di un ciclo di interventi che tendono alla riqualificazione artistica dei quartieri di Roma, con una particolare attenzione alle periferie: l’arte contemporanea raggiunge i luoghi pubblici, è pensata per i cittadini e cerca di creare un “centro urbano altro”.

In ogni città esistono luoghi pienamente vissuti ma non così pienamente vivibili, a cui l’arte potrebbe dare una dimensione più umana, cambiare in positivo la qualità della vita. Per questo al centro del progetto ci sono i cittadini, il vero pubblico di un’operazione dal forte sapore sociale e partecipato, dove arte e luoghi legati alla quotidianità si fondono.

Qart #01, realizzato con la collaborazione di Rete Ferroviaria Italiana, si è svolto maggio scorso nel quartiere Serpentara a Roma nord. Uno dei luoghi più importanti della zona, snodo centrale della mobilità pubblica, la stazione della ferrovia metropolitana di Nuovo Salario (FR1, linea Fiumicino - Fara Sabina), è stata interamente decorata da due artisti. Dopo Il successo del primo intervento, di nuovo in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, il progetto Qart continua.

Qart #02 si svolgerà nella Stazione di Appiano della linea FR3 Roma Ostiense - Viterbo e si snoderà in una doppia operazione: oltre alla decorazione murale saranno creati spazi espositivi permanenti per la fotografia.

I due atrii della “nuova” stazione accoglieranno decorazioni murali in grande scala e l’artista coinvolto in questa occasione è Hitnes, che proviene dall’arte urbana con importanti esperienze in ambito internazionale, arrivando ad essere oggi tra i massimi esponenti di quello che si può definire il “nuovo muralismo”. Gli elementi figurativi di Hitnes propongono una visione panteistica totale, dove l’uomo è “assente giustificato” e la natura simbolo di perfezione e fonte di ispirazione inesauribile.

Per 10 giorni sarà possibile vedere l’artista al lavoro, mentre la stazione sarà pienamente funzionante.

Anche le pareti delle banchine si trasformeranno nell’intervento in spazi espositivi per giovani fotografi: saranno allestite 14 grandi postazioni fotografiche (200x140 cm.), e due o più fotografi, a rotazione, avranno la possibilità di esporre i loro scatti lavorando su un tema comune scelto di volta in volta. Sul sito dell’associazione www.zerouno3nove.org sarà possibile, per i fotografi interessati a partecipare alle future esposizioni, presentare i propri lavori.

In questa prima sessione saranno esposti i lavori dei due fotografi Achille Filipponi e Pablo Ficcadenti. Il tema è quello dell’uomo nella città, del cittadino immerso nella realtà urbana: il primo presenta scatti rubati nel quartiere dove vive e che ritraggono persone; mentre il secondo ha realizzato una serie di scatti che raccontano Ostia d’inverno quando, perso il carattere balneare con il quale gli stessi romani la identificano, torna ad essere più “urbana”.

La stazione diventerà contenitore e diffusore di arte permanente e temporanea allo stesso tempo, con la possibilità di esporre ciclicamente opere di fotografi emergenti alternate a grandi nomi della fotografia internazionale.

La linea FR3 conta più di 125.000 utenze giornaliere e la stazione Appiano più di 2000 utenti quotidiani, che potranno, una volta terminato l’intervento Qart #02, usufruire di un nuovo “luogo d’arte” considerato sino ad oggi solo uno spazio di transito.

Ingressi Stazione di Appiano: Via Appiano e Via Proba Petronia. (zona Balduina)




Hitnes

Diplomato all’Istituto Europeo del Design di Roma nel 2005 come illustratore e animatore.

Sperimentatore di diverse tecniche artistiche, dall’incisione alla serigrafia, dalla pittura tradizionale al writing, che utilizza indifferentemente con uguale capacità tecniche.

Dal 1996 ha eseguito molti lavori su commissione dipingendo come muralista in Italia e in diversi paesi: Danimarca, Svezia, Norvegia, Francia; Svizzera, Germania, Olanda, Finlandia, Belgio e Australia.

Nel 2003 lavora per la rivista satirica Par Condicio, realizzando diverse vignette satiriche.

Nel 2006 espone una personale nell’ambito del ciclo di esposizioni dal nome MATERIA, tenutasi nel Cantiere San Bernardo a Pisa, e in seguito, con l’artista Allover, presenta The Line of Disorder all’Officina delle Arti di Viterbo, realizzando live la decorazione dell’intera galleria

Partecipa alle edizioni del 2005 e 2006 di Urban Signz, una delle più importanti manifestazioni di arte urbana italiane che si svolge a Schio (VI).

Le sue opere sono pubblicate su: Sigi Schlee, Fadeings (Germania 2005); Gregory de Cocqe, Gros Motz (Francia 2005); Alergia, (Montana, Spagna 2004); Nicolas Ganz, Graffiti World (Thames & Hudson, Inghilterra 2004); Languages des Rue 2 (Graff IT, Francia 2003).

Fotografi
Achille Filipponi

Nasce a Rieti nel 1981 e lavora tra Roma e Berlino.

Frequenta i corsi della Scuola Romana di fotografia nel 2004/2005.

Nel 2004 entra a far parte del collettivo italo-tedesco Zimmer Frei ed espone a Roma, Berlino e Torino.

Attualmente è iscritto al corso avanzato di reportage della Scuola Permanente di Fotografia Graffiti a Roma.

Il progetto di Achille Filipponi, appositamente realizzato per la stazione di Appiano, si intitola Il peso dell’aria.

Sono scatti rubati nel quartiere dove il fotografo vive, sono presenze che mettono in gioco forze e sentimenti destinati a spegnersi dentro la vita, che è solo, la vita quotidiana.

La loro vita vera parevano dire era da qualche altra parte.

La mattina era già matura, il sole scomparso in una specie di velame.

[P.P. Pasolini, La nuova periferia, in “Petrolio”, 1975]
Pablo Ficcadenti

Nasce a Cuba nel 1976, vive e lavora tra Roma e l’Havana.

Laureato in Lettere all’Università La Sapienza frequenta, tra il 2002 e il 2005, il corso di fotografia presso la Scuola “Scienza e Tecnica” di Roma.

La sua attività fotografica è improntata sullo stile del reportage, ma spazia soprattutto nel mondo delle realtà musicali più sommerse.

Nel 2003 partecipa alla collettiva “il viaggio della memoria” tenutasi al Vittoriano e incentrata sui campi di concentramento e smistamento italiani durante la seconda guerra mondiale.

Nel giugno 2005 espone alla galleria “la finestra sul cortile“ di Roma con la mostra “Raices”, con scatti tesi a riprodurre scene ed ambienti dell’odierna realtà cubana.

Pablo Ficcadenti per la stazione di Appiano, ha realizzato una serie di scatti che raccontano Ostia d’inverno quando, perso il suo carattere balneare con il quale gli stessi romani la identificano, torna ad essere più “urbana”. L’occhio del fotografo sottolinea la forte contrapposizione tra acqua da un lato e terra, pietre, ferro e cemento dall’altro, con l’uomo al centro che “sbanda” tra l’una e l’altra.