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Quadrati magici
Simbolo geometrico che esprime l’orientamento dell’uomo nello spazio e nell’ambito vitale il numero quattro è il numero della perfezione divina, più in generale, è il numero dello sviluppo completo della manifestazione, il simbolo del mondo stabilizzato.
Comunicato stampa
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Simbolo geometrico che esprime l’orientamento dell’uomo nello spazio e nell’ambito vitale in base ad una suddivisione del mondo in parti governate da custodi soprannaturali, il numero quattro è, in un certo modo , il numero della perfezione divina; più in generale, è il numero dello sviluppo completo della manifestazione, il simbolo del mondo stabilizzato. Le età del mondo, la vita umana e i mesi lunari sono ritmati sul numero quattro, mentre le quattro fasi del movimento ciclico vengono espresse dal cerchio; la divisione con la croce di due diametri perpendicolari è la vera quadratura del cerchio. Parliamo del simbolo cristiano del gammadion, (in pratica, un quadrato che racchiude una croce) che è la sintesi di due aspetti del numero quattro: la croce raffigura Cristo circondato dai quattro Evangelisti, o dai quattro animali che ne sono emblemi.
Il quadrato ha assunto in diverse tradizioni popolari la funzione e il significato del Quadrato Magico, un mezzo per captare e mobilitare virtualmente un potere, racchiudendolo nella rappresentazione simbolica del nome o della cifra di colui che detiene naturalmente questo potere. I quadrati magici hanno affascinato l'umanità durante i secoli e fanno parte della civiltà da oltre 4.000 anni. Essi si trovano in un certo numero di culture, compresa quella dell'Egitto e dell'India, incisi sulla pietra o sul metallo vengono considerati dei talismani. L’opinione diffusa è che i quadrati magici abbiano qualità astrologiche e divine. Uno degli esempi più famosi è sicuramente il quadrato magico di tipo simmetrico che compare nell’incisione di Albrecht Dürer, Melancolia I. Si ritiene che esso sia il primo quadrato magico a comparire nell’arte occidentale. È molto simile al quadrato di Yang Hui, che fu generato in Cina circa 250 anni prima del tempo di Dürer. L’artista tedesco non spiegò mai il simbolismo contenuto in questa sua opera, ma la maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che essa rappresenti lo stato d'animo depresso del pensatore, incapace di passare all'azione. Nel Rinascimento il temperamento malinconico era ritenuto una caratteristica del genio creativo. I quadrati magici di quarto ordine furono collegati con Giove dagli astrologi del Rinascimento credendo che combattessero la malinconia di origine saturnina.
Il quadrato come formato nelle opere è però presente solo a partire dall’arte moderna.
Con queste parole Malevic spiega la sua ricerca: ‘Il quadrato non è una forma subconscia. E’ la ragione della forma intuitiva. Il volto della nuova arte! Il primo passo della creazione pura in arte’. Come modulo geometrico perfetto, emblematico, al suo quadrato nero, parte della critica fa risalire la nascita del concettualismo.
In questa mostra, dipinti, fotografie, disegni, grafica tutti rigorosamente quadrati accompagneranno il visitatore in una girandola di opere in cui realtà e fantasia, moderno e antico si strizzano l'occhio e regaleranno momenti di viva emozione.
Il quadrato ha assunto in diverse tradizioni popolari la funzione e il significato del Quadrato Magico, un mezzo per captare e mobilitare virtualmente un potere, racchiudendolo nella rappresentazione simbolica del nome o della cifra di colui che detiene naturalmente questo potere. I quadrati magici hanno affascinato l'umanità durante i secoli e fanno parte della civiltà da oltre 4.000 anni. Essi si trovano in un certo numero di culture, compresa quella dell'Egitto e dell'India, incisi sulla pietra o sul metallo vengono considerati dei talismani. L’opinione diffusa è che i quadrati magici abbiano qualità astrologiche e divine. Uno degli esempi più famosi è sicuramente il quadrato magico di tipo simmetrico che compare nell’incisione di Albrecht Dürer, Melancolia I. Si ritiene che esso sia il primo quadrato magico a comparire nell’arte occidentale. È molto simile al quadrato di Yang Hui, che fu generato in Cina circa 250 anni prima del tempo di Dürer. L’artista tedesco non spiegò mai il simbolismo contenuto in questa sua opera, ma la maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che essa rappresenti lo stato d'animo depresso del pensatore, incapace di passare all'azione. Nel Rinascimento il temperamento malinconico era ritenuto una caratteristica del genio creativo. I quadrati magici di quarto ordine furono collegati con Giove dagli astrologi del Rinascimento credendo che combattessero la malinconia di origine saturnina.
Il quadrato come formato nelle opere è però presente solo a partire dall’arte moderna.
Con queste parole Malevic spiega la sua ricerca: ‘Il quadrato non è una forma subconscia. E’ la ragione della forma intuitiva. Il volto della nuova arte! Il primo passo della creazione pura in arte’. Come modulo geometrico perfetto, emblematico, al suo quadrato nero, parte della critica fa risalire la nascita del concettualismo.
In questa mostra, dipinti, fotografie, disegni, grafica tutti rigorosamente quadrati accompagneranno il visitatore in una girandola di opere in cui realtà e fantasia, moderno e antico si strizzano l'occhio e regaleranno momenti di viva emozione.
15
febbraio 2010
Quadrati magici
Dal 15 febbraio al 05 marzo 2010
arte contemporanea
Location
ROSSO CINABRO (GALLERY)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Orario di apertura
ore 12.00-19.00
Vernissage
15 Febbraio 2010, ore 17.00
Autore
Curatore