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Quadreria Emiliana
Sono presentate circa quaranta opere che comprendono un’ampia e variegata scelta di dipinti e disegni di grande interesse dal Quattrocento al Settecento
Comunicato stampa
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E’ con la consueta passione e competenza che la Galleria d’Arte Fondantico di Tiziana Sassòli mantiene fede al proprio appuntamento autunnale, giungendo a presentare al pubblico la sua quindicesima esposizione consecutiva, che sarà allestita nella prestigiosa sede di Via Castiglione 12/B, nel centro storico di Bologna.
Sono presentate circa quaranta opere che comprendono un’ampia e variegata scelta di dipinti e disegni di grande interesse dal Quattrocento al Settecento.
In prevalenza saranno presenti artisti emiliani, o in ogni caso attivi in Emilia, famosi, ma anche piuttosto rari ed esclusivi, non sempre noti al pubblico più vasto, ma al contrario assai apprezzati in ambito collezionistico, ai quali si affiancheranno alcuni tra i protagonisti d’eccellenza della scuola pittorica emiliana.
Il Quattrocento vede la presenza importante di un raro dipinto su tela di Lippo di Dalmasio, protagonista raffinato dell’ultima stagione del gotico bolognese, raffigurante la Madonna dell’umiltà e angeli. Il Cinquecento è rappresentato da un delizioso e raffinato piccolo rame di Lavinia Fontana Ritratto di dama, mentre il Seicento è delineato da opere di: Flaminio Torri con una Sacra famiglia con musici di grande qualità; Giovanni Andrea Donducci detto il Mastelletta (Bologna, 1575 – 1655) è presentato con ben tre rami, raffiguranti La caduta di Cristo sotto la croce e la coppia con l’Ascensione e la Pentecoste; Michele Desubleo, detto Michele fiammingo, con un magnifico Ragazzo con racchetta da pallacorda raro esemplare di affascinante iconografia; una suggestiva Sibilla Eritrea invece è di mano di una pittrice femminile bolognese, di recente scoperta, Ginevra Cantofoli. E infine il Seicento è sontuosamente raffigurato da uno dei suoi più sublimi rappresentanti, Guido Reni con un riscoperto e affascinante Salvator Mundi.
Il Settecento è raffigurato da due delle anime più rappresentative di apertura del secolo: Donato Creti con il Ritratto di paggetto con cane e Giuseppe Maria Crespi con una fascinosa Testa di Dio Padre.
Il rococò più brioso è invece tratteggiato da un rame di Giuseppe Varotti con Il transito di San Giuseppe con gli angeli, da due rami ovali con Le storie di Esther di Pier Francesco Cittadini e dello stesso pittore da uno straordinario dipinto raffigurante Diana e Atteone, inoltre dalla serie dei Cinque sensi di Giuseppe Gambarini, da due deliziosi vedute di Giuseppe Zola Paesaggi fluviali con viandanti e infine da una raffinata veduta di Carlo Lodi con figure di Nicola Bertuzzi detto l’Anconitano Paesaggio fluviale con pastori.Tra i disegni spiccano opere di Donato Creti, Giovanni Maria Viani, Ubaldo Gandolfi e Felice Giani.
La mostra si rivelerà, come sempre, un’importante occasione per far conoscere al pubblico opere di notevole interesse scientifico capaci di affascinare non solo il mondo degli studiosi, ma anche quello più ampio degli appassionati d’arte.
In questa antologia sono presenti opere rare e di solito inedite, alcune delle quali provenienti da mercato internazionale, restituite dunque al mercato italiano con un’operazione che ha caratterizzato l’attività della galleria Fondantico in questi ultimi quindici anni.
La presentazione delle opere nel catalogo è curata dal Prof. Daniele Benati, ed affidata ad alcuni dei maggiori specialisti dei vari settori.
Sono presentate circa quaranta opere che comprendono un’ampia e variegata scelta di dipinti e disegni di grande interesse dal Quattrocento al Settecento.
In prevalenza saranno presenti artisti emiliani, o in ogni caso attivi in Emilia, famosi, ma anche piuttosto rari ed esclusivi, non sempre noti al pubblico più vasto, ma al contrario assai apprezzati in ambito collezionistico, ai quali si affiancheranno alcuni tra i protagonisti d’eccellenza della scuola pittorica emiliana.
Il Quattrocento vede la presenza importante di un raro dipinto su tela di Lippo di Dalmasio, protagonista raffinato dell’ultima stagione del gotico bolognese, raffigurante la Madonna dell’umiltà e angeli. Il Cinquecento è rappresentato da un delizioso e raffinato piccolo rame di Lavinia Fontana Ritratto di dama, mentre il Seicento è delineato da opere di: Flaminio Torri con una Sacra famiglia con musici di grande qualità; Giovanni Andrea Donducci detto il Mastelletta (Bologna, 1575 – 1655) è presentato con ben tre rami, raffiguranti La caduta di Cristo sotto la croce e la coppia con l’Ascensione e la Pentecoste; Michele Desubleo, detto Michele fiammingo, con un magnifico Ragazzo con racchetta da pallacorda raro esemplare di affascinante iconografia; una suggestiva Sibilla Eritrea invece è di mano di una pittrice femminile bolognese, di recente scoperta, Ginevra Cantofoli. E infine il Seicento è sontuosamente raffigurato da uno dei suoi più sublimi rappresentanti, Guido Reni con un riscoperto e affascinante Salvator Mundi.
Il Settecento è raffigurato da due delle anime più rappresentative di apertura del secolo: Donato Creti con il Ritratto di paggetto con cane e Giuseppe Maria Crespi con una fascinosa Testa di Dio Padre.
Il rococò più brioso è invece tratteggiato da un rame di Giuseppe Varotti con Il transito di San Giuseppe con gli angeli, da due rami ovali con Le storie di Esther di Pier Francesco Cittadini e dello stesso pittore da uno straordinario dipinto raffigurante Diana e Atteone, inoltre dalla serie dei Cinque sensi di Giuseppe Gambarini, da due deliziosi vedute di Giuseppe Zola Paesaggi fluviali con viandanti e infine da una raffinata veduta di Carlo Lodi con figure di Nicola Bertuzzi detto l’Anconitano Paesaggio fluviale con pastori.Tra i disegni spiccano opere di Donato Creti, Giovanni Maria Viani, Ubaldo Gandolfi e Felice Giani.
La mostra si rivelerà, come sempre, un’importante occasione per far conoscere al pubblico opere di notevole interesse scientifico capaci di affascinare non solo il mondo degli studiosi, ma anche quello più ampio degli appassionati d’arte.
In questa antologia sono presenti opere rare e di solito inedite, alcune delle quali provenienti da mercato internazionale, restituite dunque al mercato italiano con un’operazione che ha caratterizzato l’attività della galleria Fondantico in questi ultimi quindici anni.
La presentazione delle opere nel catalogo è curata dal Prof. Daniele Benati, ed affidata ad alcuni dei maggiori specialisti dei vari settori.
27
ottobre 2007
Quadreria Emiliana
Dal 27 ottobre al 22 dicembre 2007
arte antica
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA D’ARTE FONDANTICO
Bologna, Via De' Pepoli, 6/E, (Bologna)
Bologna, Via De' Pepoli, 6/E, (Bologna)
Orario di apertura
16.00-19.30; chiuso giovedì pomeriggio e domenica
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 17
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore