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QUADROPHENIA: a MODern world – La musica e lo stile dagli Who ai Jam-
Ono arte con questa nuova mostra unisce, nella sua ricerca delle tematiche socio-culturali del secondo novecento, la musica, la moda e il design.
Comunicato stampa
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La mostra, sottolinea anche questa volta la curiosità e l’interesse della ONO per la ricerca incrociata di musica, costume e stili del secondo Novecento. “Quadrophenia: a MODern world” raccoglie ottanta fotografie d’autore che raccontano la storia e lo stile di quella generazione inglese – poi italiana - cresciuta negli anni settanta che, forse per la prima volta, sceglie come segno distintivo brand specifici e uno stile musicale che dai primi dischi degli Who arriva fino allo Ska, passando per il Northen Soul e il Jazz.
Il titolo della mostra si riferisce al celebre album degli Who, uscito nel 1973, al film omonimo diretto da Franc Roddam e alla scena MOD che nasce negli anni 50 e torna alla ribalta nel 1979, anno di uscita del film. Roger Daltrey, degli Who, sottolinea come Quadrophenia non abbia avuto nulla a che fare con il ritorno, a quasi 15 anni di distanza, dei Mods.
Ma certo che, anche grazie al film, i Mods, mai scomparsi, tornano alla ribalta negli stessi anni in cui la scena Punk era al suo apice.
Mod non è una vera e propria moda ma un’attitudine e sfugge ad ogni etichetta e periodizzazione, cominciando dal significato della parola stessa, Mod, che sta per “Modernist”, termine ancora più indefinibile.
Quello che è certo è che Mod è uno stile unico ed elitario fatto di codici ricercati che dal cuore dell’Inghilterra proletaria raggiunse anche l’Italia.
La mostra dunque si articola in due sezioni. La prima presenta gli scatti inediti di Adrian Boot fotografo di scena di Quadrophenia che, oltre ai vari attori del film, tra cui un giovane Sting, immortalano gli stessi Who, produttori del film sul set dello stesso a Brighton.
La seconda presenta i Mods in contrapposizione ai rivali di sempre i Rockers: abiti in pelle e passione per il rock‘n’roll primordiale . Gli scontri tra Mods e Rockers avvenivano nel week end spesso mella città di Brighton e a documentare queste scene in mostra saranno presenti gli scatti di Laura Lee, giornalista dell’epoca.
Una sezione specifica della mostra sarà poi dedicata a quelli che i Mod consideravano i loro gruppi musicali di riferimento: gli Who, ma anche i Kinks, gli Small Faces e successivamente anche i Jam, nelle foto di Ian Dickson e david Redfern.
Per illustrare una parte della scena Mod italiana ci si è avvalsi della collaborazione di Tony Face, musicista, scrittore e figura di spicco della scena italiana che ha fornito materiale fotografico, fanzine e altri documenti che raccontano una storia ancora attuale.
Altro contributo importante alla mostra è stato fornito dalla giornalista e critica musicale Eleonora Bagarotti, una delle massime esperte italiane degli Who.
Il titolo della mostra si riferisce al celebre album degli Who, uscito nel 1973, al film omonimo diretto da Franc Roddam e alla scena MOD che nasce negli anni 50 e torna alla ribalta nel 1979, anno di uscita del film. Roger Daltrey, degli Who, sottolinea come Quadrophenia non abbia avuto nulla a che fare con il ritorno, a quasi 15 anni di distanza, dei Mods.
Ma certo che, anche grazie al film, i Mods, mai scomparsi, tornano alla ribalta negli stessi anni in cui la scena Punk era al suo apice.
Mod non è una vera e propria moda ma un’attitudine e sfugge ad ogni etichetta e periodizzazione, cominciando dal significato della parola stessa, Mod, che sta per “Modernist”, termine ancora più indefinibile.
Quello che è certo è che Mod è uno stile unico ed elitario fatto di codici ricercati che dal cuore dell’Inghilterra proletaria raggiunse anche l’Italia.
La mostra dunque si articola in due sezioni. La prima presenta gli scatti inediti di Adrian Boot fotografo di scena di Quadrophenia che, oltre ai vari attori del film, tra cui un giovane Sting, immortalano gli stessi Who, produttori del film sul set dello stesso a Brighton.
La seconda presenta i Mods in contrapposizione ai rivali di sempre i Rockers: abiti in pelle e passione per il rock‘n’roll primordiale . Gli scontri tra Mods e Rockers avvenivano nel week end spesso mella città di Brighton e a documentare queste scene in mostra saranno presenti gli scatti di Laura Lee, giornalista dell’epoca.
Una sezione specifica della mostra sarà poi dedicata a quelli che i Mod consideravano i loro gruppi musicali di riferimento: gli Who, ma anche i Kinks, gli Small Faces e successivamente anche i Jam, nelle foto di Ian Dickson e david Redfern.
Per illustrare una parte della scena Mod italiana ci si è avvalsi della collaborazione di Tony Face, musicista, scrittore e figura di spicco della scena italiana che ha fornito materiale fotografico, fanzine e altri documenti che raccontano una storia ancora attuale.
Altro contributo importante alla mostra è stato fornito dalla giornalista e critica musicale Eleonora Bagarotti, una delle massime esperte italiane degli Who.
19
aprile 2012
QUADROPHENIA: a MODern world – La musica e lo stile dagli Who ai Jam-
Dal 19 aprile al 24 maggio 2012
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ONO ARTE CONTEMPORANEA
Bologna, Via Santa Margherita, 10, (Bologna)
Bologna, Via Santa Margherita, 10, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-21.30
Vernissage
19 Aprile 2012, ore 18.00
Ufficio stampa
CULTURALIA
Autore