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Qualità dell’architettura contemporanea nelle città e nei territori europei
Tema chiave della “tre giorni bolognese” sarà la promozione dell’architettura di qualità nella residenza, nelle infrastrutture e nelle grandi opere.
Comunicato stampa
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L’Italia sarà per tre giorni centro di dibattito e riflessione sull’architettura contemporanea di qualità.
Il 21, 22 e 23 Novembre il Seminario internazionale Qualità dell’architettura contemporanea nelle città e nei territori europei, organizzato a Bologna al Teatro Manzoni dalla Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee (DARC) del Ministero per i beni e le attività culturali in collaborazione con la Regione Emilia Romagna – Assessorato programmazione territoriale e con i Comuni di Bologna e di Parma, affronterà questi temi nell’ambito delle iniziative per la Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea.
All’incontro parteciperanno il Sottosegretario ai beni e le attività culturali, Nicola Bono; il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, e l'Assessore alla Programmazione Territoriale, Pier Antonio Rivola; il Direttore generale della DARC, Pio Baldi. Interverranno inoltre il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi; il sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca, il Responsabile dell’Unità cultura della Commissione europea, Antonios Kosmopoulos.
Saranno inoltre presenti architetti e progettisti di fama internazionale come Massimiliano Fuksas, Jo Coenen, Flora Ruchat-Roncati; istituzioni internazionali competenti nel settore di Francia, Spagna, Finlandia, Belgio e Paesi Bassi; urbanisti e docenti universitari; committenti pubblici e imprenditori; direttori delle principali riviste di settore.
I TEMI DEL SEMINARIO
Tema chiave della “tre giorni bolognese” sarà la promozione dell’architettura di qualità nella residenza, nelle infrastrutture e nelle grandi opere.
Infatti, dopo il caos che negli ultimi decenni ha visto crescere case, strade, capannoni fuori da ogni controllo o disegno d’insieme, la scommessa per il futuro è quella di un’architettura che migliori lo spazio e la qualità della vita, in armonia con il paesaggio e l’ambiente, con la storia millenaria stratificata nel nostro territorio.
“In un paesaggio in continuo divenire, occorre recuperare la capacità di governo delle trasformazioni del territorio – ha detto Pio Baldi -. Occorre farlo riallacciando il filo tra qualità della vita e qualità dello spazio. La scommessa è riuscire a costruire infrastrutture che contribuiscano a riqualificare ambienti alterati o che addirittura possano creare nuovi paesaggi. Ed è proprio questo l’obiettivo che, in Italia, vogliamo raggiungere con la legge sulla qualità architettonica ”.
LA LEGGE QUADRO ITALIANA SULLA QUALITA’ ARCHITETTONICA
In sintonia con la Risoluzione sulla qualità architettonica dell’ambiente urbano e rurale adottata dal Consiglio dell’Unione europea il 12 febbraio 2001, l’Italia ha elaborato un disegno di legge quadro sulla qualità architettonica, presentato dal Ministro per i beni e le attività culturali Giuliano Urbani e approvato dal Consiglio dei Ministri la scorsa estate. La legge, caratterizzata da un forte impatto interdisciplinare (molte delle azioni previste sono concertate tra Ministero per i beni e le attività culturali, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Enti locali; ordini professionali) contiene interessanti novità, tra cui: un maggior ricorso ai concorsi di progettazione, anche grazie all’istituzione di un fondo ad hoc presso il Ministero per i beni e le attività culturali, il riconoscimento di “bene culturale” per le opere di architettura contemporanea e la conseguente possibilità di ottenere finanziamenti per gli interventi di manutenzione. Sono anche previsti riconoscimenti e incentivi a enti pubblici e soggetti privati che abbiano commissionato, ideato o realizzato opere significative. Viene inoltre predisposto un Piano triennale per la qualità delle costruzioni pubbliche.
Non è un caso che il Seminario internazionale si svolga proprio a Bologna: l’Emilia Romagna, infatti, è l’unica regione italiana che ha già una propria legge per la promozione della qualità architettonica e paesaggistica del territorio, la n.16 del 15 luglio 2002. Anche nella nuova legge regionale sono presenti i temi di quella nazionale (concorsi, manutenzione urbana, promozione di nuova architettura). Inoltre, sul tema del miglioramento della qualità paesaggistica, si prevedono contributi per la demolizione, anche parziale, delle opere ritenute incompatibili con l'aspetto dei luoghi.
IN EUROPA…
Una cosa è certa: in tutti i Paesi dell’Unione Europea si sta affermando la consapevolezza che occorre promuovere un’architettura di qualità. In alcuni Paesi, come ad esempio la Francia, pioniera in questo settore, esiste già una legislazione ad hoc che risale al 1977 ed è la prima in Europa. In Belgio è in fase di definizione una normativa di settore. La legge finlandese incentiva, invece, l’uso dei concorsi per incrementare la qualità. La Spagna, dove è già in atto una forte sinergia tra committenza pubblica, progettisti e realizzatori, punta a dare un ruolo di maggior rilievo alla figura dell’architetto durante la progettazione delle opere pubbliche. L’Olanda rappresenta lo stato europeo che dà maggiore impulso alla contemporaneità attraverso importanti istituzioni governative.
LA “TRE GIORNI” BOLOGNESE
Il Seminario sarà suddiviso in tre sezioni: la prima, intitolata Politiche, farà il punto sulle politiche pubbliche per la promozione della qualità dell’architettura contemporanea; la seconda, intitolata Confronti, illustrerà le diverse esperienze italiane ed europee; la terza, Scenari, sarà incentrata sul percorso che porta alla qualità, attraverso committenza, progettazione, realizzazione.
Durante i tre giorni, al Teatro Manzoni verranno proiettate le video-installazioni a cura della DARC Mobilitaly, risultato di una ricerca sulle infrastrutture legate alla mobilità in Italia e presentata alla prima Biennale internazionale di architettura di Rotterdam, nel maggio 2003, dove ha vinto l’Inspiration Award e Atlante italiano 003, ricerca fotografica sui mutamenti del paesaggio della nostra penisola.
Parte integrante del seminario saranno le visite alle mostre fotografiche Forme e tracce dell’abitare (Padiglione Esprit Noveau, a cura della Regione Emilia Romagna e Centro Studi OIKOS) e Paesaggi dissonanti (Galleria d’Arte Moderna, a cura della Regione Emilia Romagna e dell’Istituto beni culturali). Entrambe utilizzano immagini prodotte da "Linea di Confine per la fotografia contemporanea"; nella prima sono presentati circa 60 interventi di edilizia abitativa realizzati nell'ambito della programmazione regionale dal 1980 ad oggi, la seconda riguarda il tema delle opere incongrue con il paesaggio definito dalla legge regionale 16/2002.
A conclusione, domenica 23 Novembre ci sarà la visita-studio alla Parma contemporanea e ai suoi progetti: Piazza della Pace dell’architetto Mario Botta; l’Auditorium di Renzo Piano; il progetto di recupero urbano della stazione ferroviaria di Oriol Bohigas. La visita è organizzata dal Comune di Parma e dall’Università degli Studi di Parma – Facoltà di Architettura.
21
novembre 2003
Qualità dell’architettura contemporanea nelle città e nei territori europei
Dal 21 al 23 novembre 2003
incontro - conferenza
Location
TEATRO MANZONI
Bologna, Via De' Monari, 1/2, (Bologna)
Bologna, Via De' Monari, 1/2, (Bologna)
Orario di apertura
9.30
Sito web
www.darc.beniculturali.it