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Quartiere 3
Mostra di pittura, scultura e fotografia
Comunicato stampa
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"Margherita Martinelli – La poetica della memoria
La pittura di Margherita Martinelli indaga il cosmo delle memorie, le memorie personali dell'artista e quelle collettive, legate alla nostra terra e al sapore pastoso delle atmosfere luminose della campagna, delle vecchie case nelle quali è più semplice scavarsi un nido e lasciarsi andare al ricordo o alla rêverie. Il linguaggio di Margherita è contemporaneo e personale: da una base di informale, ottenuta con stratificazioni di acrilici e pigmenti disciolti nel latte, coagulata in incrostazioni di bitume, colori ad olio e collage, lascia affiorare elementi figurativi dai contorni incerti e vibranti; sono gli oggetti della reminiscenza e del sogno. La superficie della tela é solcata da frasi rotte, appunti, frammenti di grafia: il pensiero viene a galla sulla distesa fluida della mente come parola che penetra diretta ed efficace fino all'immaginario.
Giacomo Stringhini Ciboldi – Il ciclo della terra
Giacomo Stringhini Ciboldi ci conduce, attraverso la sua scultura, nell'esplorazione della terra, ci porta a contatto con gli elementi naturali e con la loro sacralità. Ricorre l'albero, sia in sezioni di tronchi che in travi o fusti assemblati a creare strutture piramidali, totem barbarici e alieni al tempo stesso. Il legno è sempre associato al metallo: il nocciolo vulnerabile ma eterno della verità contro le patine iridescenti dell'apparenza e dell'inganno. L'artista lavora con elementi circolari e concentrici, forme simboliche di grande profondità. Il cerchio è il ciclo primario vita-morte-vita, dal quale la nostra cultura ha teso ad allontanarci. L'artista ci invita a recuperare l'archetipo per intendere il senso del nostro destino e della nostra esistenza.
Demis Martinelli – Il lato oscuro del fuoco
Demis Martinelli forgia il metallo così come forgia l'eclissi rossastra sui corpi femminili che fotografa. Nelle sue mani ogni cosa diventa luce per poi tramontare in ombra. I suoi lavori di ferro battuto sono creature ritorte, in cui il pesante segno di metallo ritrova la leggerezza del segno grafico, dello schizzo, della sintesi delle forme. L'artista plasma il fuoco in magia nera, tanto nell'oscurità delle sculture quanto nella penombra rossa delle fotografie, in cui la superficie della pelle si allontana ancor più dall'astrattezza minerale del pallore, divenendo carne, pura e violenta carne. I volti sono celati o scomposti, le identità e le storie sono inghiottite dalla notte. Nella sua arte le membra si avvolgono nel mistero, nel perturbante delle maschere o di torsioni di ferro sconosciute e al tempo stesso riconoscibili..."
A cura di Natalia Vecchia
La pittura di Margherita Martinelli indaga il cosmo delle memorie, le memorie personali dell'artista e quelle collettive, legate alla nostra terra e al sapore pastoso delle atmosfere luminose della campagna, delle vecchie case nelle quali è più semplice scavarsi un nido e lasciarsi andare al ricordo o alla rêverie. Il linguaggio di Margherita è contemporaneo e personale: da una base di informale, ottenuta con stratificazioni di acrilici e pigmenti disciolti nel latte, coagulata in incrostazioni di bitume, colori ad olio e collage, lascia affiorare elementi figurativi dai contorni incerti e vibranti; sono gli oggetti della reminiscenza e del sogno. La superficie della tela é solcata da frasi rotte, appunti, frammenti di grafia: il pensiero viene a galla sulla distesa fluida della mente come parola che penetra diretta ed efficace fino all'immaginario.
Giacomo Stringhini Ciboldi – Il ciclo della terra
Giacomo Stringhini Ciboldi ci conduce, attraverso la sua scultura, nell'esplorazione della terra, ci porta a contatto con gli elementi naturali e con la loro sacralità. Ricorre l'albero, sia in sezioni di tronchi che in travi o fusti assemblati a creare strutture piramidali, totem barbarici e alieni al tempo stesso. Il legno è sempre associato al metallo: il nocciolo vulnerabile ma eterno della verità contro le patine iridescenti dell'apparenza e dell'inganno. L'artista lavora con elementi circolari e concentrici, forme simboliche di grande profondità. Il cerchio è il ciclo primario vita-morte-vita, dal quale la nostra cultura ha teso ad allontanarci. L'artista ci invita a recuperare l'archetipo per intendere il senso del nostro destino e della nostra esistenza.
Demis Martinelli – Il lato oscuro del fuoco
Demis Martinelli forgia il metallo così come forgia l'eclissi rossastra sui corpi femminili che fotografa. Nelle sue mani ogni cosa diventa luce per poi tramontare in ombra. I suoi lavori di ferro battuto sono creature ritorte, in cui il pesante segno di metallo ritrova la leggerezza del segno grafico, dello schizzo, della sintesi delle forme. L'artista plasma il fuoco in magia nera, tanto nell'oscurità delle sculture quanto nella penombra rossa delle fotografie, in cui la superficie della pelle si allontana ancor più dall'astrattezza minerale del pallore, divenendo carne, pura e violenta carne. I volti sono celati o scomposti, le identità e le storie sono inghiottite dalla notte. Nella sua arte le membra si avvolgono nel mistero, nel perturbante delle maschere o di torsioni di ferro sconosciute e al tempo stesso riconoscibili..."
A cura di Natalia Vecchia
01
luglio 2009
Quartiere 3
Dal primo luglio al 03 agosto 2009
arte contemporanea
Location
CITTADELLA DELLA CULTURA
Crema, Via Dante Alighieri, 45, (Cremona)
Crema, Via Dante Alighieri, 45, (Cremona)
Orario di apertura
martedì - giovedì - sabato: 17.00-19.00
i giorni degli spettacoli di Cremarena dalle ore 19,30
Vernissage
1 Luglio 2009, ore 18
Autore
Curatore