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Quasi corpi
L’artista argentina Viviana Fernandez Nicola modella forme astratte con il cartone riciclato, alla ricerca continua di relazioni tra spazio, dimensione, struttura e peso.
Comunicato stampa
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L’artista argentina Viviana Fernandez Nicola modella forme astratte con il cartone riciclato, alla ricerca continua di relazioni tra spazio, dimensione, struttura e peso. Le forme che scaturiscono da questa complessità progettuale sono modellate attraverso la straordinaria capacità dell’artista di rendere organico e tridimensionale un materiale - il cartone da imballaggio - che nasce squadrato e bidimensionale.
Al contrario della scultura, che ha il suo punto di partenza in blocchi di pietra, che là più cresce u’ più la pietra scema, come scriveva Michelangelo Buonarroti, per forza di levare, le opere di Viviana Fernandez Nicola sono il risultato di un processo più simile a una progettazione architettonica, dal piano alla concezione di forme in uno spazio. Il suo modo di lavorare la materia la porta a realizzare opere che sono fenomeni visivi, che la luce contribuisce a esplorare e a leggere.
Uno dei riferimenti culturali e storico artistici di Viviana Fernandez Nicola è la scultrice argentina di nascita e europea di formazione Maria Simon (1922 - 2009), non molto conosciuta in Italia, il cui lavoro viene definito da Pierre Restany sobrio, duro, austero. Nel 1977 Maria Simon afferma che “la scultura non dovrebbe essere affrontata come un
problema filosofico, perché una scultura è una forma nello spazio, e niente di più”. Tra gli accostamenti all’opera di Viviana Fernandez mi permetto di aggiungere anche i Bozzoli, i Controrilievi e i Bichos della brasiliana Lygia Clark, che, come le opere di Viviana, nascono dalla geometria ma la trascendono, invitando alla scoperta di molteplici punti di vista attraverso il nostro avvicinamento, spostamento nello spazio, fino al cambiamento della posizione all’opera e alla sua manipolazione in configurazioni diverse.
Lygia Clark affermava che un'opera d'arte non dovrebbe essere considerata né una macchina né un oggetto, ma piuttosto un quasi-corpo che può essere reso completo solo attraverso la partecipazione del pubblico. Solo in questo modo l’opera d’arte può dirsi completa e piena di vita.
Viviana Fernandez Nicola crea forme che sono concepite come organismi dotati di un proprio canone che non si limita ad essere estetico perché sfugge a ogni regola fissa, per lasciare a chi guarda la possibilità di interagire con la propria sfera, che sia cerebrale o emotiva.
Caterina Ghisu
Al contrario della scultura, che ha il suo punto di partenza in blocchi di pietra, che là più cresce u’ più la pietra scema, come scriveva Michelangelo Buonarroti, per forza di levare, le opere di Viviana Fernandez Nicola sono il risultato di un processo più simile a una progettazione architettonica, dal piano alla concezione di forme in uno spazio. Il suo modo di lavorare la materia la porta a realizzare opere che sono fenomeni visivi, che la luce contribuisce a esplorare e a leggere.
Uno dei riferimenti culturali e storico artistici di Viviana Fernandez Nicola è la scultrice argentina di nascita e europea di formazione Maria Simon (1922 - 2009), non molto conosciuta in Italia, il cui lavoro viene definito da Pierre Restany sobrio, duro, austero. Nel 1977 Maria Simon afferma che “la scultura non dovrebbe essere affrontata come un
problema filosofico, perché una scultura è una forma nello spazio, e niente di più”. Tra gli accostamenti all’opera di Viviana Fernandez mi permetto di aggiungere anche i Bozzoli, i Controrilievi e i Bichos della brasiliana Lygia Clark, che, come le opere di Viviana, nascono dalla geometria ma la trascendono, invitando alla scoperta di molteplici punti di vista attraverso il nostro avvicinamento, spostamento nello spazio, fino al cambiamento della posizione all’opera e alla sua manipolazione in configurazioni diverse.
Lygia Clark affermava che un'opera d'arte non dovrebbe essere considerata né una macchina né un oggetto, ma piuttosto un quasi-corpo che può essere reso completo solo attraverso la partecipazione del pubblico. Solo in questo modo l’opera d’arte può dirsi completa e piena di vita.
Viviana Fernandez Nicola crea forme che sono concepite come organismi dotati di un proprio canone che non si limita ad essere estetico perché sfugge a ogni regola fissa, per lasciare a chi guarda la possibilità di interagire con la propria sfera, che sia cerebrale o emotiva.
Caterina Ghisu
08
gennaio 2025
Quasi corpi
Dall'otto al 25 gennaio 2025
arte contemporanea
Location
Il cornetto acustico aps
Cagliari, Via San Giovanni, 219, (CA)
Cagliari, Via San Giovanni, 219, (CA)
Orario di apertura
Da mercoledì a sabato ore 18-20
Vernissage
8 Gennaio 2025, Ore 18:30
Ufficio stampa
Il cornetto acustico
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione