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Quasi l’infanzia
i bambini e lo sguardo dell’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Quasi l’infanzia” è una mostra voluta e patrocinata dal Comune di Firenze, un progetto espositivo rivolto agli adulti e ai bambini, una finestra di dialogo che si serve dell’arte contemporanea per comunicare con un pubblico vasto e variegato. La mostra è stata inserita nel quadro degli appuntamenti di Firenzestate 2006 che quest’anno è dedicata a "L'innocenza dei bambini". Nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, in uno degli spazi più suggestivi della Firenze medioevale, la sensibilità e la cultura artistica contemporanea si confrontano ancora una volta con l’eredità del passato, dal quale vengono mutuati i motivi e le iconografie.
“Quasi l’infanzia” propone il lavoro di protagonisti dell’arte contemporanea come Nan Goldin, Ingar Krauss, Maria Marshall, Luca Stoppini, Monica Carocci, Paola de Pietri, Paolo Parisi, Peter Fischli & David Weiss, Wang Ningde. Gli artisti serrano nella propria ricerca, secondo linguaggi personali, gli infiniti spunti legati al mondo dei bambini, al rapporto con la maternità e, in modo particolare, allo scambio di sguardi tra gli adulti e i bambini. L’allestimento ha come colonna sonora un brano di Marco Parente, “Altopiano parlante”, artista che si avvicina alla musica, e alla sua esecuzione, con una capacità di incantare e lasciarsene sorprendere vicina a quella dei bambini.
L’infanzia è il luogo delle utopie dove convergono tutti i desideri di felicità: in primo luogo quelli di chi è ancora bambino e cerca un dimensione piena e appagante della propria età; serenità che viene negata dalla violenza, dalle sopraffazioni, dalla propria inconsapevolezza, dall’ansia di essere “grande”, o semplicemente dalla velocità con cui passa il tempo. Gli anni dell’infanzia corrono via e il bambino è già uomo, nostalgico e defraudato di uno stato di grazia mai raggiunto pienamente.
Da adulti si osserva il proprio desiderio volgere a quella stagione passata che in misure diverse si vorrebbe mantenere vitale. Ma le regole delle età impongono ruoli e doveri che negano, ancora una volta, l’infanzia.
Ecco perché la mostra prende il titolo “Quasi l’infanzia”, perché dai primi giorni di luce fino all’età adulta la dimensione tanto evocata non viene mai raggiunta in modo completo, lieto, pervasivo.
Gli artisti contemporanei guardano l’infanzia e la rappresentano, sempre attraverso la lente deformante di un desiderio che interpreta il sentimento della nostra era e che vaticina sulla sensibilità delle generazioni che verranno.
In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo che si presenta come oggetto da collezione, libro e giocattolo. Un prodotto originale, concepito da Antonella Nicola, che raccoglie immagini, testi (dei curatori, di Simone Siliani, Geraldina Fiechter e di Lorenzo Pallini), una traccia musicale e che aspetta di essere personalizzato da chi lo acquista.
“Quasi l’infanzia” propone il lavoro di protagonisti dell’arte contemporanea come Nan Goldin, Ingar Krauss, Maria Marshall, Luca Stoppini, Monica Carocci, Paola de Pietri, Paolo Parisi, Peter Fischli & David Weiss, Wang Ningde. Gli artisti serrano nella propria ricerca, secondo linguaggi personali, gli infiniti spunti legati al mondo dei bambini, al rapporto con la maternità e, in modo particolare, allo scambio di sguardi tra gli adulti e i bambini. L’allestimento ha come colonna sonora un brano di Marco Parente, “Altopiano parlante”, artista che si avvicina alla musica, e alla sua esecuzione, con una capacità di incantare e lasciarsene sorprendere vicina a quella dei bambini.
L’infanzia è il luogo delle utopie dove convergono tutti i desideri di felicità: in primo luogo quelli di chi è ancora bambino e cerca un dimensione piena e appagante della propria età; serenità che viene negata dalla violenza, dalle sopraffazioni, dalla propria inconsapevolezza, dall’ansia di essere “grande”, o semplicemente dalla velocità con cui passa il tempo. Gli anni dell’infanzia corrono via e il bambino è già uomo, nostalgico e defraudato di uno stato di grazia mai raggiunto pienamente.
Da adulti si osserva il proprio desiderio volgere a quella stagione passata che in misure diverse si vorrebbe mantenere vitale. Ma le regole delle età impongono ruoli e doveri che negano, ancora una volta, l’infanzia.
Ecco perché la mostra prende il titolo “Quasi l’infanzia”, perché dai primi giorni di luce fino all’età adulta la dimensione tanto evocata non viene mai raggiunta in modo completo, lieto, pervasivo.
Gli artisti contemporanei guardano l’infanzia e la rappresentano, sempre attraverso la lente deformante di un desiderio che interpreta il sentimento della nostra era e che vaticina sulla sensibilità delle generazioni che verranno.
In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo che si presenta come oggetto da collezione, libro e giocattolo. Un prodotto originale, concepito da Antonella Nicola, che raccoglie immagini, testi (dei curatori, di Simone Siliani, Geraldina Fiechter e di Lorenzo Pallini), una traccia musicale e che aspetta di essere personalizzato da chi lo acquista.
19
giugno 2006
Quasi l’infanzia
Dal 19 giugno al 15 settembre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO VECCHIO
Firenze, Piazza Della Signoria, (Firenze)
Firenze, Piazza Della Signoria, (Firenze)
Biglietti
Interi 5 euro
Bambini e ragazzi fino ai 14 anni ingresso libero
Per ogni gruppo di 5 persone è previsto un ingresso omaggio
I titolari della Carta Più Feltrinelli hanno diritto al biglietto ridotto.
I visitatori della mostra potranno ottenere uno sconto sugli acquisti fatti alla libreria Edison esibendo il biglietto
Orario di apertura
10,00-13,00 e 15,00-20,00; mercoledì e venerdì aperto fino alle 22.30; chiuso giovedì
Vernissage
19 Giugno 2006, ore 18.30
Sito web
it.geocities.com/quasilinfanzia
Autore
Curatore