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Quegli Anni 50
Cento opere per un percorso nella pittura degli anni ’50 attraverso la collezione dell’Università degli Studi di Trieste, la collezione del Civico Museo Revoltella di Trieste e la collezione Eugenio Giletti, oggi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
Comunicato stampa
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Cento opere per un percorso nella pittura degli anni ’50 attraverso la collezione dell’Università degli Studi di Trieste, la collezione del Civico Museo Revoltella di Trieste e la collezione Eugenio Giletti, oggi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, con l'allestimento e il catalogo a cura di Comunicarte.
Una “mostra nella mostra” che guarda alla rassegna d’arte italiana contemporanea ideata e realizzata a Trieste nel 1953 dall’Ateneo triestino e dalla Soprintendenza e riproposta lo scorso anno dall’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni S.A.E. del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste, il Civico Museo Revoltella e la Fondazione CRTrieste. Sullo sfondo “queglianni ’50”, frenetico periodo durante il quale all’incalzante ricostruzione economica del paese si affianca vivacemente anche quella culturale e la pittura si fa materia dinamica di sperimentazione e confronto. Le prime tre Biennali di Venezia del dopoguerra testimoniano lo spirito dei tempi e la mostra allestita a Trieste nel 1953, quando la città è ancora separata dal territorio nazionale, diventa esempio di lungimiranza culturale e politica.
In mostra, oltre ad Afro, Corpora, Moreni, Santomaso e Vedova, membri dello storico gruppo, sono rappresentate tutte le espressioni artistiche di quel periodo, da Casorati a Spazzapan, da Donghi a Sbisà, da Maccari a Mascherini, da Cantatore a Prampolini in un avvincente itinerario di materia e colore. La collettiva diviene in tal modo un’occasione per riflettere sull’arte moderna in un confronto virtuale con il postmoderno, una considerazione sulla possibilità di formulare un giudizio critico che non sia soltanto quello dettato dal mercato e per valutare infine se la capacità di “durare nel tempo” sia tuttora un valido criterio per stabilire quando un’opera può essere considerata opera d’arte.
Il catalogo della mostra
Il volume riproduce oltre novanta opere provenienti dalle tre collezioni oltre a immagini e documenti d'archivio ed è corredato da saggi di Maria Masau Dan, di Rossella Fabiani e Nicoletta Zanni. Inoltre testi di Giuliano Bon, curatore della mostra, Raoul Pupo, storico e professore di Storia Contemporanea all'Università di Trieste e Anna Vinci, docente di Storia contemporanea alla facoltà di Lettere dell’Università di Trieste.
Una “mostra nella mostra” che guarda alla rassegna d’arte italiana contemporanea ideata e realizzata a Trieste nel 1953 dall’Ateneo triestino e dalla Soprintendenza e riproposta lo scorso anno dall’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni S.A.E. del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste, il Civico Museo Revoltella e la Fondazione CRTrieste. Sullo sfondo “queglianni ’50”, frenetico periodo durante il quale all’incalzante ricostruzione economica del paese si affianca vivacemente anche quella culturale e la pittura si fa materia dinamica di sperimentazione e confronto. Le prime tre Biennali di Venezia del dopoguerra testimoniano lo spirito dei tempi e la mostra allestita a Trieste nel 1953, quando la città è ancora separata dal territorio nazionale, diventa esempio di lungimiranza culturale e politica.
In mostra, oltre ad Afro, Corpora, Moreni, Santomaso e Vedova, membri dello storico gruppo, sono rappresentate tutte le espressioni artistiche di quel periodo, da Casorati a Spazzapan, da Donghi a Sbisà, da Maccari a Mascherini, da Cantatore a Prampolini in un avvincente itinerario di materia e colore. La collettiva diviene in tal modo un’occasione per riflettere sull’arte moderna in un confronto virtuale con il postmoderno, una considerazione sulla possibilità di formulare un giudizio critico che non sia soltanto quello dettato dal mercato e per valutare infine se la capacità di “durare nel tempo” sia tuttora un valido criterio per stabilire quando un’opera può essere considerata opera d’arte.
Il catalogo della mostra
Il volume riproduce oltre novanta opere provenienti dalle tre collezioni oltre a immagini e documenti d'archivio ed è corredato da saggi di Maria Masau Dan, di Rossella Fabiani e Nicoletta Zanni. Inoltre testi di Giuliano Bon, curatore della mostra, Raoul Pupo, storico e professore di Storia Contemporanea all'Università di Trieste e Anna Vinci, docente di Storia contemporanea alla facoltà di Lettere dell’Università di Trieste.
02
aprile 2009
Quegli Anni 50
Dal 02 aprile al 12 luglio 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA TORRE – FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIA
Gorizia, Via Giosuè Carducci, 2, (Gorizia)
Gorizia, Via Giosuè Carducci, 2, (Gorizia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì, 10.00 / 13.00 e 16.00 / 19.00 Sabato e domenica 10.00 / 19.00. Chiuso lunedì e 25 dicembre 2008 e primo gennaio 2009
Vernissage
2 Aprile 2009, ore 18
Editore
COMUNICARTE
Autore