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Quel gran genio di Leonardo
una raccolta di macchine da guerra, strumenti musicali e per l’industria, realizzati dai disegni vinciani in varie epoche
Comunicato stampa
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Ogni volta che si parla di Leonardo da Vinci si scopre sempre che c’è qualche aspetto che vale la pena esplorare anche da altri punti di vista. Dal 20 Gennaio al 26 Febbraio 2006, le opere del mito del Rinascimento saranno in mostra a Napoli nell’insolita location del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo che per la prima volta ospita una raccolta di macchine da guerra, strumenti musicali e per l’industria, realizzati dai disegni vinciani in varie epoche.
“Quel gran genio di Leonardo” è il titolo della mostra allestita dalla Association Culturelle Leonard de Vinci di Sion in Svizzera e dal Centro Ricerche Leonardiane di Brescia. “Le macchine in mostra – spiega Giovanni De Toni, presidente del CRL – sono il frutto di un lungo lavoro che ha portato studiosi di ogni parte del mondo ma soprattutto di Luigi Boldetti, ad accostare e decifrare i vari fogli del Codice Atlantico e dai Codici di Madrid con l’unico scopo di comprendere il modo di ragionare di Leonardo e quindi di realizzare meccanismi funzionanti”.
“Il tamburo meccanico o la trafilatrice – dice Mauro Carpiceci, direttore scientifico dell’associazione culturale di Sion - sono uno straordinario esempio di meccanismi attuali, impiegati ancora oggi nell’industria. Le illustrazioni dei disegni originali di Leonardo e quelle elaborate dagli studiosi, poste accanto alle macchine, aiutano a capire come si è sviluppata l’intuizione del Genio”.
Tra gli oggetti in mostra da segnalare c’è il Tamburo Meccanico su Carretta che fu progettato da Leonardo per sostituire centinaia di tamburini durante le battaglie che rischiavano la vita. Con uno solo di questi strumenti, trainato da un cavallo o da due uomini, l’effetto ottenuto era pari a quello di una dozzina di piccoli tamburi. Il sistema a manovella coassiale all’asse delle ruote, consentiva anche l’utilizzo del tamburo da fermo. Il meccanismo a manovella lo si ritrova anche in un altro “pezzo” della mostra napoletana: la Trafilatrice di metalli che ha interessato a lungo gli studi di Leonardo perché, gli schizzi per la sua realizzazione, si ritrovano in molti appunti del Codice Atlantico e di quello di Madrid. Con un sistema di ruota ad acqua questa macchina ingegnosa consentiva di trafilare grandi barre di metallo.
“L’idea di presentare un Leonardo prestato all’industria – spiega Salvatore Naldi, presidente del gruppo a cui fa capo il Renaissance Hotel Mediterraneo di Napoli – è per sottolineare che la genialità italiana parte da lontano ma deve diventare sistema per vincere il confronto con i mercati”.
“Quel gran genio di Leonardo” è il titolo della mostra allestita dalla Association Culturelle Leonard de Vinci di Sion in Svizzera e dal Centro Ricerche Leonardiane di Brescia. “Le macchine in mostra – spiega Giovanni De Toni, presidente del CRL – sono il frutto di un lungo lavoro che ha portato studiosi di ogni parte del mondo ma soprattutto di Luigi Boldetti, ad accostare e decifrare i vari fogli del Codice Atlantico e dai Codici di Madrid con l’unico scopo di comprendere il modo di ragionare di Leonardo e quindi di realizzare meccanismi funzionanti”.
“Il tamburo meccanico o la trafilatrice – dice Mauro Carpiceci, direttore scientifico dell’associazione culturale di Sion - sono uno straordinario esempio di meccanismi attuali, impiegati ancora oggi nell’industria. Le illustrazioni dei disegni originali di Leonardo e quelle elaborate dagli studiosi, poste accanto alle macchine, aiutano a capire come si è sviluppata l’intuizione del Genio”.
Tra gli oggetti in mostra da segnalare c’è il Tamburo Meccanico su Carretta che fu progettato da Leonardo per sostituire centinaia di tamburini durante le battaglie che rischiavano la vita. Con uno solo di questi strumenti, trainato da un cavallo o da due uomini, l’effetto ottenuto era pari a quello di una dozzina di piccoli tamburi. Il sistema a manovella coassiale all’asse delle ruote, consentiva anche l’utilizzo del tamburo da fermo. Il meccanismo a manovella lo si ritrova anche in un altro “pezzo” della mostra napoletana: la Trafilatrice di metalli che ha interessato a lungo gli studi di Leonardo perché, gli schizzi per la sua realizzazione, si ritrovano in molti appunti del Codice Atlantico e di quello di Madrid. Con un sistema di ruota ad acqua questa macchina ingegnosa consentiva di trafilare grandi barre di metallo.
“L’idea di presentare un Leonardo prestato all’industria – spiega Salvatore Naldi, presidente del gruppo a cui fa capo il Renaissance Hotel Mediterraneo di Napoli – è per sottolineare che la genialità italiana parte da lontano ma deve diventare sistema per vincere il confronto con i mercati”.
25
gennaio 2006
Quel gran genio di Leonardo
Dal 25 gennaio al 25 marzo 2006
Location
RENAISSANCE HOTEL MEDITERRANEO
Napoli, Via Ponte Di Tappia, 25, (Napoli)
Napoli, Via Ponte Di Tappia, 25, (Napoli)
Orario di apertura
9-18
Ufficio stampa
EFFECI