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Questione generazionale
collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra sarà visitabile tutti i giorni (fino al 26 maggio) dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.
La sera dell’inaugurazione i visitatori parteciperanno all’evento “70 Salento”, promosso da Arthotel
& Park Lecce, viaggio culturale e culinario negli anni Settanta salentini. L’evento, oltre alla mostra
“Questione generazionale”, comprende anche una cena nel ristorante ArteCrazia e la presentazione del
volume “Il mio Salento, la mia Puglia” di Adelmo Gaetani (per info e costi: 0832.214214)
ARTISTI SALENTINI A CONFRONTO
La mostra “Questione generazionale”, allestita nei suggestivi spazi dell’Arthotel & Park Lecce, rende
omaggio alle capacità osmotiche del territorio, affiancando tre artisti salentini, differenti per età e mezzi
espressivi. Nati negli anni centrali di tre decenni differenti ma contigui, i prescelti testimoniano ricerche
individuali strutturate nel tempo, logica conseguenza di percorsi speculativi intrapresi sin dalla formazione.
Le indagini, sia figurali che aniconiche, oltre che all’innata sensibilità, sono riconducibili alle esperienze
professionali e alle temperie culturali entro le quali ciascuno di loro si è, più o meno consapevolmente,
plasmato. Temperie che, nonostante il persistente, inevitabile aggiornamento, continuano, anche nelle opere
recenti, a manifestare il loro significativo apporto.
Le opere di Gino De Rinaldis (Lecce, 1954) nell’essenzialità delle forme, trascendenti e minimali,
testimoniano la formazione scientifica dell’autore, svelandone la professione medica. Con perizia anatomica,
l’artista saggia le infinite potenzialità del supporto, generando lavori d’ipnotica perfezione. Mediante una
tecnica pittorica personalissima, De Rinaldis ispeziona la tela, instaurando una relazione duratura tra fronte
e retro. Essudazioni e sfilature aggiungono e sottraggono materia, determinando ascetiche geometrie,
capaci di stimolare l’immaginazione dello spettatore, rievocandone recondite conoscenze ed episodi di
vita privata. Le sue opere partecipano alla tensione cosmica dell’umano, in una dimensione di rarefatta
atemporalità. Un’indagine stratigrafica volta alla ricerca delle radici del contemporaneo; uno scavo materico
che è anche intellettuale e interiore.
In Salvatore Sava (Surbo, 1966) la scelta di materiali poveri, più che a eponime ricerche internazionali, rinvia
alle origini contadine dell’artista, portavoce di un’intera collettività e di un territorio che, dopo aver tratto
dalla coltivazione ogni suo beneficio, vede progressivamente denaturarsi in favore di un’industrializzazione
incipiente e non sempre giustificata. Le sue forme aperte, in un ricercato legame con la Natura,
compenetrano l’ambiente circostante, occupandolo con imprevedibili soluzioni spaziali. Le aspirazioni
ecologiche dell’artista e la sua volontà di sondare le potenzialità espressive dei materiali naturali (pietra,
legno, canne di bambù e persino radici) si traducono concretamente in una singolare propensione organica,
che lo induce a desumere dalla terra ispirazione e mezzi del suo personale e inconfondibile modus operandi.
Allacciandosi alle recenti ricerche di ambito figurativo, Alessandro Passaro (Mesagne, 1974), sulla tela
delinea figure con pose inusuali, ostentando una tecnica felice, agile nella traccia disegnativa e fluida
nella stesura cromatica. Pur rimanendo ancorato alla realtà, dimostra di non esserne condizionato,
reinterpretandola liberamente, con attitudine ironicamente sofisticata. Senza mai cedere all’aneddotico,
accosta suggestioni informali ad una costruzione di ordine metafisico, sottraendo la pittura al puro
naturalismo. Nel suo universo pittorico si coniugano fascino del colore e solidità della forma. Entro una
salda intelaiatura grafica le masse cromatiche si compenetrano, giungendo ad esiti di evidente estrazione
espressionista.
Tre talentuosi artisti, da sempre attivi nell’area salentina, dove lavorano con tenacia e costanza, ricevendo
riconoscimenti anche oltre gli angusti confini regionali.
Le opere presentate nel breve, ma denso percorso espositivo, sono il singolare prodotto del personale
vissuto di ciascun artista, inevitabilmente forgiato dalle convinzioni e dalle aspirazioni della comunità di
appartenenza. I lavori, tutte opere prime di un percorso decennale, sono presentati dai rispettivi autori con la
fiera consapevolezza che l’avvenire si struttura sempre sul passato, in altri termini, “sul già visto e già fatto”.
Gino De Rinaldis nasce a Lecce nel 1954. Durante gli studi di Medicina, si avvicina all’Arte da autodidatta,
intraprendendo, alla fine degli anni Settanta, una ricerca di tipo neometafisico. A partire dai primi
anni Ottanta intraprende si accosta all’informale, concentrandosi sulla tecnica pittorica. Nascono le
prime “essudazioni” che lo portano ad interessarsi in prima persona al rapporto tra mezzo esecutivo e
realizzazione finale, cogente problematica della ricerca artistica contemporanea. Proseguendo sulla via
della ricerca materica, a partire dai primi anni del Duemila all’essudazione affianca le prime sfilettature,
mostrando la sua inclinazione alla tridimensionalità, peraltro confermate da coeve ricerche scultoree. Tra
le sue personali: 2012 – Incontro al Bastione, Bastione San Giacomo, Brindisi; Gino De Rinaldis, Fondazione
Palmieri, Lecce; 1994 – Mediterraneo, Castello Carlo V di Lecce; 1991 – I mari della genesi, Centro d’Arte
Telamone, Lecce; 1990 – De Rinaldis, Galleria L’Osanna, Nardò. Si ricorda la sua partecipazione alle
rassegne: 2012 – Il cuore nell’Arte, Palazzo della Provincia, Brindisi; 2002 – Fiatosospeso, centro storico,
Lecce; 2000 – Situazione Duemila, Palazzo Baronale, Novoli; 1999 – Dissimiglianza, Castello Angioino,
Copertino; Lo sguardo della distanza, Castello Carlo V, Lecce; 1997 – IT97, Palazzo Ducale, Monteroni di
Lecce. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. Tra le prime si ricordano la Pinacoteca
Comunale di Novoli e il Museum “Vito Mele” c/o Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca.
Alessandro Passaro nasce a Mesagne nel 1974. Conseguito il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di
Lecce, s’impegna con assiduità all’attività espositiva. In pittura affida la necessità espressiva a pennellate
vibranti e cromie accese. E’ nella predominanza del colore, puro e virulento, che risiede il valore della
sua proposta, recentemente estesa anche scultura. Tra le recenti personali: 2012 – Perdita di tempo,
Cantieri Teatrali Koreja, Lecce; 2011 – She’s me (scismi), ArtandArs Gallery, Galatina; 2009 – Intrans sito,
Galleria RivaArtecontemporanea, Lecce; 2008 – Infuori, Galleria Paolo Erbetta Artecontemporanea,
Foggia. Numerose anche le collettive: 2012 – Open Space 2. Incursioni figurative, Galleria Nazionale di
Palazzo Arnone, Cosenza; A modo suo, Palazzo Ziino, Palermo; Overture, Museo Pino Pascali, Polignano
a Mare; 2011 – 54° Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Venezia; Arte al Plurale, Palazzo
Palmieri, Trani; 2009 – Panting Moods, L’immagine Art Gallery, Milano; 2006 – Biennale del Mediterraneo,
Skopje (Macedonia); 2005 – Festival dell’Arte, Istituto Italiano di Cultura, Belgrado (Serbia); Biennale del
Mediterraneo, Napoli; 2004 – Corpo a Corpo, Castello Carlo V, Lecce. Nel 2007 è tra i finalisti al Premio
Celeste.
Salvatore Sava nasce nel 1966 a Surbo. Diplomatosi prima al Liceo Artistico di Lecce poi all’Istituto d’Arte
di Roma, si licenzia in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Nella stessa Accademia insegna
dal 1990, prima Tecniche dell’Incisione poi Anatomia Artistica. Dal 1983 espone regolarmente in prestigiosi
contesti nazionali. Raffinato scultore, nel corso della sua trentennale attività artistica ha avuto modo di
praticare anche pittura e fotografia. Tra le recenti personali: 2012 – Natale al Musma, Museo della Scultura
Contemporanea, Matera; 2009 – Eliomorfosi, Galleria San Carlo, Milano; 1996 – Magica Luna, Castello Carlo
V, Lecce. Tra le collettive: 2012 – Overture, Museo Pino Pascali, Polignano a Mare; 2011 – Le Radici della
Speranza, Auditorium delle Scuole Pie, Brindisi; 54° Biennale di Venezia – Sezione Puglia, Ex Convento dei
Teatini, Lecce; 2010 – XIV Biennale d'Arte Sacra Contemporanea, Santuario di San Gabriele, Isola del Gran
Sasso; 2005 – XIV Quadriennale d’Arte, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma. Le sue opere figurano
in collezioni pubbliche e private. Tra le prime si ricordano la Collezione della Banca Nazionale del Lavoro di
Roma, il Museo di Arte Sacra Contemporanea di Lecce, il Museo della Scultura Contemporanea di Matera,
il Museo di Arte Contemporanea di Ancona. Nel 2006 vince il Premio Internazionale di Scultura “Terzo
Millennio”, presso Terra Moretti a Erbusco, mentre nel 2008 si aggiudica il Premio Mastroianni, nell’ambito
della VI Biennale Internazionale di Scultura a Torino. Nel 2012 è primo al Premio Internazionale “Limen Arte”
a Vibo Valentia.
Ufficio stampa:
Arthotel & Park Lecce
Info: 0832.214214
info@harthotel-lecce.com
Associazione De la dà Mar
Info: 320.77.14.234
samfrancis@libero.it
La sera dell’inaugurazione i visitatori parteciperanno all’evento “70 Salento”, promosso da Arthotel
& Park Lecce, viaggio culturale e culinario negli anni Settanta salentini. L’evento, oltre alla mostra
“Questione generazionale”, comprende anche una cena nel ristorante ArteCrazia e la presentazione del
volume “Il mio Salento, la mia Puglia” di Adelmo Gaetani (per info e costi: 0832.214214)
ARTISTI SALENTINI A CONFRONTO
La mostra “Questione generazionale”, allestita nei suggestivi spazi dell’Arthotel & Park Lecce, rende
omaggio alle capacità osmotiche del territorio, affiancando tre artisti salentini, differenti per età e mezzi
espressivi. Nati negli anni centrali di tre decenni differenti ma contigui, i prescelti testimoniano ricerche
individuali strutturate nel tempo, logica conseguenza di percorsi speculativi intrapresi sin dalla formazione.
Le indagini, sia figurali che aniconiche, oltre che all’innata sensibilità, sono riconducibili alle esperienze
professionali e alle temperie culturali entro le quali ciascuno di loro si è, più o meno consapevolmente,
plasmato. Temperie che, nonostante il persistente, inevitabile aggiornamento, continuano, anche nelle opere
recenti, a manifestare il loro significativo apporto.
Le opere di Gino De Rinaldis (Lecce, 1954) nell’essenzialità delle forme, trascendenti e minimali,
testimoniano la formazione scientifica dell’autore, svelandone la professione medica. Con perizia anatomica,
l’artista saggia le infinite potenzialità del supporto, generando lavori d’ipnotica perfezione. Mediante una
tecnica pittorica personalissima, De Rinaldis ispeziona la tela, instaurando una relazione duratura tra fronte
e retro. Essudazioni e sfilature aggiungono e sottraggono materia, determinando ascetiche geometrie,
capaci di stimolare l’immaginazione dello spettatore, rievocandone recondite conoscenze ed episodi di
vita privata. Le sue opere partecipano alla tensione cosmica dell’umano, in una dimensione di rarefatta
atemporalità. Un’indagine stratigrafica volta alla ricerca delle radici del contemporaneo; uno scavo materico
che è anche intellettuale e interiore.
In Salvatore Sava (Surbo, 1966) la scelta di materiali poveri, più che a eponime ricerche internazionali, rinvia
alle origini contadine dell’artista, portavoce di un’intera collettività e di un territorio che, dopo aver tratto
dalla coltivazione ogni suo beneficio, vede progressivamente denaturarsi in favore di un’industrializzazione
incipiente e non sempre giustificata. Le sue forme aperte, in un ricercato legame con la Natura,
compenetrano l’ambiente circostante, occupandolo con imprevedibili soluzioni spaziali. Le aspirazioni
ecologiche dell’artista e la sua volontà di sondare le potenzialità espressive dei materiali naturali (pietra,
legno, canne di bambù e persino radici) si traducono concretamente in una singolare propensione organica,
che lo induce a desumere dalla terra ispirazione e mezzi del suo personale e inconfondibile modus operandi.
Allacciandosi alle recenti ricerche di ambito figurativo, Alessandro Passaro (Mesagne, 1974), sulla tela
delinea figure con pose inusuali, ostentando una tecnica felice, agile nella traccia disegnativa e fluida
nella stesura cromatica. Pur rimanendo ancorato alla realtà, dimostra di non esserne condizionato,
reinterpretandola liberamente, con attitudine ironicamente sofisticata. Senza mai cedere all’aneddotico,
accosta suggestioni informali ad una costruzione di ordine metafisico, sottraendo la pittura al puro
naturalismo. Nel suo universo pittorico si coniugano fascino del colore e solidità della forma. Entro una
salda intelaiatura grafica le masse cromatiche si compenetrano, giungendo ad esiti di evidente estrazione
espressionista.
Tre talentuosi artisti, da sempre attivi nell’area salentina, dove lavorano con tenacia e costanza, ricevendo
riconoscimenti anche oltre gli angusti confini regionali.
Le opere presentate nel breve, ma denso percorso espositivo, sono il singolare prodotto del personale
vissuto di ciascun artista, inevitabilmente forgiato dalle convinzioni e dalle aspirazioni della comunità di
appartenenza. I lavori, tutte opere prime di un percorso decennale, sono presentati dai rispettivi autori con la
fiera consapevolezza che l’avvenire si struttura sempre sul passato, in altri termini, “sul già visto e già fatto”.
Gino De Rinaldis nasce a Lecce nel 1954. Durante gli studi di Medicina, si avvicina all’Arte da autodidatta,
intraprendendo, alla fine degli anni Settanta, una ricerca di tipo neometafisico. A partire dai primi
anni Ottanta intraprende si accosta all’informale, concentrandosi sulla tecnica pittorica. Nascono le
prime “essudazioni” che lo portano ad interessarsi in prima persona al rapporto tra mezzo esecutivo e
realizzazione finale, cogente problematica della ricerca artistica contemporanea. Proseguendo sulla via
della ricerca materica, a partire dai primi anni del Duemila all’essudazione affianca le prime sfilettature,
mostrando la sua inclinazione alla tridimensionalità, peraltro confermate da coeve ricerche scultoree. Tra
le sue personali: 2012 – Incontro al Bastione, Bastione San Giacomo, Brindisi; Gino De Rinaldis, Fondazione
Palmieri, Lecce; 1994 – Mediterraneo, Castello Carlo V di Lecce; 1991 – I mari della genesi, Centro d’Arte
Telamone, Lecce; 1990 – De Rinaldis, Galleria L’Osanna, Nardò. Si ricorda la sua partecipazione alle
rassegne: 2012 – Il cuore nell’Arte, Palazzo della Provincia, Brindisi; 2002 – Fiatosospeso, centro storico,
Lecce; 2000 – Situazione Duemila, Palazzo Baronale, Novoli; 1999 – Dissimiglianza, Castello Angioino,
Copertino; Lo sguardo della distanza, Castello Carlo V, Lecce; 1997 – IT97, Palazzo Ducale, Monteroni di
Lecce. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. Tra le prime si ricordano la Pinacoteca
Comunale di Novoli e il Museum “Vito Mele” c/o Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca.
Alessandro Passaro nasce a Mesagne nel 1974. Conseguito il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di
Lecce, s’impegna con assiduità all’attività espositiva. In pittura affida la necessità espressiva a pennellate
vibranti e cromie accese. E’ nella predominanza del colore, puro e virulento, che risiede il valore della
sua proposta, recentemente estesa anche scultura. Tra le recenti personali: 2012 – Perdita di tempo,
Cantieri Teatrali Koreja, Lecce; 2011 – She’s me (scismi), ArtandArs Gallery, Galatina; 2009 – Intrans sito,
Galleria RivaArtecontemporanea, Lecce; 2008 – Infuori, Galleria Paolo Erbetta Artecontemporanea,
Foggia. Numerose anche le collettive: 2012 – Open Space 2. Incursioni figurative, Galleria Nazionale di
Palazzo Arnone, Cosenza; A modo suo, Palazzo Ziino, Palermo; Overture, Museo Pino Pascali, Polignano
a Mare; 2011 – 54° Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Venezia; Arte al Plurale, Palazzo
Palmieri, Trani; 2009 – Panting Moods, L’immagine Art Gallery, Milano; 2006 – Biennale del Mediterraneo,
Skopje (Macedonia); 2005 – Festival dell’Arte, Istituto Italiano di Cultura, Belgrado (Serbia); Biennale del
Mediterraneo, Napoli; 2004 – Corpo a Corpo, Castello Carlo V, Lecce. Nel 2007 è tra i finalisti al Premio
Celeste.
Salvatore Sava nasce nel 1966 a Surbo. Diplomatosi prima al Liceo Artistico di Lecce poi all’Istituto d’Arte
di Roma, si licenzia in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Nella stessa Accademia insegna
dal 1990, prima Tecniche dell’Incisione poi Anatomia Artistica. Dal 1983 espone regolarmente in prestigiosi
contesti nazionali. Raffinato scultore, nel corso della sua trentennale attività artistica ha avuto modo di
praticare anche pittura e fotografia. Tra le recenti personali: 2012 – Natale al Musma, Museo della Scultura
Contemporanea, Matera; 2009 – Eliomorfosi, Galleria San Carlo, Milano; 1996 – Magica Luna, Castello Carlo
V, Lecce. Tra le collettive: 2012 – Overture, Museo Pino Pascali, Polignano a Mare; 2011 – Le Radici della
Speranza, Auditorium delle Scuole Pie, Brindisi; 54° Biennale di Venezia – Sezione Puglia, Ex Convento dei
Teatini, Lecce; 2010 – XIV Biennale d'Arte Sacra Contemporanea, Santuario di San Gabriele, Isola del Gran
Sasso; 2005 – XIV Quadriennale d’Arte, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma. Le sue opere figurano
in collezioni pubbliche e private. Tra le prime si ricordano la Collezione della Banca Nazionale del Lavoro di
Roma, il Museo di Arte Sacra Contemporanea di Lecce, il Museo della Scultura Contemporanea di Matera,
il Museo di Arte Contemporanea di Ancona. Nel 2006 vince il Premio Internazionale di Scultura “Terzo
Millennio”, presso Terra Moretti a Erbusco, mentre nel 2008 si aggiudica il Premio Mastroianni, nell’ambito
della VI Biennale Internazionale di Scultura a Torino. Nel 2012 è primo al Premio Internazionale “Limen Arte”
a Vibo Valentia.
Ufficio stampa:
Arthotel & Park Lecce
Info: 0832.214214
info@harthotel-lecce.com
Associazione De la dà Mar
Info: 320.77.14.234
samfrancis@libero.it
06
aprile 2013
Questione generazionale
Dal 06 aprile al 26 maggio 2013
arte contemporanea
Location
ARTHOTEL & PARK
Lecce, Via Giorgio De Chirico, 1, (Lecce)
Lecce, Via Giorgio De Chirico, 1, (Lecce)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00
Vernissage
6 Aprile 2013, h 19
Autore
Curatore