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Questioni di Famiglie
La mostra presenta i molteplici aspetti di come la famiglia è stata raccontata fotograficamente in passato ed è divisa in dieci sezioni (tra cui “La famiglia a tavola”, “La famiglia Social”, “La famiglia nel cinema italiano”..); ogni sezione è seguita da un curatore differente per un totale di oltre 200 immagini
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR), ente nato
per volontà della FIAF, la storica Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, presenta la mostra
fotografica “Questioni di Famiglie”, che si terrà da sabato 17 giugno a domenica 3 settembre 2017, con
inaugurazione il 17 giugno alle 18,00. Anticipa l’inaugurazione, alle ore 16,00, una tavola rotonda con i
curatori della mostra e, alle ore 17,30, la cerimonia di inaugurazione delle nuove opere di BIBBIENA CITTÀ
DELLA FOTOGRAFIA.
La mostra “Questioni di Famiglie” viene presentata con un anno di anticipo rispetto al Progetto Nazionale
“La Famiglia in Italia”, che verrà esposto a Bibbiena nel 2018 in occasione del 70° anniversario della
Federazione. Il progetto, già in fase di realizzazione, si rivolge a tutti gli appassionati fotografi e chiede loro
di immortalare la famiglia contemporanea italiana; l’obiettivo è quello di realizzare una campagna
fotografica di ricognizione che coinvolga migliaia di fotografi.
“Questioni di Famiglie” intende presentare al pubblico i molteplici aspetti di come la famiglia è stata
raccontata fotograficamente in passato. Con la consapevolezza che l’argomento è molto vasto, sono state
scelte dai dieci curatori della mostra alcune tra le diverse possibili tematiche rappresentative
dell’argomento per offrire spunti di riflessione e stimoli anche ai fotografi che si apprestano a partecipare al
prossimo Progetto Nazionale.
La mostra è divisa in dieci sezioni (tra cui “La famiglia a tavola”, “La famiglia Social”, “La famiglia nel
cinema italiano”..) e ciascuna sezione è seguita da un curatore differente per un totale di oltre 200
immagini esposte. Con le sue 16 celle e un grande corridoio, il CIFA rappresenta il luogo ideale per questo
tipo di esposizione, che si offre ai visitatori come un percorso a tappe in cui scoprire, a volte anche con
curiosa sorpresa, alcuni esempi di come la fotografia in Italia ha declinato il tema della Famiglia.
COMUNICATO STAMPA
2
Tra i vari Autori che espongono è possibile trovare Cesare Colombo, Nino Migliori, Costantino Ruspoli,
Paolo Ventura, Settimio Benedusi, Federico Patellani, Paul Ronald, Eugenio Giacinto Garrone, Gianni
Berengo Gardin, Mario Cresci, Toni Thorimbert, Gabriele Galimberti, Giovanni Gastel, Gabriele Basilico e
ancora molti altri.
Tatiana Agliani ha curato la sezione “La famiglia vista dai giornali”. Nella presentazione la curatrice scrive:
“…il settimanale illustrato si rivela una fonte preziosa per leggere i cambiamenti nel modo di intendere la
famiglia nella società italiana. Attraverso pagine di giornali e fotografie, la sezione della mostra richiama
momenti e aspetti dell'evoluzione della rappresentazione della famiglia sulla stampa dal secondo
dopoguerra ai primi anni del Duemila”.
Massimo Agus, curatore della sezione “La famiglia a tavola”, spiega invece che: “La superfice delimitata
della tavola apparecchiata è lo spazio dove la famiglia italiana negozia le sue dinamiche e costruisce i suoi
riti e le sue abitudini. È il luogo dove agiscono i rapporti interni tra i membri della famiglia, si stabiliscono le
abitudini gastronomiche e si celebrano le cerimonie speciali. … Le fotografie scelte … ci raccontano il rito del
pasto della famiglia italiana durante questi ultimi 25 anni. Ma ci raccontano anche il modo come i diversi
autori hanno guardato al fenomeno della famiglia e ai suoi cambiamenti”.
Giovanna Calvenzi, che ha curato la sezione “La Famiglia in posa”, con 16 immagini che abbracciano il
periodo dal 1946 al 2016, afferma: “Nella realizzazione dell’immagine, fotografo e famiglia si confrontano e
ognuno persegue necessariamente un proprio intento. Il risultato è la fotografia di una famiglia in posa, ma
spesso l’immagine è più veritiera di quanto lo siano le intenzioni delle parti in gioco”.
Attilio Lauria si è dedicato alla “Famiglia Social” con un’installazione che prevede anche video.
Antonio Maraldi ha selezionato le immagini relative alla sezione “La famiglia nel cinema italiano”. Egli
scrive: “A ben vedere, il tema della famiglia e dei rapporti familiari attraversa da sempre il cinema italiano e
tocca in pratica tutti i generi, dalla commedia al film d’autore. Si potrebbe affermare che i registi abbiano
soprattutto raccontato o storie d’amore o storie di famiglia…”
Lucia Miodini, che ha curato la sezione “Memorie familiari”, scrive: “Nella ricerca contemporanea
s’individua la persistenza di poetiche accomunate dal riuso della fotografia familiare, pur tenendo conto dei
diversi orientamenti e stili espressivi che caratterizzano l’opera degli autori. Sono fotografi e fotografe
appartenenti a diverse generazioni che interrogano le pratiche, le forme di presentazione e le articolazioni
narrative della memoria familiare… Accomuna tutte queste esperienze il superamento dei confini tra tempo
reale e memoria, tra autenticità e contraffazione, tra appropriazione e simulazione del reale.”
Una cella dedicata all’”Album di famiglia” è presentata da Claudio Pastrone. “Tra i tanti Album di famiglia,
oggetto che, da quando la fotografia e la sua produzione è diventata alla portata di tutti, è stato per anni
presenza consueta nelle case, abbiamo scelto un caso particolare. Una coppia, che dal 1980 ai giorni nostri
ha raccolto e conservato in 43 modesti album/raccoglitori migliaia di fotografie. Le pagine aperte appese
alle pareti sono un omaggio al ricordo personale e privato della loro storia familiare e affettiva.”
Nella cella adiacente Michele Smargiassi propone un’operazione concettuale dal titolo “La famiglia senza
posa”. “…Due sguardi differenti raccontano la famiglia italiana attraverso la fotografia. Il secondo è uno
sguardo pubblico, quello dei fotografi professionali, dei fotogiornalisti, dei fotografi artisti, dei
fotoamatori… Il loro posto è la pagina del giornale o del rotocalco, l’album professionale, comprato bello
che fatto, o la parete della mostra. Il primo è uno sguardo privato, autoriflessivo, tecnicamente assistito
dalle fotocamere economiche e automatizzate… Sono le foto delle vacanze, delle cresime, delle comunioni,
COMUNICATO STAMPA
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delle occasioni felici. Ma c’è un terzo genere di fotografia che coinvolge la famiglia. Uno sguardo selvaggio,
involontario, mai codificato, che sfugge sia al controllo dell’osservatore esterno che all’autocontrollo del
nucleo familiare... Nelle cartoline turistiche, ad esempio…”
“La famiglia postbellica” è il titolo della sezione curata da Enrica Viganò. “A guardare indietro di
settant’anni scopriamo – scrive la Viganò - una struttura familiare così diversa da quella dei giorni nostri che
diventa difficile immaginare le tappe di un’evoluzione così rapida e radicale. Ma dopo gli anni bui del
fascismo, dopo le privazioni della seconda Guerra Mondiale e con la ritrovata libertà, è stato tutto un
concorso di energie positive e nuove visioni ad accelerare il cambiamento (ancora in atto) nella società
occidentale…”
Con la curatela di Renato Longo e Claudio Pastrone, nel corridoio del CIFA trovano posto anche immagini
storiche tratte dagli archivi dell’Associazione per la Fotografia Storica e dagli archivi della FIAF, la Fototeca
Nazionale FIAF di Torino e l’Archivio del CIFA di Bibbiena. Immagini che, dalla metà dell’ottocento a tempi
più recenti, ripropongono un percorso frammentato e ideale della fotografia che ha per soggetto la
famiglia.
Con l’installazione di tre opere di Franco Fontana, Francesco Zizola e Piergiorgio Branzi prosegue inoltre il
progetto di BIBBIENA CITTÀ DELLA FOTOGRAFIA e si amplia così la galleria a cielo aperto caratteristica della
cittadina e patrimonio di tutti gli amanti della fotografia.
Mostra fotografica “Questioni di Famiglie”
Luogo: Centro Italiano della Fotografia d’Autore - Bibbiena (Arezzo), Via delle Monache, 2,
Tel. 0575 1653924 - Cell. 349 2335011
Ingresso: Gratuito
Inaugurazione: Sabato 17 giugno 2017 ore 18,00
Chiusura: Domenica 3 settembre 2017
Orario mostra: da martedì a sabato 9,30 / 12,30 e 15,30 / 18,30 - domenica 10,00 / 12,30
Per maggiori informazioni: http://www.centrofotografia.org/
FIAF
Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un'associazione senza fini di lucro che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere
la fotografia amatoriale su tutto il territorio nazionale. In oltre sessant’anni di storia la FIAF non ha cambiato il suo
originale intento ed oggi annovera circa 5.500 associati e 550 circoli affiliati, per un totale di oltre 40.000 appassionati,
coinvolti nelle molteplici attività della Federazione, accomunati dal comune interesse per il mondo della fotografia. La
FIAF fornisce molteplici servizi, dai più pratici mirati al sostegno nell’organizzazione di eventi a quelli rivolti alla
formazione e alla crescita culturale di ogni singolo associato. www.fiaf.net
CIFA
Il Centro Italiano della Fotografia d’Autore nasce a Bibbiena, in provincia di Arezzo, per volontà della FIAF, la più
importante e meglio organizzata associazione fotografica nazionale non professionale. La sua diffusione sul territorio
nazionale e la sua “trasversalità” a livello sociale e culturale, permettono al Centro di porsi come osservatorio
privilegiato sulla fotografia. L'attività del Centro pone particolare attenzione allo studio e alla valorizzazione della
fotografia italiana del periodo storico che parte dall'ultimo dopoguerra. Di fondamentale importanza è l'impegno nel
campo della conservazione, inventariazione, catalogazione e riproposizione al grande pubblico del proprio patrimonio
fotografico. A questo scopo sono stati approntati dei locali realizzati secondo le più recenti normative sulla
conservazione del materiale fotografico e sta per partire una campagna di inventariazione e catalogazione dei fondi
già acquisiti, da realizzarsi con programmi che permettono di interfacciare i dati con quelli delle altre istituzioni
culturali italiane. www.centrofotografia.org
per volontà della FIAF, la storica Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, presenta la mostra
fotografica “Questioni di Famiglie”, che si terrà da sabato 17 giugno a domenica 3 settembre 2017, con
inaugurazione il 17 giugno alle 18,00. Anticipa l’inaugurazione, alle ore 16,00, una tavola rotonda con i
curatori della mostra e, alle ore 17,30, la cerimonia di inaugurazione delle nuove opere di BIBBIENA CITTÀ
DELLA FOTOGRAFIA.
La mostra “Questioni di Famiglie” viene presentata con un anno di anticipo rispetto al Progetto Nazionale
“La Famiglia in Italia”, che verrà esposto a Bibbiena nel 2018 in occasione del 70° anniversario della
Federazione. Il progetto, già in fase di realizzazione, si rivolge a tutti gli appassionati fotografi e chiede loro
di immortalare la famiglia contemporanea italiana; l’obiettivo è quello di realizzare una campagna
fotografica di ricognizione che coinvolga migliaia di fotografi.
“Questioni di Famiglie” intende presentare al pubblico i molteplici aspetti di come la famiglia è stata
raccontata fotograficamente in passato. Con la consapevolezza che l’argomento è molto vasto, sono state
scelte dai dieci curatori della mostra alcune tra le diverse possibili tematiche rappresentative
dell’argomento per offrire spunti di riflessione e stimoli anche ai fotografi che si apprestano a partecipare al
prossimo Progetto Nazionale.
La mostra è divisa in dieci sezioni (tra cui “La famiglia a tavola”, “La famiglia Social”, “La famiglia nel
cinema italiano”..) e ciascuna sezione è seguita da un curatore differente per un totale di oltre 200
immagini esposte. Con le sue 16 celle e un grande corridoio, il CIFA rappresenta il luogo ideale per questo
tipo di esposizione, che si offre ai visitatori come un percorso a tappe in cui scoprire, a volte anche con
curiosa sorpresa, alcuni esempi di come la fotografia in Italia ha declinato il tema della Famiglia.
COMUNICATO STAMPA
2
Tra i vari Autori che espongono è possibile trovare Cesare Colombo, Nino Migliori, Costantino Ruspoli,
Paolo Ventura, Settimio Benedusi, Federico Patellani, Paul Ronald, Eugenio Giacinto Garrone, Gianni
Berengo Gardin, Mario Cresci, Toni Thorimbert, Gabriele Galimberti, Giovanni Gastel, Gabriele Basilico e
ancora molti altri.
Tatiana Agliani ha curato la sezione “La famiglia vista dai giornali”. Nella presentazione la curatrice scrive:
“…il settimanale illustrato si rivela una fonte preziosa per leggere i cambiamenti nel modo di intendere la
famiglia nella società italiana. Attraverso pagine di giornali e fotografie, la sezione della mostra richiama
momenti e aspetti dell'evoluzione della rappresentazione della famiglia sulla stampa dal secondo
dopoguerra ai primi anni del Duemila”.
Massimo Agus, curatore della sezione “La famiglia a tavola”, spiega invece che: “La superfice delimitata
della tavola apparecchiata è lo spazio dove la famiglia italiana negozia le sue dinamiche e costruisce i suoi
riti e le sue abitudini. È il luogo dove agiscono i rapporti interni tra i membri della famiglia, si stabiliscono le
abitudini gastronomiche e si celebrano le cerimonie speciali. … Le fotografie scelte … ci raccontano il rito del
pasto della famiglia italiana durante questi ultimi 25 anni. Ma ci raccontano anche il modo come i diversi
autori hanno guardato al fenomeno della famiglia e ai suoi cambiamenti”.
Giovanna Calvenzi, che ha curato la sezione “La Famiglia in posa”, con 16 immagini che abbracciano il
periodo dal 1946 al 2016, afferma: “Nella realizzazione dell’immagine, fotografo e famiglia si confrontano e
ognuno persegue necessariamente un proprio intento. Il risultato è la fotografia di una famiglia in posa, ma
spesso l’immagine è più veritiera di quanto lo siano le intenzioni delle parti in gioco”.
Attilio Lauria si è dedicato alla “Famiglia Social” con un’installazione che prevede anche video.
Antonio Maraldi ha selezionato le immagini relative alla sezione “La famiglia nel cinema italiano”. Egli
scrive: “A ben vedere, il tema della famiglia e dei rapporti familiari attraversa da sempre il cinema italiano e
tocca in pratica tutti i generi, dalla commedia al film d’autore. Si potrebbe affermare che i registi abbiano
soprattutto raccontato o storie d’amore o storie di famiglia…”
Lucia Miodini, che ha curato la sezione “Memorie familiari”, scrive: “Nella ricerca contemporanea
s’individua la persistenza di poetiche accomunate dal riuso della fotografia familiare, pur tenendo conto dei
diversi orientamenti e stili espressivi che caratterizzano l’opera degli autori. Sono fotografi e fotografe
appartenenti a diverse generazioni che interrogano le pratiche, le forme di presentazione e le articolazioni
narrative della memoria familiare… Accomuna tutte queste esperienze il superamento dei confini tra tempo
reale e memoria, tra autenticità e contraffazione, tra appropriazione e simulazione del reale.”
Una cella dedicata all’”Album di famiglia” è presentata da Claudio Pastrone. “Tra i tanti Album di famiglia,
oggetto che, da quando la fotografia e la sua produzione è diventata alla portata di tutti, è stato per anni
presenza consueta nelle case, abbiamo scelto un caso particolare. Una coppia, che dal 1980 ai giorni nostri
ha raccolto e conservato in 43 modesti album/raccoglitori migliaia di fotografie. Le pagine aperte appese
alle pareti sono un omaggio al ricordo personale e privato della loro storia familiare e affettiva.”
Nella cella adiacente Michele Smargiassi propone un’operazione concettuale dal titolo “La famiglia senza
posa”. “…Due sguardi differenti raccontano la famiglia italiana attraverso la fotografia. Il secondo è uno
sguardo pubblico, quello dei fotografi professionali, dei fotogiornalisti, dei fotografi artisti, dei
fotoamatori… Il loro posto è la pagina del giornale o del rotocalco, l’album professionale, comprato bello
che fatto, o la parete della mostra. Il primo è uno sguardo privato, autoriflessivo, tecnicamente assistito
dalle fotocamere economiche e automatizzate… Sono le foto delle vacanze, delle cresime, delle comunioni,
COMUNICATO STAMPA
3
delle occasioni felici. Ma c’è un terzo genere di fotografia che coinvolge la famiglia. Uno sguardo selvaggio,
involontario, mai codificato, che sfugge sia al controllo dell’osservatore esterno che all’autocontrollo del
nucleo familiare... Nelle cartoline turistiche, ad esempio…”
“La famiglia postbellica” è il titolo della sezione curata da Enrica Viganò. “A guardare indietro di
settant’anni scopriamo – scrive la Viganò - una struttura familiare così diversa da quella dei giorni nostri che
diventa difficile immaginare le tappe di un’evoluzione così rapida e radicale. Ma dopo gli anni bui del
fascismo, dopo le privazioni della seconda Guerra Mondiale e con la ritrovata libertà, è stato tutto un
concorso di energie positive e nuove visioni ad accelerare il cambiamento (ancora in atto) nella società
occidentale…”
Con la curatela di Renato Longo e Claudio Pastrone, nel corridoio del CIFA trovano posto anche immagini
storiche tratte dagli archivi dell’Associazione per la Fotografia Storica e dagli archivi della FIAF, la Fototeca
Nazionale FIAF di Torino e l’Archivio del CIFA di Bibbiena. Immagini che, dalla metà dell’ottocento a tempi
più recenti, ripropongono un percorso frammentato e ideale della fotografia che ha per soggetto la
famiglia.
Con l’installazione di tre opere di Franco Fontana, Francesco Zizola e Piergiorgio Branzi prosegue inoltre il
progetto di BIBBIENA CITTÀ DELLA FOTOGRAFIA e si amplia così la galleria a cielo aperto caratteristica della
cittadina e patrimonio di tutti gli amanti della fotografia.
Mostra fotografica “Questioni di Famiglie”
Luogo: Centro Italiano della Fotografia d’Autore - Bibbiena (Arezzo), Via delle Monache, 2,
Tel. 0575 1653924 - Cell. 349 2335011
Ingresso: Gratuito
Inaugurazione: Sabato 17 giugno 2017 ore 18,00
Chiusura: Domenica 3 settembre 2017
Orario mostra: da martedì a sabato 9,30 / 12,30 e 15,30 / 18,30 - domenica 10,00 / 12,30
Per maggiori informazioni: http://www.centrofotografia.org/
FIAF
Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un'associazione senza fini di lucro che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere
la fotografia amatoriale su tutto il territorio nazionale. In oltre sessant’anni di storia la FIAF non ha cambiato il suo
originale intento ed oggi annovera circa 5.500 associati e 550 circoli affiliati, per un totale di oltre 40.000 appassionati,
coinvolti nelle molteplici attività della Federazione, accomunati dal comune interesse per il mondo della fotografia. La
FIAF fornisce molteplici servizi, dai più pratici mirati al sostegno nell’organizzazione di eventi a quelli rivolti alla
formazione e alla crescita culturale di ogni singolo associato. www.fiaf.net
CIFA
Il Centro Italiano della Fotografia d’Autore nasce a Bibbiena, in provincia di Arezzo, per volontà della FIAF, la più
importante e meglio organizzata associazione fotografica nazionale non professionale. La sua diffusione sul territorio
nazionale e la sua “trasversalità” a livello sociale e culturale, permettono al Centro di porsi come osservatorio
privilegiato sulla fotografia. L'attività del Centro pone particolare attenzione allo studio e alla valorizzazione della
fotografia italiana del periodo storico che parte dall'ultimo dopoguerra. Di fondamentale importanza è l'impegno nel
campo della conservazione, inventariazione, catalogazione e riproposizione al grande pubblico del proprio patrimonio
fotografico. A questo scopo sono stati approntati dei locali realizzati secondo le più recenti normative sulla
conservazione del materiale fotografico e sta per partire una campagna di inventariazione e catalogazione dei fondi
già acquisiti, da realizzarsi con programmi che permettono di interfacciare i dati con quelli delle altre istituzioni
culturali italiane. www.centrofotografia.org
17
giugno 2017
Questioni di Famiglie
Dal 17 giugno al 03 settembre 2017
fotografia
Location
CENTRO ITALIANO DELLA FOTOGRAFIA D’AUTORE
Bibbiena, Via Delle Monache, 2, (Arezzo)
Bibbiena, Via Delle Monache, 2, (Arezzo)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9,30 / 12,30 e 15,30 / 18,30 - domenica 10,00 / 12,30
Vernissage
17 Giugno 2017, ore 18
Curatore