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qui & là
ultima tappa del del ciclo espositivo Paradossi dell’Amicizia, un progetto ideato e curato da Paolo Bianchi e Barbara Fässler, una coproduzione Istituto Svizzero di Roma – Centro Culturale Svizzero di Milano e Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia di Zurigo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
O’artoteca inaugura lunedì 16 gennaio, qui & là, ultima tappa del del ciclo espositivo Paradossi dell'Amicizia, un progetto ideato e curato da Paolo Bianchi e Barbara Fässler, una coproduzione Istituto Svizzero di Roma - Centro Culturale Svizzero di Milano e Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia di Zurigo
Il progetto Paradossi dell’amicizia si costituisce partendo dall’osservazione di come gli italiani e gli svizzeri si percepiscono a vicenda e di come si sviluppa il rapporto tra i due vicini a livello estetico, esistenziale e sociologico.
Gli spazi espositivi coinvolti sono luoghi pubblici e privati che promuovono la ricerca artistica contemporanea e che, da anni, costituiscono importanti punti di riferimento culturale per Milano e per l’Italia.
Ogni mostra vive di un concetto tematico proprio, all’interno del quale si rispecchia il principio della duplicità del progetto complessivo Paradossi dell’amicizia: rumore & silenzio, arte & vita, io & te, qui & là.
qui & là
L’aura dell’arte si articola in paradossi: migrare implica una vita tra qui & là, in quel nomansland tra due realtà, oscillando tra due sistemi di codici culturali e linguistici che rende più difficile mettere a fuoco significati e referenze. L’esposizione qui & là presenta opere di artisti stranieri di varie nazionalità che vivono in Svizzera o in Italia e indaga sulle conseguenze della loro doppia identità e di come questo dualismo si rispecchi nella loro produzione artistica. La cultura acquisita convive con quella di provenienza o la sostituisce man mano? Lo spostamento da un paese all‘altro crea uno shock culturale e un disorientamento, oppure libera energie vitali e curiosità? Le radici risultano deboli e spezzate o rinforzate e raddoppiate? Le difficoltà d’integrazione aumentano le pene esistenziali oppure hanno un effetto di allenamento e rendono più capaci di superare delle crisi? La lotta perpetua per la sopravvivenza rende la percezione sensibile più acuta e diventa un motore per la creazione? La conoscenza di diverse situazioni politiche raffina i sensi e aiuta a riconoscere in altri contesti schemi e meccanismi simili?
La mostra mantiene appositamente la forma interrogativa come forma aperta che indica l’impossibilità di risposte definitive: l’esistenza tra qui & là pone continuamente nuove problematiche e provoca una ricerca perpetua nelle sfumature e nelle pieghe dell’esserci – dell’essere qui & là.
PARADOSSI DELL’AMICIZIA <<<< Il concetto delle quattro mostre
La qualità della vita richiede delle virtù. Una delle virtù più importanti è saper coltivare l‘amicizia, e questo vale anche per i sentimenti di simpatia tra cittadini di diversa provenienza. Sembra quasi che ogni italiano abbia legami con uno svizzero tramite una conoscenza comune. È indiscutibile che la Svizzera moderna non sarebbe pensabile senza i suoi concittadini italiani: i bambini degli immigrati si definiscono fieramente «secondos» e «secondas». D’altra parte l’Italia non è immaginabile senza i cittadini nordici sulle sue spiagge. Italianità e Swissness: un’amicizia paradossale!
«Per metà paese di sporcizia, per metà paese degli dei», disse il filosofo Jacob Burckhardt della «sua» Italia: una contraddizione in sé. Ancora oggi il vicino meridionale della Svizzera appare come un paradosso. L’Italia è la legge-rezza dell’essere in un’estate senza fine. Ma l‘Italia è ugualmente associa-ta a una burocrazia di piombo, alla corruzione e alla mafia. Il marmo dei palazzi e delle chiese è altrettanto Italia quanto le case popolari a Napoli. Mentre il nord brilla di high-tech e haute couture, sembra persistere un’ombra sul meridione maltrattato. L’Italia è sciopero, fascismo, fantasia; ma è anche un’antica e grande cultura che oggi manda in onda programmi televisivi di pessimo livello.
Il rapporto dello scrittore Robert Walser con la Svizzera non era ingenuo, ma ironico, a volte derisorio: «La sua astinenza è la sua stabilità, la sua modestia il suo ideale incomparabile», scrisse Walser sulla piccola, coraggiosa Svizzera. Anche la Svizzera sembra a tanti osservatori come un paese stranamente contraddittorio: dinamico e competitivo nella concorrenza economica internazionale; grossolano, prudentissimo e pieno di risentimenti nella politica estera. Qui si trovano orologi, fonduta e cioccolato, Heidi e segreto bancario: facciate eleganti e affari oscuri.
Gli artisti sono gli inventori di quei modi di vedere che ci fanno intuire un mondo diverso. L’arte si trova sempre un po’ a sud della ragione, purché il mondo diventi più consapevole. L’arte contiene diversi aspetti paradossali: può essere utile o non servire a niente, può essere piena di desideri, ricca di significati e di valori.
I concetti delle quattro mostre si codificano attorno al paradosso: rumore & silenzio, arte & vita, io & te, qui & là. Il dialogo tra contrasti e apparenti contraddizioni costituisce la qualità dell‘arte. Rumore & silenzio dipinge immagini sonore. Nello spazio intermedio tra arte & vita si sviluppa l’estensione di preoccupazioni artistiche verso la società. Il dialogo tra io & te si basa su contrasti fertili. Qui & là indaga la dualità dell‘identità.
LE QUATTRO MOSTRE:
rumore & silenzio
CCS - Centro Culturale Svizzero, Milano - dal 12 maggio al 25 giugno 2005
La mostra presenta incroci tra immagine e suono
Artisti CH: Anton Bruhin (Schübelbach), Maria Dundakova (Aarau), Luisa Figini (Ticino)
I: Emilio Fantin (Bologna), Daniele Pario Perra (Bologna), Steve Piccolo & Gak Sato (Milano)
arte & vita
Galleria del Credito Valtellinese, Milano - dal 15 settembre al 29 ottobre 2005
L’esposizione documenta delle opere d’arte della vita
Artisti CH: Jean Odermatt & La Claustra sul Gottardo; Daniel Spoerri & Giardino a Seggiano (GR),
I: Michelangelo Pistoletto & Cittadellarte a Biella; Bert Theis & OUT = Office for Urban Transformation a Milano.
io & te
Viafarini, Milano - dal 24 novembre al 22 dicembre 2005
L’evento presenta l’operare delle coppie di artisti
Artisti CH: Simone Eberli & Andrea Mantel (Düsseldorf), Claudia & Julia Müller (Basilea), Zeljka Marusic & Andreas Helbling (Zurigo)
I: Andrea Caretto & Raffaella Spagna (Torino), Ottonella Mocellin & Nicola Pellegrini (Milano), Giancarlo Norese (Milano) & Cesare Pietroiusti (Roma)
qui & là
O’artoteca, Milano – dal 16 gennaio al 4 marzo 2006
Una mostra con lavori di artisti immigrati
Artisti CH: Tatjana Marusic (Menziken AG/Croazia), Loredana Sperini (Zurigo/Italia), Costa Vece (Zurigo/Italia)
I: Kristine Alksne (Milano/Lettonia), Tarin Gartner (Milano/Israele), Armin Linke (Milano/Germania)
>> L‘ORGANIZZAZIONE
Il progetto Paradossi dell’amicizia è una coproduzione dell’Istituto Svizzero di Roma (ISR) - Centro Culturale Svizzero di Milano e della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia di Zurigo, in collaborazione con gli spazi espositivi Credito Valtellinese, Viafarini e O’artoteca di Milano. Con il sostegno del Migros Percento culturale e Driade Milano.
>> I CURATORI
Paolo Bianchi, nato nel 1960 a Jesolo (I), vive a Baden (CH), è critico d’arte e curatore indipendente. È stato Senior Curator all’O.K Centrum für Gegenwartskunst a Linz (Austria) e Guest professor per prassi curatoriale all’Università d’Arte a Linz. È Guest editor della rivista d’arte Kunstforum International.
Barbara Fässler, nata nel 1963 a Zurigo (CH), vive a Milano (I), artista, lavora con fotografia, video e installazioni. Espone dal 1990. È stata co-curatrice nel ProjektRaum, artist-run space a Zurigo.
In collaborazione con:
Galleria del Credito Valtellinese, Viafarini, O’artoteca
Con il sostegno di:
Migros Percento Culturale,
Angelo Colombo – fotografia e servizi per l’arte contemporanea, Milano
16
gennaio 2006
qui & là
Dal 16 gennaio al 04 marzo 2006
arte contemporanea
Location
O’
Milano, Via Pastrengo, 12, (Milano)
Milano, Via Pastrengo, 12, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15.30-19.30. Chiuso festivi e lunedì
Vernissage
16 Gennaio 2006, ore 19
Autore
Curatore