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Qui non si dorme mai
Qui non si dorme mai è insieme esposizione e laboratorio. Un tempo prolungato oltre il ritmo di
un sistema omologato. Uno spazio da abitare, arredare, osservare, vivere. Il gruppo BAUBAUS organizza contesti per la fruizione partecipata dell’arte. Ventiquattro ore di attività dentro e fuori gli spazi espositivi di Careof e del DOCVA in cui il pubblico è invitato all’azione e alla condivisione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
QUI NON SI DORME MAI
Un progetto a cura di BAUBAUS per Careof
laboratorio 14-15.05.2016
esposizione 14 > 20.05. 2016
Qui non si dorme mai è insieme esposizione e laboratorio. Un tempo prolungato oltre il ritmo di
un sistema omologato. Uno spazio da abitare, arredare, osservare, vivere.
Il gruppo BAUBAUS organizza contesti per la fruizione partecipata dell’arte. Ventiquattro ore di
attività dentro e fuori gli spazi espositivi di Careof e del DOCVA in cui il pubblico è invitato
all’azione e alla condivisione.
Lo spazio espositivo è proposto come luogo domestico: sala da pranzo, salotto da thè, cucina,
ripostiglio, stanza da letto per celebrare rituali di quotidianità conditi ad arte. L’archivio DOCVA
si trasforma in villaggio aperto, in cui montare la tenda per trascorrervi la notte. In questi
luoghi, occupati oltre l’orario d’ufficio e trasformati in spazi d’accoglienza per tutti, cenare e
dormire diventano occasione e modo per incontrare e fare l’arte.
Nello spazio espositivo una selezione di lavori già nati e nascenti che rimarranno in esposizione
fino al 20 maggio 2016.
La partecipazione è libera. Portate con voi l’occorrente per la notte: sacchi a pelo, materassino,
coperte, cuscini. Alla cena e alla colazione ci pensa BAUBAUS.
Partecipano al progetto Mario Gorni e gli artisti Silvia Cini, Sabine Delafon, Giancarlo Norese,
Antonio Guiotto (per Carrozzeria Margot), Wurmkos, L.A.M. (Laboratorio d’arte Marmellata),
Dipartimento Educazione Fondazione Merz.
BAUBAUS è una ricerca-azione che, da sei anni, si muove nella dimensione induttiva della
scoperta esperienziale attraverso l’osservazione/riflessione attiva di gruppo usando i linguaggi
dell'arte come mezzo d’indagine. Lo scopo è allargare il pubblico dell’arte in direzione degli
inesperti e dei non addetti. Curiosità, interesse e voglia di partecipare hanno creato e
consolidato il gruppo di ricerca che, in sei anni, attraverso un approccio sempre aperto e
metacognitivo, è riuscito a formulare ipotesi e domande investigando possibili risposte per
formulare piani circolari di significante e significato. Con risultati proficui, in considerazione del
fatto che i componenti del Baubaus non sono esperti d’arte e non hanno una formazione
specifica: fatto, quest’ultimo, che non viene appositamente richiesto.
BAUBAUS, in questi anni, ha esplorato ambienti diversi affinando nel tempo propri metodi e
strategie di lavoro. Da quattro anni collabora con l’organizzazione non profit Careof di Milano,
promuovendo presso questo spazio attività che mirino alla rilettura collettiva dell’Opera d’Arte
attraverso la mediazione del disegno. L’Opera d’Arte in mostra è ambasciatrice di significati che
spesso rimangono occultati da dinamiche diverse. BAUBAUS assume il compito di intervenire
nella fruizione dell’Opera proponendo coerenti contesti di ascolto collettivo. Ne consegue la
genesi di un immaginario diverso, un pensiero urbano di cui Baubaus vuole prendersi cura.
Il gruppo, guidato dall’artista Patrizio Raso, è in questo periodo composto da: Titti Brivio, Lidia
Casti, Daniela Crosti, Marian De Rond, Filippo Fantini, Laura Ghinelli, Gabriella Gilli, Carolina
Gozzini, Luciana Guidotti, Gonaria Morittu, Francesca Oggionni, Sonia Pasini, Lucia Salvan,
Grazia Scarioni, Grazia Sgura.
PROGRAMMA 14 MAGGIO:
L’ora del thè
ANIMALE
Wurmkos / L.A.M. (Laboratorio d’arte Marmellata) / Dipartimento Educazione Fondazione Merz-
Organizzano il laboratorio del progetto “animale”. Il pubblico partecipa sedendo attorno al
tavolo di lavoro. Segni e forme s’impastano in più mani, emergono immagini che appartengono a
tutti.
17:30/20:30
Verso sera
ARCHIVIO DOCVA
BAUBAUS propone una consultazione collettiva dei portfolio d’artista. Il pubblico in un’attività
per gruppi si veste da curatore presentando in modo creativo il lavoro di uno o più artisti. Le
opere individuate sono proposte per il prossimo video di CATERINA (progetto a cura di
Alessandro Nassiri).
21:00/22:00
La cena
HO FAME
Sabine Delafon - In alcuni piatti in cui è servita la cena, sono stampati cartelli appartenuti a
mendicanti. La cena è la circostanza per la domanda “ho fame?”.
“Ho Fame’ è in realtà un messaggio, una condizione umana, condivisa da tutti: che sia la fame
legata al cibo, la fame di affetto, d’amore, di bellezza, di cultura, di viaggi, tutti abbiamo fame di
qualcosa.” S.D.
22:00/23:00
Dopocena
RITRATTO D’ARTISTA
BAUBAUS dopocena propone agli artisti presenti di posare come modelli. Il pubblico eseguirà i
ritratti d’artista. Gli artisti che aderiranno saranno omaggiati del loro ritratto.
23:00/24:00
Davanti al camino
VIDEO DELLA BUONA NOTTE
Mario Gorni presenta, in una calda narrazione di fine giornata, un video dell’archivio DOCVA
augurando la buona notte.
24:00/7:30
La notte
VILLAGE
Il DOCVA si trasforma in area da campeggio.
Durante la notte dei video muti sono proiettati fuori dalle finestre del DOCVA. Selezione a cura
di Mario Gorni.
PROGRAMMA 15 MAGGIO:
7:30/8:00
Il risveglio
DISEGNO DEI SOGNI
Al risveglio si rispetta il silenzio assoluto. La prima cosa che ognuno fa è un disegno del proprio
sogno. Ognuno decide se condividerlo a colazione o lasciarlo nell’intimità dei propri appunti
segreti.
8:00/9:00
La colazione
COLAZIONE E SOGNI
A tavola e durante la colazione chi vuole può condividere il disegno del proprio sogno.
9:30 / 12:30
Andare e poi tornare
AVANT QUE NATURE MEURE, I CUSTODI DI ORCHIDEE 1999- 2016 WORK IN PROGRESS
A partire dalle sue ultime ricerche sulla flora spontanea urbana, l'artista Silvia Cini proseguirà un
itinerario che si è sviluppato in più fasi di conoscenza e di indagine aperta al pubblico,
attraverso un laboratorio creato a Milano per il gruppo Baubaus. Insieme abbiamo già percorso
diverse tappe, passando dagli spazi di Careof, in una prima fase di approccio alla visione della
Natura come metafora della società in divenire, attraverso letture, dialoghi e approfondimenti
sul regno vegetale e lo straordinario mondo delle orchidee, fino allo spazio reale della natura.
Attraverso un viaggio di quarantotto ore -parte in barca, parte in cammino- per raggiungere la
fioritura delle orchidee spontanee sul monte di Portofino. Nel procedere abbiamo fatto una
tappa intermedia per far fiorire le crepe nei muri della Kunsthalle Novi, attraverso l'azione che
l'artista ha creato seminando bocche di leone in occasione della sua recente mostra Lusus
Naturae.
La seconda fase ora in programma sarà costituita da "vere e proprie dérive nella città, momenti
di conoscenza della realtà urbana e delle sue scollature nel riappropriarsi della flora urbana
attraverso una psicogeografia del selvatico." Così Silvia Cini ci porterà per le vie del centro alla
ricerca delle orchidee spontanee, metafora meravigliosa di persistenza e resistenza. “Perché in
loro, il messaggio silenzioso della natura, direi l’urlo silenzioso della natura si cristallizza in forma
e questa che io percepisco talvolte zoomorfa altre antropomorfa, mi lascia inerme a cercare
risposte sul dialogo interrotto tra regni.” S.C.
13:00 / 14:30
PRANZO
Il percorso terminerà con il pranzo al ristorante Nuova Viscontea : piatto sociale mongolo “Huo
Guo” (L’adesione è libera fino a esaurimento posti e su prenotazione da comunicare in sede di
laboratorio sabato 14 - Il pagamento del pranzo è a carico di ognuno).
BIOGRAFIA ARTISTI:
Silvia Cini
Artista e curatore, le sue opere vivono del dialogo, spesso personale, che crea con il pubblico. Il
suo interesse si focalizza frequentemente sul paesaggio, come metafora sociale, integrando
installazioni audio ambientali e ricerca botanica. Nel 1994 crea a Milano con Salvatore Falci il
gruppo AAVV, collabora con Cesare Pietroiusti per DisorsordinAzioni, il Gioco del Senso e Non
senso (XII Quadriennale di Roma), e il Gruppo Oreste con il quale parteciperà alla 48^ Biennale
di Venezia. Nel 1997 cura la serie di mostre Frame al Ferro di Cavallo in collaborazione con
l'Accademia di Belle Arti di Roma, promuovendo gli albori dell'arte di relazione e dell'arte
pubblica in Italia. Collabora con Carolyn Christov Bakargiev e Hans Hulrich Obrist all'Accademia
di Francia a Roma, Villa Medici. Prosegue negli anni l'attività curatoriale, (Invideo per la Triennale
di Milano, Icityperiferiche, Palazzo Re Enzo Bologna, Loggia della Mercanzia Genova,
Cartabianca, Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce Genova, Cantieri Culturali della Zisa,
Palermo), affiancandole quella espositiva (Galleria Neon, Galleria Continua, Zero, GoldanKauf)
alternando mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2000 riceve da Fabio Mauri, alla
GAM di Roma, ora MACRO, il premio Atelier. La città di Genova, in occasione di Genova 2004
Capitale Europea della Cultura, le assegna, tramite il Museo Villa Croce, il Premio Duchessa
Galliera.
Sabine Delafon
Artista francese. Vive e lavora a Milano. Il suo lavoro è per lo più una ricerca sull’identità, si
sviluppa in lavori collettivi e si materializza molto spesso con l’uso della scrittura
www.sabinedelafon.com
Giancarlo Norese
La sua ricerca artistica si è spesso realizzata in opere che indagano il tema della fragilità e
dell’accoglienza, degli spazi interstiziali, delle contraddizioni del paesaggio o della bellezza auto-
generata dal caso. Accoglie e sostiene un’arte partecipata perché, come egli stesso ammette,
«le idee e la capacità di un individuo possono essere condivise con chiunque, contro ogni
monopolio del pensiero e del linguaggio». Per BAUBAUS ha predisposto la “visita di gruppo” alla
sua Kunsthalle Novi, accogliendo la richiesta del gruppo e predisponendo un’opera/biglietto
d’ingresso ora in esposizione.
Antonio Guiotto
Nato a Padova nel 1978, lavora nella provincia di Padova, ma si sposta e allontana sempre
volentieri dalla noia della Pianura Padana, per poi ritornarci, perché fondamentalmente è un
nostalgico. Ed è proprio questa nostalgia cronica, assieme ad una certa curiosità e l’idea che
fare arte costi meno che andare in terapia, a caratterizzare il suo lavoro. Si sposta e muove tra il
video e la scultura, ma non disdegna le azioni silenziose, il design, le installazioni, usa sempre
volentieri la fotografia e la scultura.
Lavora per “serie”, molto diverse tra loro, passando tra il citazionismo, la pop, il concettuale e
la grafica applicata.
Tra le varie mostre, forse degne di nota, ci sono: la Biennale di Venezia del 2003 con il progetto
Riserva Artificiale capitanato da Cesare Pietroiusti, per arrivare fino al 2016, con la mostra
goodbye goodbuy, ultimo progetto di Carrozzeria Margot, presso la Farmacia della Fondazione
Wurmkos, tutto quello che c’è in mezzo lo trovate in internet. Visto che fare solo arte non gli
basta, da qualche anno si propone alle aziende private, come "consulente creativo" e assieme
alla sua ragazza, ha fondato SA13, un progetto tra arte e design,(anche di questo trovate
informazioni in internet). Ha fatto suo il motto di Gunny: “improvvisare, adattarsi e raggiungere
lo scopo”, ma non sa come usarlo.
Carrozzeria Margot
Il nome è stato inventato da Cristina Spizzamiglio e Francesco Bertelé, che aprirono il proprio
spazio abitativo ospitando varie attività culturali, diventato in breve tempo un luogo di
riferimento per la vita artistica underground milanese. A settembre 2010 Francesco Bertelé
iniziò l’attività di produzione strettamente legata all’arte contemporanea, dapprima con la
collaborazione della curatrice Francesca Chiacchio e in seguito con la collaborazione dell’artista
Jacopo Addini, e in breve costituì quella che venne chiamata La Collezione di Carrozzeria Margot
che trovò poi la sua dicitura definitiva in Carrozzeria Margot, production house for
contemporary art.
Carrozzeria Margot nei suoi 4 anni di vita ha coinvolto molti artisti e operatori nel campo
dell’arte contemporanea. Carrozzeria Margot ha visto il proprio operato, oltre alle numerose
produzioni indipendenti, parte di alcuni importanti eventi collettivi quali: Start up @ ViaFarini
DOCVA – Bureau (2013; Bureau for art nerds – Istituto Svizzero di Roma, Milano (2012);
Padiglione Danese, 54. Biennale di Venezia; Artissima LIDO (2011). Ufficiosamente le attività di
CM si sono interrotte nella primavera del 2014. Ufficialmente Carrozzeria Margot ha comunicato
la cessazione di ogni attività il 18 febbraio 2016 con GoodbyeGoodbuy auction presso la
Farmacia della Fondazione Wurmkos nominando quest'ultima il tutore legale del proprio
archivio.
Wurmkos
Wurmkos è un laboratorio di arti visive fondato nel 1987 a Sesto San Giovanni; è un luogo aperto,
un’esperienza “basagliana” che mette in relazione arte e disagio psichico senza porsi obiettivi di
salvezza, nel quale entrano sui diversi progetti, artisti, disagiati e non, critici, persone che
collaborano alla realizzazione di opere e testi. Numerose le collettive e personali sia in Italia che
all’estero. Tra queste: Biennale di Venezia; Biennale di Gwangju; Museo di Villa Croce, Genova; La
Triennale di Milano; Pac – Padiglione d’arte contemporanea, Milano; Palazzo Morando – Costume
Moda Immagine, Milano. Nel 2011 si costituisce Fondazione Wurmkos onlus per tutelare il
patrimonio materiale e culturale del gruppo e condividerlo con la collettività. Nel 2011, Pasquale
Campanella, tra i fondatori del gruppo, ha ricevuto il Premio Ciampi – L'altr'Arte per il lavoro
fatto con Wurmkos.
L.A.M. (Laboratorio d’Arte Marmellata) dal 2009 svolge pratiche artistiche che rendono visibili le
qualità individuali anche in progetti collettivi. Il valore artistico è un bene comune, il cui
prodotto finale nasce da un processo plurimo e il progetto non mira a integrazioni terapeutiche.
La partecipazione è aperta a chiunque voglia compiere un’esperienza artistica nel fare
relazionale, con uno sguardo rivolto alla comunità. Il laboratorio, ideato dagli artisti di
Osservatorio in Opera (Piero Almeoni e Paola Sabatti Bassini) è attualmente condotto da Piero
Almeoni coadiuvato da Sergio Magli. Nato grazie alla Caritas di Orzinuovi, il progetto è stato
accolto dalla Fondazione Nolli con Cooperativa Nuvola. Collaborazioni: Gruppo “Go”,
Associazione “Mafalda”, Associazione “Dimaù” e Fotoclub “Nuove frontiere” di Orzinuovi,
Studenti del Liceo Artistico Statale “M. Olivieri” e Accademia LABA di Brescia.
DIPARTIMENTO EDUCAZIONE FONDAZIONE MERZ - Il Dipartimento Educazione Fondazione Merz
concorre al conseguimento degli obiettivi della Fondazione progettando e realizzando attività
volte alla promozione e alla trasmissione del valore sociale che l’arte e la cultura
contemporanea possono rappresentare.
Un progetto a cura di BAUBAUS per Careof
laboratorio 14-15.05.2016
esposizione 14 > 20.05. 2016
Qui non si dorme mai è insieme esposizione e laboratorio. Un tempo prolungato oltre il ritmo di
un sistema omologato. Uno spazio da abitare, arredare, osservare, vivere.
Il gruppo BAUBAUS organizza contesti per la fruizione partecipata dell’arte. Ventiquattro ore di
attività dentro e fuori gli spazi espositivi di Careof e del DOCVA in cui il pubblico è invitato
all’azione e alla condivisione.
Lo spazio espositivo è proposto come luogo domestico: sala da pranzo, salotto da thè, cucina,
ripostiglio, stanza da letto per celebrare rituali di quotidianità conditi ad arte. L’archivio DOCVA
si trasforma in villaggio aperto, in cui montare la tenda per trascorrervi la notte. In questi
luoghi, occupati oltre l’orario d’ufficio e trasformati in spazi d’accoglienza per tutti, cenare e
dormire diventano occasione e modo per incontrare e fare l’arte.
Nello spazio espositivo una selezione di lavori già nati e nascenti che rimarranno in esposizione
fino al 20 maggio 2016.
La partecipazione è libera. Portate con voi l’occorrente per la notte: sacchi a pelo, materassino,
coperte, cuscini. Alla cena e alla colazione ci pensa BAUBAUS.
Partecipano al progetto Mario Gorni e gli artisti Silvia Cini, Sabine Delafon, Giancarlo Norese,
Antonio Guiotto (per Carrozzeria Margot), Wurmkos, L.A.M. (Laboratorio d’arte Marmellata),
Dipartimento Educazione Fondazione Merz.
BAUBAUS è una ricerca-azione che, da sei anni, si muove nella dimensione induttiva della
scoperta esperienziale attraverso l’osservazione/riflessione attiva di gruppo usando i linguaggi
dell'arte come mezzo d’indagine. Lo scopo è allargare il pubblico dell’arte in direzione degli
inesperti e dei non addetti. Curiosità, interesse e voglia di partecipare hanno creato e
consolidato il gruppo di ricerca che, in sei anni, attraverso un approccio sempre aperto e
metacognitivo, è riuscito a formulare ipotesi e domande investigando possibili risposte per
formulare piani circolari di significante e significato. Con risultati proficui, in considerazione del
fatto che i componenti del Baubaus non sono esperti d’arte e non hanno una formazione
specifica: fatto, quest’ultimo, che non viene appositamente richiesto.
BAUBAUS, in questi anni, ha esplorato ambienti diversi affinando nel tempo propri metodi e
strategie di lavoro. Da quattro anni collabora con l’organizzazione non profit Careof di Milano,
promuovendo presso questo spazio attività che mirino alla rilettura collettiva dell’Opera d’Arte
attraverso la mediazione del disegno. L’Opera d’Arte in mostra è ambasciatrice di significati che
spesso rimangono occultati da dinamiche diverse. BAUBAUS assume il compito di intervenire
nella fruizione dell’Opera proponendo coerenti contesti di ascolto collettivo. Ne consegue la
genesi di un immaginario diverso, un pensiero urbano di cui Baubaus vuole prendersi cura.
Il gruppo, guidato dall’artista Patrizio Raso, è in questo periodo composto da: Titti Brivio, Lidia
Casti, Daniela Crosti, Marian De Rond, Filippo Fantini, Laura Ghinelli, Gabriella Gilli, Carolina
Gozzini, Luciana Guidotti, Gonaria Morittu, Francesca Oggionni, Sonia Pasini, Lucia Salvan,
Grazia Scarioni, Grazia Sgura.
PROGRAMMA 14 MAGGIO:
L’ora del thè
ANIMALE
Wurmkos / L.A.M. (Laboratorio d’arte Marmellata) / Dipartimento Educazione Fondazione Merz-
Organizzano il laboratorio del progetto “animale”. Il pubblico partecipa sedendo attorno al
tavolo di lavoro. Segni e forme s’impastano in più mani, emergono immagini che appartengono a
tutti.
17:30/20:30
Verso sera
ARCHIVIO DOCVA
BAUBAUS propone una consultazione collettiva dei portfolio d’artista. Il pubblico in un’attività
per gruppi si veste da curatore presentando in modo creativo il lavoro di uno o più artisti. Le
opere individuate sono proposte per il prossimo video di CATERINA (progetto a cura di
Alessandro Nassiri).
21:00/22:00
La cena
HO FAME
Sabine Delafon - In alcuni piatti in cui è servita la cena, sono stampati cartelli appartenuti a
mendicanti. La cena è la circostanza per la domanda “ho fame?”.
“Ho Fame’ è in realtà un messaggio, una condizione umana, condivisa da tutti: che sia la fame
legata al cibo, la fame di affetto, d’amore, di bellezza, di cultura, di viaggi, tutti abbiamo fame di
qualcosa.” S.D.
22:00/23:00
Dopocena
RITRATTO D’ARTISTA
BAUBAUS dopocena propone agli artisti presenti di posare come modelli. Il pubblico eseguirà i
ritratti d’artista. Gli artisti che aderiranno saranno omaggiati del loro ritratto.
23:00/24:00
Davanti al camino
VIDEO DELLA BUONA NOTTE
Mario Gorni presenta, in una calda narrazione di fine giornata, un video dell’archivio DOCVA
augurando la buona notte.
24:00/7:30
La notte
VILLAGE
Il DOCVA si trasforma in area da campeggio.
Durante la notte dei video muti sono proiettati fuori dalle finestre del DOCVA. Selezione a cura
di Mario Gorni.
PROGRAMMA 15 MAGGIO:
7:30/8:00
Il risveglio
DISEGNO DEI SOGNI
Al risveglio si rispetta il silenzio assoluto. La prima cosa che ognuno fa è un disegno del proprio
sogno. Ognuno decide se condividerlo a colazione o lasciarlo nell’intimità dei propri appunti
segreti.
8:00/9:00
La colazione
COLAZIONE E SOGNI
A tavola e durante la colazione chi vuole può condividere il disegno del proprio sogno.
9:30 / 12:30
Andare e poi tornare
AVANT QUE NATURE MEURE, I CUSTODI DI ORCHIDEE 1999- 2016 WORK IN PROGRESS
A partire dalle sue ultime ricerche sulla flora spontanea urbana, l'artista Silvia Cini proseguirà un
itinerario che si è sviluppato in più fasi di conoscenza e di indagine aperta al pubblico,
attraverso un laboratorio creato a Milano per il gruppo Baubaus. Insieme abbiamo già percorso
diverse tappe, passando dagli spazi di Careof, in una prima fase di approccio alla visione della
Natura come metafora della società in divenire, attraverso letture, dialoghi e approfondimenti
sul regno vegetale e lo straordinario mondo delle orchidee, fino allo spazio reale della natura.
Attraverso un viaggio di quarantotto ore -parte in barca, parte in cammino- per raggiungere la
fioritura delle orchidee spontanee sul monte di Portofino. Nel procedere abbiamo fatto una
tappa intermedia per far fiorire le crepe nei muri della Kunsthalle Novi, attraverso l'azione che
l'artista ha creato seminando bocche di leone in occasione della sua recente mostra Lusus
Naturae.
La seconda fase ora in programma sarà costituita da "vere e proprie dérive nella città, momenti
di conoscenza della realtà urbana e delle sue scollature nel riappropriarsi della flora urbana
attraverso una psicogeografia del selvatico." Così Silvia Cini ci porterà per le vie del centro alla
ricerca delle orchidee spontanee, metafora meravigliosa di persistenza e resistenza. “Perché in
loro, il messaggio silenzioso della natura, direi l’urlo silenzioso della natura si cristallizza in forma
e questa che io percepisco talvolte zoomorfa altre antropomorfa, mi lascia inerme a cercare
risposte sul dialogo interrotto tra regni.” S.C.
13:00 / 14:30
PRANZO
Il percorso terminerà con il pranzo al ristorante Nuova Viscontea : piatto sociale mongolo “Huo
Guo” (L’adesione è libera fino a esaurimento posti e su prenotazione da comunicare in sede di
laboratorio sabato 14 - Il pagamento del pranzo è a carico di ognuno).
BIOGRAFIA ARTISTI:
Silvia Cini
Artista e curatore, le sue opere vivono del dialogo, spesso personale, che crea con il pubblico. Il
suo interesse si focalizza frequentemente sul paesaggio, come metafora sociale, integrando
installazioni audio ambientali e ricerca botanica. Nel 1994 crea a Milano con Salvatore Falci il
gruppo AAVV, collabora con Cesare Pietroiusti per DisorsordinAzioni, il Gioco del Senso e Non
senso (XII Quadriennale di Roma), e il Gruppo Oreste con il quale parteciperà alla 48^ Biennale
di Venezia. Nel 1997 cura la serie di mostre Frame al Ferro di Cavallo in collaborazione con
l'Accademia di Belle Arti di Roma, promuovendo gli albori dell'arte di relazione e dell'arte
pubblica in Italia. Collabora con Carolyn Christov Bakargiev e Hans Hulrich Obrist all'Accademia
di Francia a Roma, Villa Medici. Prosegue negli anni l'attività curatoriale, (Invideo per la Triennale
di Milano, Icityperiferiche, Palazzo Re Enzo Bologna, Loggia della Mercanzia Genova,
Cartabianca, Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce Genova, Cantieri Culturali della Zisa,
Palermo), affiancandole quella espositiva (Galleria Neon, Galleria Continua, Zero, GoldanKauf)
alternando mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2000 riceve da Fabio Mauri, alla
GAM di Roma, ora MACRO, il premio Atelier. La città di Genova, in occasione di Genova 2004
Capitale Europea della Cultura, le assegna, tramite il Museo Villa Croce, il Premio Duchessa
Galliera.
Sabine Delafon
Artista francese. Vive e lavora a Milano. Il suo lavoro è per lo più una ricerca sull’identità, si
sviluppa in lavori collettivi e si materializza molto spesso con l’uso della scrittura
www.sabinedelafon.com
Giancarlo Norese
La sua ricerca artistica si è spesso realizzata in opere che indagano il tema della fragilità e
dell’accoglienza, degli spazi interstiziali, delle contraddizioni del paesaggio o della bellezza auto-
generata dal caso. Accoglie e sostiene un’arte partecipata perché, come egli stesso ammette,
«le idee e la capacità di un individuo possono essere condivise con chiunque, contro ogni
monopolio del pensiero e del linguaggio». Per BAUBAUS ha predisposto la “visita di gruppo” alla
sua Kunsthalle Novi, accogliendo la richiesta del gruppo e predisponendo un’opera/biglietto
d’ingresso ora in esposizione.
Antonio Guiotto
Nato a Padova nel 1978, lavora nella provincia di Padova, ma si sposta e allontana sempre
volentieri dalla noia della Pianura Padana, per poi ritornarci, perché fondamentalmente è un
nostalgico. Ed è proprio questa nostalgia cronica, assieme ad una certa curiosità e l’idea che
fare arte costi meno che andare in terapia, a caratterizzare il suo lavoro. Si sposta e muove tra il
video e la scultura, ma non disdegna le azioni silenziose, il design, le installazioni, usa sempre
volentieri la fotografia e la scultura.
Lavora per “serie”, molto diverse tra loro, passando tra il citazionismo, la pop, il concettuale e
la grafica applicata.
Tra le varie mostre, forse degne di nota, ci sono: la Biennale di Venezia del 2003 con il progetto
Riserva Artificiale capitanato da Cesare Pietroiusti, per arrivare fino al 2016, con la mostra
goodbye goodbuy, ultimo progetto di Carrozzeria Margot, presso la Farmacia della Fondazione
Wurmkos, tutto quello che c’è in mezzo lo trovate in internet. Visto che fare solo arte non gli
basta, da qualche anno si propone alle aziende private, come "consulente creativo" e assieme
alla sua ragazza, ha fondato SA13, un progetto tra arte e design,(anche di questo trovate
informazioni in internet). Ha fatto suo il motto di Gunny: “improvvisare, adattarsi e raggiungere
lo scopo”, ma non sa come usarlo.
Carrozzeria Margot
Il nome è stato inventato da Cristina Spizzamiglio e Francesco Bertelé, che aprirono il proprio
spazio abitativo ospitando varie attività culturali, diventato in breve tempo un luogo di
riferimento per la vita artistica underground milanese. A settembre 2010 Francesco Bertelé
iniziò l’attività di produzione strettamente legata all’arte contemporanea, dapprima con la
collaborazione della curatrice Francesca Chiacchio e in seguito con la collaborazione dell’artista
Jacopo Addini, e in breve costituì quella che venne chiamata La Collezione di Carrozzeria Margot
che trovò poi la sua dicitura definitiva in Carrozzeria Margot, production house for
contemporary art.
Carrozzeria Margot nei suoi 4 anni di vita ha coinvolto molti artisti e operatori nel campo
dell’arte contemporanea. Carrozzeria Margot ha visto il proprio operato, oltre alle numerose
produzioni indipendenti, parte di alcuni importanti eventi collettivi quali: Start up @ ViaFarini
DOCVA – Bureau (2013; Bureau for art nerds – Istituto Svizzero di Roma, Milano (2012);
Padiglione Danese, 54. Biennale di Venezia; Artissima LIDO (2011). Ufficiosamente le attività di
CM si sono interrotte nella primavera del 2014. Ufficialmente Carrozzeria Margot ha comunicato
la cessazione di ogni attività il 18 febbraio 2016 con GoodbyeGoodbuy auction presso la
Farmacia della Fondazione Wurmkos nominando quest'ultima il tutore legale del proprio
archivio.
Wurmkos
Wurmkos è un laboratorio di arti visive fondato nel 1987 a Sesto San Giovanni; è un luogo aperto,
un’esperienza “basagliana” che mette in relazione arte e disagio psichico senza porsi obiettivi di
salvezza, nel quale entrano sui diversi progetti, artisti, disagiati e non, critici, persone che
collaborano alla realizzazione di opere e testi. Numerose le collettive e personali sia in Italia che
all’estero. Tra queste: Biennale di Venezia; Biennale di Gwangju; Museo di Villa Croce, Genova; La
Triennale di Milano; Pac – Padiglione d’arte contemporanea, Milano; Palazzo Morando – Costume
Moda Immagine, Milano. Nel 2011 si costituisce Fondazione Wurmkos onlus per tutelare il
patrimonio materiale e culturale del gruppo e condividerlo con la collettività. Nel 2011, Pasquale
Campanella, tra i fondatori del gruppo, ha ricevuto il Premio Ciampi – L'altr'Arte per il lavoro
fatto con Wurmkos.
L.A.M. (Laboratorio d’Arte Marmellata) dal 2009 svolge pratiche artistiche che rendono visibili le
qualità individuali anche in progetti collettivi. Il valore artistico è un bene comune, il cui
prodotto finale nasce da un processo plurimo e il progetto non mira a integrazioni terapeutiche.
La partecipazione è aperta a chiunque voglia compiere un’esperienza artistica nel fare
relazionale, con uno sguardo rivolto alla comunità. Il laboratorio, ideato dagli artisti di
Osservatorio in Opera (Piero Almeoni e Paola Sabatti Bassini) è attualmente condotto da Piero
Almeoni coadiuvato da Sergio Magli. Nato grazie alla Caritas di Orzinuovi, il progetto è stato
accolto dalla Fondazione Nolli con Cooperativa Nuvola. Collaborazioni: Gruppo “Go”,
Associazione “Mafalda”, Associazione “Dimaù” e Fotoclub “Nuove frontiere” di Orzinuovi,
Studenti del Liceo Artistico Statale “M. Olivieri” e Accademia LABA di Brescia.
DIPARTIMENTO EDUCAZIONE FONDAZIONE MERZ - Il Dipartimento Educazione Fondazione Merz
concorre al conseguimento degli obiettivi della Fondazione progettando e realizzando attività
volte alla promozione e alla trasmissione del valore sociale che l’arte e la cultura
contemporanea possono rappresentare.
14
maggio 2016
Qui non si dorme mai
Dal 14 al 20 maggio 2016
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
CAREOF – FABBRICA DEL VAPORE
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Vernissage
14 Maggio 2016, ore 15
Autore
Curatore