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Quindici morsi d’Arte – Daniela Quattrocchi
L’evento inaugura il ciclo di mostre “Quindici morsi d’Arte“, complesso progetto di quindici esposizioni, di durata quindicinale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’evento inaugura il ciclo di mostre “Quindici morsi d’Arte“, complesso progetto di quindici esposizioni, di durata quindicinale, che si svolgeranno nei rinnovati locali della Galleria PizzArtè di Catania, in collaborazione con TRIBE ART - La Guida / Il Mensile degli Eventi d’Arte in Sicilia.
Gli artisti selezionati, provenienti da tutta la Sicilia, rappresentano alcune fra le più interessanti ricerche artistiche contemporanee, legate comunque alla ricca tradizione figurativa isolana.
In mostra per “Percorsi alternativi“ 15 opere della catanese Daniela Quattrocchi: quadri, installazioni, foto e readymade che documentano compiutamente l’attività concettuale dell’artista.
Il carattere distintivo nella ricerca artistica della Quattrocchi è il riutilizzo dei materiali. Scorrendo le schede delle singole opere scopriamo la ricchezza della materia impiegata per ciascuna alchimia: carta, olio, stucco, polistirolo, cartoncino, smalto, legno, stoffa, acrilico, cera, tavola telata, juta e vetro. La sperimentazione dei materiali si estrinseca nel dipinto, nelle scelte dei supporti e nelle tecniche di incorniciatura. L’uso della manualità e l’avvio di scambi culturali con l’ambiente artistico di Bergamo, la portano nel 2006 alle prime installazioni: “La botola“ e “L’umorometro“.
In particolare, fra le opere più rappresentative della recente produzione dell’artista si inseriscono i readymade, l’oggetto “già fatto“. Oggetti di uso comune, non progettati ma scelti dall’artista, presentati come opere d’arte, come nell’opera “Mezzo pieno“, che mette in gioco il punto di vista di ciascun individuo al cospetto di una bottiglia riempita a metà o vuota a metà. Riecheggia dunque l’affermazione di Marcel Duchamp: “la pittura non deve essere solo visiva o retinica. Deve interessare anche la materia grigia, il nostro appetito di comprensione“.
L’arte rappresenta per la Quattrocchi un nuovo percorso. Finora l’artista si è infatti occupata di sviluppo di imprese ed è stata proprio l’interazione con le realtà aziendali di tipo manifatturiero a contribuire alla sua conoscenza dei materiali e delle applicazioni. Parallelamente la finalità del suo lavoro, ovvero la mission di porre l’uomo al centro del contesto impresa, ha avvicinato la sua ricerca alle installazioni. Per la Quattrocchi l’installazione è uno strumento di comunicazione, uno spunto di riflessione oltre il convenzionale, uno stimolo per lo spettatore ad andare oltre, a osare senza timore.
Daniela Quattrocchi nasce a Catania il 20 Febbraio del 1969, che sia un caso, esattamente in occasione del 60° anniversario della pubblicazione del Manifesto del Futurismo, da cui coglie solo la forza e il concetto di arte fondato sul comportamento dell’artista, l’arte come stile di vita. Vive in ambiente artistico, sperimenta l’uso dei materiali e la fotografia prima di arrivare alla pittura, il percorso nasce con l’uso dell’acrilico e successivamente, comincia a sovrapporre le precedenti esperienze nell’uso di materiali con la pittura, nascono i primi collage.
Gli artisti selezionati, provenienti da tutta la Sicilia, rappresentano alcune fra le più interessanti ricerche artistiche contemporanee, legate comunque alla ricca tradizione figurativa isolana.
In mostra per “Percorsi alternativi“ 15 opere della catanese Daniela Quattrocchi: quadri, installazioni, foto e readymade che documentano compiutamente l’attività concettuale dell’artista.
Il carattere distintivo nella ricerca artistica della Quattrocchi è il riutilizzo dei materiali. Scorrendo le schede delle singole opere scopriamo la ricchezza della materia impiegata per ciascuna alchimia: carta, olio, stucco, polistirolo, cartoncino, smalto, legno, stoffa, acrilico, cera, tavola telata, juta e vetro. La sperimentazione dei materiali si estrinseca nel dipinto, nelle scelte dei supporti e nelle tecniche di incorniciatura. L’uso della manualità e l’avvio di scambi culturali con l’ambiente artistico di Bergamo, la portano nel 2006 alle prime installazioni: “La botola“ e “L’umorometro“.
In particolare, fra le opere più rappresentative della recente produzione dell’artista si inseriscono i readymade, l’oggetto “già fatto“. Oggetti di uso comune, non progettati ma scelti dall’artista, presentati come opere d’arte, come nell’opera “Mezzo pieno“, che mette in gioco il punto di vista di ciascun individuo al cospetto di una bottiglia riempita a metà o vuota a metà. Riecheggia dunque l’affermazione di Marcel Duchamp: “la pittura non deve essere solo visiva o retinica. Deve interessare anche la materia grigia, il nostro appetito di comprensione“.
L’arte rappresenta per la Quattrocchi un nuovo percorso. Finora l’artista si è infatti occupata di sviluppo di imprese ed è stata proprio l’interazione con le realtà aziendali di tipo manifatturiero a contribuire alla sua conoscenza dei materiali e delle applicazioni. Parallelamente la finalità del suo lavoro, ovvero la mission di porre l’uomo al centro del contesto impresa, ha avvicinato la sua ricerca alle installazioni. Per la Quattrocchi l’installazione è uno strumento di comunicazione, uno spunto di riflessione oltre il convenzionale, uno stimolo per lo spettatore ad andare oltre, a osare senza timore.
Daniela Quattrocchi nasce a Catania il 20 Febbraio del 1969, che sia un caso, esattamente in occasione del 60° anniversario della pubblicazione del Manifesto del Futurismo, da cui coglie solo la forza e il concetto di arte fondato sul comportamento dell’artista, l’arte come stile di vita. Vive in ambiente artistico, sperimenta l’uso dei materiali e la fotografia prima di arrivare alla pittura, il percorso nasce con l’uso dell’acrilico e successivamente, comincia a sovrapporre le precedenti esperienze nell’uso di materiali con la pittura, nascono i primi collage.
03
novembre 2006
Quindici morsi d’Arte – Daniela Quattrocchi
Dal 03 al 19 novembre 2006
arte contemporanea
Location
PIZZARTE’
Catania, Via Gisira, 63, (Catania)
Catania, Via Gisira, 63, (Catania)
Vernissage
3 Novembre 2006, ore 20
Ufficio stampa
TRIBE
Autore