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Quinto Ghermandi
I soggetti in mostra sono tra i più significativi della produzione del grande scultore bolognese: Grandi Gesti e Foglie innanzitutto.
Comunicato stampa
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Rimarrà aperta dal 20 aprile al 31 maggio la Personale dedicata a Quinto Ghermandi allestita dalla Galleria Artforum di Bologna. I soggetti in mostra sono tra i più significativi della produzione del grande scultore bolognese: Grandi Gesti e Foglie innanzitutto.
Ghermandi è considerato dalla critica tra i maggiori scultori italiani della seconda metà del Novecento anche se per ragioni puramente di mercato non ha mai raggiunto l'apprezzamento meritato.
Scomparso nel 1994 Ghermandi ha lasciato segni importanti della sua opere in raccolte pubbliche e private in Europa, (soprattutto in Scandinavia), negli Stati Uniti e in America Latina; numerosi i monumenti pubblici e le fontane realizzati in tutto il mondo. A Bologna è possibile osservare numerose sue opere dalla scultura in marmo Alla Famiglia in Piazza VIII Agosto, alla Jonica posta all'ingresso delle scuole Zanotti in via del Giacinto fino al Toro in bronzo che si può ammirare in via Ugo Bassi all'ingresso della Galleria del Toro.
È stato titolare della cattedra di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze e poi di Bologna, dove, dal 1981 al 1984, ha ricoperto anche la carica di direttore.
Sposato con la pittrice Romana Spinelli, Quinto Ghermandi ha avuto tre figli: Cristina (deceduta nel 1993), Francesca (famosa fumettista e illustratrice) e Martino (editore).
Tra le sue opere più famose, Largo gesto per un massimo spazio; la fontana dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna; la serie di fontane celebrative dell'Acquedotto di Romagna, la cui esecuzione è rimasta incompiuta.
Come ha detto lo storico dell'Arte Flavio Caroli, “Ghermandi era fra i pochissimi ad aver capito l’essenziale: il passato vive nel presente, ma il presente è così, volatile, un gesto, un attimo, che solo l’arte può rendere magico, durevole e profondo: tanto profondo da protrarre nel tempo la sua consapevole caducità”
Ghermandi è considerato dalla critica tra i maggiori scultori italiani della seconda metà del Novecento anche se per ragioni puramente di mercato non ha mai raggiunto l'apprezzamento meritato.
Scomparso nel 1994 Ghermandi ha lasciato segni importanti della sua opere in raccolte pubbliche e private in Europa, (soprattutto in Scandinavia), negli Stati Uniti e in America Latina; numerosi i monumenti pubblici e le fontane realizzati in tutto il mondo. A Bologna è possibile osservare numerose sue opere dalla scultura in marmo Alla Famiglia in Piazza VIII Agosto, alla Jonica posta all'ingresso delle scuole Zanotti in via del Giacinto fino al Toro in bronzo che si può ammirare in via Ugo Bassi all'ingresso della Galleria del Toro.
È stato titolare della cattedra di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze e poi di Bologna, dove, dal 1981 al 1984, ha ricoperto anche la carica di direttore.
Sposato con la pittrice Romana Spinelli, Quinto Ghermandi ha avuto tre figli: Cristina (deceduta nel 1993), Francesca (famosa fumettista e illustratrice) e Martino (editore).
Tra le sue opere più famose, Largo gesto per un massimo spazio; la fontana dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna; la serie di fontane celebrative dell'Acquedotto di Romagna, la cui esecuzione è rimasta incompiuta.
Come ha detto lo storico dell'Arte Flavio Caroli, “Ghermandi era fra i pochissimi ad aver capito l’essenziale: il passato vive nel presente, ma il presente è così, volatile, un gesto, un attimo, che solo l’arte può rendere magico, durevole e profondo: tanto profondo da protrarre nel tempo la sua consapevole caducità”
20
aprile 2007
Quinto Ghermandi
Dal 20 aprile al 31 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTFORUM
Bologna, Via Dei Bersaglieri, 5/e, (Bologna)
Bologna, Via Dei Bersaglieri, 5/e, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle ore 20; al mattino solo su appuntamento
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