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Racconti d’inverno
Com’è ormai rito da anni, Artestudio accoglie nei suoi spazi una mostra natalizia che quest’anno si argomenta come “racconti d’inverno” in quanto esposte le opere degli artisti presenti nel calendario 2016.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Racconti d’inverno” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo in catalogo, dal titolo “Racconti d’inverno” riunisce opere degli artisti Matteo Cannata, Carlo Cecchi, Francesco Colonnelli, Fiorella Iori, Alfredo Mazzotta, Bruno Mangiaterra, Piero Piangerelli, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Giusi Santoro, Eugenia Serafini, Marisa Settembrini e Chiara Silva. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l'ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza: Com’è ormai rito da anni, Artestudio accoglie nei suoi spazi una mostra natalizia che quest’anno si argomenta come “racconti d’inverno” in quanto esposte le opere degli artisti presenti nel calendario 2016 - edizione rara e pregiata - con una poesia di Carlo Franza dal titolo “Era un fluire il tutto” e 12 piccole opere, una per ogni mese dell’anno, su carta, sul tema della luna.
Le opere dei dodici artisti ci raccontano, nel titolo “racconti d’inverno” che riporta anche lo spirito e la scena di un capolavoro di Shakespeare, un variegato linguaggio di creatività e di stili di artisti che spaziano e provengono da tutta Italia; artisti per lo più già noti, con un bagaglio di mostre sufficienti a incorniciare la loro attività, a lasciar vedere la declinazione di un lavoro che spazia dal concettuale al neoespressionismo, dal lirismo geometrico all’informale, ecc. A molti di questi artisti ho curato anche recentemente mostre personali sia in Italia che in Europa, hanno vissuto e vivono le temporalità dell’arte contemporanea, ovvero le incidenze storiche e di gusto, il tracciato di un’arte che cattura, racconta, storicizza e si fa bandiera. Ora la mostra impiantata per le feste di fine e inizio anno, ovvero 2015/2016, porta a leggere non solo il lavoro copioso di questi artisti italiani, ma si fa cenacolo e raccolta di nomi che intendono con l’arte portare cultura e bellezza come bandiera primaria. Mi preme puntare il dito su un quartetto di artisti marchigiani, Cecchi, Colonnelli, Mangiaterra e Piangerelli, e indicarli all’attenzione di tutti, per la vivacità con cui lavorano in provincia, per lo spessore vivo della cultura che trasuda dalle loro opere, per i capitolo significanti del loro percorso.
Nel corso della serata inaugurale viene presentata anche la monografia di Giampiero Poggilali Berlinghieri dal titolo “ Poggiali Berlinghieri 1968-2014”. Il volume monografico (340 pagine) dato alle stampe dell’artista Giampiero Poggiali Berlinghieri (Firenze 1936) racconta la sua carriera “1968-2014″, un traguardo che accompagna e storicizza il suo lavoro artistico. Figura significativa dell’arte italiana ha innestato la sua creatività su più fronti, dalla grafica alla pittura, dalla scultura all’arte interattiva con le sue macchine parlanti. Poggiali Berlinghieri è nato a Firenze, ha esordito artisticamente nel 1968 con la prima mostra personale presso la Galleria Inquadrature di Firenze a cui fanno seguito circa 80 mostre personali in Italia e all’estero. Le sue opere hanno trovato posto in collezioni museali pubbliche e private ed un suo autoritratto fa parte della raccolta degli autoritratti della Galleria degli Uffizi di Firenze. Negli anni Ottanta l’allestimento di due importanti esposizioni, nell’88 al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nell’89 a Palazzo Strozzi di Firenze. Pagina dopo pagina, attraverso immagini e testimonianze critiche, il volume edito da Morgana Edizioni documenta la storia di POGGIALI BERLINGHIERI ed i riconoscimenti ricevuti. La sua ampia falcata lungo cinque decenni è stata un susseguirsi di cicli operativi: dipinti, sculture in profilati d’acciaio o gettate nel bronzo, pittosculture in legno con inserti di materiali naturali, sintetici, tecnologici. Infine gli assemblaggi e le installazioni di “macchine” – anche interattive – nelle quali procedimenti tradizionali e moderne tecnologie convergono e si risolvono in perfetta integrazione formale”.
Nella serata inaugurale, performance del soprano Olivera Mercurio.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte.
Scrive Carlo Franza: Com’è ormai rito da anni, Artestudio accoglie nei suoi spazi una mostra natalizia che quest’anno si argomenta come “racconti d’inverno” in quanto esposte le opere degli artisti presenti nel calendario 2016 - edizione rara e pregiata - con una poesia di Carlo Franza dal titolo “Era un fluire il tutto” e 12 piccole opere, una per ogni mese dell’anno, su carta, sul tema della luna.
Le opere dei dodici artisti ci raccontano, nel titolo “racconti d’inverno” che riporta anche lo spirito e la scena di un capolavoro di Shakespeare, un variegato linguaggio di creatività e di stili di artisti che spaziano e provengono da tutta Italia; artisti per lo più già noti, con un bagaglio di mostre sufficienti a incorniciare la loro attività, a lasciar vedere la declinazione di un lavoro che spazia dal concettuale al neoespressionismo, dal lirismo geometrico all’informale, ecc. A molti di questi artisti ho curato anche recentemente mostre personali sia in Italia che in Europa, hanno vissuto e vivono le temporalità dell’arte contemporanea, ovvero le incidenze storiche e di gusto, il tracciato di un’arte che cattura, racconta, storicizza e si fa bandiera. Ora la mostra impiantata per le feste di fine e inizio anno, ovvero 2015/2016, porta a leggere non solo il lavoro copioso di questi artisti italiani, ma si fa cenacolo e raccolta di nomi che intendono con l’arte portare cultura e bellezza come bandiera primaria. Mi preme puntare il dito su un quartetto di artisti marchigiani, Cecchi, Colonnelli, Mangiaterra e Piangerelli, e indicarli all’attenzione di tutti, per la vivacità con cui lavorano in provincia, per lo spessore vivo della cultura che trasuda dalle loro opere, per i capitolo significanti del loro percorso.
Nel corso della serata inaugurale viene presentata anche la monografia di Giampiero Poggilali Berlinghieri dal titolo “ Poggiali Berlinghieri 1968-2014”. Il volume monografico (340 pagine) dato alle stampe dell’artista Giampiero Poggiali Berlinghieri (Firenze 1936) racconta la sua carriera “1968-2014″, un traguardo che accompagna e storicizza il suo lavoro artistico. Figura significativa dell’arte italiana ha innestato la sua creatività su più fronti, dalla grafica alla pittura, dalla scultura all’arte interattiva con le sue macchine parlanti. Poggiali Berlinghieri è nato a Firenze, ha esordito artisticamente nel 1968 con la prima mostra personale presso la Galleria Inquadrature di Firenze a cui fanno seguito circa 80 mostre personali in Italia e all’estero. Le sue opere hanno trovato posto in collezioni museali pubbliche e private ed un suo autoritratto fa parte della raccolta degli autoritratti della Galleria degli Uffizi di Firenze. Negli anni Ottanta l’allestimento di due importanti esposizioni, nell’88 al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nell’89 a Palazzo Strozzi di Firenze. Pagina dopo pagina, attraverso immagini e testimonianze critiche, il volume edito da Morgana Edizioni documenta la storia di POGGIALI BERLINGHIERI ed i riconoscimenti ricevuti. La sua ampia falcata lungo cinque decenni è stata un susseguirsi di cicli operativi: dipinti, sculture in profilati d’acciaio o gettate nel bronzo, pittosculture in legno con inserti di materiali naturali, sintetici, tecnologici. Infine gli assemblaggi e le installazioni di “macchine” – anche interattive – nelle quali procedimenti tradizionali e moderne tecnologie convergono e si risolvono in perfetta integrazione formale”.
Nella serata inaugurale, performance del soprano Olivera Mercurio.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte.
16
dicembre 2015
Racconti d’inverno
Dal 16 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
martedì e mercoledì ore 10 – 18
visitabile in giorni e orari diversi previo appuntamento al 338.9197709
Vernissage
16 Dicembre 2015, ore 18.00
Autore
Curatore