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Rachel Howard – Repetition is Truth. Via Dolorosa
E’ questa idea di illimitato che l’artista cerca di indurre nello spettatore: la credenza che la sofferenza umana non
avrà mai fine. Da qui, il titolo del lavoro: Repetition is Truth (la ripetizione è verità).
Comunicato stampa
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Via Dolorosa, dal latino “via crucis”, è il nome di una strada all'interno della Città Vecchia di Gerusalemme che si crede sia stata
percorsa da Gesù, caricato della croce, lungo il tragitto verso il Golgota. E' altresì il nome delle 14 stazioni della Via Crucis che
ricostruiscono le sue ultime ore di vita. Se il referimento dei 14 dipinti della Howard a La Passione è chiaro, la creazione della serie
è stata originariamente influenzata da una delle fotografie più scioccanti scattate nel campo di prigionia a Abu Ghraib in Irak, dove
i prigionieri subuivano regolamente torture e umiliazioni da parte dell'esercito Americano, così come riportato dai media.
L'immagine in questione riproduce un prigioniero in piedi in una cassa, col capo coperto, legato con elettrodi. Pertanto, la cassa
diviene l'equivalente moderno della Croce – strumento di umiliazione e tortura. I dipinti di Rachel Howard si presentano come
fluidi, dando vita a un viaggio metafisico tra astrazione e figurazione; si offrono come strumento di riflessione dei reati contro
l'universalità dei diritti umani e la capacità insita negli essere umani di infliggere crudeltà gli uni agli altri. Il critico e curatore
Joachim Pissarro ha definito la serie “sublime”, in linea con la Critica del Giudizio kantiana: “Sublime è ciò in cui l'immaginazione
viene dall'oggetto a tal punto estesa, che la misura usuale non è più sufficiente a comprenderlo”, eppure, come tale - è parte di
una totalità . E' questa idea di illimitato che l'artista cerca di indurre nello spettatore: la credenza che la sofferenza umana non
avrà mai fine. Da qui, il titolo del lavoro: Repetition is Truth (la ripetizione è verità).
La mostra è stata realizzata interamente grazie alla generosità e al supporto di Blain|Southern.
Note:
Rachel Howard è nata nella Contea di Durham nel 1969 e si è diplomata al Goldsmiths College di Londra nel 1992. Mostre
Personali: Still Life / Still Here, Rachel Howard, New Paintings, Sala Pelaires, Palma de Mallorca, Spagna, 2011; Human Shrapnel –
oil drawings on paper, Other Criteria, Londra, 2010; Der Wald, Haunch of Venison, Zurigo, 2009; Portraits, Museum van Loon,
Amsterdam; How to Disappear Completely, Haunch of Venison, Londra, 2008; Rachel Howard, New Paintings, Gagosian Gallery, Los
Angeles; Fiction/Fear/Fact, Bohen Foundation, New York, 2007. I lavori di Rachel Howard sono stati acquisiti da numerosi
collezioni publiche e private. Tra queste: Ackland Art Museum, Carolina del Nord; Museum van Loon, Amsterdam; Goss-Michael
Foundation, Dallas; CCA Andratx, Spagna, La Collezione Murderme e la Collezione Hiscox.
percorsa da Gesù, caricato della croce, lungo il tragitto verso il Golgota. E' altresì il nome delle 14 stazioni della Via Crucis che
ricostruiscono le sue ultime ore di vita. Se il referimento dei 14 dipinti della Howard a La Passione è chiaro, la creazione della serie
è stata originariamente influenzata da una delle fotografie più scioccanti scattate nel campo di prigionia a Abu Ghraib in Irak, dove
i prigionieri subuivano regolamente torture e umiliazioni da parte dell'esercito Americano, così come riportato dai media.
L'immagine in questione riproduce un prigioniero in piedi in una cassa, col capo coperto, legato con elettrodi. Pertanto, la cassa
diviene l'equivalente moderno della Croce – strumento di umiliazione e tortura. I dipinti di Rachel Howard si presentano come
fluidi, dando vita a un viaggio metafisico tra astrazione e figurazione; si offrono come strumento di riflessione dei reati contro
l'universalità dei diritti umani e la capacità insita negli essere umani di infliggere crudeltà gli uni agli altri. Il critico e curatore
Joachim Pissarro ha definito la serie “sublime”, in linea con la Critica del Giudizio kantiana: “Sublime è ciò in cui l'immaginazione
viene dall'oggetto a tal punto estesa, che la misura usuale non è più sufficiente a comprenderlo”, eppure, come tale - è parte di
una totalità . E' questa idea di illimitato che l'artista cerca di indurre nello spettatore: la credenza che la sofferenza umana non
avrà mai fine. Da qui, il titolo del lavoro: Repetition is Truth (la ripetizione è verità).
La mostra è stata realizzata interamente grazie alla generosità e al supporto di Blain|Southern.
Note:
Rachel Howard è nata nella Contea di Durham nel 1969 e si è diplomata al Goldsmiths College di Londra nel 1992. Mostre
Personali: Still Life / Still Here, Rachel Howard, New Paintings, Sala Pelaires, Palma de Mallorca, Spagna, 2011; Human Shrapnel –
oil drawings on paper, Other Criteria, Londra, 2010; Der Wald, Haunch of Venison, Zurigo, 2009; Portraits, Museum van Loon,
Amsterdam; How to Disappear Completely, Haunch of Venison, Londra, 2008; Rachel Howard, New Paintings, Gagosian Gallery, Los
Angeles; Fiction/Fear/Fact, Bohen Foundation, New York, 2007. I lavori di Rachel Howard sono stati acquisiti da numerosi
collezioni publiche e private. Tra queste: Ackland Art Museum, Carolina del Nord; Museum van Loon, Amsterdam; Goss-Michael
Foundation, Dallas; CCA Andratx, Spagna, La Collezione Murderme e la Collezione Hiscox.
16
aprile 2011
Rachel Howard – Repetition is Truth. Via Dolorosa
Dal 16 aprile al 04 luglio 2011
arte contemporanea
Location
MADRE – MUSEO D’ARTE DONNA REGINA
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Autore
Curatore