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Rachele Mari Zanoli – La vita nel colore
I suoi quadri sono soggetti di grandi dimensioni con tonalità cromatiche forti che catturano lo sguardo e permettono al pensiero di spaziare mettendo in luce dettagli di vita rivisitati.
Comunicato stampa
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Rachele Mari-Zanoli è un’artista emergente che s’inserisce appieno nel contesto contemporaneo e sicuramente troverà una sua proficua collocazione, visto il promettente esordio svizzero. Nel marzo di quest’anno ha esposto a Mendrisio, nella Clinica Psichiatrica Cantonale Svizzera riscuotendo notevole successo e la sua arte è stata salutata con ammirazione dai pazienti del Club 74 che le hanno dedicato alcune righe «I suoi quadri sono soggetti di grandi dimensioni con tonalità cromatiche forti che catturano lo sguardo e permettono al pensiero di spaziare mettendo in luce dettagli di vita rivisitati. L’arte astratta consente all’individuo una libera interpretazione e la possibilità di ridisegnare di riflesso la propria realtà. Le opere realizzate anche con tecniche “miste” sembrano quasi bassorilievi. L’oro, il blu, il rosso, il bianco si intercalano in un turbinio di emozioni, scombussolando improvvisamente lo stato d’animo di chi con occhio attento si propone di leggerli». L’arte di Rachele Mari-Zanoli si presenta priva di indecisioni e già riconducibile ad un intenso fil rouge che connota ogni raffigurazione, permettendo di identificarne lo stile. Come lei stessa ama definire il suo operato «La pittura può essere teorizzata in astratto, ma al momento di dipingere l’azione non può che essere concreta. Possiamo volgere lo sguardo al passato oppure dimenticarcene e vedere il mondo senza divisioni temporali. La pittura può essere un processo dinamico, un dialogo continuo con la vita: una grande libertà». L’utilizzo di materiali poveri quali corde, legno, sabbia, gesso permettono alle tele di acquisire tridimensionalità e di divenire “opere aperte” a molteplici interpretazioni. Del resto tutte le creazioni sono “Senza nome” poiché l’intento è quello di lasciar leggere ed immaginare al fruitore la loro significazione. Le corde fuoriescono dallo spazio del supporto per protrarsi verso l’infinito, caratterizzandosi in uno slancio vitale. L’artista dipinge in spazi aperti a contatto con la natura, da cui trae una profonda ispirazione. In alcuni casi riesce anche ad incastonare elementi vegetali, come le foglie, che in “senza nome 14” si intensificano del rosso e del blu del pigmento, lasciando a tratti intravedere la loro struttura, che si staglia in verticale. In “senza nome 15” vi è un’unica campitura cromatica dell’oro che risulta però profondamente scolpita da linee irregolari che appaiono in tutta la loro gestualità. Del resto molte tele sono segnate come da primitive incisioni. Da tempo l’artista collabora con alcune gallerie svizzere nell’ideazione di work-shop per bambini, che si entusiasmano di quest’arte così vicina al loro sentire. «Penso all’arte, in qualsiasi modo essa si esprime, come alla forma più avanzata di ricerca della verità» sottolinea l’artista, evidenziando la sua intima ricerca interiore.
Rachele Mari-Zanoli nasce nel 1968 a Billens nella Svizzera francese da madre svizzera e padre italiano. Nel 1974 si trasferisce nel Ticino dove frequenta le scuole dell’obbligo. Dopo il liceo, all’età di diciassette anni, va a vivere a Zurigo dove studia all’Istituto Superiore per traduttori ed interpreti, implementando la conoscenza delle lingue inglese, francese e tedesco. Lavora per diversi anni all’aeroporto di Zurigo per alcune compagnie aeree americane. Nel 1993 nasce la prima figlia Selene e nel 1995 il secondogenito Diego. In quegli anni lavora come insegnante di italiano presso l’ufficio del lavoro di Zurigo. Inizia e completa lo studio di ingenieria di sistema e collabora per un lungo periodo in una delle principali banche svizzere, inizialmente come responsabile in Svizzera e poi a progetti internazionali, risiedendo di volta in volta in differenti nazioni. Dopo ventidue anni di migrazioni, fa seguito un soggiorno di tre anni in Spagna, a Madrid e successivamente torna a vivere e lavorare nella Svizzera italiana, in qualità di responsabile in un team di capi progetto nel settore bancario informatico. La pittura ed i colori hanno sempre fatto parte della sua vita, sin dai suoi primi ricordi. All’età di otto anni frequenta un atelier di pittura. Esperienza che suscita da subito un amore incondizionato per quest’arte, che si tradurrà nelle prime opere pittoriche. Dopo aver esperito il figurativo (per lo più nudi femminili) passa ad una pittura geometrica, lineare, grafica, infine giunge ad una pittura “astratta e concreta” . Può sembrare un paradosso, ma si tratta di un’arte contraddistinta da piani e colori, scevra da simbolismi che allude alla ricerca di verità, lasciandosi guidare da intensi colori materici, che concretizzano l’astrattezza dell’idea. La materia entra con decisione nelle sue opere: corde, metalli, legni e gesso su tele. Dipinge esclusivamente all’esterno, a contatto con la natura. Sin dalle prime realizzazioni un intenso fil rouge caratterizza il suo operato. Ogni tela è un proseguo di quella precedente, una ricerca ulteriore, un passo in avanti che attinge dal passato, pur non ripetendosi. È unica, è l’oltre. Rachele Mari-Zanoli vive la pittura non soltanto come ricerca interiore e mera rappresentazione. Ma soprattutto come intersoggettività. La sua peculiarità stilistica si nutre delle esperienze maturate nei paesi in cui ha vissuto ed è altresì arricchita dagli studi che sta attualmente conseguendo nell’ambito filosofico e da collaborazioni quali quella con il Cern di Ginevra ed i work-shop con i bambini. Dipingere è per Rachele Mari-Zanoli una grande gioia ed esperienza di vita, connotata da colori e materiali. Il sentimento come essenza della sua pittura
Rachele Mari-Zanoli nasce nel 1968 a Billens nella Svizzera francese da madre svizzera e padre italiano. Nel 1974 si trasferisce nel Ticino dove frequenta le scuole dell’obbligo. Dopo il liceo, all’età di diciassette anni, va a vivere a Zurigo dove studia all’Istituto Superiore per traduttori ed interpreti, implementando la conoscenza delle lingue inglese, francese e tedesco. Lavora per diversi anni all’aeroporto di Zurigo per alcune compagnie aeree americane. Nel 1993 nasce la prima figlia Selene e nel 1995 il secondogenito Diego. In quegli anni lavora come insegnante di italiano presso l’ufficio del lavoro di Zurigo. Inizia e completa lo studio di ingenieria di sistema e collabora per un lungo periodo in una delle principali banche svizzere, inizialmente come responsabile in Svizzera e poi a progetti internazionali, risiedendo di volta in volta in differenti nazioni. Dopo ventidue anni di migrazioni, fa seguito un soggiorno di tre anni in Spagna, a Madrid e successivamente torna a vivere e lavorare nella Svizzera italiana, in qualità di responsabile in un team di capi progetto nel settore bancario informatico. La pittura ed i colori hanno sempre fatto parte della sua vita, sin dai suoi primi ricordi. All’età di otto anni frequenta un atelier di pittura. Esperienza che suscita da subito un amore incondizionato per quest’arte, che si tradurrà nelle prime opere pittoriche. Dopo aver esperito il figurativo (per lo più nudi femminili) passa ad una pittura geometrica, lineare, grafica, infine giunge ad una pittura “astratta e concreta” . Può sembrare un paradosso, ma si tratta di un’arte contraddistinta da piani e colori, scevra da simbolismi che allude alla ricerca di verità, lasciandosi guidare da intensi colori materici, che concretizzano l’astrattezza dell’idea. La materia entra con decisione nelle sue opere: corde, metalli, legni e gesso su tele. Dipinge esclusivamente all’esterno, a contatto con la natura. Sin dalle prime realizzazioni un intenso fil rouge caratterizza il suo operato. Ogni tela è un proseguo di quella precedente, una ricerca ulteriore, un passo in avanti che attinge dal passato, pur non ripetendosi. È unica, è l’oltre. Rachele Mari-Zanoli vive la pittura non soltanto come ricerca interiore e mera rappresentazione. Ma soprattutto come intersoggettività. La sua peculiarità stilistica si nutre delle esperienze maturate nei paesi in cui ha vissuto ed è altresì arricchita dagli studi che sta attualmente conseguendo nell’ambito filosofico e da collaborazioni quali quella con il Cern di Ginevra ed i work-shop con i bambini. Dipingere è per Rachele Mari-Zanoli una grande gioia ed esperienza di vita, connotata da colori e materiali. Il sentimento come essenza della sua pittura
09
luglio 2010
Rachele Mari Zanoli – La vita nel colore
Dal 09 al 13 luglio 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO MISTROT
Villarbasse, Via Alla Fonte, 8, (Torino)
Villarbasse, Via Alla Fonte, 8, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 17-20; sabato e domenica 15-20
Sito web
www.rachelemarizanoli.com
Autore