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Rachele Palladino – Mi Mi
Mi-Mi, che in cinese significa segreto, è la prima occasione per rileggere la vasta produzione di Rachele Palladino, che presso la galleriaotto persenta oltre venti disegni, rotoli, sei MoneyBox, registrazioni vocali, un arazzo e una installazione in cemento.
Comunicato stampa
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La GALLERIAOTTO presenta, dal 17 aprile al 17 maggio, nella sede di via Cimarra a Roma, la prima mostra personale di Rachele Palladino, dal titolo Mi-Mi. Disegni, rotoli, MoneyBox, registrazioni vocali, un arazzo e una installazione in cemento. L’esposizione, a cura delle titolari Astrid Narguet e Lucilla Stefoni, si inscrive nel nuovo corso intrapreso dalla galleria – specializzata in artisti contemporanei cinesi di cui diffonde il lavoro in Italia ed Europa – interessata oggi ad aprire una più intensa comunicazione tra i due continenti, rappresentando anche artisti italiani, sia da noi che in Asia.
Mi-Mi in cinese significa segreto. Mi-Mi ha un suono giocoso, infantile ed enigmatico, elementare come sono elementari i motivi che si ripetono in ciascun disegno di Rachele Palladino. La mostra presso la GALLERIAOTTO è la prima occasione per rileggere la sua vastissima produzione, della quale sono presenti esempi di tutte le serie finora affrontate, assieme ad alcune sperimentazioni realizzate appositamente per l’evento (registrazioni vocali, tapestry e oggetti in cemento). La particolarità risiede nella volontà di creare un’occasione corale, dove la propria mano (voce, idea) si confonde con quella di amici, colleghi, tutti coloro che hanno aiutato nella realizzazione del progetto. Il pubblico stesso, con le MoneyBox, viene inserito nell’opera, collaborando a chiudere questo circolo dello scambio e del dono, dove il potenziale creativo sboccia dall’apporto di tutti. Il nucleo centrale è composto da oltre venti carte di medie dimensioni, un rotolo di dieci metri per ottanta centimetri e due grossi “quadri” (carta intelata) da due metri per uno e mezzo di lato. Nei più piccoli emergono soprattutto storie, personaggi affaccendati nei crucci, incombenze, scontri quotidiani. Sulle grandi dimensioni scompare qualsiasi riferimento figurativo e si compie quella che l’artista definisce una fusione con la linea: la scrittura, da caotica e “incisa”, diviene calligrafica, accattivante, sinuosa; parole come figure, parole come cocci di realtà da ingentilire. È in questa linea che si anestetizzano i dolori, cercando di essere felice gratis.
Il lavoro di Rachele Palladino ruota attorno alle tensioni dell’esistere contemporaneo, organizzando frammenti di immaginari salvifici. Ricuce gli strappi della società con il gesto ossessivo di un filo, una trama che si ripete in infinite minuscole varianti su centinaia, centinaia di fogli e carte. Non “grandi temi” ma l’esserci al mondo, di cui svela incoerenza e frammentarietà, dove l’unica certezza risiede nell’essere legati in un’unica entità, persone spazio cause effetti. Con solo due, massimo tre penne e pennarelli Rachele Palladino mette in scena l’attitudine tipicamente femminile della cura, progettando armonia per mezzo del segno, dando luogo al tenace sforzo di trasformare ogni esperienza in significato, con forza, grazia e leggerezza.
Mi-Mi in cinese significa segreto. Mi-Mi ha un suono giocoso, infantile ed enigmatico, elementare come sono elementari i motivi che si ripetono in ciascun disegno di Rachele Palladino. La mostra presso la GALLERIAOTTO è la prima occasione per rileggere la sua vastissima produzione, della quale sono presenti esempi di tutte le serie finora affrontate, assieme ad alcune sperimentazioni realizzate appositamente per l’evento (registrazioni vocali, tapestry e oggetti in cemento). La particolarità risiede nella volontà di creare un’occasione corale, dove la propria mano (voce, idea) si confonde con quella di amici, colleghi, tutti coloro che hanno aiutato nella realizzazione del progetto. Il pubblico stesso, con le MoneyBox, viene inserito nell’opera, collaborando a chiudere questo circolo dello scambio e del dono, dove il potenziale creativo sboccia dall’apporto di tutti. Il nucleo centrale è composto da oltre venti carte di medie dimensioni, un rotolo di dieci metri per ottanta centimetri e due grossi “quadri” (carta intelata) da due metri per uno e mezzo di lato. Nei più piccoli emergono soprattutto storie, personaggi affaccendati nei crucci, incombenze, scontri quotidiani. Sulle grandi dimensioni scompare qualsiasi riferimento figurativo e si compie quella che l’artista definisce una fusione con la linea: la scrittura, da caotica e “incisa”, diviene calligrafica, accattivante, sinuosa; parole come figure, parole come cocci di realtà da ingentilire. È in questa linea che si anestetizzano i dolori, cercando di essere felice gratis.
Il lavoro di Rachele Palladino ruota attorno alle tensioni dell’esistere contemporaneo, organizzando frammenti di immaginari salvifici. Ricuce gli strappi della società con il gesto ossessivo di un filo, una trama che si ripete in infinite minuscole varianti su centinaia, centinaia di fogli e carte. Non “grandi temi” ma l’esserci al mondo, di cui svela incoerenza e frammentarietà, dove l’unica certezza risiede nell’essere legati in un’unica entità, persone spazio cause effetti. Con solo due, massimo tre penne e pennarelli Rachele Palladino mette in scena l’attitudine tipicamente femminile della cura, progettando armonia per mezzo del segno, dando luogo al tenace sforzo di trasformare ogni esperienza in significato, con forza, grazia e leggerezza.
17
aprile 2015
Rachele Palladino – Mi Mi
Dal 17 aprile al 17 maggio 2015
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA OTTO
Roma, Via Cimarra, 12, (Roma)
Roma, Via Cimarra, 12, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11:30 - 19:30
Vernissage
17 Aprile 2015, ore 18.30
Autore
Curatore