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Radek Community – Radek Invasion
Tra le voci più radicali della scena dell’Est Europeo, Radek Community è un gruppo di giovani artisti, attivisti e musicisti che si costituisce a Mosca nel 1997
Comunicato stampa
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L’Associazione Prometeo è lieta di annunciare la prima personale italiana del gruppo moscovita Radek Community. Dopo la loro partecipazione nella sezione Utopia Station per la 50ª edizione della Biennale di Venezia, Radek Community presenta ora un nuovo lavoro appositamente concepito per la ex chiesa di San Matteo, sede dell’Associazione Prometeo.
Tra le voci più radicali della scena dell’Est Europeo, Radek Community è un gruppo di giovani artisti, attivisti e musicisti che si costituisce a Mosca nel 1997 intorno alla scuola di Anatoly Osmolovsky e Avdey Ter-Oganyan. Unito dal rifiuto del potere spettacolare dell’immagine e dall’uso commerciale dell’arte, Radek Community costruisce le proprie strategie d’azione a partire da una ironica e beffarda critica ideologica ad un territorio che improvvisamente è passato dal regime socialista a quello liberista globalizzato.
Fin dall’origine il gruppo si caratterizza per interventi urbani di taglio politico e dal forte carattere critico come quando durante la campagna elettorale del 1999, irrompe nel Mausoleo di Lenin sulla Piazza Rossa agitando un banner con la scritta “Against All” o quando nel 2003, in occasione della prima Biennale di Praga, mette in scena un vero sciopero della fame senza richieste fuori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: un messaggio per i lavoratori dell’Est ma anche una lente temporanea sulle relazioni tra protesta e potere.
Uno dei punti fondamentali su cui Radek si è più volte confrontato è la condizione della comunicazione e - allo stesso tempo - il concetto di comunità, come indica il suo nome stesso. Esiste un agire comunicativo fuori del consenso e dell’unanimità? Un’azione ironica fu quella presentata in occasione di Manifesta 4 a Francoforte nel 2002 in cui un video dal titolo Manifestation metteva in scena una strana dimostrazione registrata a Mosca l’anno precedente. Come postazione il gruppo Radek aveva scelto la stazione della Metropolitana Barrikadnaya nel punto in cui l’intermittenza del semaforo regola il flusso dei passanti che stanno per andare al lavoro. Con degli slogan su dei banner rossi i componenti del gruppo accompagnano i pedoni nell’attraversare la strada creando la finzione di una vera e propria manifestazione. Come hanno detto gli artisti: tutti i caratteri della dimostrazione sono qui resi visibili: le masse, gli slogan una strada del centro, il traffico bloccato. La tesi di Marx sulla autoconsapevolezza della classe rivoluzionaria appare in azione!
Radek Community preferisce, comunque, l’azione alla rappresentazione: non a caso prende il nome da Karl Radek, attivista rivoluzionario fatto fuori da Stalin nel 1939. Tutti gli uomini usano la testa prima di agire - diceva Stalin - Radek invece prima agiva e solo dopo pensava!
Per la prima mostra italiana, il gruppo Radek, come un corpo alieno che proviene da un altro pianeta, invaderà lo spazio dell’Associazione Prometeo con una serie di situazioni inattese.
Tra le voci più radicali della scena dell’Est Europeo, Radek Community è un gruppo di giovani artisti, attivisti e musicisti che si costituisce a Mosca nel 1997 intorno alla scuola di Anatoly Osmolovsky e Avdey Ter-Oganyan. Unito dal rifiuto del potere spettacolare dell’immagine e dall’uso commerciale dell’arte, Radek Community costruisce le proprie strategie d’azione a partire da una ironica e beffarda critica ideologica ad un territorio che improvvisamente è passato dal regime socialista a quello liberista globalizzato.
Fin dall’origine il gruppo si caratterizza per interventi urbani di taglio politico e dal forte carattere critico come quando durante la campagna elettorale del 1999, irrompe nel Mausoleo di Lenin sulla Piazza Rossa agitando un banner con la scritta “Against All” o quando nel 2003, in occasione della prima Biennale di Praga, mette in scena un vero sciopero della fame senza richieste fuori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: un messaggio per i lavoratori dell’Est ma anche una lente temporanea sulle relazioni tra protesta e potere.
Uno dei punti fondamentali su cui Radek si è più volte confrontato è la condizione della comunicazione e - allo stesso tempo - il concetto di comunità, come indica il suo nome stesso. Esiste un agire comunicativo fuori del consenso e dell’unanimità? Un’azione ironica fu quella presentata in occasione di Manifesta 4 a Francoforte nel 2002 in cui un video dal titolo Manifestation metteva in scena una strana dimostrazione registrata a Mosca l’anno precedente. Come postazione il gruppo Radek aveva scelto la stazione della Metropolitana Barrikadnaya nel punto in cui l’intermittenza del semaforo regola il flusso dei passanti che stanno per andare al lavoro. Con degli slogan su dei banner rossi i componenti del gruppo accompagnano i pedoni nell’attraversare la strada creando la finzione di una vera e propria manifestazione. Come hanno detto gli artisti: tutti i caratteri della dimostrazione sono qui resi visibili: le masse, gli slogan una strada del centro, il traffico bloccato. La tesi di Marx sulla autoconsapevolezza della classe rivoluzionaria appare in azione!
Radek Community preferisce, comunque, l’azione alla rappresentazione: non a caso prende il nome da Karl Radek, attivista rivoluzionario fatto fuori da Stalin nel 1939. Tutti gli uomini usano la testa prima di agire - diceva Stalin - Radek invece prima agiva e solo dopo pensava!
Per la prima mostra italiana, il gruppo Radek, come un corpo alieno che proviene da un altro pianeta, invaderà lo spazio dell’Associazione Prometeo con una serie di situazioni inattese.
19
marzo 2005
Radek Community – Radek Invasion
Dal 19 marzo al 07 maggio 2005
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN MATTEO
Lucca, Piazza San Matteo, 3, (Lucca)
Lucca, Piazza San Matteo, 3, (Lucca)
Vernissage
19 Marzo 2005, ore 18
Autore
Curatore