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Radical-She
Apre al pubblico Gosh, nuova realtà espositiva dedicata ai giovani artisti, prodotta da FARM. Siamo a Riesi, in provincia di Caltanisetta, nello studio notarile del collezionista siciliano Andrea Bartoli
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Apre al pubblico Gosh, nuova realtà espositiva dedicata ai giovani artisti, prodotta da FARM. Siamo a Riesi, in provincia di Caltanisetta, nello studio notarile del collezionista siciliano Andrea Bartoli.
Quello di Bartoli è uno studio professionale atipico, suddiviso in più piani e aree –dedicate al lavoro, al relax, alla progettazione- tutte “arredate” con opere e oggetti d’arte contemporanea. Un piano, adesso, viene interamente destinato ad attività espositive, con una programmazione rivolta ai giovani talenti, che prevede la produzione di progetti originali, appositamente studiati per lo spazio.
Il primo evento ruota proprio attorno alla collezione, di cui viene presentata una selezione incisiva, dotata di un segno radicale. E’ il tema della donna il fil rouge che attraversa l’esposizione, una femminilità declinata secondo molteplici varianti, raccontata con forme, linguaggi, approcci eterogenei.
Radical-She punta su figure femminili forti, assunte come metafora di tutta l’attività di Gosh, un luogo nato –per passione e quasi come una sfida- al di fuori del circuito geografico e culturale dell’arte, in un contesto non specifico e con una predilezione per la sperimentazione, l’ironia, la provocazione.
La mostra, che è uno spaccato rappresentativo della collezione, include opere uniche e multipli di artisti internazionali e locali: un range composito per età, tecniche espressive, tipologie di ricerca. Dalle foto di Terry Richardson, tra fashion e ammiccamenti sexy, alla sensualità morbidamente trasgressiva di Richard Kern; dagli eserciti di donne in tacchi a spillo e parrucche colorate di Vanessa Beecroft, al rigore di Andrès Serrano, sempre sospeso tra sacro e profano; dall’erotismo violento e sofisticato di Nobuyoshi Araki, al prezioso multiplo di Jenny Holzer, scatola di parole luminose in corsa; dalle pillole-magiche di Dana Wyse, che risolvono piccoli e grandi problemi quotidiani, ai giocattoli trash della Cracking Art. E ancora i tre reporter siciliani, Mauro D’Agati, Alfredo D’Amato, Santo Di Miceli: un’incursione nelle carceri italiane, una visita alle famiglie di un condominio di periferia nel Galles, un viaggio in Camargue, per raccontare un raduno internazionale di gitani. Infine i giovani, alcuni degli artisti su cui Gosh intende investire nel tempo: la comicità surreale e cinica con cui gioca la bad-painting del Laboratorio Saccardi; le stanze della Vucciria che diventano il teatro immaginario dell’austriaco UWE; le minute maquette d’ispirazione cinematografica di Adalberto Abbate; il coltello crudele e romantico di Loredana Longo; la madonnina che piange lacrime di sangue artificiale, dipinta da Giuseppe Veneziano.
Un opening che è un segno importante, l’inizio di un viaggio, la testimonianza di una volontà precisa, di un sogno, di un rischio forse. La dimostrazione, senz’altro, che progettare e mettere in piedi piccole oasi di immaginazione, creatività e talento, è comunque possibile. Anche in luoghi periferici, ancora non avvezzi a certe specifiche dinamiche connesse al sistema dell’arte.
Ogni evento sarà accompagnato da una pubblicazione che raccoglie testi critici e immagini.
Quello di Bartoli è uno studio professionale atipico, suddiviso in più piani e aree –dedicate al lavoro, al relax, alla progettazione- tutte “arredate” con opere e oggetti d’arte contemporanea. Un piano, adesso, viene interamente destinato ad attività espositive, con una programmazione rivolta ai giovani talenti, che prevede la produzione di progetti originali, appositamente studiati per lo spazio.
Il primo evento ruota proprio attorno alla collezione, di cui viene presentata una selezione incisiva, dotata di un segno radicale. E’ il tema della donna il fil rouge che attraversa l’esposizione, una femminilità declinata secondo molteplici varianti, raccontata con forme, linguaggi, approcci eterogenei.
Radical-She punta su figure femminili forti, assunte come metafora di tutta l’attività di Gosh, un luogo nato –per passione e quasi come una sfida- al di fuori del circuito geografico e culturale dell’arte, in un contesto non specifico e con una predilezione per la sperimentazione, l’ironia, la provocazione.
La mostra, che è uno spaccato rappresentativo della collezione, include opere uniche e multipli di artisti internazionali e locali: un range composito per età, tecniche espressive, tipologie di ricerca. Dalle foto di Terry Richardson, tra fashion e ammiccamenti sexy, alla sensualità morbidamente trasgressiva di Richard Kern; dagli eserciti di donne in tacchi a spillo e parrucche colorate di Vanessa Beecroft, al rigore di Andrès Serrano, sempre sospeso tra sacro e profano; dall’erotismo violento e sofisticato di Nobuyoshi Araki, al prezioso multiplo di Jenny Holzer, scatola di parole luminose in corsa; dalle pillole-magiche di Dana Wyse, che risolvono piccoli e grandi problemi quotidiani, ai giocattoli trash della Cracking Art. E ancora i tre reporter siciliani, Mauro D’Agati, Alfredo D’Amato, Santo Di Miceli: un’incursione nelle carceri italiane, una visita alle famiglie di un condominio di periferia nel Galles, un viaggio in Camargue, per raccontare un raduno internazionale di gitani. Infine i giovani, alcuni degli artisti su cui Gosh intende investire nel tempo: la comicità surreale e cinica con cui gioca la bad-painting del Laboratorio Saccardi; le stanze della Vucciria che diventano il teatro immaginario dell’austriaco UWE; le minute maquette d’ispirazione cinematografica di Adalberto Abbate; il coltello crudele e romantico di Loredana Longo; la madonnina che piange lacrime di sangue artificiale, dipinta da Giuseppe Veneziano.
Un opening che è un segno importante, l’inizio di un viaggio, la testimonianza di una volontà precisa, di un sogno, di un rischio forse. La dimostrazione, senz’altro, che progettare e mettere in piedi piccole oasi di immaginazione, creatività e talento, è comunque possibile. Anche in luoghi periferici, ancora non avvezzi a certe specifiche dinamiche connesse al sistema dell’arte.
Ogni evento sarà accompagnato da una pubblicazione che raccoglie testi critici e immagini.
22
luglio 2005
Radical-She
Dal 22 luglio al 21 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
GOSH
Riesi, Via Principe Umberto, 38, (Caltanissetta)
Riesi, Via Principe Umberto, 38, (Caltanissetta)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-13 e 16-20
Vernissage
22 Luglio 2005, ore 20
Autore
Curatore