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RADICI. MEMORIA, IDENTITA’ E CAMBIAMENTO NELL’ARTE DI OGGI
Nell’ambito di “Castelbasso/Civitella. Cultura contemporanea nei Borghi”, la Fondazione
Malvina Menegaz per le Arti e le Culture promuove, dal 30 giugno 2012, la mostra RADICI.
Memoria, identità e cambiamento nell’arte di oggi, a cura di Eugenio Viola.
La splendida cornice di Castelbasso, borgo medievale immerso nella Valle del Vomano in
provincia di Teramo, sede della Fondazione Malvina Menegaz, diventa teatro di un
appuntamento internazionale che coinvolge i grandi protagonisti della scena dell’arte
contemporanea. È un racconto che prosegue e che vede fin dal 1998 la Fondazione Malvina
Menegaz, presieduta da Osvaldo Menegaz, impegnata nel fare di Castelbasso, con le sue
architetture sobrie ed eleganti, un laboratorio in cui passato e contemporaneità, tutela e
sperimentazione, dialogano in un percorso multidisciplinare in cui arti visive, letteratura e
musica sono i tasselli di un’esperienza corale e di un’interazione costante tra cultura e territorio.
Palazzo De Sanctis
30 giugno – 2 settembre 2012
Ver nice per la st ampa: vener dì 29 giugno, or e 19.00
Mostra promossa dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture
Comunicato stampa
Nell’ambito di “Castelbasso/Civitella. Cultura contemporanea nei Borghi”, la Fondazione
Malvina Menegaz per le Arti e le Culture promuove, dal 30 giugno 2012, la mostra RADICI.
Memoria, identità e cambiamento nell’arte di oggi, a cura di Eugenio Viola.
La splendida cornice di Castelbasso, borgo medievale immerso nella Valle del Vomano in
provincia di Teramo, sede della Fondazione Malvina Menegaz, diventa teatro di un
appuntamento internazionale che coinvolge i grandi protagonisti della scena dell’arte
contemporanea. È un racconto che prosegue e che vede fin dal 1998 la Fondazione Malvina
Menegaz, presieduta da Osvaldo Menegaz, impegnata nel fare di Castelbasso, con le sue
architetture sobrie ed eleganti, un laboratorio in cui passato e contemporaneità, tutela e
sperimentazione, dialogano in un percorso multidisciplinare in cui arti visive, letteratura e
musica sono i tasselli di un’esperienza corale e di un’interazione costante tra cultura e
territorio.
RADICI è una mostra che prende le mosse dal luogo per cui è stata pensata, Palazzo De
Sanctis, ubicato nel cuore di Castelbasso. Questo progetto rappresenta pienamente il senso
dell’impegno della Fondazione che lo sostiene: riscoprire, nel recupero architettonico, sociale
e culturale di Castelbasso, le sue radici, con l’obiettivo di metterle nuovamente in relazione
con i suoi abitanti e attori istituzionali.
Le radici in botanica sono propriamente l’apparato sotterraneo di una pianta che ha la
funzione di sostenerla e di alimentarla. Per estensione il termine indica ciò da cui ha origine
qualcosa, il suo principio e allo stesso tempo la sua causa, da qui le espressioni “andare alla
radice di un problema”, o ancora “andare alla scoperta delle proprie radici”, ovvero delle
proprie origini.
La metafora delle radici attraversa tutta la filosofia occidentale, simbolicamente da
Empedocle a Deleuze e Guattari. Il primo definisce ριζώµατα (rizòmata), "radici" di tutte le cose,
l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco, quattro elementi “immutabili ed eterni” che danno luogo
alla realtà e le conferiscono stabilità. In un contesto radicalmente modificato, Gilles Deleuze e
Felix Guattari contrappongono la concezione rizomatica del pensiero a quella tipica della
filosofia tradizionale, che procede gerarchicamente e linearmente, seguendo rigide
categorie binarie. Il pensiero rizomatico, invece, è in grado di stabilire connessioni produttive in
qualsiasi direzione, delineando “un sistema acentrato, non gerarchico e non significante […]
definito unicamente dalla circolazione di stati”, espressione di un pensiero connettivo che
RADICI. MEMORIA, IDENTITA’ E CAMBIAMENTO NELL’ARTE DI OGGI
Castelbasso, Via Xxiv Maggio, 28, (Teramo)