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Radici Radicali 1965-1975
La mostra “Radici Radicali” rivisita quel tempo della ricerca architettonica che dalla fine degli anni ’50 e per il successivo ventennio ha rifondato in profondità teoria, pensieri e linguaggi dell’architettura.
Comunicato stampa
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La mostra “Radici Radicali” rivisita quel tempo della ricerca architettonica che dalla fine degli anni ’50 e per il successivo ventennio in cui l’attività sperimentale procede dal Pop al New Brutalism, dal Situazionismo di Debord e Constant agli Archigram e Cedric Price, dagli artisti Gutai al Metabolismo, e dal radicalismo dell’architettura assoluta degli austriaci Hollein e Pichler fino alle esperienze italiane dello stesso periodo di Archizoom, Superstudio e della scuola fiorentina, ha rifondato in profondità teoria, pensieri e linguaggi dell'architettura.
Nasce con l’Architettura Radicale una nuova tolleranza, che non solo prevede un intervento creativo da parte dell’utente, ma anche la possibile presenza di oggetti di design, che stimolano l’interesse del fruitore attraverso la loro eccentrica vitalità. Mario Perniola definisce questo nuovo design: “ design semeiotico o informazionale. A differenza del design funzionale che considerava il necessario rapporto tra la forma dell’oggetto e la sua funzione, il design radicale valorizza l’oggetto come segno, come veicolo di messaggio che con il valore d’uso non vuole avere quasi più alcuna pertinenza. Infatti nel design radicale il valore di uso si dissolve nel valore di scambio”.
La galleria Martano presenta un’esposizione di progetti, fotografie, opere grafiche, documenti e manifesti che, insieme al lavoro di scrittura e teorizzazione, ebbero profonda influenza nel mondo dell’architettura e delle arti visive. Saranno inoltre esposte, alcune realizzazioni quali il divano Superonda e la lampada Sanremo.
ARCHIZOOM.Il gruppo, fondato a Firenze nel 1966 da Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi ai quali si aggiunsero due anni dopo Dario e Lucia Bartolini, è tra i fondatori del radicale fiorentino e una delle sue voci più autorevoli dell’intero movimento dell’Architettura Radicale. Del dicembre 1966, a Pistoia, è la fondamentale mostra Superarchitettura insieme al Superstudio, del 1968 la partecipazione alla XIV Triennale con il progetto Centro di cospirazione eclettica. Del ’68 la serie dei Gazebi e i provocatori mobili per Poltronova (divani Superonda, Safari, etc.) che aprirono la stagione del “nuovo design” . Il loro lavoro di ricerca teorica sulla città, l’ambiente e la cultura di massa, ha in buona parte impostato e indirizzato molte delle tematiche del radicale. In particolare i saggi e le Radical Notes di Branzi su “Casabella” rimangono fondamentali per la comprensione del periodo.
GIANNI PETTENA. E’ professore di storia dell’architettura contemporanea all’Università di Firenze. Tra i fondatori del radicale fiorentino, conduceva la sua sperimentazione in modo sia operativo/progettuale che teorico. Il suo primo libro L’anarchitetto (1972) può essere considerato opera “radicale” quanto agli interventi sull’ambiente condotti negli Stati Uniti o le performances compiute con amici artisti anche in occasione di Triennali o Biennali.
SUPERSTUDIO. Il gruppo dei Superstudio, fondato a Firenze nel 1966 e composto da Adolfo Natalini Cristiano Toraldo di Francia, Roberto Magris, Piero Frassinelli, Alessandro Magris e, dal 1970 al 1972, da Alessandro Poli ha svolto , fino al 1978, un’attività di ricerca teorica sull’architettura.L’attività del Superstudio parte dall’allestimento della mostra Superarchitettura ( 1966 ) con gli Archizoom e continua nel corso degli anni in svariati campi, dal design ai filmati divulgativi e ai progetti utopici.. Nel 1973 sono tra i soci fondatori della “Global Tools”.
Gli UFO, gruppo fondato durante le agitazioni studentesche del 1967 alla Facoltà di Architettura di Firenze da Lapo Binazzi, Riccardo Foresi, Titti Maschietto, Carlo Bachi, Patrizia Cammeo e Sandro Gioli operano una spettacolarizzazione dell’architettura nel tentativo di trasformarla in evento, azione e spettacolo da strada. In questa operazione si inseriscono gli Urboeffimeri ( 1968 ), Case Anas ( 1970 ), Giro d’Italia ( 1972 ). Nel 1973 aderiscono alla “Global Tools”.
Nasce con l’Architettura Radicale una nuova tolleranza, che non solo prevede un intervento creativo da parte dell’utente, ma anche la possibile presenza di oggetti di design, che stimolano l’interesse del fruitore attraverso la loro eccentrica vitalità. Mario Perniola definisce questo nuovo design: “ design semeiotico o informazionale. A differenza del design funzionale che considerava il necessario rapporto tra la forma dell’oggetto e la sua funzione, il design radicale valorizza l’oggetto come segno, come veicolo di messaggio che con il valore d’uso non vuole avere quasi più alcuna pertinenza. Infatti nel design radicale il valore di uso si dissolve nel valore di scambio”.
La galleria Martano presenta un’esposizione di progetti, fotografie, opere grafiche, documenti e manifesti che, insieme al lavoro di scrittura e teorizzazione, ebbero profonda influenza nel mondo dell’architettura e delle arti visive. Saranno inoltre esposte, alcune realizzazioni quali il divano Superonda e la lampada Sanremo.
ARCHIZOOM.Il gruppo, fondato a Firenze nel 1966 da Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi ai quali si aggiunsero due anni dopo Dario e Lucia Bartolini, è tra i fondatori del radicale fiorentino e una delle sue voci più autorevoli dell’intero movimento dell’Architettura Radicale. Del dicembre 1966, a Pistoia, è la fondamentale mostra Superarchitettura insieme al Superstudio, del 1968 la partecipazione alla XIV Triennale con il progetto Centro di cospirazione eclettica. Del ’68 la serie dei Gazebi e i provocatori mobili per Poltronova (divani Superonda, Safari, etc.) che aprirono la stagione del “nuovo design” . Il loro lavoro di ricerca teorica sulla città, l’ambiente e la cultura di massa, ha in buona parte impostato e indirizzato molte delle tematiche del radicale. In particolare i saggi e le Radical Notes di Branzi su “Casabella” rimangono fondamentali per la comprensione del periodo.
GIANNI PETTENA. E’ professore di storia dell’architettura contemporanea all’Università di Firenze. Tra i fondatori del radicale fiorentino, conduceva la sua sperimentazione in modo sia operativo/progettuale che teorico. Il suo primo libro L’anarchitetto (1972) può essere considerato opera “radicale” quanto agli interventi sull’ambiente condotti negli Stati Uniti o le performances compiute con amici artisti anche in occasione di Triennali o Biennali.
SUPERSTUDIO. Il gruppo dei Superstudio, fondato a Firenze nel 1966 e composto da Adolfo Natalini Cristiano Toraldo di Francia, Roberto Magris, Piero Frassinelli, Alessandro Magris e, dal 1970 al 1972, da Alessandro Poli ha svolto , fino al 1978, un’attività di ricerca teorica sull’architettura.L’attività del Superstudio parte dall’allestimento della mostra Superarchitettura ( 1966 ) con gli Archizoom e continua nel corso degli anni in svariati campi, dal design ai filmati divulgativi e ai progetti utopici.. Nel 1973 sono tra i soci fondatori della “Global Tools”.
Gli UFO, gruppo fondato durante le agitazioni studentesche del 1967 alla Facoltà di Architettura di Firenze da Lapo Binazzi, Riccardo Foresi, Titti Maschietto, Carlo Bachi, Patrizia Cammeo e Sandro Gioli operano una spettacolarizzazione dell’architettura nel tentativo di trasformarla in evento, azione e spettacolo da strada. In questa operazione si inseriscono gli Urboeffimeri ( 1968 ), Case Anas ( 1970 ), Giro d’Italia ( 1972 ). Nel 1973 aderiscono alla “Global Tools”.
06
maggio 2009
Radici Radicali 1965-1975
Dal 06 maggio al 30 giugno 2009
architettura
fotografia
fotografia
Location
GALLERIA MARTANO
Torino, Via Principe Amedeo, 29, (Torino)
Torino, Via Principe Amedeo, 29, (Torino)
Orario di apertura
Dal Lunedì al Sabato con orario 15.30 - 19.30
Vernissage
6 Maggio 2009, ore 18
Autore
Curatore