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Rae Martini – Dalla storia del graffitismo alla pittura contemporanea
La mostra personale di Rae Martini è il secondo appuntamento del progetto espositivo curato da Lodovico Minelli per Fondazione Valenzi nella città di Napoli dopo la prima esposizione in Italia della leggenda Newyorkese Richard “SEEN” Mirando.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I due "Re" dei graffiti, SEEN da New York e RAE MARTINI da Milano, in mostra in Fondazione Valenzi - Napoli.
SEEN, il leggendario Padrino dei graffiti di New York, incontra il famoso wildstyler di Milano RAE MARTINI a Napoli all'interno del progetto espositivo curato da Lodovico Minelli nella cornice di Fondazione Valenzi, con sede nel maestoso Maschio Angioino.
Dal 6 novembre al 17 novembre il capoluogo campano ospiterà la prima esposizione d'arte in Italia di SEEN, protagonista indiscusso della scena dei graffiti dagli anni '70 a livello internazionale, cresciuto nel Bronx e divenuto maestro d'arte contemporanea. Della stessa generazione di Keith Haring e Basquiat, SEEN, è una leggenda di fama mondiale che nel corso di oltre 30 anni di esposizioni si è guadagnato il titolo di fondatore della graffiti-art.
Dal 20 novembre fino al 2 dicembre toccherà a RAE MARTINI esporre le proprie opere nell'importante Fondazione Valenzi. La sua attività di pittura illegale stradale nasce nel 1990 e dura 12 anni senza interruzioni e su ogni superficie, in meno di un decennio i suoi stili influenzano gran parte della nuova scuola italiana portandolo ad esserne riconosciuto come uno dei capiscuola. Alcuni tra i più noti pionieri americani del movimento come A-one, infatti, conferiscono a Rae l’appartenenza a crews storiche Newyorkesi.
Partiti dalle battaglie all'ultimo vagone per disegnare i convogli delle metropolitane di New York e di Milano i due artisti si confrontano ora con prestigiosi musei e fondazioni: ad esempio mentre SEEN l'anno scorso esponeva alla Fondation Cartier di Parigi, RAE MARTINI firmava mostre museali tra Milano, San Paolo e Buenos Aires. La rassegna si pone come evento di celebrazione e conferma storica del valore di artisti che grazie al proprio talento e alla propria determinazione hanno scritto i loro nomi nella storia dell'arte contemporanea.
Per l'occasione sono stati realizzati due cataloghi monografici coordinati. La rassegna è stata realizzata con il patrocinio di Inward, osservatorio sul Graffiti Writing e consulente del Ministero della Gioventù per le politiche di promozione della creatività urbana.
Negli organi della Fondazione sono coinvolte personalità italiane e straniere della politica, della cultura e dell’imprenditoria fra i quali: il Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, l’ex Ministro della Cultura e dell’Educazione della Repubblica Francese Jack Lang, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, l’ex Presidente della Commissione Europea e già Presidente del Consiglio Romano Prodi, il Principe Amedeo Savoia duca d’Aosta, il Sottosegretario al Ministero degli Esteri Vincenzo Scotti, l’Arcivescovo Metropolita di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe, l’ex Presidente del Parlamento Europeo e Presidente Onorario della Fondation pour la Mémoire de la Shoah Simone Veil e il presidente della Commissione Vigilanza Rai Sergio Zavoli.
Link per scaricare fotografie in alta risoluzione:
http://lodominelli.com/CS_Graffiti_FondazioneValenzi_Napoli.zip
Note di approfondimento
Il curatore: Lodovico Minelli
Lodovico ‘Lodo’ Minelli è produttore indipendente e curatore di progetti nel campo dell'arte contemporanea e della comunicazione. Nel 1999 è fondatore della prima associazione culturale relativa alla street art e al graffitismo. Nel 2007 per l'occasione della grande mostra al Padiglione di Arte Contemporanea sulla street art è autore assieme a Vittorio Sgarbi del manuale d'arte "Street Art". Nel corso degli anni Lodovico cura e coordina svariate collettive, dai borghi italiani fra i quali Siena e Benevento ai grandi musei internazionali come il MAC di Sao Paulo in Brasile e il Museo de la Recoleta di Buenos Aires. La passione per l'arte indisciplinata e libera lo porta a viaggiare molto per coltivare un network di artisti sparsi ai quattro angoli del pianeta. Minelli dopo l'esperienza di Napoli sarà impegnato in Cina in un progetto di promozione di artisti europei nelle città di Shanghai ed Hong Kong.
www.lodominelli.com // lodominelli@gmail.com // +393351609359
________________________________________
SEEN. Storia dell’Artista cresciuto nel Bronx e divenuto maestro d’arte contemporanea: un viaggio dall’estetica dei graffiti di massa al neo-espressionismo fino all’astrattismo gestuale.
di Lodovico Minelli
Richard Mirando, conosciuto globalmente come SEEN, lo pseudonimo con cui taggava d’arte, è un’autentica leggenda del fenomeno graffiti writing, tanto da meritarsi l’appellativo di “The Godfather of Graffiti”. Contemporaneo di Haring e Basquiat, Seen traccia i propri graffiti ovunque nella New York di fine anni ‘70. I graffiti sono comunicazione e da sempre si contendono gli spazi urbani con la pubblicità. Il contro-advertising di SEEN segna così la Grande Mela e, in seguito, la comunicazione globale grazie ad un inconfondibile stile: semplice e leggibile, caratterizzato da lettere arrotondate e colorate. SEEN ed il suo segno si inseriscono, per oltre tre generazioni, in qualsiasi cartone animato o film ambientato a New York, sui prodotti declinati a graffiti, nei videogame e nell’immaginario collettivo.
Il primo periodo pittorico dell’Artista affonda le proprie radici appunto nella contro-cultura comunicativa e nell’attivismo del graffitismo storico. Le opere realizzate, rigorosamente con vernici spray, sono rappresentazioni su tela delle composizioni di lettere che si trovavano sui convogli delle linee metropolitane della megalopoli americana. Questi graffiti su tela concretizzano un valore culturale e storico e si manifestano come declinazioni di un’estetica divenuta popolare, pop-graffiti art, arte di massa, veicolo dello sfacciato individualismo dell’Autore, attraverso la riproposizione maniacale del proprio nome-marchio.
Seen è anche illustratore e tatuatore di fama internazionale. L’Artista fonde capacità illustrative con sperimentazioni materiche generando una seconda linea di opere di pittura, opere animate da tendenze neo-espressioniste; i soggetti, spesso teschi, ricordano per forza provocatrice, gesto tormentato ed uso della luce, note opere come ad esempio il “Teschio con sigaretta accesa” di Vincent Van Gogh.
Il Pittore giunge oggi a presentare una serie di opere astratte su tela, composte utilizzando i materiali più affini alle proprie esperienze: vernici sintetiche estratte dalle bombolette spray per graffiti, che SEEN spatola, amalgama, sfila, utilizzando anche le tecniche del dripping e del melange materico. Queste produzioni possono essere lette come una raffinata esplorazione dell’astrazione gestuale grazie all’azione. Richard bilancia ciò che è controllabile e ciò che è incontrollabile: forma e azione, destino e vita. La compresenza di questi estremi complementari, che nel caos ragionato trovano la propria dimensione d’essere, fanno sì che l’opera enfatizzi l'atto fisico della pittura stessa, l’Artista diviene attore e controllore del caos, esaltandone l'energia e il dinamismo. Le cromie sono attentamente scelte, l’occhio più allenato vi scorgerà un’infinità di sfumature che aprono su spazi emotivi ed estetici cardini del percorso dell’Artista. Ecco così gli sfondi sfumati di un end-to-end (disegno lungo un’intera carrozza) che sferraglia in un afoso pomeriggio di un agosto lontano sullo scambio verso Coney Island, o ancora i cieli celesti di Los Angeles e le spatolature, nette e decise, come l’adrenalina che doveva pompare nelle vene di SEEN mentre imprimeva il proprio nome sulle lettere della storica insegna “Hollywood”.
SEEN oggi c’è, anche nel jet set dell’arte contemporanea internazionale, la quale celebra il Personaggio e le sue produzioni apponendo il suo nome sulla scala cronologica del Tate Modern di Londra affianco a Picasso, Basquiat e a tutti i grandi maestri della storia dell’arte.
BIOGRAFIA SEEN
Richard Mirando
Nato: 1961, New York
Richard Mirando, universalmente conosciuto come SEEN, nasce nel 1961 nel Bronx, New York.
E’ uno degli artisti dei graffiti maggiormente conosciuto a livello mondiale.
SEEN comincia il proprio percorso creativo dipingendo le metropolitane di New York nel 1973. Molti degli artisti che dipingevano il metrò negli anni 70/80 sono poi caduti nell'oblio; pochi fra gli attivisti storici hanno incontrato il successo grazie alle proprie capacità creative. Di questa generazione, SEEN è certamente quello fra questi il più talentuoso e versatile.
Per sedici anni i suoi graffiti hanno girato sull'estesissima rete della metropolitana Newyorkese, in particolare sulle linee 2, 5 e 6.
I suoi atti creativi restarono velocemente nell'immaginario collettivo: interi vagoni dipinti da cima a fondo, molti dei quali diventati delle vere e proprie icone dell'epoca.
Soprannominato "il Padrino dei Graffiti", SEEN si è guadagnato il titolo di graffitista più conosciuto al mondo e viene come leader della "Graffiti Art".
E' divenuto nel corso dei decenni l'icona di un magico periodo, considerato all'epoca movimento underground ma delineatosi oggi come un movimento d'arte contemporanea su scala globale, del quale l'Artista è indiscutibilmente il pioniere.
SEEN non è però solo graffiti sui vagoni della metropolitana, SEEN è infatti fra i primi graffiti writers a declinare le proprie opere su tela.
Viene presentato nell'esposizione al P.S.1 "New York, New Wave – 1981", al fianco di Andy Warhol, Keith Haring e Basquiat, fra i nomi presenti.
Oggi le opere di pittura di SEEN trovano la loro collocazione in prestigiosi musei e collezioni private ai quattro angoli della terra.
SEEN è stato anche il primo artista del graffitismo a realizzare collaborazioni con il settore della moda. Il successo dei primi vestiti dipinti fu immediato e diventò in brevissimo tempo una moda a New York.
Dopo questa esperienza SEEN sperimenta la declinazione del suo stile graffiti nei tatuaggi, e dirige lo studio di tattoo più quotato nella città di New York. Ancora una volta dimostra al mondo di essere riuscito a declinare con successo i graffiti in ambiti d'applicazione sempre nuovi e differenti.
Le opere recenti di SEEN si compongono di opere 3D che spaziano su diversi supporti e materiali, materiali di recupero raccolti in strada.
L'Artista oggi vive a Parigi da dove continua a coordinare le proprie attività espositive
internazionali.
SELEZIONE ESPOSIZIONI PERSONALI
2010
Please enjoy, Magda Danysz Gallery, Paris, France.
2009
Pop up show 1 & 2, Lyon France & Stockholm Sweden.
2007
Sign of the Times, Stolen Space, London, England.
2007
SEEN City, Make Your Mark, Paris, France.
2006
End of an Era, Outside Institute, London, England.
2005
Stencil this, Prosper Gallery, Tokyo, Japan
2003
What Makes a Subway Can Run ?, STIP Gallery, Amsterdam, Netherlands.
2001
Breaking Ground, Twenty Four Gallery, Vancouver, Canada.
1983
SEEN: New Works, Stellweg, Seguy Gallery, NYC.
1982
Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam, Netherlands.
SELEZIONE ESPOSIZIONI COLLETTIVE
Seen was involved in more than one hundred group shows between 1981 & 2010, including:
2009-2010
Née dans la rue, Fondation Cartier, Paris, France.
2009
Silent writings, Louis Vuitton Gallery, Paris, France
Le tag au Grand Palais, Grand Palais, Paris, France.
2003
Graffiti Art, Fred Siegel Gallery, Beverly Hills, CA.
2001
SEEN & CES : The Bronx Bombers, Pacifico Fine Art Gallery, NYC.
1991
Paris Graffiti Exposition de 24 peintres, Paris, France.
1988
American Graffiti Artists : SEEN & QUIK, Hoorn, Netherlands.
SEEN & QUIK, Gallery Christ Delaet, Antwerp, Belgium.
1985
New York Graffiti, Sigmund Wenger Gallery, San Diego, CA.
1984
Graffiti, High Artists & Classical Artist, Galerie Thomas, Germany.
1983
Post-Graffiti, Sidney Janis Gallery, NYC.
1981
New York, New Wave, The Institute for Arts and Urban Resources, P. S. 1, NYC.
SELEZIONE ESPOSIZIONI MUSEALI
1999
“Urban Mythologies: The Bronx Represented Since the 1960’s”, The Bronx Museum of the Arts, NYC.
“1980’s Graffiti Art”, Withney Museum of America Art Part II, 1950-2000 of the American Century – Art and Culture 1900- 2000.
“Groninger Museum Exhibition”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1998
“New York Graffiti”, Museum Der Stadt Ratingen, Germany.
1996
The Stedelijk Museum, RoeRmond, Netherlands.
“On Subway Trains and Gallery Walls”, Museum of the City of New York, included a 3 ½ hour verbal interview with SEEN, kept for permanent records in the archives of the city of New York.
“Art of the 80’s and 90’s”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1995
“Beeldende Van De Kunst”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1992/1993
“Coming from Subways, History and Development of a Controversial Movement, New York Graffiti Art”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1992
Gemeenter Museum, Helmond, Netherlands.
“SEEN, QUIK & BLADE”, The Stedelljk Museum, Helmond, Netherlands.
1991
“Graffiti Art: Américains et Français”, Musée National des Monuments Français, Palais de Chaillot, Paris.
1989
“At the Wall”, Kunstverein Weisbaden, West Germany and Gemeente Museum Helmond, Netherlands.
The Stedelijk Museum Helmond, Helmond, Netherlands.
1988
Stedelijk Kunstcollectie, Helmond, Netherlands.
“De Horizon Voorbu” Gemeente Museum, Helmond, Netherlands.
1986
The Stedelijk Museum, Helmond, Netherlands.
Leopold-Hoesch Museum Duren, West Germany.
1985
“New York Graffiti”, Gemente Museum Helmond, Helmond, Netherlands.
The Stedelijk Museum, Helmond, Netherlands.
1984
The Stedelijk Museum, Amsterdam, Netherlands.
“New York Graffiti”, Louisiani Museum of Modern Art, Humleboek, Denmark.
1983
“Graffiti”, Gronginer Museum, Groninger, Netherlands.
“Graffiti”, Boymans-Van Beuningen Museum, Rotterdam, Netherlands.
________________________________________
RAE MARTINI - Realismo Estetico Urbano in equilibrio fra Pittura Informale Espressionista e Segno Calligrafico.
di Lodovico Minelli
La serie pittorica " Urban Realism" di Rae Martini muove da luoghi, vissuti o di passaggio, disseminati nelle grandi metropoli contemporanee verso la ricerca di un realismo estetico, legato a quei luoghi. Microcosmi visivi, stipati di storie e suggestioni, vittime della distratta società che quotidianamente si perde nella frenesia globale.
Il senso estetico di Martini si manifesta primariamente nell'esercizio della propria sensibilità visiva; Rae scopre, sulle usurate superfici urbane, l'intimo tumulto della propria interiorità.
La fotografia si prepone come strumento di comprensione, offrendosi come vera e propria matrice emotiva e mezzo per inquadrare la propria sensibilità interiore nell'organizzazione di uno spazio definito e di un istante. L'atto fotografico si configura quindi come strumento propedeutico per giungere all’elaborazione pittorica. La realtà visualizzata, interiorizzata dall'Artista, viene fissata oggettivamente in uno scatto emotivo diretto e realistico.
Resta la rigenerazione alchemica o elettronica del luogo, delle superfici, delle luci, delle cromie, dei materiali, della forza dirompente dell'istantanea. La fotografia è per Rae allo stesso tempo matrice emotiva e fonte estetica: l'atto di trasporla in pittura è la frequenza su cui la matrice trasmette l'emozionalità e i sentimenti, l'opera diviene destinatario e custode della ricchezza impulsiva d'autore. La pittura reinterpreta, elabora, sintetizza, altera la realtà attraverso i filtri della poetica e dell'esperienza del Pittore.
Martini produce arte viva, capace di rappresentare i costumi, le idee, l'aspetto della sua epoca; lo fa secondo il suo modo di vedere, con buona pace di Gustave Courbet, che per primo dichiarò pubblicamente questi sui intenti nella sfortunata occasione del Pavillon du Réalisme. Rae Martini regge e supera il suo confronto con la dimensione pubblica, in maniera diretta, sfacciata, regalandoci commozioni intense, preziose e segrete che hanno vissuto nei silenzi notturni, disturbati di tanto in tanto dall’ululato di qualche sirena.
La ricerca del realismo estetico urbano si manifesta in Martini attraverso l'applicazione della pittura informale di matrice espressionista. La forza espressiva di questo stile di dipingere permette all'artista di privilegiare, esasperandolo, il dato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente nel supporto fotografico.
Nel suo approccio materico a tutto campo, tipico dell'espressionismo astratto, Rae sfoga sapientemente le immagini mentali delle proprie esperienze, applicandole energicamente attraverso ritmi e moduli deliziosi. L'informale materico di Martini si distingue per la pittura concreta, la forte gestualità e l'impronta schietta, determinatamente democratica. I materiali d'utilizzo sono votati al paesaggio stradale rappresentato: vernici sintetiche, smalti, catrami, eccellentemente incorporati e trasformati dalle inconfondibili combustioni. La Pittura di Martini rivive vividamente sulla tela le passioni, i traumi, i brividi che scorrono sulla pelle della Città. Appena scattata, la fotografia è trascorsa, definita, il dipinto invece si sviluppa e resta, facendo fiorire l'istinto, il ritmo, l'estetica già contenuti come semi nell'immagine e rendendo eterno il viaggio dell'Opera verso la fine del tempo.
Lo sfogo vitale dell'emozionalità di Rae introduce qui un passaggio chiave: l'inserimento del segno, la forma nell'Opera. La forma si manifesta infatti attraverso segni calligrafici appartenenti al personalissimo codice di scrittura urbana che l'artista ha studiato, esercitato e fatto vivere nel corso della propria ventennale esperienza di attivismo stradale. L'impeto emozionale espressionista si intreccia a questo livello con segni, forme, colori attenti, vettori di forza, frutto di una voluta e maniacale ricerca della perfezione. La potenza espressa dai tratti, sia negli stili delle tags, che dei throw-ups, e del wildstyle, conferisce ai Lavori un colossale vigore ed una schiacciante attualità estetica.
Nonostante i contrasti formali messi in campo dall'Artista, vita e forma si amalgano grazie ad eleganti corrispondeze di elementi sovversivi nell'uno e nell'altro campo di applicazione.
L'approccio metodico autodidatta di Rae Martini traccia un impressionante parallelismo con l'analisi del filosofo Gilles Deleuze nel suo saggio "The Logic of Sensation", consacrato all'operato di Francis Bacon. Il procedimento pittorico-creativo, che la critica filosofica Deleuziana delinea, riflette e sintetizza la sequenza dei quattro elementi dell'analisi Kantiana, sviluppata nella Critica del Giudizio: la Comprensione Estetica, il Ritmo, il Caos come approccio al Sublime, la Forza.
Rae Martini, coerentemente con il proprio passato, esercita la sua forza estetica e passionale sulla pelle delle città. Una pelle sempre più reinterpretata e filtrata dalle proprie emozioni. Un sottile derma d'architettura biologica sul quale elementi come usura, sporcizia, segni del tempo, altro non sono che una splendida cornice, devota alla celebrazione dei valori di purezza, indipendenza ed elevazione intellettuale in un equilibrio bilanciato ed intriso di sfumature filosofiche orientali.
BIOGRAFIA RAE MARTINI
Nasce a Milano nel 1976.
Autodidatta.
Alla fine degli anni ottanta è affascinato dalle prime contaminazioni giunte in Italia del fenomeno Writing Newyorkese.
Disegna i primi sketch su carta e nei primi anni novanta le prime Tags per strada, fino ad arrivare ai Masterpieces sui treni.
E’ un Wildstyler allo stato puro e come tale studia, progetta ed evolve le strutture delle lettere e della scrittura; dipinge illegalmente nel contesto urbano, aderendo al movimento e alla cultura del Writing.
La sua attività di bombing stradale dura 12 anni, dal 1990 al 2002, giornalmente, senza interruzioni, su ogni superficie.
In meno di un decennio i suoi stili influenzano gran parte della nuova scuola italiana, portandolo ad esserne riconosciuto come uno dei capiscuola.
È certamente uno fra i più giovani writers italiani e, grazie allo studio e alla pratica assidua, raggiunge alti livelli di padronanza multi-stilistica del lettering avanzato già nella prima metà degli anni novanta fino a venire internazionalmente riconosciuto per questo. Alcuni tra i più noti pionieri americani del movimento, infatti, conferiscono a Rae l’appartenenza a crews storiche Newyorkesi.
Nel 1992 decide di traslare i propri studi sull’evoluzione del lettering anche su tela, dando inizio al proprio percorso pittorico.
Espone in contesti underground aderenti al movimento culturale di nicchia seguendo un percorso simile a quello di alcuni writers che, negli anni ottanta nel New York East Villane, entrarono a far parte del circuito espositivo di gallerie d’arte come Fashion Moda e Fun Gallery.
Successivamente e fino al periodo attuale, la sua pittura su tela progressivamente raffina la propria direzione astratta, sfocia nell’informale materico e arriva alle gallerie e ai musei.
Espone in diverse mostre personali e collettive, nazionali e internazionali.
Vive e lavora a Milano.
ESPOSIZIONI
2009
Arte Moderna e Contemporanea, Finarte, Casa d’Aste Finarte, Milano.
Graffiti e Street Art, La Cigale, Casa d’Aste Millon & Cornette de Saint Cyr, Parigi, Francia.
2008
Street Art Buenos Aires, Espacio Centro Cultural Recoleta, collettiva, Buenos Aires, Argentina.
L’Adunata del contemporaneo, Fuori biennale, in collaborazione con il designer e architetto Romolo Stanco, collettiva, Bassano del Grappa, Italia.
Names Fest, Hall C/Kino Aero, Rebel Ink performance, collettiva, Praga, Repubblica Ceca.
Art Of Football, Nike 1-1 Space, collettiva. Basilea, Svizzera.
Bright Disorder, Museo Santa Maria della Scala, Piazza del Campo, live performance collettiva, Siena, Italia.
Street Art, dai Graffiti alla Pittura, Italia Brasile, MAC - Museu de Arte Contemporanea da Universidade San Paolo, collettiva, San Paolo, Brasile.
Muralia, Palazzo Paolo V, collettiva, Benevento, Italia.
2007
Il Treno dell’Arte 2007 – Da Tiziano a Nespolo alla Street Art: 500 anni di Arte Italiana, collettiva itinerante, Italia.
Decontamination, Nhow!, Via Tortona, collettiva, Milano.
Arte Parma, Parma.
Street art Sweet Art, PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea, collettiva, Milano.
Rae Martini, Pho, Termine, Galleria Avantgarden , collettiva, Milano.
2006
MINAMEIS, Triennale BVS, collettiva, Milano.
Six Feet Under, Talk to the city, Galleria Care Of , collettiva, Milano.
Paintings 2006, Galleria Antonio Battaglia, personale, Milano.
Mikosa project, Henxs Shop Gallery, collettiva, Amsterdam.
2005
X05, WesterGasfabriek, collettiva, Amsterdam.
“Untitled” Stussy Store, Milano.
Pre writing, post script, Studio Ready Made, collettiva, Milano.
Urban Edge Show, Spazio P4, collettiva/live performance, Milano.
Moet à la Mode, Fiera Moda Donna, collettiva, Milano
The city, Spazio P4, personale, Milano.
48 segnalibri, Galleria Franco Cusati Arte, collettiva, S.Giorgio a Cremano, Napoli.
Urban arte, Teatro Smeraldo, collettiva, Milano.
2004
Il percorso, Libreria Hoepli , Spazio espositivo “Secondopiano”, personale, Milano.
Now Underground, Binario 21 Stazione Centrale, collettiva, Milano.
2001/2002
Airbrush show, Centro espositivo Quark Hotel
collettiva, milano
SEEN, il leggendario Padrino dei graffiti di New York, incontra il famoso wildstyler di Milano RAE MARTINI a Napoli all'interno del progetto espositivo curato da Lodovico Minelli nella cornice di Fondazione Valenzi, con sede nel maestoso Maschio Angioino.
Dal 6 novembre al 17 novembre il capoluogo campano ospiterà la prima esposizione d'arte in Italia di SEEN, protagonista indiscusso della scena dei graffiti dagli anni '70 a livello internazionale, cresciuto nel Bronx e divenuto maestro d'arte contemporanea. Della stessa generazione di Keith Haring e Basquiat, SEEN, è una leggenda di fama mondiale che nel corso di oltre 30 anni di esposizioni si è guadagnato il titolo di fondatore della graffiti-art.
Dal 20 novembre fino al 2 dicembre toccherà a RAE MARTINI esporre le proprie opere nell'importante Fondazione Valenzi. La sua attività di pittura illegale stradale nasce nel 1990 e dura 12 anni senza interruzioni e su ogni superficie, in meno di un decennio i suoi stili influenzano gran parte della nuova scuola italiana portandolo ad esserne riconosciuto come uno dei capiscuola. Alcuni tra i più noti pionieri americani del movimento come A-one, infatti, conferiscono a Rae l’appartenenza a crews storiche Newyorkesi.
Partiti dalle battaglie all'ultimo vagone per disegnare i convogli delle metropolitane di New York e di Milano i due artisti si confrontano ora con prestigiosi musei e fondazioni: ad esempio mentre SEEN l'anno scorso esponeva alla Fondation Cartier di Parigi, RAE MARTINI firmava mostre museali tra Milano, San Paolo e Buenos Aires. La rassegna si pone come evento di celebrazione e conferma storica del valore di artisti che grazie al proprio talento e alla propria determinazione hanno scritto i loro nomi nella storia dell'arte contemporanea.
Per l'occasione sono stati realizzati due cataloghi monografici coordinati. La rassegna è stata realizzata con il patrocinio di Inward, osservatorio sul Graffiti Writing e consulente del Ministero della Gioventù per le politiche di promozione della creatività urbana.
Negli organi della Fondazione sono coinvolte personalità italiane e straniere della politica, della cultura e dell’imprenditoria fra i quali: il Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, l’ex Ministro della Cultura e dell’Educazione della Repubblica Francese Jack Lang, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, l’ex Presidente della Commissione Europea e già Presidente del Consiglio Romano Prodi, il Principe Amedeo Savoia duca d’Aosta, il Sottosegretario al Ministero degli Esteri Vincenzo Scotti, l’Arcivescovo Metropolita di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe, l’ex Presidente del Parlamento Europeo e Presidente Onorario della Fondation pour la Mémoire de la Shoah Simone Veil e il presidente della Commissione Vigilanza Rai Sergio Zavoli.
Link per scaricare fotografie in alta risoluzione:
http://lodominelli.com/CS_Graffiti_FondazioneValenzi_Napoli.zip
Note di approfondimento
Il curatore: Lodovico Minelli
Lodovico ‘Lodo’ Minelli è produttore indipendente e curatore di progetti nel campo dell'arte contemporanea e della comunicazione. Nel 1999 è fondatore della prima associazione culturale relativa alla street art e al graffitismo. Nel 2007 per l'occasione della grande mostra al Padiglione di Arte Contemporanea sulla street art è autore assieme a Vittorio Sgarbi del manuale d'arte "Street Art". Nel corso degli anni Lodovico cura e coordina svariate collettive, dai borghi italiani fra i quali Siena e Benevento ai grandi musei internazionali come il MAC di Sao Paulo in Brasile e il Museo de la Recoleta di Buenos Aires. La passione per l'arte indisciplinata e libera lo porta a viaggiare molto per coltivare un network di artisti sparsi ai quattro angoli del pianeta. Minelli dopo l'esperienza di Napoli sarà impegnato in Cina in un progetto di promozione di artisti europei nelle città di Shanghai ed Hong Kong.
www.lodominelli.com // lodominelli@gmail.com // +393351609359
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SEEN. Storia dell’Artista cresciuto nel Bronx e divenuto maestro d’arte contemporanea: un viaggio dall’estetica dei graffiti di massa al neo-espressionismo fino all’astrattismo gestuale.
di Lodovico Minelli
Richard Mirando, conosciuto globalmente come SEEN, lo pseudonimo con cui taggava d’arte, è un’autentica leggenda del fenomeno graffiti writing, tanto da meritarsi l’appellativo di “The Godfather of Graffiti”. Contemporaneo di Haring e Basquiat, Seen traccia i propri graffiti ovunque nella New York di fine anni ‘70. I graffiti sono comunicazione e da sempre si contendono gli spazi urbani con la pubblicità. Il contro-advertising di SEEN segna così la Grande Mela e, in seguito, la comunicazione globale grazie ad un inconfondibile stile: semplice e leggibile, caratterizzato da lettere arrotondate e colorate. SEEN ed il suo segno si inseriscono, per oltre tre generazioni, in qualsiasi cartone animato o film ambientato a New York, sui prodotti declinati a graffiti, nei videogame e nell’immaginario collettivo.
Il primo periodo pittorico dell’Artista affonda le proprie radici appunto nella contro-cultura comunicativa e nell’attivismo del graffitismo storico. Le opere realizzate, rigorosamente con vernici spray, sono rappresentazioni su tela delle composizioni di lettere che si trovavano sui convogli delle linee metropolitane della megalopoli americana. Questi graffiti su tela concretizzano un valore culturale e storico e si manifestano come declinazioni di un’estetica divenuta popolare, pop-graffiti art, arte di massa, veicolo dello sfacciato individualismo dell’Autore, attraverso la riproposizione maniacale del proprio nome-marchio.
Seen è anche illustratore e tatuatore di fama internazionale. L’Artista fonde capacità illustrative con sperimentazioni materiche generando una seconda linea di opere di pittura, opere animate da tendenze neo-espressioniste; i soggetti, spesso teschi, ricordano per forza provocatrice, gesto tormentato ed uso della luce, note opere come ad esempio il “Teschio con sigaretta accesa” di Vincent Van Gogh.
Il Pittore giunge oggi a presentare una serie di opere astratte su tela, composte utilizzando i materiali più affini alle proprie esperienze: vernici sintetiche estratte dalle bombolette spray per graffiti, che SEEN spatola, amalgama, sfila, utilizzando anche le tecniche del dripping e del melange materico. Queste produzioni possono essere lette come una raffinata esplorazione dell’astrazione gestuale grazie all’azione. Richard bilancia ciò che è controllabile e ciò che è incontrollabile: forma e azione, destino e vita. La compresenza di questi estremi complementari, che nel caos ragionato trovano la propria dimensione d’essere, fanno sì che l’opera enfatizzi l'atto fisico della pittura stessa, l’Artista diviene attore e controllore del caos, esaltandone l'energia e il dinamismo. Le cromie sono attentamente scelte, l’occhio più allenato vi scorgerà un’infinità di sfumature che aprono su spazi emotivi ed estetici cardini del percorso dell’Artista. Ecco così gli sfondi sfumati di un end-to-end (disegno lungo un’intera carrozza) che sferraglia in un afoso pomeriggio di un agosto lontano sullo scambio verso Coney Island, o ancora i cieli celesti di Los Angeles e le spatolature, nette e decise, come l’adrenalina che doveva pompare nelle vene di SEEN mentre imprimeva il proprio nome sulle lettere della storica insegna “Hollywood”.
SEEN oggi c’è, anche nel jet set dell’arte contemporanea internazionale, la quale celebra il Personaggio e le sue produzioni apponendo il suo nome sulla scala cronologica del Tate Modern di Londra affianco a Picasso, Basquiat e a tutti i grandi maestri della storia dell’arte.
BIOGRAFIA SEEN
Richard Mirando
Nato: 1961, New York
Richard Mirando, universalmente conosciuto come SEEN, nasce nel 1961 nel Bronx, New York.
E’ uno degli artisti dei graffiti maggiormente conosciuto a livello mondiale.
SEEN comincia il proprio percorso creativo dipingendo le metropolitane di New York nel 1973. Molti degli artisti che dipingevano il metrò negli anni 70/80 sono poi caduti nell'oblio; pochi fra gli attivisti storici hanno incontrato il successo grazie alle proprie capacità creative. Di questa generazione, SEEN è certamente quello fra questi il più talentuoso e versatile.
Per sedici anni i suoi graffiti hanno girato sull'estesissima rete della metropolitana Newyorkese, in particolare sulle linee 2, 5 e 6.
I suoi atti creativi restarono velocemente nell'immaginario collettivo: interi vagoni dipinti da cima a fondo, molti dei quali diventati delle vere e proprie icone dell'epoca.
Soprannominato "il Padrino dei Graffiti", SEEN si è guadagnato il titolo di graffitista più conosciuto al mondo e viene come leader della "Graffiti Art".
E' divenuto nel corso dei decenni l'icona di un magico periodo, considerato all'epoca movimento underground ma delineatosi oggi come un movimento d'arte contemporanea su scala globale, del quale l'Artista è indiscutibilmente il pioniere.
SEEN non è però solo graffiti sui vagoni della metropolitana, SEEN è infatti fra i primi graffiti writers a declinare le proprie opere su tela.
Viene presentato nell'esposizione al P.S.1 "New York, New Wave – 1981", al fianco di Andy Warhol, Keith Haring e Basquiat, fra i nomi presenti.
Oggi le opere di pittura di SEEN trovano la loro collocazione in prestigiosi musei e collezioni private ai quattro angoli della terra.
SEEN è stato anche il primo artista del graffitismo a realizzare collaborazioni con il settore della moda. Il successo dei primi vestiti dipinti fu immediato e diventò in brevissimo tempo una moda a New York.
Dopo questa esperienza SEEN sperimenta la declinazione del suo stile graffiti nei tatuaggi, e dirige lo studio di tattoo più quotato nella città di New York. Ancora una volta dimostra al mondo di essere riuscito a declinare con successo i graffiti in ambiti d'applicazione sempre nuovi e differenti.
Le opere recenti di SEEN si compongono di opere 3D che spaziano su diversi supporti e materiali, materiali di recupero raccolti in strada.
L'Artista oggi vive a Parigi da dove continua a coordinare le proprie attività espositive
internazionali.
SELEZIONE ESPOSIZIONI PERSONALI
2010
Please enjoy, Magda Danysz Gallery, Paris, France.
2009
Pop up show 1 & 2, Lyon France & Stockholm Sweden.
2007
Sign of the Times, Stolen Space, London, England.
2007
SEEN City, Make Your Mark, Paris, France.
2006
End of an Era, Outside Institute, London, England.
2005
Stencil this, Prosper Gallery, Tokyo, Japan
2003
What Makes a Subway Can Run ?, STIP Gallery, Amsterdam, Netherlands.
2001
Breaking Ground, Twenty Four Gallery, Vancouver, Canada.
1983
SEEN: New Works, Stellweg, Seguy Gallery, NYC.
1982
Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam, Netherlands.
SELEZIONE ESPOSIZIONI COLLETTIVE
Seen was involved in more than one hundred group shows between 1981 & 2010, including:
2009-2010
Née dans la rue, Fondation Cartier, Paris, France.
2009
Silent writings, Louis Vuitton Gallery, Paris, France
Le tag au Grand Palais, Grand Palais, Paris, France.
2003
Graffiti Art, Fred Siegel Gallery, Beverly Hills, CA.
2001
SEEN & CES : The Bronx Bombers, Pacifico Fine Art Gallery, NYC.
1991
Paris Graffiti Exposition de 24 peintres, Paris, France.
1988
American Graffiti Artists : SEEN & QUIK, Hoorn, Netherlands.
SEEN & QUIK, Gallery Christ Delaet, Antwerp, Belgium.
1985
New York Graffiti, Sigmund Wenger Gallery, San Diego, CA.
1984
Graffiti, High Artists & Classical Artist, Galerie Thomas, Germany.
1983
Post-Graffiti, Sidney Janis Gallery, NYC.
1981
New York, New Wave, The Institute for Arts and Urban Resources, P. S. 1, NYC.
SELEZIONE ESPOSIZIONI MUSEALI
1999
“Urban Mythologies: The Bronx Represented Since the 1960’s”, The Bronx Museum of the Arts, NYC.
“1980’s Graffiti Art”, Withney Museum of America Art Part II, 1950-2000 of the American Century – Art and Culture 1900- 2000.
“Groninger Museum Exhibition”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1998
“New York Graffiti”, Museum Der Stadt Ratingen, Germany.
1996
The Stedelijk Museum, RoeRmond, Netherlands.
“On Subway Trains and Gallery Walls”, Museum of the City of New York, included a 3 ½ hour verbal interview with SEEN, kept for permanent records in the archives of the city of New York.
“Art of the 80’s and 90’s”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1995
“Beeldende Van De Kunst”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1992/1993
“Coming from Subways, History and Development of a Controversial Movement, New York Graffiti Art”, Groninger Museum, Groninger, Netherlands.
1992
Gemeenter Museum, Helmond, Netherlands.
“SEEN, QUIK & BLADE”, The Stedelljk Museum, Helmond, Netherlands.
1991
“Graffiti Art: Américains et Français”, Musée National des Monuments Français, Palais de Chaillot, Paris.
1989
“At the Wall”, Kunstverein Weisbaden, West Germany and Gemeente Museum Helmond, Netherlands.
The Stedelijk Museum Helmond, Helmond, Netherlands.
1988
Stedelijk Kunstcollectie, Helmond, Netherlands.
“De Horizon Voorbu” Gemeente Museum, Helmond, Netherlands.
1986
The Stedelijk Museum, Helmond, Netherlands.
Leopold-Hoesch Museum Duren, West Germany.
1985
“New York Graffiti”, Gemente Museum Helmond, Helmond, Netherlands.
The Stedelijk Museum, Helmond, Netherlands.
1984
The Stedelijk Museum, Amsterdam, Netherlands.
“New York Graffiti”, Louisiani Museum of Modern Art, Humleboek, Denmark.
1983
“Graffiti”, Gronginer Museum, Groninger, Netherlands.
“Graffiti”, Boymans-Van Beuningen Museum, Rotterdam, Netherlands.
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RAE MARTINI - Realismo Estetico Urbano in equilibrio fra Pittura Informale Espressionista e Segno Calligrafico.
di Lodovico Minelli
La serie pittorica " Urban Realism" di Rae Martini muove da luoghi, vissuti o di passaggio, disseminati nelle grandi metropoli contemporanee verso la ricerca di un realismo estetico, legato a quei luoghi. Microcosmi visivi, stipati di storie e suggestioni, vittime della distratta società che quotidianamente si perde nella frenesia globale.
Il senso estetico di Martini si manifesta primariamente nell'esercizio della propria sensibilità visiva; Rae scopre, sulle usurate superfici urbane, l'intimo tumulto della propria interiorità.
La fotografia si prepone come strumento di comprensione, offrendosi come vera e propria matrice emotiva e mezzo per inquadrare la propria sensibilità interiore nell'organizzazione di uno spazio definito e di un istante. L'atto fotografico si configura quindi come strumento propedeutico per giungere all’elaborazione pittorica. La realtà visualizzata, interiorizzata dall'Artista, viene fissata oggettivamente in uno scatto emotivo diretto e realistico.
Resta la rigenerazione alchemica o elettronica del luogo, delle superfici, delle luci, delle cromie, dei materiali, della forza dirompente dell'istantanea. La fotografia è per Rae allo stesso tempo matrice emotiva e fonte estetica: l'atto di trasporla in pittura è la frequenza su cui la matrice trasmette l'emozionalità e i sentimenti, l'opera diviene destinatario e custode della ricchezza impulsiva d'autore. La pittura reinterpreta, elabora, sintetizza, altera la realtà attraverso i filtri della poetica e dell'esperienza del Pittore.
Martini produce arte viva, capace di rappresentare i costumi, le idee, l'aspetto della sua epoca; lo fa secondo il suo modo di vedere, con buona pace di Gustave Courbet, che per primo dichiarò pubblicamente questi sui intenti nella sfortunata occasione del Pavillon du Réalisme. Rae Martini regge e supera il suo confronto con la dimensione pubblica, in maniera diretta, sfacciata, regalandoci commozioni intense, preziose e segrete che hanno vissuto nei silenzi notturni, disturbati di tanto in tanto dall’ululato di qualche sirena.
La ricerca del realismo estetico urbano si manifesta in Martini attraverso l'applicazione della pittura informale di matrice espressionista. La forza espressiva di questo stile di dipingere permette all'artista di privilegiare, esasperandolo, il dato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente nel supporto fotografico.
Nel suo approccio materico a tutto campo, tipico dell'espressionismo astratto, Rae sfoga sapientemente le immagini mentali delle proprie esperienze, applicandole energicamente attraverso ritmi e moduli deliziosi. L'informale materico di Martini si distingue per la pittura concreta, la forte gestualità e l'impronta schietta, determinatamente democratica. I materiali d'utilizzo sono votati al paesaggio stradale rappresentato: vernici sintetiche, smalti, catrami, eccellentemente incorporati e trasformati dalle inconfondibili combustioni. La Pittura di Martini rivive vividamente sulla tela le passioni, i traumi, i brividi che scorrono sulla pelle della Città. Appena scattata, la fotografia è trascorsa, definita, il dipinto invece si sviluppa e resta, facendo fiorire l'istinto, il ritmo, l'estetica già contenuti come semi nell'immagine e rendendo eterno il viaggio dell'Opera verso la fine del tempo.
Lo sfogo vitale dell'emozionalità di Rae introduce qui un passaggio chiave: l'inserimento del segno, la forma nell'Opera. La forma si manifesta infatti attraverso segni calligrafici appartenenti al personalissimo codice di scrittura urbana che l'artista ha studiato, esercitato e fatto vivere nel corso della propria ventennale esperienza di attivismo stradale. L'impeto emozionale espressionista si intreccia a questo livello con segni, forme, colori attenti, vettori di forza, frutto di una voluta e maniacale ricerca della perfezione. La potenza espressa dai tratti, sia negli stili delle tags, che dei throw-ups, e del wildstyle, conferisce ai Lavori un colossale vigore ed una schiacciante attualità estetica.
Nonostante i contrasti formali messi in campo dall'Artista, vita e forma si amalgano grazie ad eleganti corrispondeze di elementi sovversivi nell'uno e nell'altro campo di applicazione.
L'approccio metodico autodidatta di Rae Martini traccia un impressionante parallelismo con l'analisi del filosofo Gilles Deleuze nel suo saggio "The Logic of Sensation", consacrato all'operato di Francis Bacon. Il procedimento pittorico-creativo, che la critica filosofica Deleuziana delinea, riflette e sintetizza la sequenza dei quattro elementi dell'analisi Kantiana, sviluppata nella Critica del Giudizio: la Comprensione Estetica, il Ritmo, il Caos come approccio al Sublime, la Forza.
Rae Martini, coerentemente con il proprio passato, esercita la sua forza estetica e passionale sulla pelle delle città. Una pelle sempre più reinterpretata e filtrata dalle proprie emozioni. Un sottile derma d'architettura biologica sul quale elementi come usura, sporcizia, segni del tempo, altro non sono che una splendida cornice, devota alla celebrazione dei valori di purezza, indipendenza ed elevazione intellettuale in un equilibrio bilanciato ed intriso di sfumature filosofiche orientali.
BIOGRAFIA RAE MARTINI
Nasce a Milano nel 1976.
Autodidatta.
Alla fine degli anni ottanta è affascinato dalle prime contaminazioni giunte in Italia del fenomeno Writing Newyorkese.
Disegna i primi sketch su carta e nei primi anni novanta le prime Tags per strada, fino ad arrivare ai Masterpieces sui treni.
E’ un Wildstyler allo stato puro e come tale studia, progetta ed evolve le strutture delle lettere e della scrittura; dipinge illegalmente nel contesto urbano, aderendo al movimento e alla cultura del Writing.
La sua attività di bombing stradale dura 12 anni, dal 1990 al 2002, giornalmente, senza interruzioni, su ogni superficie.
In meno di un decennio i suoi stili influenzano gran parte della nuova scuola italiana, portandolo ad esserne riconosciuto come uno dei capiscuola.
È certamente uno fra i più giovani writers italiani e, grazie allo studio e alla pratica assidua, raggiunge alti livelli di padronanza multi-stilistica del lettering avanzato già nella prima metà degli anni novanta fino a venire internazionalmente riconosciuto per questo. Alcuni tra i più noti pionieri americani del movimento, infatti, conferiscono a Rae l’appartenenza a crews storiche Newyorkesi.
Nel 1992 decide di traslare i propri studi sull’evoluzione del lettering anche su tela, dando inizio al proprio percorso pittorico.
Espone in contesti underground aderenti al movimento culturale di nicchia seguendo un percorso simile a quello di alcuni writers che, negli anni ottanta nel New York East Villane, entrarono a far parte del circuito espositivo di gallerie d’arte come Fashion Moda e Fun Gallery.
Successivamente e fino al periodo attuale, la sua pittura su tela progressivamente raffina la propria direzione astratta, sfocia nell’informale materico e arriva alle gallerie e ai musei.
Espone in diverse mostre personali e collettive, nazionali e internazionali.
Vive e lavora a Milano.
ESPOSIZIONI
2009
Arte Moderna e Contemporanea, Finarte, Casa d’Aste Finarte, Milano.
Graffiti e Street Art, La Cigale, Casa d’Aste Millon & Cornette de Saint Cyr, Parigi, Francia.
2008
Street Art Buenos Aires, Espacio Centro Cultural Recoleta, collettiva, Buenos Aires, Argentina.
L’Adunata del contemporaneo, Fuori biennale, in collaborazione con il designer e architetto Romolo Stanco, collettiva, Bassano del Grappa, Italia.
Names Fest, Hall C/Kino Aero, Rebel Ink performance, collettiva, Praga, Repubblica Ceca.
Art Of Football, Nike 1-1 Space, collettiva. Basilea, Svizzera.
Bright Disorder, Museo Santa Maria della Scala, Piazza del Campo, live performance collettiva, Siena, Italia.
Street Art, dai Graffiti alla Pittura, Italia Brasile, MAC - Museu de Arte Contemporanea da Universidade San Paolo, collettiva, San Paolo, Brasile.
Muralia, Palazzo Paolo V, collettiva, Benevento, Italia.
2007
Il Treno dell’Arte 2007 – Da Tiziano a Nespolo alla Street Art: 500 anni di Arte Italiana, collettiva itinerante, Italia.
Decontamination, Nhow!, Via Tortona, collettiva, Milano.
Arte Parma, Parma.
Street art Sweet Art, PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea, collettiva, Milano.
Rae Martini, Pho, Termine, Galleria Avantgarden , collettiva, Milano.
2006
MINAMEIS, Triennale BVS, collettiva, Milano.
Six Feet Under, Talk to the city, Galleria Care Of , collettiva, Milano.
Paintings 2006, Galleria Antonio Battaglia, personale, Milano.
Mikosa project, Henxs Shop Gallery, collettiva, Amsterdam.
2005
X05, WesterGasfabriek, collettiva, Amsterdam.
“Untitled” Stussy Store, Milano.
Pre writing, post script, Studio Ready Made, collettiva, Milano.
Urban Edge Show, Spazio P4, collettiva/live performance, Milano.
Moet à la Mode, Fiera Moda Donna, collettiva, Milano
The city, Spazio P4, personale, Milano.
48 segnalibri, Galleria Franco Cusati Arte, collettiva, S.Giorgio a Cremano, Napoli.
Urban arte, Teatro Smeraldo, collettiva, Milano.
2004
Il percorso, Libreria Hoepli , Spazio espositivo “Secondopiano”, personale, Milano.
Now Underground, Binario 21 Stazione Centrale, collettiva, Milano.
2001/2002
Airbrush show, Centro espositivo Quark Hotel
collettiva, milano
20
novembre 2010
Rae Martini – Dalla storia del graffitismo alla pittura contemporanea
Dal 20 novembre al 02 dicembre 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
FONDAZIONE VALENZI – MASCHIO ANGIOINO
Napoli, Via E. Cosenz, 13, (Napoli)
Napoli, Via E. Cosenz, 13, (Napoli)
Vernissage
20 Novembre 2010, ore 18.30
Sito web
www.raemartini.org
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